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Principi  ispiratori  della  gestione  dell’ULSS  n.  1

3.1.1 Miglioramento  continuo  della  qualità  dell’assistenza  socio  sanitaria

L'Azienda ULSS n.1 persegue il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza ai cittadini e alle loro famiglie predisponendo e favorendo politiche e strategie per la qualità che prevedono il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori, relazionate a problemi rilevanti di salute e organizzativi, sistematicamente concretizzate e periodicamente valutate.

Le dimensioni della qualità perseguite attraverso politiche, programmi e progetti sono quelle dell'efficacia, della competenza tecnica, dell'accettabilità, dell'efficienza, dell'accessibilità e dell'appropriatezza delle prestazioni erogate dall'Azienda.

L’Azienda  ULSS  n.1  si  impegna  a  farsi  parte  attiva  nella  promozione  di  politiche  per  la  salute  che   coinvolgano altre organizzazioni o soggetti sociali operanti nel territorio, attraverso la definizione di patti per la salute e la costituzione di reti interistituzionali.

Il miglioramento continuo si traduce in obiettivi concreti sia nell'ambito della qualità tecnica, che della qualità gestionale e della qualità percepita, intervenendo sui processi, sugli esiti e sulla soddisfazione dei clienti interni ed esterni.

Il perseguimento del miglioramento continuo della qualità professionale è compito di ogni operatore, adeguatamente supportato e valorizzato dall'organizzazione aziendale.

Nell'ambito dei servizi erogati, l'Azienda ULSS n.1 favorisce le tecnologie supportate da evidenza di efficacia clinica.

La definizione degli obiettivi generali di miglioramento avviene a livello di Direzione Generale, che si avvale delle unità di staff e del Servizio Controllo di Gestione per proporre, coordinare e supportare la realizzazione dei relativi programmi.

Gli obiettivi generali di miglioramento della qualità vengono tradotti in termini progettuali dalle strutture tecnico-funzionali, che ne curano l'attuazione tramite le rispettive unità operative e assicurano il coordinamento e l'integrazione reciproche e con i servizi di supporto.

Gli obiettivi di miglioramento continuo della qualità - che ogni Unità Operativa viene così ad assumere - muovono da un'attenta valutazione del quadro epidemiologico e sociale, sono supportate da un adeguato sistema informativo, costituiscono parte integrante degli impegni assunti nella formulazione del budget e trovano corrispondenza nelle politiche adottate nella pianificazione della formazione e del sistema premiante.

Più specificamente nell'ambito sociale, il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza socio-sanitaria e la razionalizzazione dell'uso delle risorse sono inoltre perseguiti attraverso il funzionamento di un articolato sistema di valutazione della qualità e dell'efficienza, che veda il coinvolgimento diretto ed attivo oltre che dei titolari delle funzioni e dei soggetti gestori, degli utenti, delle loro famiglie e delle associazioni di tutela.

Lo sviluppo e la verifica della qualità degli interventi socio-sanitari e della loro adeguatezza alle esigenze e alle aspettative degli utenti si realizza anche attraverso apposite modalità di vigilanza sulle organizzazioni erogatrici di prestazioni. In tal senso sia gli enti pubblici, sia i soggetti privati che erogano servizi socio-sanitari devono essere in possesso dell'idoneità strutturale relativa alla conformità dei locali di servizio agli standard qualitativi e dell'idoneità organizzativa relativa alla

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qualità delle prestazioni, alla qualificazione del personale e all'efficienza operativa richieste dalla vigente normativa, tenuto conto anche dei livelli e dei requisiti qualitativi definiti dalla Regione. 3.1.2 Informazione, accoglienza, tutela e partecipazione dei cittadini

a) Nei confronti dei cittadini

L'Azienda ULSS 1 orienta la programmazione e le strategie organizzative e gestionali alla valorizzazione della centralità del cittadino utente, inteso non solo come destinatario naturale delle prestazioni, ma come interlocutore privilegiato, movente ispiratore e stessa "ragione d'essere" della sua presenza istituzionale, garantendone l'ascolto, la proposta, il controllo anche ai fini di supporto, modifica o integrazione di attività.

