Responsabile: Assessore Graziano Turini
Dirigente: Paolo Prosperini
3.4.1- Descrizione del programma
Il Programma ha come obiettivo principale quello di sostenere e rilanciare con azioni specifiche i settori economici in difficoltà.
Viene prevista la costituzione di un “coordinamento provinciale sulla programmazione territoriale”
col partenariato istituzionale, economico e sociale. Ciò scaturisce dalla circostanza che lo strumento del Patto per lo Sviluppo Locale (PASL) ha evidenziato un aspetto fondamentale, quello della partecipazione generalizzata all’esercizio non solo da parte degli enti locali, associazioni datoriali e Organizzazioni Sindacali, ma anche da parte di insigni esponenti del mondo scientifico. Infatti; Il cosiddetto partenariato locale ha dimostrato di essere vitale e propositivo, competente e motivato.
Pertanto l’”esperimento” Pasl, almeno a livello provinciale pisano, ha, in sostanza, dimostrato che i rappresentanti territoriali sono maturi e ben consapevoli dell’importanza del proprio ruolo, anche con riguardo alle maggiori competenze che il decentramento amministrativo impone loro.
Per quanto riguarda l’Innovazione Teconologica, il programma prevede l’ attuazione del protocollo d’intesa avente ad oggetto il Progetto filiera dell’Idrogeno al fine di sperimentare l’utilizzazione dell’idrogeno su tecnologie non tradizionali, connessa all’applicazione a motori derivanti da tecnologie tradizionali e avente come fonte di approvvigionamento dell’idrogeno fonti rinnovabili.
Il valore aggiunto del progetto, dal punto di vista economico è quello di dotare il nostro territorio di un sistema integrato di competenze capace di attivare un’offerta di prodotti, componenti, servizi innovativi a disposizione del mercato potenziale, prefigurando l’attivazione di un sistema territoriale specializzato complementare all’attuale, caratterizzato dalla tradizionale presenza di produzioni dedicate ai veicoli, le cui tecnologie potrebbero adattarsi alle nuove tipologie di prodotto.
Due fondamentali implicazioni, da evidenziare, che il progetto determina sono, la riduzione dell’impatto ambientale dovuto al miglioramento dell’efficienza complessiva del processo e l’utilizzo di energie rinnovabili insieme alla domanda di azioni formative, necessarie per fare fronte ai nuovi bisogni di competenze richiesti da queste nuove produzioni.
Per le imprese hi-tech si prevede un maggior coinvolgimento dell’osservatorio provinciale nelle attività inerenti il settore.
A favore del Distretto di S. Croce è prevista l’attivazione della seconda fase dell’attività di chek up ( analisi) rivolta ad un campione significativo di imprese finalizzata all’individuazione del livello di innovazione, di internazionalizzazione e di aggregazione posseduto e propedeutica alla predisposizione di progetti tesi al miglioramento di tali performance per le imprese del Distretto.
Nell’ambito del tavolo della moda il programma ha come obiettivo primario la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei dati economici e occupazionali mediante l’accesso alle banche dati di C.C.I.A.A. di Pisa, Inps, e Centro Direzionale dell’impiego di Pisa. Tale azione si presenta come progetto pilota nel settore Moda da estendere a tutti i settori economici del territorio provinciale.
Per quanto riguarda la meccanica il programma prevede di avvalersi del catalogo dell’offerta produttiva della subfornitura della Valdera realizzato grazie all’attività dall’Osservatorio della Meccanica al fine di avere un quadro reale delle imprese e della produzione dell’indotto Piaggio. Il fine è quello di realizzare un’azione diretta al cambiamento di cultura imprenditoriale incentrata sulla differenziazione della produzione e la ricerca di altri canali di mercato, promuovendo una crescita dimensionale mediante strumenti associativi e consortili.
Il programma prevede, poi, delle azioni specifiche nel settore del mobile tese a dare attuazione ai due protocolli di intesa stipulati a livello provinciale per quanto riguarda l’azione di concertazione del tavolo provinciale del mobile e a livello regionale relativamente all’attuazione della III fase dell’attivita’ della gestione integrata dell’innovazione nel settore toscano del legno, mobile e arredamento.
Inoltre il Programma intende valutare l’opportunità economica della creazione di un unico centro di servizi per le imprese del Legno /mobile del territorio provinciale.
