• Non ci sono risultati.

2. COME MISURARE LA SOSTENIBILITA’ : GLI INDICATORI DI SVILUPPO

2.5 SINTETIZZARE GLI INDICATORI

2.5.1 PRINCIPALI INDICI SINTETICI IN LETTERATURA

In questo sotto paragrafo passiamo a rassegna alcuni dei numerosi indici sintetici proposti in letteratura. Alcuni hanno ricevuto maggiore interesse per l’importanza dell’ente ideatore o promotore, altri invece sono conosciuti solo agli specialisti di settore. Alcuni sono innovativi e altri invece sono una integrazione di quelli già esistenti nel tentativo di correggerne le criticità. Alcuni hanno una base scientifica consolidata, altri invece si manifestano con tutta la loro discrezionalità. Un’unica caratteristica comunque li accomuna: nessuno è esente da critiche.

38 MEW (Meausure of Economic Welfare) CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO

IDEATORE Gli Autori partono dalla considerazione che il benessere economico

dipenda dal consumo e non dalla produzione. Partendo dal consumo nazionale privato (la spesa pubblica viene classificata in parte investimento, in parte spesa intermedia, quindi separata dal consumo) gli autori propongono di modificare tale misura: da un lato riclassificando alcune voci di spesa (spese per l’istruzione e la salute, spese sostenute dai pendolari, acquisto di beni durevoli) e dall’altro imputando il valore di determinati fattori di benessere ignora ti dalla Contabilità Nazionale (tempo libero, volontariato, lavoro domestico) (Cheli, 2000).

Nordhaus e Tobin (1972 e 1973)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Prima seria ed elaborata proposta di un indice di benessere economico alternativo al PIL o al PNL. Vengono considerati servizi esterni al mercato, come il lavoro domestico. (Cheli, 2000).17

I criteri per stimare i valori dei servizi esterni al mercato, come il volontariato, sono affetti da arbitrarietà. Non tiene conto del degrado ambientale. Non tiene conto della disuguaglianza economica. Sovrastima il tempo libero. Si focalizza esclusivamente sul benessere economico trascurando gli aspetti non economici (Cheli, 2000).

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Se si confrontano gli andamenti temporali del PNL p.c. e del MEW p.c. negli USA dal 1929 ai primi anni ’80 (basandoci sull’aggiornamento a cura di Samuelson e Nordhaus, 1983), risulta che il MEW è cresciuto per tutto il periodo esaminato, non risentendo né della grande depressione degli anni ’30 né della ripresa successiva, Nel dopoguerra (dal 1947 al 1965) Il PNL è cresciuto ad un tasso medio annuo del 2,2%, contro lo 0,4% del MEW (Cheli, 2000)..

Nordhaus, W. D. and J. Tobin (1972). Is

Growth Obsolete?, In: Economic Growth, National Bureau of Economic Research, General Series No. 96, New York.

Tabella 12 MEW (Meausure of Economic Welfare)

17 Bruno Cheli è professore di Statistica presso la Facoltà di Economia all’Università degli Studi

39 ISEW _ Index of Sustainable Economic Welfare CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE E' proposto con la chiara intenzione di superare i

difetti del MEW. Il punto di partenza è ancora il consumo nazionale privato. L'ISEW si differenzia per non contabilizzare più il tempo libero e per detrarre dai consumi tre variabili che riflettono il degrado ambientale: 1) la perdita di risorse non rinnovabili; 2) i danni prodotti dall'inquinamento di aria, di acqua e acustico; 3) i danni ambientali di lungo periodo. Inoltre, ponderando il consumo con un indice della sua concentrazione, si tiene conto della disuguaglianza economica (Cheli, 2000)..

Herman Daly, John Cobb e Cliff Cobb (1989).

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Cerca di correggere il PIL nei suoi problemi più importanti: variabili economiche,

ineguaglianza

distributiva, costi sociali, danni ambientali, perdita della qualità ambientale. (Cheli, 2000).

Come il MEW si basa sull'equazione consumo = benessere, che è fortemente discutibile. Ad ogni componente è associato un valore monetario e per di più non esiste ancora uniformità nella definizione dei criteri per determinare tali stime, soprattutto nel caso del degrado ambientale. Non considera inoltre il degrado causato dai grandi paesi importatori: può infatti risultare che lo sviluppo di un Paese sia sostenibile solo perché esso importa la quasi totalità di materie prime ed energia, mentre l’inquinamento da esso prodotto ricade in misura maggiore su Paesi confinanti. (Cheli, 2000).