Alla tutela effettiva dei diritti del cittadino è in particolare dedicata l'attuazione della carta dei servizi, con particolare riferimento alle funzioni di informazione, accoglienza, tutela, partecipazione e al rispetto degli indicatori e degli standard di qualità prestabiliti, nonché dei procedimenti previsti e formalizzati per il caso di inadempimento, ai fini della ristorazione sostanziale di danni ingiustamente arrecati.

L'Azienda ULSS n.1 ritiene doveroso contribuire altresì al superamento delle situazioni di difficoltà informativa e di conoscenza tradizionalmente sussistenti nei rapporti tra strutture sanitarie e utenza, programmando specifiche iniziative nel campo della comunicazione, del marketing, della formazione e dell'aggiornamento del personale, della educazione alla salute.

L’azienda,   consapevole   della   sua   appartenenza   al   contesto   sociale,   economico   e   culturale   di   suo   riferimento,  si  impegna  ad  esserne  diretta  espressione  istituzionale  mediante  l’assunzione  di  forme  di   partecipazione e di correlazione direttamente coordinate dalla Direzione Generale capaci di sensibilizzarsi ai valori, ai bisogni, alle esigenze emergenti ai vari livelli di aggregazione presenti nella società, e di tradurli in iniziative di offerta di servizio a essi rispondenti e con essi compatibili, dando senso ed indirizzo alla responsabilità sociale di cui è portatrice.

b) Nei confronti degli operatori

L'Azienda ULSS n.1 riconoscendo il significato strategico e di valore delle risorse professionali, nelle quali intravede il vero capitale di sua dotazione, al di là delle scelte operate nella determinazione del modello organizzativo al fine di precostruirne i presupposti strutturali, promuove e tutela forme di valorizzazione del proprio personale, favorendone la partecipazione consultiva, propositiva, e decisionale negli ambiti di competenza riconosciuti, il coinvolgimento nella responsabilità, la gratificazione professionale, nel quadro di strategie incentivanti e con il supporto nella formazione e dell'aggiornamento finalizzato.

Il processo di valorizzazione del personale costituisce impegno prioritario della Direzione Generale e dei livelli dirigenziali dell'Azienda, si sviluppa nel rispetto della normativa del D.Lgs. 229/1999, della normativa regionale, dei CC.CC.NN.L, riguarda tutte le componenti professionali operanti nell'Azienda, coinvolge le OO.SS., è coadiuvato dalle specifiche iniziative del Collegio di direzione, si concretizza mediante progetti e programmi specifici definiti dall'Azienda e realizzati prioritariamente all'interno della stessa.

c) Nei confronti delle OO.SS.

L'Azienda ULSS n.1 riconosce il ruolo delle rappresentanze sindacali del personale, e si impegna a valorizzarlo per favorirne lo sviluppo, nella trasparenza delle reciproche competenze e responsabilità, anche al di là del puro rispetto della normativa, verso obiettivi strategici e gestionali condivisi e da realizzare mediante una partecipazione fondata su specifico "patto di solidarietà" appositamente predisposto su iniziativa della Direzione Generale e relativo alle scelte strategiche attuative della "mission" aziendale e alle conseguenti opzioni operative con particolare riguardo alle tematiche dell'organizzazione e della sicurezza del lavoro.

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- L'Azienda ULSS n. 1 al fine di potenziare il sistema di comunicazioni si avvale anche di: - le Conferenze di Servizi

- la "Carta dei Servizi"; - il  Notiziario  "Bell’1  salute”;;

- il Sito Internet sui servizi aziendali: www.ulss.belluno.it; - l'opuscolo informativo per il personale "_________ Informa"; - i media a diffusione locale.

3.1.3 La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

Il miglioramento delle condizioni di lavoro, la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e la promozione della cultura della prevenzione, rappresentano obiettivi fondamentali  dell’Azienda. L’Azienda   ritiene   che,   in   tutti   i   propri   ambienti   di   lavoro,   si   debba   promuovere   una   prevenzione   globale, organizzata, programmata, informata e partecipata.

