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Le strategie di informazione e promozione realizzate nelle regioni italiane: esperienze a confronto

1. Aspetti metodologici della ricerca

2.4 Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria

Coppia Ferrarese * prodotto ad Indicazione Geografica con valenza multi regionale

Fonte: Elaborazione propria su interrogazione dati Commissione Europea, DOOR - Database of Origin and Registration, 2014 6.2.B I vini ad IG

Dagli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT (2013), la vendemmia 2013 è stata da record, con una produzione di vino, inclusi i mosti, pari a 7,396 milioni di ettolitri (+17% rispetto al 2008), di cui quasi il 60% di vini di qualità ad Indicazione Geografica.

L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana a livello produttivo, con il 15% dei vini prodotti inclusi i mosti, preceduta solo dal Veneto. Attualmente sono registrati a livello comunitario 29 vini IG, di cui 20 DOP (in base alla vecchia classificazione dei vini 2 DOCG e 18 DOC) e 9 IGP. (Tabella 6.5.)

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Tabella 6.5. I vini IG dell’Emilia-Romagna

DOP* IGP*

DOCG** DOC** IGT**

1. Colli Bolognesi Classico Pignoletto 2. Romagna Albana 1. Bosco Eliceo 2. Colli Bolognesi 3. Colli d’Imola 4. Colli di Faenza 5. Colli di Parma 6. Colli di Rimini

7. Colli di Scandiano e di Canossa 8. Colli Piacentini

9. Colli Romagna centrale 10. Gutturnio

11. Lambrusco di Sorbara 12. Lambrusco Grasparossa di

Castelvetro

13. Lambrusco Salamino di Santa Croce

14. Modena/ di Modena 15. Ortrugo dei Colli

Piacentini/Ortrugo-Colli Piacentini 16. Reggiano 17. Reno 18. Romagna 1. Bianco di Castelfranco Emilia 2. Emilia/ dell’Emilia 3. Forlì

4. Fortana del Tanaro 5. Ravenna

6. Rubicone

7. Sillaro/ Bianco del Sillaro 8. Terre di Valeja

9. Val Tidone

** Classificazione della qualità dei vini secondo il Regolamento CE n. 1493/99 * Classificazione della qualità dei vini secondo il Regolamento CE n. 491/09

Fonte: Elaborazione propria su interrogazione dati Commissione Europea, E-Bacchus, 2014

Dall’analisi della serie storica dei dati della produzione vitivinicola regionale, emerge per quanto riguarda i vini di qualità una perdita di competitività dei vini DOP, il cui peso è passato dal 22,9% (2005) al 20,5% (2013), con una produzione di vino nell’ultima vendemmia pari a 1,517 milioni di ettolitri. I vini IGP della Regione, nel periodo esaminato, hanno avuto una dinamica produttiva sostanzialmente stabile. (Tabella 6.6.)

Tabella 6.6. Produzione dei principali vini a Denominazione d’Origine Protetta

Denominazione % Sul totale regionale Denunce Resa q.li/ha Produz. Uvs q.li Produzione vino hl 2012 N. Denunce prod. Ettari relativi Romagna 23.82% 2423 4.600 140 460.030 305.373 Lambrusco Salamino di S. Croce 14.52% 636 2.532 190 265.893 186.125 Reggiano 10.50% 800 1.072 180 192.903 134.658 Lambrusco di Sorbara 10.05% 552 1.937 180 184.050 128.835 Lambrusco Grasparossa di Castelveltro 8.22% 733 1.333 180 154.632 105.419 Colli piacentini 7.16% 728 1.658 130 147.175 91.825 Modena o di Modena 5.94% 680 1.017 230 108.856 76.199

Fonte: elaborazione propria su dati V.Q.P.R.D. d'Italia, Federdoc (2013)

Nel 2012 la principale DOP regionale, in base ai dati di Federdoc, è il vino “Romagna” (305.373 ettolitri), seguita dal “Lambrusco Salamino di S. Croce” (186.125 ettolitri), “Reggiano” (134.658 ettolitri), “Lambrusco di Sorbara” (128.835 ettolitri) e “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro” (105.419 ettolitri).

