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TABELLA DI CONFRONTO DEI SISTEMI PONDERAL

2.5 Problemi apert

La rassegna degli studi numismatici permette di evidenziare come, rispetto alla vastità della monetazione cretese, tutte le analisi finora condotte hanno approfondito solo singoli aspetti della produzione di moneta, tralasciando la compilazione di studi di sintesi per singole zecche. Per nessuna di queste esistono analisi diacroniche della produzione, che permettano di contestualizzare i dati numismatici nella realtà economica dell’isola; analisi auspicate da tempo, e non ultimo di recente anche dallo Sheedy190. È evidente che la messa a sistema di

186 STEFANAKIS 1991, p. 261. 187 JENKINS 1960, p. 31. 188STEFANAKI,STEFANAKIS 2013.

189 STEFANAKI,STEFANAKIS 2013, pp. 158-160.

190 Secondo lo Sheedy “It is regrettable that mint studies of that cities are yet to appear.”, SHEEDY 2012, pp. 105- 127.

67 queste informazioni, possa fornire dati utili a delineare un più completo profilo economico dell’isola.

Data l’impossibilità di creare uno strumento così vasto da analizzare tutto il territorio, è necessario condurre un’analisi geograficamente circoscritta.

Gran parte della ricerca numismatica si è finora occupata della fase iniziale della monetazione cretese o di singoli aspetti di epoca ellenistica.

Si è cercato di fare luce sui motivi e sulle cronologie dell’avvio delle produzione di moneta, probabilmente perché confrontabile con quanto avvenne nelle altre regioni orientali del Mediterraneo, a discapito di altre fasi cronologiche considerate ostiche visti i profondi cambiamenti legati agli eventi bellici, al commercio e alla pratica del mercenariato che pare abbia influenzano, oltre l’afflusso di metallo prezioso, anche la sua tesaurizzazione.

Del periodo classico sono state finora analizzate singole emissioni di monete, come nel caso di Gortina e Cnosso. Questi studi, eccetto per le informazioni deducibili dagli studi di Le Rider, non hanno considerato la complessità di fenomeni che sono dietro la produzione di moneta. Le emissioni di questa fase presentano importanti elementi che possono essere chiarificatori se inseriti in una lettura di sistema più ampio che consideri anche le contromarche, le riconiazioni, le variazioni ponderali e le tecniche di preparazione del tondello.

Per il periodo ellenistico, gli studi si sono concentrati sulla comprensione generale dell’economia cretese e dei fenomeni che la caratterizzano, ma anche in questo caso mancano studi su singole zecche che permettano di evidenziare differenze ponderali, in alcuni casi attribuibili all’adozione di nuove unità di peso.

Per la fase di passaggio tra la monetazione ellenistica e quella romana, ancora oggi non è chiara la funzione di alcune monete imitative di tipi stranieri (tra cui anche un’emissione di cistofori) e il loro ambito di circolazione, così come le cronologie delle serie e l’attribuzione delle stesse. L’importanza dei dati che possono scaturire da un’analisi sistematica del materiale è stata ribadita anche da Howgego191 il quale, nel rilevare grandi differenze nel

rapporto tra il flusso di denaro e quello di merci dall’epoca ellenistica a quella romana, considera il confronto tra i dati numismatici e quelli archeologici come l’unica chiave di lettura dell’economia cretese, soprattutto per il periodo in oggetto.

68 Lo stato degli studi sull’economia in età romana è stato trattato da R. Sweetman192, la quale

ha rimarcato quanto sia ancora insufficiente il lavoro svolto sulla raccolta del materiale numismatico e che questo necessita di una contestualizzazione storica e archeologica, ribadendo quanto già proposto da K. Harl193 secondo il quale, lo studio della monetazione

romana cretese ancora considera la moneta pari ad un oggetto avulso dalla sua funzione e non come testimonianza di una realtà sociale ed economica, utile alla comprensione del sistema organizzativo.

Il materiale numismatico presenta un potenziale ancora inespresso e la creazione di un corpus, nel quale far confluire gli esemplari finora noti, può sicuramente portare alla definizione di fenomeni finora ignorati.

Se finora lo studio si è concentrato sulle emissioni di argento, risulta oggi imprescindibile includere nelle indagini anche le monete in bronzo, per le quali, come suggerito dal Manganaro194 “dovrebbe riuscire ricco di risultati uno studio sistematico delle riconiazioni,

come delle contromarche nella monetazione bronzea di Creta” in quanto, aggiunge “queste ultime possono suggerire conclusioni cronologiche, qualora si riesca ad agganciarle ad emissioni corrispondenti nei tipi”, così come già in parte impostato da Le Rider per le monete in metallo prezioso.

Per le monete in bronzo, risulta necessario operare una rilettura delle emissioni per definirne l’articolazione, e in particolare per quelle della zecca di Gortina verificando la validità dello schema proposto dalla Jackson195, rimasto incompleto e che necessita di essere integrato con

una migliore comprensione delle unità di peso.

Altro promettente indirizzo di ricerca è quello legato alla quantificazione dei volumi di produzione e sui dati finanziari da essi dedotti. Questo filone d’indagine, sviluppatosi in particolar modo per la monetazione classica, ha interessato anche produzioni monetarie di epoca ellenistica196 e per la parte alessandrina197. Questi modelli possono essere applicati al

contesto cretese per valutare l’entità della produzione e il ruolo che questa dovette svolgere nell’economia locale. 192 SWEETMAN 2001, pp. 132-133. 193 HARL 1996. 194 MANGANARO 1978, pp. 233-234. 195 JACKSON 1971a, pp. 37-51 196 DE CALLATAŸ 1997. 197 LE RIDER 2003.

69 Al pari di questa analisi, è oggi necessario comprendere l’andamento della produzione delle zecche, per poter vedere se queste sono realmente legate ad esigenze belliche o se rispondono a logiche politiche. È questo il caso del riconoscimento delle alleanze e delle influenze tra i centri, che possano confermare o meno l’esistenza di strutture che regolavano anche l’emissione di moneta.

A tal proposito, non è ancora noto la condivisione dei tipi tra più città, che sembra rispondere ad un sistema di tipi politico oltre che economico.

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III. CRONOLOGIE, USI E ASPETTI PRODUTTIVI

3.1 Descrizione delle serie

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