Il “sistema regionale dell’economia del mare” si svilupperà di concerto con le province costiere al fine di mettere in rete le conoscenze e i dati comuni.
L’obiettivo primario è la predisposizione di azioni di intervento tese a facilitare l’integrazione fra i settori del mobile e della nautica.
Per favorire la competitività a livello locale si prevedono da una parte, azioni di comunicazione pubblica e istituzionale e di marketing territoriale nell’ottica di realizzare un coordinamento sia verso gli enti locali sia interno all’Ente al fine di non sovrapporre azioni aventi analoga finalità;
dall’altro, lo sviluppo e il potenziamento dello sportello informativo alle imprese, quale punto di riferimento strategico per le imprese e gli enti locali sviluppando il coordinamento con i SUAP comunali in attuazione delle disposizioni contenute nei disegni di legge all’esame del Parlamento, e gli altri punti informativi sia in materia di autoimprenditorialità che di orientamento al lavoro presenti sul territorio provinciale. Un raccordo funzionale sarà attuato in primis con gli sportelli del Centro direzionale dell’impiego di Pisa.
Altra azione fondamentale prevista dal Programma è quella tesa a favorire l’accesso al credito delle attività economiche operanti sul territorio provinciale in linea con quanto definito a livello regionale in materia di credito e di attuazione delle strategie definite dall’area progettuale 7 del Nuovo Patto per lo Sviluppo e Maggiori e Migliori Lavori in Toscana intitolata “Accesso al credito delle PMI nell’ottica di Basilea 2.
Il programma comprende, poi, le iniziative del Patto Territoriale tese al completamento di tutti i progetti compresi quelli relativi alla terzo rimodulazione.
Un’ altra azione specifica viene adottata in materia di partecipazione azionaria da parte dell’Ente tesa alla revisione delle norme che regolano l’attività delle società partecipate in attuazione della normativa Visco-Bersani e della Legge finanziaria per il 2007, nonché a predisporre ed attuare un sistema di “ governance partecipativo” omogeneo per tutte le realtà partecipate.
Tali azioni programmatiche fanno riferimento alle azioni strategiche 1.3 e 3.1 del programma di mandato.
3.4.2- Motivazione delle scelte del programma
Le motivazioni che stanno alla base delle scelte di programma scaturiscono dalla necessità di adottare un nuovo processo partenariale per rafforzare la competitività dei contesti territoriali locali attraverso il miglioramento delle condizioni di contesto, delle infrastrutture di trasferimento tecnologico e lo sviluppo imprenditoriale nei settori innovativi.
La centralità dello sviluppo dell’innovazione tecnologica risiede a livello comunitario nell’attuazione della strategia di Lisbona e a livello locale è determinata dalla peculiarità della Provincia di Pisa, che presenta una ricchezza di soggetti con vocazione scientifica quali tre Università ( Università degli Studi, Scuola Superiore S. Anna, Scuola Normale), vari istituti del CNR, l’Istituto Superiore di Fisica Nucleare e l’Enea. Ciò determina una grande capacità potenziale di innovazione che la Provincia deve aiutare a fare sistema ( 1.3 .a,b,c,d,e).
3.4.3- Finalità da conseguire :
Il programma ha come finalità lo sviluppo del tessuto economico provinciale nei suoi vari aspetti.
L’azione fondamentale, che deve diventare la linea guida di tutto il programma, consiste nel riuscire ad improntare la programmazione locale su un sistema integrato, caratterizzato dalla capacità dei soggetti locali di proporre azioni e interventi in grado di contribuire al raggiungimento degli
obiettivi del Piano Regionale di Sviluppo. In questa ottica le Azioni dirette a potenziare l’Innovazione teconologica ( 1.3.a,b,c,d,e,) hanno come finalità di fare sistema a livello locale per operare scelte importanti relative ai processi di innovazione, per facilitare il legame tra impresa ed istituzioni scientifiche e soprattutto per favorire il cambiamento culturale delle PMI nell’ottica della differenziazione della produzione e della dimensione anche mediante strumenti associativi e consortili.Il potenziamento dello sportello informativo alle imprese insieme alle azioni di marketing territoriale ha come finalità quella della competitività del mercato locale riuscendo a fare sistema e a creare una rete territoriale di punti informativi che facilitino la conoscenza per le imprese del territorio, delle opportunità finanziarie disponibili e rendano più agevoli le modalità per accedervi.