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

L'analisi compiuta per gli USA mostra come ISEW e PIL crescono parallelamente fino alla metà degli anni '60, ma poi divergono sensibilmente. L'ISEW non solo ristagna ma addirittura, negli anni '80, comincia a recedere. Nel caso degli altri Paesi per cui è stato calcolato (Gran Bretagna, Paesi Bassi, Austria, Germania) l'ISEW si discosta dal PIL, raggiungendo un massimo in momenti diversi (metà anni '70 per la Gran Bretagna, primi anni '80 per gli altri) e poi ristagna o declina (Cheli, 2000)..

Daly H.E. and J.B. Cobb (1989). For the Common

Good, Beacon Press, Boston.

http://www.foe.co.uk/campaigns/sustainable_de velopent/progress/ServletStoryISEW.html;

40 GPI (Genuine Progress Indicator)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE Partendo dal valore del consumo personale del PIL si effettua

una correzione per tener conto della distribuzione del reddito (coefficiente del Gini), vengono sommate alcune categorie di spesa che rappresentano un miglioramento del benessere sociale (lavoro domestico, cura della persona e volontariato, i servizi dei beni di consumo durevoli) e sottratte quelle spese che non migliorano il benessere sociale (criminalità e divorzi e quindi spese legali, spese mediche, incidenti automobilistici, perdita di tempo libero, le spese “difensive” cioè tutte le spese che gli individui devono sostenere per difendere la qualità della loro vita, il costo della disoccupazione, il costo dei beni di consumo durevoli, i costi legati al pendolarismo). Viene considerata spesa la dipendenza dal capitale preso in prestito dall’estero. Infine si sottraggono tutti i costi dovuti all’inquinamento (d'acqua e d'aria, costo del rumore, perdita di terre umide e per l’agricoltura, consumo di risorse non rinnovabili, distruzione dell’ozono) (Cobb C., Goodman G.S., Wackernagel M., 1999).

Gruppo Redefining Progress (Ridefinire il progresso) con l'aiuto di Cliff Cobb (1994)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Utilizza un'unità di misura facilmente comprensibile; i confronti fra paesi e periodi diversi sono semplici; possiede un potenziale comunicativo molto efficace. (Wackernagel M., Reese W., 1996)

Non è ancora del tutto attendibile ed i metodi di aggregazione sono alquanto soggettivi. Il metodo non gode ancora del consenso internazionale (Federico T., Barbabella A., 2005). Come il MEW si basa sull'equazione consumo = benessere, che è fortemente discutibile. Ad ogni componente è associato un valore monetario e per di più non esiste ancora uniformità nella definizione dei criteri per determinare tali stime, soprattutto nel caso del degrado ambientale. (Cheli, 2000).

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Il GPI apporta al PIL una serie di correzioni che vogliono tenere in considerazione non solo gli aspetti puramente economici ma anche quelli sociali e relativi all’ambiente, attribuendo ad essi un valore positivo o negativo. Il PIL americano è cresciuto del 2,64% nel periodo che va da gennaio 2000 a gennaio 2003. Lo stesso calcolo per il GPI ha mostrato invece una crescita pari allo 0,12% (Redefining Progress).

Cobb C., Goodman G.S., Wackernagel M., 1999, Why

bigger isn’t better: the Genuine Progress Indicator.

Redefing Progress, San Francisco. Reperibile on line su:

http://www.rprogress.org/publications/1999/gpi19 Cobb C., Ventoulis J., 2004. The Genuine Progress

Indicator (1950-2002). Redefing Progress, San Francisco. Reperibile on-line su

http://www.rprogress.org/publications/2004/gpi_m arch2004update.pdf99.pdf

http://www.redefiningprogress.org http://www.gpiatlantic.org

41

RIBES (Indice di Benessere Economico Sostenibile per l’Italia) CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE

L’Indice di Benessere Sostenibile per l'Italia (RIBES) è comparabile all’ISEW ed è riferito al periodo 1960-1990. La spesa per consumi delle famiglie viene ponderata attraverso un indice di concentrazione del reddito. Nella spesa pubblica per la sanità sono state escluse le spese che non comportano un incremento del benessere, ma sono necessarie per combattere malattie causate dall’inquinamento dell’aria ed acustico, dallo stress e dall’indebolimento del sistema immunitario (spesa difensiva). La spesa pubblica ha molte componenti difensive, come la sicurezza sociale, la protezione civile, la salute, etc..perciò non è stata inclusa nel conteggio del benessere. E' stato tenuto conto del valore dei servizi domestici non retribuiti (lavori domestici, volontariato). E' stata inserita una variabile chiamata “crescita di capitale netto” che indica quale aumento deve avere il capitale investito per compensare l’aumento della popolazione, al fine di sostenere nel tempo un certo livello di reddito e consumo. Le variabili ambientali hanno un peso rilevante: RIBES conteggia i danni provocati dall’inquinamento atmosferico ed acustico, la perdita di suolo agricolo e di zone umide inoltre include una stima del danno ambientale provocato da attività umane come mutamenti climatici, distruzione dell’ozono e consumo di risorse rinnovabili.

