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3.4. - PROGRAMMA N° 01: “Organi Istituzionali” Responsabile: Presidente Andrea Pieroni

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3.4. - PROGRAMMA N° 01: “Organi Istituzionali”

Responsabile: Presidente Andrea Pieroni

UFFICIO DEL GABINETTO Responsabile: Alessandro Caprai 3.4.1 - Descrizione del Programma.

Compito del Gabinetto del Presidente è il supporto diretto e continuo alle decisioni della Giunta del della Presidenza della Provincia. L’ufficio si caratterizza per la collaborazione all’attuazione del programma di legislatura indicato dal Presidente ed approvato dal Consiglio Provinciale.

In sede operativa e decisionale, l’ufficio Gabinetto del Presidente pur proseguendo le attività sviluppate negli anni passati che sono ancora in essere, si è caratterizzato da uno snellimento operativo della proprio struttura, concentrandosi sulle attività di supporto agli organi politici di governo, tenendo conto delle necessità e della operatività diretta di tali organi e compiendo i necessari atti gestionali.

L’ufficio, pertanto concentrerà la propria attività secondo le linee strategiche seguenti:

1 -Attività di sostegno alla Giunta Provinciale ed al Presidente. Tali attività, oltre a quelle puramente amministrative di competenza diretta delle unità di supporto, si contraddistinguono in continue relazioni tra servizi interni, nonché di rapporti con gli enti esterni e con le varie associazioni, enti, fondazioni, centri culturali ecc.. presenti su tutto il territorio provinciale. Compito dell’ufficio è anche la organizzazione di rappresentanza degli organi istituzionali.

2 - monitoraggio dello stato di attuazione del programma di legislatura approvato e definizione della metodologia di verifica e valutazione della coerenza delle azioni indicate nei bilanci con le scelte politiche e programmatiche di legislatura.

3 - Coordinamento istituzionale tra gli enti locali della Provincia e tra Province per il proseguimento delle finalità di cooperazione tra Enti finalizzate al raggiungimento di obiettivi che consentano il miglioramento produttivo e sociale del territorio. Collaborazione su specifici progetti definiti nei documenti programmatici della Provincia.

4 – Per quanto concerne la Cooperazione Internazionale, che trova il suo punto di riferimento nel Servizio Politiche Comunitarie e nel Centro Nord Sud, questo ufficio collaborerà con tali Servizi al raggiungimento degli obiettivi programmatici previsti, mettendo a disposizione le proprie risorse amministrative e di personale, per il buon esisto di eventuali gemellaggi, viaggi e quant’altro necessario. Compito dell’ufficio sarà inoltre il buon funzionamento degli aspetti cerimoniali.

Per quanto riguarda il programma di attività dell’ufficio di Gabinetto, si terrà conto di un potenziamento dell’attività delle relazioni istituzionali con gli altri Enti locali e con le varie realtà del territorio provinciale, secondo le scelte presenti nel programma di mandato, tendenti al raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento e collaborazione soprattutto con quelle realtà del territorio che sono punti di riferimento del sistema produttivo/sociale e culturale.

3.4.2 - Motivazione delle scelte:

Le scelte operative che sono alla base del programma sopra esposto, sono da ricercare nella tipologia particolare del Servizio, che si posiziona in diretto rapporto con gli organi di governo, nonché nelle decisioni già esaminate dal Consiglio Provinciale al momento della approvazione del programma di legislatura.

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Supporto agli Organi di Governo (Presidenza e Giunta)

- Monitoraggio dell’attuazione del programma di legislatura - Attività contabile del supporto

- Comunicazione esterna dell’Ente – Rapporti con il Portavoce - Concessione sala della Limonaia

- Gestione del Regolamento per l’uso dei locali e sale di rappresentanza della Provincia - Attività di Segreteria al Presidente ed alla Giunta

- Sostegno ad iniziative di enti ed associazioni con concessione di contributi - Gestione dell’Ufficio Stampa

- Definizione di procedura di stipula di accordi di programma e protocollo di intesa con Enti/Associazioni/ Istituzioni

- Verifica dei rapporti e gestione delle convenzioni stipulate dalla Presidenza - Coordinamento dei servizi di garage relativamente alle auto di rappresentanza.

3.4.3 - Finalità da conseguire

Questo Servizio, per sua natura, non svolge attività di erogazioni di servizi di consumo.