La Direzione Generale ha un ruolo fondamentale nel perseguire questa politica così come tutti i Soggetti   che   lavorano   presso   l’Azienda   Sanitaria   hanno   un   altrettanto   ruolo   nella   gestione   della   salute e sicurezza aziendale. Cambiano, per ciascuno di questi, il livello di coinvolgimento, i compiti e le responsabilità, ma rimane comune la condivisione di obiettivi finalizzati alla tutela della salute dai rischi professionali, nella consapevolezza che ognuno contribuisce a raggiungerli.

La Direzione Strategica ritiene che il modello adatto a realizzare e a controllare la realizzazione delle azioni   elencate   sia   costituto   da   un   sistema   organizzativo   aziendale   in   grado   di   definire,   all’interno   della struttura organizzativa aziendale, le modalità per individuare le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti.

Il  riferimento  per  la  realizzazione  di  tale  sistema  è  costituito  dalle  “Linee  guida  UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)   del   28   settembre   2001”   che   rappresenta   la   base   di   riferimento   per   il   Progetto   “Promozione   dei   Sistemi   di   Gestione   della   Sicurezza   e   del   benessere   organizzativo   nelle   Strutture   Sanitarie   Pubbliche   del   Veneto”   che   la   Regione Veneto, con DGR 2133 del 10 Luglio 2007,

L’azienda  ULSS  n.  1  di  Belluno  ha  aderito  al  progetto  già  dalla  primavera  del  2010  ed  è  impegnata   nell’implementazione   delle   procedure   aziendale   specificatamente   previste dal modello SGSL Regionale e conformi ai dettati previsti dal D.Lgs. 81/08.

3.1.4 Sussidiarietà  e  concertazione:  l’integrazione  con  le  risorse  della  Comunità

Non può esservi esito di salute se non vi è la percezione di essere entro un sistema ambiente ed in forte interconnessione con esso e nella cui intersezione si determinano i risultati di salute e di qualità di vita.

Il rapporto con la comunità locale, ai sensi della normativa vigente, finalizzato a responsabilizzare tutti i soggetti alla garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), costituisce un contenuto imprescindibile,   di   fronte   all’obiettivo   di   costruzione   di   sistemi   di   servizi   in   risposta   ai   bisogni   di   salute  della  popolazione,  di  un  dato  territorio  e  all’articolazione  di  risposte  efficaci  ed  efficienti.

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Il concetto di rete diventa elemento cardine nella rappresentazione del sistema e delle connessioni necessarie tra i differenti nodi che la compongono in quanto:

la programmazione richiede uno sforzo conoscitivo ed interpretativo dei dati di bisogno che esprime il territorio, in modo sistematico per la definizione  della  coerenza  e  dell’appropriatezza   del sistema;

la   centralità   dell’utente   nei   processi   di   aiuto,   si   collega   al   diritto   soggettivo   di   scelta   e   alla   responsabilità condivisa nella gestione del progetto personalizzato. Pertanto il coinvolgimento delle  persone  direttamente  e  delle  famiglie  nei  processi  di  cura  e  di  “autocura”  così  come  nella   valutazione degli esiti e degli interventi, rappresentano elementi necessari e qualificanti dell’organizzazione  dei  servizi;;

la sussidiarietà si sviluppa attraverso una relazione strutturata con i soggetti della collettività, in primis, le amministrazioni locali che concorrono allo sviluppo del sistema dei servizi nel rapporto con   l’Azienda   ULSS   n.1   Belluno   (PdZ)   e   alla   costruzione   di   soluzioni   condivise,   anche nello sviluppo delle Cure primarie ed in particolare nella implementazione delle Medicine di Gruppo Integrate;

la relazione con le associazioni di volontariato, con le APS, con le cooperative sociali, rappresenta   un’area   di   lavoro   significativamente   sostenuta nella aree socio sanitarie ad elevata integrazione secondo processi definiti di Adesione al Piano di Zona, in termini di concertazione e di consultazione. Le espressioni locali costituiscono un importante riferimento sia rispetto alla lettura dei bisogni che nella costruzione di progettualità integrative ed innovative nel sistema integrato dei servizi alla persona e alla comunità