3.4.4.- Risorse umane da impiegare 1 Funzionario P.O., D6
1 Funzionario D6 4 Funzionario D4 1 Funzionario D2 1 Amministrativo C4
3.4.5.- Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6.- Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il programma è coerente con quanto previsto da:
Interno: Piano Territoriale di Coordinamento; Piano di Comunicazione Pubblica interno all’Ente Esterno: PRS e regolamenti attuativi/ PRSE e regolamenti attuativi/ Piano di Sviluppo Locale POR-CREO-FESR 2007-2013
3.4. - PROGRAMMA N. 25: “Mercato del Lavoro”
Responsabile: Anna Romei
Dirigente : Anna Maria Rossi 3.4.1- Descrizione del programma:
Nel biennio 2007-2008 si prevede la conclusione degli interventi finanziati in attuazione del previsti Programma Operativo Regionale FSE 2000-2006 e l’avvio di quelli relativi al Programma Operativo FSE 2007-2013, tenendo presenti gli obiettivi riferiti alle azioni strategiche n.1 e 2 del mandato del Presidente.
Si ricorda in particolare che il P.O. 2007-2013 impone di riportare al centro il recupero di competitività del nostro sistema provinciale occupazionale (Ob. 2 del nuovo PO).
- Coerentemente con il punti 1.1.a) e 1.1.b) del mandato presidenziale, le azioni formative saranno dirette a migliorare i tassi di occupazione, la produttività dei lavoratori già occupati (mediante le risorse di cui alla L.236/93 per la formazione aziendale e i buoni formativi individuali; e alla L.53/2000 per la formazione continua, l’apprendistato, ecc.), lo sviluppo dell’imprenditorialità e l’adattabilità delle aziende e dei lavoratori.
Verranno inoltre rafforzate le azioni di preselezione, di incontro domanda/offerta mediante l’utilizzo (e la manutenzione) del supporto informatico IDOL (la Banca Dati Aziende e Lavoratori), che costituisce lo snodo per l’intero sistema informativo in materia di occupazione provinciale, asset essenziale e indispensabile per il collegamento con il sistema informativo regionale e nazionale, nonché strumento funzionale alla collaborazione che si prevede di intensificare con gli osservatori dell’Ente (per “il sociale” e per le attività produttive) per la realizzazione dell’obiettivo strategico III comune a tutti i Servizi; di erogazione di incentivi al lavoro autonomo; di incentivi all’assunzione di personale; di azioni di outplacement.
- Le pari opportunità tra uomini e donne e, più in generale il recupero dell’occupazione femminile saranno principi trasversali a tutte le azioni finanziate (punto 1.2.f) del programma).
- Rispetto al punto 1.2.a) e al del programma di mandato, si prevede di ottenere il conseguimento della certificazione di qualità (ed il suo mantenimento) dei servizi prestati dai Centri per l’Impiego. Ciò sia per le funzioni trasferite alle Province dalla L.R. 52/98 (quelle dell’ex. Collocamento: iscrizione nel Registro Committenti lavoro a domicilio, inserimento in lista di mobilità, autorizzazione ai CFL per il settore pubblico, tavolo di concertazione in materia di mobilità e CIGS), che per quelle innovative (orientamento di I e II livello, bilancio di competenze, counseling individuale e di gruppo, preselezione, incrocio domanda/offerta di lavoro), che per quelle aggiuntive (Commissione Provinciale Tripartita, Comitato Tecnico, Sottocomitato Tecnico - derivanti dalle funzioni proprie delle soppresse Commissioni provinciali e regionali per l’impiego-, servizio EURES).
- Per il collocamento obbligatorio dei disabili e portatori di handicap ai sensi della L.
68/99 (punto 1.2.g) del programma di mandato), oltre alle misure già in atto in esecuzione di detta legge, verranno realizzate misure di accompagnamento e facilitazione all’inserimento lavorativo mediante soggetti qualificati a tali fini.
- Azioni specifiche volte invece ad integrare i sistemi dell'istruzione e della formazione (punti 1.1.c) e 1.1.f) del mandato) sono l’avvio della Formazione Tecnico Superiore Integrata, oltre alle esperienze di apprendistato per l’adempimento dell’obbligo formativo, e al finanziamento di tirocini formativi anche ai fini di quanto al punto 1.1.d) del programma.