WWF e FEEM (Fondazione ENI Enrico Mattei)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Utilizza un'unità di misura facilmente comprensibile; i confronti fra paesi e periodi diversi sono semplici;possiede un potenziale comunicativo molto efficace. Cerca di correggere il PIL nei suoi problemi più importanti: variabili economiche, ineguaglianza distributiva, costi sociali, danni ambientali, perdita della qualità ambientale (Cheli, 2000).

Come il MEW e l'ISEW, l’indice si basa sull'equazione consumo = benessere, che è fortemente discutibile. Ad ogni componente è associato un valore monetario e per di più non esiste ancora uniformità nella definizione dei criteri per determinare tali stime, soprattutto nel caso del degrado ambientale e dei servizi esterni al mercato, come il volontariato che, quindi, sono affetti da arbitrarietà (Cheli, 2000). LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Confrontando i risultati ottenuti da PIL e RIBES appare che entrambi presentano un tasso di crescita positivo nel lungo periodo ma RIBES diverge mostrando un tasso di crescita annuo più basso. RIBES si discosta dal PIL più rapidamente nei primi anni ’60 mentre il RIBES recupera agli inizi dei decenni ’70 ed ’80: pare che anche per l’Italia esista una soglia nei rapporti tra PIL e benessere oltre la quale, analogamente all’ISEW, la crescita del benessere non si accompagna più a quella del PIL. Negli anni ‘70-’80 RIBES resta del 30-40% inferiore al PIL con un divario simile a quello registrato in USA e di molto inferiore a quello della Gran Bretagna (fino all’80% in meno del PIL). L’aumento del reddito provocato dalle componenti del benessere che non hanno mercato è annullato dai fattori ambientali negativi (Cheli, 2000).

http://www.netlab.it/wwf.na/i niziative%20nazionali/in1.html

42 Genuine Saving

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE

Partendo dal PIL sono apportate delle misure correttive. Innanzitutto viene sottratto il valore del consumo pubblico e privato. Sono aggiunte le spese correnti per l'educazione (come gli stipendi degli insegnanti o la spesa per i libri), considerate come fattore d'incremento del capitale umano ed il valore dei trasferimenti netti ufficiali. Vengono inoltre sottratti il valore dei prestiti esteri, il valore dei danni dovuti all'inquinamento (come perdita di benessere e salute dell'uomo) ed il valore dell'esaurimento delle risorse naturali (foreste, acqua, etc..) (Hamilton K., 2000)

World Bank

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Utilizza un'unità di misura facilmente comprensibile; i confronti fra paesi e periodi diversi sono semplici; possiede un potenziale comunicativo molto efficace. Cerca di correggere il PIL nei suoi problemi più importanti. (Wackernagel M., Reese W., 1996)

Gli stessi autori parlano di difficoltà nello stabilire i valori da sottrarre come la perdita delle risorse naturali o i danni derivanti dalle emissioni di CO2. Non è ancora del tutto attendibile ed i metodi di aggregazione sono alquanto soggettivi. Il metodo non gode ancora del consenso internazionale. Le metodologie e gli algoritmi di aggregazione non sono praticamente mai esposti con la dovuta cura. (Wackernagel M., Reese W., 1996)

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Hamilton K., 2000, “Genuine Saving as a Sustainability Indicator” Enviromental Economics series, papers num 77, The World Bank Enviromental Department. Reperibile on-line su

http://fiordiliji.sourceoecd.org/vl=4779897/cl=44/nw=1/rpsv/cgi- bin/wppdf?file=5lgsjhvj7lbt.pdf

Everett G. and Alex Wilks A., 1999, The World Bank’s Genuine Savings

Indicator: a Useful Measure of Sustainability?, Bretton Woods Project, London.

http://www.brettonwoodsproject.org/topic/environment/gensavings.pdf

43 HDI (Human Development Index)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE

E' costruito sulla base di tre indicatori a livello nazionale: speranza di vita, grado di istruzione (istruzione degli adulti e iscrizioni alla scuola elementare-media-superiore) e media del PIL pro capite (espresso in termini di parita’ di potere d’acquisto). Ad ognuno di questi tre fattori è dato peso uguale per il calcolo dell'indice HDI. Il valore dell’HDI, compreso tra 0 e 1, indica quanto ciascun Paese si e’ avvicinato ai seguenti obiettivi: a) Speranza di vita 85 anni b) Accesso all’Istruzione per tutti c) Livello decente di reddito. Le misure utilizzate per ciascuna variabile sono: la longevita’ misurata attraverso la speranza di vita alla nascita, Il livello di istruzione misurato da una media ponderata di alfabetizzazione degli adulti (due terzi) e un il tasso di iscrizione alle scuole elementari-medie-superiori (un terzo), il livello di vita misurato attraverso la parità di potere di acquisto espressa in dollari USA (Federico T., Barbabella A.,2005

)

.