L’ULSS   1   Belluno   ha   sviluppato   alcune   strategie   di   integrazione   comunitaria   che   si   confermano   nella validità (Bando adesione  PdZ,  Carte  dei  Servizi,  rilevazione  qualità  percepita)  e  che  all’interno   della nuova articolazione distrettuale vanno aggiornate e potenziate, attraverso nuovi strumenti (audit civico) diretti a sostenere la rete e le relazioni al suo interno e finalizzati al miglioramento dell’assistenza.

3.1.5 Il sistema di delega delle funzioni di gestione operativa

Al fine di contribuire al processo di valorizzazione e responsabilizzazione della dirigenza, compatibilmente   con   quanto   disposto   dall’art.   4,   comma   2, del Decreto Legislativo 30.03.2001 n. 165  ed  in   analogia  a  quanto  indicato   all’art.  15-bis, comma 1, del D.Lgs. n. 502/1992, il Direttore Generale può provvedere alla delega di funzioni di gestione di sua competenza a favore dei dirigenti con incarico di struttura semplice, complessa e di dipartimento, con autonomia di budget, secondo criteri e modalità propri della disciplina di tale istituto, individuati in un apposito Regolamento operativo adottato con provvedimento del Direttore Generale.

In particolare, il Direttore Generale può, con atto scritto, delegare ai dirigenti sopraindicati, nell’ambito  della  materia  di  rispettiva  competenza,  le  funzioni  di  gestione  operativa  con  autonomia   di organizzazione delle risorse umane e dei fattori produttivi e – nei limiti del budget finanziario assegnato – i correlati poteri di spesa, con responsabilità personale e diretta di tutti gli atti che impegnano  l’amministrazione  verso  l’esterno.

La delega, nella sua accezione generale definita al periodo precedente, viene specificata nei suoi contenuti   (compiti,   funzioni   delegate,   obiettivi,   modalità   operative,…)   in   rapporto   alla   tipologia   di   struttura che il dirigente delegato gestisce e in coerenza con gli altri strumenti normativi, contrattuali e gestionali che regolano   l’attività   dei   dirigenti,   al   momento   del   suo   conferimento   che   avviene   sempre con atto scritto.

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Rientrano,   di   norma,   nell’ambito   della   delega   gli atti che si configurano come negozi di diritto privato aventi rilevanza esterna, oltre agli atti di gestione che disposizioni normative impongono di adottare con determinate modalità.

Gli atti delegati, aventi natura di provvedimento, vengono assunti direttamente dal Direttore competente nella forma della determinazione.

La delega, così definita costituisce il presupposto per una migliore e negoziata definizione delle funzioni   della   dirigenza   dell’area   sanitaria   e   dell’area   tecnico-amministrativa; essa rappresenta lo strumento   per   l’affermazione   dell’effettiva   collaborazione   tra   dirigenza   e   Direzione   Generale, contribuendo al processo di valorizzazione e di responsabilizzazione della stessa dirigenza, verso obiettivi predeterminati e condivisi, ed alla realizzazione di modalità di governo e di gestione più articolate e flessibili.

Nell’ambito  della  potestà di  delega  rientra  ulteriormente  quanto  previsto  dal  Testo  Unico  in  materia   di   tutela   della   salute   e   della   sicurezza   nei   luoghi   di   lavoro,   in   quanto   il   Direttore   Generale   può   delegare  ai  Direttori  ed  ai  Dirigenti  delle  Strutture  Operative  dell’Azienda  le  funzioni di tutela della salute e sicurezza dei dipendenti, nei limiti ed alle condizioni previste dagli art. 16 e 17 del DLgs 81/2008 e s.m.i.

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