3.4.4 - Risorse umane da impegnare

Ufficio di Gabinetto del Presidente (Presidente e Giunta): Cat. D n. 1 – Cat. C n. 5 – Cat. B n. 5 (compresi gli autisti)

3.4.5 - Risorse Strumentali Supporto:

Garage: automezzi di rappresentanza n. 5

POLIZIA PROVINCIALE Responsabile: Daniele Serafini 3.4.1. - Descrizione del programma

Le attività afferenti al Corpo di Polizia risultano trasversali sia alla totalità delle competenze istituzionali dell’Ente sia alle connesse ed indifferibili esigenze di verifica e controllo che, assegnate alla specifica competenza della Provincia, assumono una rilevanza strategica proprio in virtù del diretto interfaccia con il cittadino e la collettività in genere. E’ così che l’ufficio si caratterizza e si colloca in un’area di intervento che, nel dare visibilità all’Ente, dirige le proprie iniziative secondo linee parallele a quelle previste nel programma di legislatura indicato dal Presidente ed approvato dal Consiglio.

Operativamente coincidono con:

 la gestione di personale appartenente al Corpo;

 la gestione degli illeciti Amministrativi e dei reati;

 l’accertamento e rilievo di reati nelle materie di competenza;

 il coordinamento generale dei collaboratori volontari (GAV e GGVV);

 l’attività di segreteria alla Commissione d’esame per il rilascio della qualifica di GAV;

 l’attività di segreteria della Commissione d’esame per il rilascio della qualifica di GGV, presieduta istituzionalmente dal comandante del Corpo;

 l’attività di vigilanza e controllo del territorio;

 il rilascio dei decreti di Guardia Giurata ittico-venatoria;

 il rilascio della qualifica di GAV;

 il rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di gare automobilistiche.

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In particolare, in linea con una delle “azioni” previste dal programma di legislatura indicato dal Presidente, è prevista la prosecuzione di un progetto di “collaborazione e supporto” rivolto ai

“piccoli Comuni”, che ha avuto inizio nel 2006. Un progetto che, fra le varie attività previste, vede al centro degli obiettivi prefissati quello di conferire al cittadino un più adeguato livello di

“Sicurezza”, intesa come maggiore sensazione di presenza e di vicinanza delle Istituzioni: si prevede quindi di decentrare maggiormente la presenza degli Agenti sul territorio provinciale, creando almeno 2 distaccamenti territoriali operativamente autonomi , dislocati nelle zone Centro e Sud della provincia, che avranno la funzione di supporto logistico-operativo per gli Agenti Provinciali.

Al fine di migliorare il ruolo di “prossimità” della Polizia locale, è prevista la dotazione presso il Comando di una centrale operativa multifunzione, dotata di un sistema di rilevamento GPS, ed di un sistema di comunicazione radio che permettano:

 di poter comunicare in ogni situazione di tempo e di luogo con tutti gli operatori di polizia provinciale in servizio – con notevole riduzione delle spese telefoniche

 di poter coordinare la vigilanza anche sulla base di segnalazioni e richieste di intervento del cittadino;

 di interagire con le altre Forze di polizia Locali e dello Stato

 di rappresentare per il cittadino un riferimento istituzionale ed un’interfaccia facilmente raggiungibile;

 di poter espletare una più puntuale attività di coordinamento e controllo sull’attività sia delle Guardie Giurate Volontarie venatorie e ittico-venatorie sia delle Guardie Ambientali Volontarie;

Poiché, il nuovo Codice della Strada assegna alla Polizia provinciale i compiti e i poteri di polizia stradale, è previsto lo sviluppo di iniziative formative ed operative, di contributo alla più generale attività di intervento in tema di “sicurezza stradale”. Nel 2007 si prevede di continuare la collaborazione della Polizia Provinciale con le Forze di Polizie dello Stato nelle attività di Ordine Pubblico, in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie, di manifestazioni “sensibili”, nonché nella scorta alle alte personalità istituzionali.

Le attività di prevenzione, vigilanza e controllo cui il Corpo Polizia Provinciale risulta istituzionalmente preposto, danno naturalmente vita a una serie di procedimenti amministrativi, fra cui quelli finalizzati all’introito delle sanzioni comminate ai sensi della L. 689/81 risultate non oblazionate. Tali attività amministrative, prodotte dalla condizione di mancata e/o omessa oblazione, di fatto producono un ingente aggravio di costi e spese in capo all’Ente, generate principalmente dalla necessità dell’ufficio di dover procedere a:

• istruire e notificare le violazioni accertate dagli Agenti del Corpo Polizia Provinciale e non contestate direttamente (da rimborsare nel caso di accoglimento del ricorso);

• istruire i procedimenti amministrativi di “contenzioso”;

• istruire e notificare le ordinanze-ingiunzioni di pagamento.