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6.2.C Bevande Spiritose

Tra le produzioni di eccellenza ad Indicazione Geografica, va inserito il “Nocino di Modena”, in base al Regolamento (CE) n. 110/2008 che consente di registrare Indicazioni Geografiche per le bevande spiritose.

6.2.D Agricoltura Biologica

La quarta componente dell’Economia del Gusto di qualità regionale è l’agricoltura biologica. Dai dati, pubblicati dal SINAB, il settore ha mostrato un certo dinamismo e vitalità sia per le aziende certificate che per le superfici coltivate. Infatti il numero degli operatori è passato da 3.525 (2008) a 3.718 (2013) (+5%), mentre le superfici da 62.241 ettari (2008) a 80.924 ettari (2013) (+30%)72. Le colture più importanti sono quelle foraggere (36.148 ettari), i prati e pascoli (19.279 ettari) e i cereali (12.575 ettari). Nel settore della zootecnia biologica, l’Emilia-Romagna è la quarta regione italiana per numero di aziende agricole. Nel 2013 sono state censite 661 unità (+16% rispetto al 2009). Le aziende di acquacoltura biologica sono quattro.

6.2.E Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)

Per quanto riguarda i Prodotti Agroalimentari Tradizionali sono stati inseriti in elenco 356 prodotti. Il paniere è composto da Paste fresche e prodotti da forno (156), Prodotti della gastronomia (61), Prodotti ortofrutticoli (55) e Carni e trasformati (47)73.

6.3. I marchi collettivi

Per completare il quadro informativo, è stata compiuta una ricerca sui marchi collettivi registrati, con la finalità di individuare, oltre alla Regione, anche altre organizzazioni economiche territoriali che hanno, in questi anni, sviluppato strategie di promozione del patrimonio enogastronomico di qualità regionale. Attualmente sono 10 i marchi registrati, di cui 7 a livello europeo.

Tabella 6.7. I marchi collettivi registrati con riferimento all’“Emilia-Romagna”

Denominazione Titolare Marchio

comunitario

Marchio Nazionale

Classe di Nizza

Pera dell’Emilia-Romagna MIPAAF • • 31

Enoteca regionale Emilia- Romagna

Enoteca regionale Emilia-

Romagna • • 33 43

Pera dell’Emilia-Romagna IGP Consorzio della Pera dell’Emilia-

Romagna IGP • 31

ESAVE Ente per gli Studi e l’Assistenza

Viticola ed Enologica • • 31 33

Patata tipica di Bologna Emilia-Romagna Italy

Consorzio per la Patata Tipica di

Bologna • • 31

Patata tipica di Bologna Emilia-Romagna Italy

Consorzio per la Valorizzazione

dei prodotti ortofrutticoli • 29 31

Patata tipica di Bologna con selenium

Consorzio per la Patata Tipica di

Bologna • 31

Anguilla Marinata Tradizionale delle Valli di Comacchio

Consorzio del Parco Regionale

del Delta del Po • • 29

Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna

Consorzio del Parco Regionale

del Delta del Po • •

29 30 31 32 33 Parco Delta del Po Emilia-

Romagna -Prodotti di Qualità

Consorzio del Parco Regionale

del Delta del Po •

29 30 31 32 33 Fonte: Elaborazione propria su interrogazione dati Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ed European Trade Mark and Design Network (TMview), 2014

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SINAB (2014), Bio in cifre 2014, http://www.sinab.it/sites/default/files/share/bio%20in%20cifre%202014_1.pdf

73 MIPAAF (2014), Quattordicesima revisione dei prodotti agroalimentari tradizionali,

http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/7%252Fa%252F0%252FD.f0ab2e9ee2902b95e1ec/P/BLOB %3AID%3D3276

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7. Friuli Venezia Giulia

7.1. Le politiche regionali di valorizzazione, tutela e promozione

Tra le iniziative più rilevanti messe in campo dalla Regione Friuli Venezia Giulia vi è l’adozione del sistema di qualità alimentare regionale “AQuA – Agricoltura Ambiente Qualità”, istituito in base alla Legge Regionale n. 21/2002 relativa alle “Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari di qualità”74.

