• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 3 Simbiosi Industriale e progetti di Economia Circolare a Ponte A Egola

3.2. Il Progetto S-Parcs

Il progetto S-Parcs “Envisioning and testing new models of sustainable energy cooperation and services in industrial parks” intende presentare un’opportunità da sviluppare per ridurre i costi energetici e il consumo di energia nei parchi industriali, aumentando allo stesso tempo la produzione di energia rinnovabile in loco18.

Finanziato da Horizon 2020, intende riproporre l’approccio dell’ecologia industriale cercando soluzioni che mirino a rafforzare la cooperazione tra aziende di un parco, consentendo maggiori risparmi energetici ed una loro conseguente maggiore competitività.

In questo percorso assume particolare rilievo l’analisi in continuo delle barriere di vario tipo che si possono presentare (tecniche, economiche, legali, regolatorie, organizzative, ambientali, sociali) poiché, sempre in un’ottica di condivisione, possono permettere di trovare soluzioni innovative e “market-ready” che possono costituire motivo di replica in altri contesti, esportando e diffondendo quelle che sono risultate le migliori pratiche.

Il progetto è nato da una valutazione preventiva di 7 parchi in 4 diverse nazioni (Spagna, Portogallo, Italia e Austria) che hanno partecipato allo studio e che ha mostrato un alto potenziale per l’applicazione di interventi comuni in tema energetico.

Oltre a questi 7 è presente una ulteriore community di soggetti interessati provenienti anche da altre nazioni (UK, Svezia, Turchia, Russia, Portogallo, Norvegia).

Gli obiettivi generali che il progetto si pone sono i seguenti:

- Aumentare la competitività delle imprese sviluppando e testando strumenti di cooperazione energetica in contesti reali.

Tutti i parchi hanno individuato nella cooperazione energetica un fattore chiave per migliorare la propria competitività. Gli strumenti e le soluzioni che S-Parcs intende fornire saranno in grado di farlo attraverso una miglior efficienza energetica, riducendo i costi associati o migliorando la disponibilità energetica

- Implementare modelli di business replicabili per l'appalto congiunto di servizi energetici nei parchi industriali.

I parchi hanno identificato dei servizi energetici come prioritari per la valutazione all’interno dello S-Parcs. L’individuazione di modelli di business che assicurino tali

55

servizi nel lungo termine è una priorità del progetto, che si spinge a cercare un loro sviluppo anche alla luce di quelli che saranno i futuri scenari energetici europei. - Contribuire alla definizione di un framework legale e regolamentare che possa

accelerare e facilitare l’adozione di strumenti innovativi per la cooperazione energetica, nonché introdurre questi concetti nell’agenda politica.

Molte barriere collegate ad una impostazione legale/regolamentare sfavorevole alla diffusione di modelli collettivi sono già state individuate. Il progetto S-PARCS mira a raggruppare soggetti che, insieme, possano indicare ai decisori politici le barriere più ostruttive e come poter meglio superarle. Per questo il compito di S-PARCS è anche quello di redigere proposte di modifica alle politiche regionali/nazionali/europee al fine di semplificare la cooperazione in materia energetica a tutti i livelli

- Costruire e potenziare le competenze dei soggetti industriali all’interno dell’EU. La mancanza di conoscenze da parte degli attori industriali è vista come un'importante barriera alla diffusione di pratiche cooperative. Un obiettivo chiave di S-Parcs è quindi quello di affrontare queste carenze informando le parti interessate sulle opportunità che possono nascere da tali soluzioni. Questo aspetto viene affrontato anche mediante la diffusione delle informazioni tra l’intera community partecipante e coordinando le loro attività.

Le attività che il progetto si propone di svolgere e implementare sono:

- Realizzare uno stato dell’arte delle soluzioni di cooperazione energetica introdotte nei parchi industriali e identificare le opportunità/barriere che si possono presentare nella loro implementazione

- Ricercare strumenti innovativi e modelli di business per rafforzare e supportare la cooperazione energetica

- Sviluppare un “Industrial Park Service Initial Assessment Tool” sotto forma di software che potrà essere utilizzato per identificare, nel sito specifico, le potenzialità di attuazione di servizi di cooperazione energetica

S-Parcs mira al raggiungimento di risultati significativi, duraturi e replicabili.

I 7 soggetti coinvolti, in sintesi, ricercheranno le migliori tecnologie, i migliori business models e le migliori azioni cooperative da implementare nei parchi e realizeranno un “energy cooperation plan” che possa permettere di trasferire anche alla community che segue il progetto le conoscenze acquisite.

56

Anche per questo tutti i parchi selezionati verranno dotati, al termine del progetto, dello SPARCS tool come supporto alle loro decisioni di investimento e verrà realizzato almeno uno studio completo di fattibilità sul progetto cooperativo ritenuto a più alto potenziale così come verrà realizzata una strategia per azioni di lungo periodo.