Pertanto, al fine di recuperare, almeno parzialmente, sia gli ulteriori costi sia le maggiori spese si propone la possibilità di rendicontare e conseguentemente rimettere al contravventore ogni aggravio, per un importo complessivo da euro 9,53 a euro 10,53 (da aumentare di euro 1,00 nel caso di produzione di documentazione fotografica);

Considerando quindi che:

a) nel corso dell’anno 2006 questo ufficio ha istruito 552 procedimenti di specie,

b) l’aggravio medio degli ulteriori costi e maggiori spese è ipotizzabile in euro 10,53 per ogni procedimento,

l’adozione del proposto sistema di recupero, consentirebbe all’Ente di essere rifuso di complessivi euro 6.000 circa

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3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

Nello svolgimento delle funzioni attribuite o delegate alla Provincia dalla normativa statale e regionale, l’attività della Polizia Provinciale risulta strettamente legata al territorio ed alle sue diverse realtà.

Le esigenze primarie che emergono dall’analisi dei principali bisogni strategici appaiono:

 la necessità di garantire migliori servizi all’utenza;

 la necessità di pianificare e applicare opportuni interventi finalizzati alla prevenzione e alla repressione degli illeciti nelle materie di competenza, al mantenimento dell’ordine pubblico, alle politiche per la sicurezza;

 la necessità di sviluppare e indirizzare le attività di volontariato (Guardie Volontarie) su obiettivi specifici e perseguibili.

Il programma è stato definito in base alle indicazioni del programma di legislatura indicato dal Presidente, soprattutto per quanto riguarda il “servizio, l’attenzione e la responsabilità verso persone, soggetti, entità, luoghi, situazioni e specificità che esprimono in modi e con strumenti diversi le realtà locali e territoriali”, con la priorità di valorizzare l’elemento locale.

3.4.3. - Finalità da conseguire :

Il programma previsionale del Corpo di Polizia Provinciale assorbe attività e finalità dirette al raggiungimento di un duplice obiettivo:

♦ produrre effetti sociali che incidano favorevolmente ed efficacemente sul consolidamento del rapporto di sussidiarietà dell’Ente nei confronti del cittadino, tali da rendere sempre più tangibile il ruolo di prossimità della Polizia Locale;

♦ progettare e conseguentemente adottare e attuare programmi operativi e sistemi organizzativi interni al Corpo, affinché le attività di prevenzione, controllo e vigilanza poste singolarmente in essere dagli Agenti, siano ispirate al raggiungimento di obiettivi strategici diffusi, perseguibili con il lavoro di equipe.

3.4.4. - Risorse umane da impiegare Cat. D n. 1 – cat. C n. 20 – cat. B n. 2 3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

Automezzi n. 13 – carrelli rimorchio appendice n. 2 – natante n. 1 con motore fuoribordo e carrello 3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

Il programma rispetta, si articola e risulta in linea con i principi stabiliti dalla normativa statale e regionale, con particolare riferimento alla Legge Regionale Toscana n. 12 del 3.4.2006 “Norme in materia di polizia comunale e provinciale”.

UFFICIO POLITICHE COMUNITARIE E RELAZIONI INTERNAZIONALI Azione strategica n°6 - L'Europa ed il livello globale

Responsabile: Dott. Paolo Prosperini 3.4.1. - Descrizione del programma

L’Ufficio Politiche Comunitarie e Relazioni Internazionali prevede di continuare nella realizzazione di un potenziamento delle proprie attività, finalizzato ad un approccio più completo come ente e

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come territorio alle politiche e tematiche comunitarie ed internazionali (Azione strategica n° 6, paragrafo 3).

A tal fine l’Ufficio Politiche Comunitarie fornirà un supporto operativo al percorso di consolidamento e potenziamento del ruolo “comunitario” del Presidente, della Giunta e dell'Ente che già si è concretizzato con l'inserimento del Presidente nel “gruppo ristretto” dell’UPI degli assessori con delega alle politiche europee (“coordinamento assessori alle politiche internazionali, comunitarie e cooperazione decentrata”) e con la sua nomina a Presidente dell’Associazione TECLA, di cui la Provincia è socia. In particolare l’Ufficio collaborerà con il Presidente nell'attuazione del programma triennale di lavoro dell’Associazione TECLA (Azione strategica n°

6, paragrafo 3, lettera b) ed in particolar modo dell’Ufficio di Bruxelles.