UNDP_United Nations Development

Programme (1990)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Rinuncia ai valori assoluti

degli indicatori ed ordina il potere rappresentativo sulla scala del percorso atteso verso lo sviluppo nella comunità data (Federico T., Barbabella A.,2005

).

Assenza della dimensione ambientale e scarsa sensibilità dell’indice per i paesi sviluppati. Fino al 1994 il valore minimo di ognuna della variabili era determinato dal livello del paese piu' povero, e il valore massimo da quello del paese con il valore piu' alto. L'indice per un determinato paese rappresentava, perciò, la sua posizione relativa. Il valore minimo e quello massimo cambiavano ogni anno a seconda dei risultati ottenuti dai paesi che si trovavano ai due estremi della scala. Lo spostamento dei valori di riferimento ha reso impossibile fare comparazioni in anni differenti da quelli della rilevazione (Federico T., Barbabella A.,2005

).

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

"People are the real wealth of a nation. The basic objective of development is to create an enabling environmment for people to enjoy large, healthy and creative lives..." (Dichiarazione iniziale dello “Human Development Report, 1990”) "Dati non particolarmente recenti mostrano che l’HDI è sopra 0,9 per Canada, USA e Giappone ma scende a 0,6 per la Cina e intorno a 0,2 per Afghanistan e Somalia". Nel Rapporto sullo Sviluppo Umano 2006, nel quale i dati sono riferiti al 2004, l’Italia è al 17° posto, guadagnando 4 posizioni rispetto al Rapporto dell’anno 2004 in cui era ventunesima. Nel caso della speranza di vita l’Italia è ottava (nel rapporto 2004 era 13°). Si pone ventiseiesima in base all’indice di educazione (nel 2004 era 43°) e diciannovesima per PIL pro capite (nel 2004 era18°) (Lunaria, campagna “Sbilanciamoci!”, 2007).

UNDP, Human Development Report 2004.

http://www.undp.org/

44 SHDI (Sustainable HDI)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE E' l'indice HDI ambientalmente corretto tramite l'aggiunta del

Total Material Input, il TMI, come misura globale di accesso alle risorse naturali da parte di una comunità che può essere articolata o pesata in funzione dell’impatto e della tossicità ambientale dei flussi materiali indirizzati come output a ritornare nell’ambiente (rifiuti o emissioni) (Federico T., Barbabella A.,2005

)

.

Istituto Wuppertal (Hinterberger, 1996)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Gli autori propongono di trattare la componente ambientale alla pari delle componenti originali dell’HDI. L’effetto del pesante accesso alle risorse naturali dei paesi sviluppati e della grande quantità di emissioni tossiche e nocive da questi prodotte, “scala” l’indice in senso sfavorevole ai paesi ricchi e ne aumenta la sensibilità ai comportamenti ambientalmente sostenibili (Federico T., Barbabella A.,2005

).

Non sono disponibili i dati TMI per tutti i paesi (Federico T., Barbabella A.,2005

).

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

I primi calcoli mostrano una brusca retrocessione nel ranking dei paesi come gli USA che fanno generoso ricorso alle risorse naturali (Federico T., Barbabella A., 2005

)

.

Wuppertal Institute, Resource Flows:

The Material Basis of Industrial Economies, 1997, Wuppertal.

45 Ecological Footprint (Impronta Ecologica) CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO

IDEATORE Viene definita come la superficie di territorio produttivo complessivamente

utilizzato da una determinata popolazione umana (individuo, famiglia, comunità, nazione) per produrre le risorse che essa consuma e per assimilare i rifiuti che essa produce. L’impronta ecologica totale è data dalla somma delle impronte delle singole attività, ognuna dipendente da un certo utilizzo di risorse ed una certa produzione di rifiuti. La produttività di ciascun tipo di terra varia notevolmente da una regione all’altra ed anche all’interno della stessa regione (terra coltivabile = 2,83 volte rispetto alla media; la terra da pascolo ha un fattore di equivalenza = 0,44; la terra forestata = 1,17; la terra edificata ha fattore di equivalenza = 1/2,83). Per calcolare l'impronta relativa ad un set di consumi si mette in rapporto la quantità di ogni bene consumato con una costante di rendimento, la produttività media, espressa in kg/ha (kilogrammi per ogni ettaro). Il risultato è una superficie. Per calcolare l'impatto dei consumi di energia, questa viene convertita in tonnellate di carbonio equivalenti ed il calcolo viene effettuato considerando la quantità di terra forestata necessaria per assorbire le tonnellate di carbonio suddette (Wackernagel M., Reese W., 1996).