La Regione, con questo strumento, intende promuovere la produzione, la commercializzazione e la valorizzazione dei prodotti agricoli, zootecnici, ittici, silvo-pastorali, nonché le produzioni ottenute utilizzando le metodologie riconducibili alle misure agro-ambientali attuate secondo le disposizioni vigenti in materia di agricoltura ecocompatibile.

I prodotti che potranno fregiarsi del marchio dovranno avere caratteristiche qualitative distintive rispetto agli omologhi della stessa categoria.

La norma regionale prevede che sia demandato all’Ente Regionale (ERSA) la promozione e l’organizzazione delle attività necessarie alla gestione e al rilascio del marchio medesimo.

L’ERSA inoltre con propria deliberazione, approvata dalla Giunta regionale, individua i tipi di prodotto da ammettere al Marchio e approva i relativi Disciplinari di Produzione, nonché le modifiche degli stessi, nei quali sono previsti i metodi di ottenimento del prodotto necessari per diminuire l’impatto ambientale dei processi produttivi e tutelare la salute del consumatore.

I Disciplinari di Produzione, elaborati per categoria di prodotto, fresco o trasformato, devono comprendere almeno i seguenti elementi:

 descrizione dei requisiti del prodotto, con l’indicazione delle principali specifiche di tipo fisico, chimico, microbiologico e organolettico;

 descrizione delle fasi e delle tecniche di produzione, trasformazione e conservazione necessarie per l’ottenimento delle caratteristiche qualitative del prodotto;

 criteri di identificazione e rintracciabilità, dalle materie prime al prodotto finale.

Questo sistema di qualità regionale ha raggiunto la piena operatività solo in questi ultimi anni, in quanto nel regolamento d’uso del marchio, oltre alla qualità, disciplinava anche l’origine dei prodotti, andando così in contrasto con la normativa dei regimi di qualità delle produzioni DOP e IGP. La Regione Friuli Venezia Giulia ha apportato le necessarie modifiche delle norme regionali, che sono state approvate dall’Unione Europea.

Nel 2012 è stato approvato il disciplinare di produzione dell’“asparago bianco”75 mentre nel 2014

sono stati approvati quelli della “trota iridea e del salmerino”76, della “mela”77, delle “carni suine”78 e

del “latte crudo vaccino e derivati”79

74Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Regolamento d’uso del marchio collettivo, http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-

prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/normativa-di-riferimento_marchio-aqua/Marchio%20AQUA%20- %20Regolamento%20duso%20-%2027.09.2012.pdf/

75

Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Disciplinare tecnico di produzione Asparago Bianco, http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/disciplinari%20tecnici/asparago-

bianco/Disciplinare%20asparago%20bianco.pdf/

76

Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Disciplinare tecnico di produzione Trota Iridea e Salmerino, http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/disciplinari%20tecnici/trota-iridea-e-

salmerino/Trota%20e%20salmerino_BUR.pdf

77 Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Disciplinare tecnico di produzione della Mela, http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-

prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/disciplinari%20tecnici/mela/Mela%20e%20derivati_BUR.pdf

78

Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Disciplinare tecnico di produzione Carni Suine, http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i- prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/disciplinari%20tecnici/carni-

suine/Disciplinare%20tecnico%20prodotto%20_carne%20suina_.pdf

79 Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (2012), Disciplinare tecnico di produzione Latte crudo vaccino e derivati,

http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-prodotti-a-qu-a/marchio-aqua-documentazione/disciplinari%20tecnici/latte-crudo-vaccino-e- derivati/latte%20crudo%20vaccino%20e%20derivati_BUR.pdf.pdf

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