Viene stimato un impatto del progetto fino alla sua durata di 21,3 GWh in termini di risparmio energetico, oltre il 10% di miglioramento dell’efficienza energetica e 23,7 GWh di produzione energetica da fonti rinnovabili19.

Il progetto è quindi indirizzato ai gestori dei parchi industriali, nonché a aziende di qualsiasi dimensione, centri di ricerca e innovazione per fare in modo che si possano abbattere le barriere esistenti riguardo la cooperazione energetica/ l’impiego di servizi mutuali, per migliorare l’efficienza energetica e la competitività.

Lo Sparcs è quindi una sorta di “laboratorio” per i parchi industriali perché mira a testare e sviluppare soluzioni in parchi che si trovano a livelli diversi di implementazione di azioni energetiche collettive, che operano in settori diversi, a diversa intensità energetica, con regolamentazioni diverse e con esperienze diverse in merito a servizi energetici congiunti. Questo rende questa esperienza di alto valore perché in grado potenzialmente di produrre risultati utili per una ampia porzione di parchi industriali europei.

Il progetto si basa sull’assunzione che ci siano delle soluzioni tecnicamente fattibili per migliorare l’efficienza energetica nei parchi industriali ma che queste non vengano adeguatamente implementate per ragioni che possono essere superate da un coordinamento tra gli attori e azioni di informazione.

L'approccio S-PARCS punta a identificare queste soluzioni, abbinarle alle sfide specifiche dei parchi partecipanti, coordinare la loro implementazione fino al "via " e replicare il modello condividendo le storie di successo, le migliori pratiche e le conoscenze acquisite a un numero sempre crescente di parchi e industrie.

Tra i parchi industriali selezionati rientra l’area industriale di Ponte a Egola, che partecipa al progetto attraverso il consorzio Cuoiodepur. Quello che, al momento, è stato fatto è uno studio delle condizioni energetiche iniziali per caratterizzare e conoscere lo “stato dell’arte” dei consumi energetici. Per fare questo è stata svolta una raccolta dei dati, anche da alcune concerie. Queste ultime hanno poi contribuito nella seconda fase di individuazione delle opportunità di efficientamento energetico più interessanti, nonché delle barriere alla loro

57

applicazione, che sono state individuate nella possibilità di usufruire di un joint energy management (un gruppo di acquisto comune di energia elettrica) e di un digestore anaerobico. Attualmente si stima che il consumo totale annuale di energia dell’area industriale sia di circa 100 GWh, il 68% del quale coperto da fonti fossili, per dei costi energetici nell’ordine dell’1- 2% dei costi totali. Con l’implementazione di progetti indotti dallo S-Parcs ci si attende un risparmio energetico di 6,5 GWh all’anno.

L’ambizione è quella di ottenere una migliore gestione dei consumi energetici arrivando ad una riduzione del 10%.

Dallo studio iniziale è emerso che Cuoiodepur è il maggiore consumatore di energia, in particolar modo a causa della sezione di aerazione e ossigenazione dei fanghi per la depurazione che rappresenta circa 1/3 dei consumi energetici di tutto l’impianto. Un miglior monitoraggio del funzionamento di questa sezione è già stato posto in essere ed ha già portato ad un efficientamento energetico del 10% all’interno dei progetti I-Swatt e LessWatt, grazie all’utilizzo di apposite sonde innovative. Sebbene quindi si tratti di un efficientamento realizzato su una parte dell’impianto, il fatto che Cuoiodepur sia il maggior consumatore energetico e che l’area ad oggetto di questi due progetti sia a sua volta anche la più energivora può dare una misura di come i risultati ottenuti possano essere particolarmente rilevanti per l’obiettivo finale del progetto S-Parcs.

Come ulteriore attività svolta si stano promuovendo audit energetici alle concerie che possano consentire, da un lato, di ottenere informazioni utili per lo sviluppo delle soluzioni di cooperazione energetica individuate e, dall’altro, di accrescere la loro consapevolezza dei propri dei consumi per spingere verso soluzioni individuali di efficientamento.

Nel seguente capitolo verrà presentato il progetto che il consorzio sta portando avanti all’interno del percorso S-Parcs.

I prossimi passi saranno quelli di testare il tool per la condivisione delle conoscenze sullo stato delle soluzioni energetiche attuate dagli altri parchi, sviluppare un piano di fattibilità dell’idea ipotizzata e istituire eventi di formazione/sensibilizzazione delle concerie sulle buone pratiche e sulle azioni di cooperazione attuabili.

58

3.3. Il progetto di energy cooperation nell’area industriale di Ponte a Egola e