- Per l’educazione degli adulti proseguirà il finanziamento di numerose attività culturali (mediante i Circoli di Studio), ai fini di quanto al punto 1.1.h) del programma presidenziale.
- Per l’informazione dell’offerta di prestazioni garantite dal Servizio sia rispetto alla formazione che alla scelte di impiego dei lavoratori e alle opportunità e agli obblighi consentiti dalle normative vigenti in materia di mercato del lavoro, verrà potenziata ed intensificata l’attività di marketing aziendale. L’Informagiovani viene organizzato come punto di raccordo di una rete funzionale e operativa con tutti i soggetti interessati, pubblici e privati del territorio. Proseguirà inoltre l’organizzazione di Fiere e Seminari sulle tematiche del Lavoro e sulle relative novità normative (come l’annuale Fiera del lavoro). Anche in esecuzione del punto, infine, l.1.g) Servizio beneficerà sperimentalmente per 12 mesi tra il 2007-2008, anche della possibilità di pubblicizzazione e informazione diffusa di tutte le attività, in armonia con il Piano di comunicazione dell’Ente, ad opera del soggetto (ATI capofila società Domina Multimedia s.r.l.) individuato al termine della procedura di appalto concorso, conclusasi nel gennaio 2007 (punti 1.1.g), 1.1.e) e 1.2.c) del programma, nonché dell’obiettivo strategico II comune a tutti i Servizi).
- L'insieme delle attività del Servizio è ulteriormente arricchito da nuovi strumenti di controllo di qualità, come la messa a regime dell'accreditamento delle sedi formative, l'avvio delle funzioni di controllo "Pista di controllo" ai sensi del Reg. CE 438/2001, funzionale anche alla verifica delle ricadute occupazionali delle iniziative formative (punto 1.1.i) del programma).
- Rispetto alle misure di valorizzazione delle risorse umane interne e di esternalizzazione delle attività del Servizio (punto 1.2.h) del programma), si prevede di continuare la positiva esperienza maturata negli ultimi anni, con il ricorso a risorse esterne solo in caso di insufficienza della dotazione rispetto all’avvio di nuove attività o al potenziamento di quelle esistenti (in esecuzione di normative regionali, nazionali o europee, ovvero di iniziative precipue dell’Ente) e, in ogni caso, procedendo sempre nell’affiancamento al personale interno.
- Per sollecitare gli imprenditori pubblici e privati all’adozione dei sistemi di sicurezza nei luoghi di lavoro e promuovere gli sforzi delle altre amministrazioni competenti (punti 1.2.d) e 1.2.e) del programma), si prosegue la felice esperienza di collaborazione in convenzione con l’ASL, grazie alla quale è attivo uno sportello all’interno del Centro per l’Impiego ove un dipendente ASL fornisce informazioni in materia a lavoratori e imprenditori;
- Per contribuire a combattere il lavoro nero e irregolare (punto 1.2.j) del programma, in sinergia con gli uffici dell’ispettorato del lavoro a ciò competenti, si prosegue la cura delle attività di ricerca e sensibilizzazione della Commissione provinciale competente (istituita in esecuzione della DGRT 96/2000 in attuazione dell’art. 78, c. 4, l. 448/2001) e alle attività di cui al progetto SCREAM per l’emersione del lavoro minorile.
- Per il perseguimento dell’obiettivo strategico IV comune a tutti i Servizi, si prevede, nel quadro della nuova organizzazione dei “supporti” di Dipartimento, di procedere ad un censimento delle spese per utenze di energia, acqua e telefonia delle strutture centrali e dislocate del Servizio ai fini di una loro razionalizzazione ed eventuale rinegoziazione;
nonché di centralizzazione massima delle commesse per i materiali di consumo, in raccordo costante con gli uffici di provveditorato dell’Ente.
3.4.2.- Motivazioni delle scelte del programma:
Sottesa al programma sta la considerazione che le azioni formative e quelle di servizio all’impiego non possono che essere integrate, sia sul versante dei lavoratori che su quello dei soggetti produttivi. V’è inoltre la consapevolezza che per garantire al Servizio quel primato quantitativo e