Mathis Wackernagel e William E. Rees (1996)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Permette di aggregare impatti globali di diversa natura. Riconosce la capacità limitata del pianeta e fornisce una chiara indicazione della quantità di natura che abbiamo a disposizione e di quanta ne stiamo attualmente utilizzando. Ha un forte impatto comunicativo ed un buon valore educativo. (Chambers N., Simmons C., Wackernagel M., 2002)

Riduce tutti i valori ad un sola unità di misura, la terra; ciò va a distorcere la rappresentazione di problemi complessi e multidimensionali. Relativamente all'energia, vi sono problemi di stima del rendimento; non si fa riferimento all'approvvigionamento da fonti non rinnovabili; l'inquinamento non è considerato, ad eccezione delle emissioni di CO2. Poiché i consumi sono riferiti alle sole risorse rinnovabili, il problema della dipendenza da risorse non rinnovabili (minerali, petrolio) non viene misurato. Lo stesso si può dire per la produzione di rifiuti e di materiali non smaltibili. (Chambers N., Simmons C., Wackernagel M., 2002)

LIVELLO DI APPLICAZIONE

NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE

p p p p

CARATTERISTICHE GENERALI

NOTE FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

L’Italia ha un’impronta ecologica di 3,8 ettari globali pro capite, una disponibilità di biocapacità di 1,1 ettari pro capite e quindi un deficit ecologico di 2,7 ettari pro capite (Living Planet Report 2004). Dal calcolo dell’impronta richiesta dal Ministero dell’Ambiente al WWF sono usciti questi dati:

Regione Impronta Ecol. Biocapacità Deficit o Surplus

Campania 3,56 O,82 -2,74 Basilicata 3,41 5,49 +2,09 Calabria 3,69 2,53 -1,33 Puglia 3,45 1,83 -1,63 Sardegna 3,66 4,11 +0,45 Sicilia 3,37 1,90 -1,47 Wackernagel M., Reese W., 1996, L’impronta

ecologica. Come ridurre l’impatto dell’uomo sulla terra, Edizioni Ambiente.

http://www.footprintnet work.org;

http://www.wwf.it/amb iente/impronta.asp

46 Spazio Ambientale

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BREVE DEFINIZIONE DELL'INDICATORE ENTE/ISTITUTO IDEATORE

Si tratta di una serie di indicatori del consumo di risorse. Oltre a mostrare lo stato delle cose, ognuno di questi indicatori è collegato a un parametro, cioè a un preciso valore di riferimento in termini di sostenibilità. Si tratta essenzialmente di un approccio "distanza dal bersaglio", in cui l'uso sostenibile di risorse chiave viene definito sotto forma di obiettivo globale di sostenibilità. Lo Spazio Ambientale è il quantitativo di energia, di risorse non rinnovabili, di territorio, acqua, legname e di capacità di assorbire inquinamento che può essere utilizzato a livello mondiale o regionale: senza determinare danni ambientali; senza mettere a rischio i diritti delle generazioni future; senza ledere il diritto di tutti di accedere alle risorse e a una buona qualità della vita. I livelli sono determinati dalla capacità di carico del pianeta, dalla capacità di resistenza degli ecosistemi e dalla disponibilità/rinnovabilità delle risorse stesse.

Opschoor J.B. (1994) (professore olandese) Associazione Amici della Terra (Friends of Earth)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Permette di prefigurare sistemi di produzione e consumo sostenibili e di individuare gli obiettivi necessari per realizzarli. Inoltre, pone paesi sviluppati e PVS in un comune contesto di responsabilità e iniziative. (Chambers N., Simmons C., Wackernagel M., 2002)

Si basa su uno "stato di sostenibilità" predefinito e su stime predeterminate dello spazio ambientale che potrebbero essere considerate soggettive; tiene in scarsa considerazione le interazioni fra diversi tipi di risorse; utilizza un approccio "dall'alto verso il basso" e, per quanto si riveli talvolta utile nel guidare le decisioni politiche a livello nazionale e globale, non si presta a farci capire le conseguenze ambientali dei nostri

Documenti correlati