L'Ufficio si farà inoltre carico del ruolo di soggetto attuatore sul territorio provinciale della Piattaforma di Monitoraggio sull'attuazione della Strategia di Lisbona, ruolo che è stato riconosciuto alla Provincia a partire dall'ultimo quadrimestre del 2006.

Parimenti verranno poste in essere azioni finalizzate alla diffusione dell'informazione e dell'assistenza a Bruxelles per gli enti territoriali, in collaborazione con la Regione Toscana e le altre province. L'Ufficio curerà per la Provincia, in collaborazione con il Comune di Prato, il coordinamento delle azioni in Romania degli enti toscani, avendone ricevuto mandato dalla Regione Toscana nel terzo quadrimestre 2006. Avrà inoltre un ruolo attivo nell'implementazione dell'accordo siglato a Bruxelles nel luglio 2006 fra UPI e UNCJR rumeno per azioni di potenziamento delle capacità di utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali rumeni.

Queste macro attività, insieme ad una più matura partecipazione a reti internazionali, permetteranno il miglioramento delle proprie capacità di “lobbying”presso le Istituzioni europee (Commissione Europea, Parlamento Europeo, Comitato delle Regioni), nazionali (Ministeri) e regionali (Azione strategica n° 6, paragrafo 3, lettera d).

In tale prospettiva l’Ufficio svilupperà inoltre il suo ruolo di interlocutore sia per le altre strutture ed attività dell’Ente, sia per gli attori del territorio, svolgendo attività di informazione e di assistenza (Azione strategica n° 6, paragrafo 3, lettere c - e), anche avviando meccanismi di concertazione territoriale in materia comunitaria. Si avvierà infine un programma di formazione per le altre strutture dell'ente teso ad aumentare la consapevolezza e conoscenza dei funzionari dell'ente del mondo comunitario e delle opportunità da questo messe a disposizione.

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

Il potenziamento del ruolo e delle attività dell’Ufficio Politiche Comunitarie e Relazioni Internazionali si rende necessario soprattutto in considerazione del nuovo contesto determinato dal nuovo periodo di programmazione dei Fondi strutturali, in vigore dal 1° gennaio 2007 e fino al 2013. La nuova programmazione dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013 prevede infatti lo spostamento della maggior parte di tali fondi sui nuovi Stati membri dell’Ue: conseguentemente, per reperire finanziamenti nel quadro dei programmi settoriali a gestione diretta (in alternativa ai nuovi fondi strutturali), risulta opportuno e necessario potenziare la capacità progettuali dell’Ufficio Politiche Comunitarie al fine di assistere in modo più strutturato gli attori del territorio che si interfacciano con la dimensione comunitaria. La presenza di 12 nuovi stati membri(i dieci entrati nell'UE nel 2004 più i due entrati ad inizio 2007) rende necessario elevare la qualità dei progetti presentati su tali linee di finanziamento per garantire margini di finanziamento accettabili .

La nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 eleva a livello di obiettivo strategico la Cooperazione territoriale europea (mainstreaming), oggetto attualmente delle funzioni dell’Ufficio e di cui l’ufficio avrà il compito di coordinare gli interventi sul territorio.

3.4.3. - Finalità da conseguire

:

La finalità delle attività indicate al punto 3.4.1. sono le seguenti:

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- consentire all’Ente e agli attori del territorio di partecipare attivamente all’attuazione delle politiche comunitarie;

- reperire finanziamenti sulle linee di budget europee che permettano un più completo sviluppo del territorio;

- sensibilizzare ed informare cittadini e stakeholders del territorio provinciale alle tematiche europee sviluppando in essi un maggiore senso di appartenenza all’Unione Europea;

- sviluppare rapporti più approfonditi con i paesi di nuova adesione in modo da moltiplicare le opportunità di collaborazione su programmi comunitari di interesse comune;

La finalità delle attività indicate al punto 3.4.1. sono le seguenti:

- fornire ai vari settori dell’Ente un’informazione specifica e approfondita sulle opportunità derivanti dalle linee di finanziamento dell’UE;

- formare presso i vari settori dell’Ente le “capacità” necessarie per operare nel quadro della progettazione europea e reperire fondi “esterni”al bilancio dell’Ente;

3.4.4. - Risorse umane da impiegare

Il personale dell’Ufficio Politiche Comunitarie sarà composto da:

1 dirigente;

1 dipendente comandato;

5 collaboratori;

3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

Il programma sopra menzionato si collega e sviluppa in accordo con i seguenti strumenti di pianificazione adottati a livello regionale, nazionale e comunitario:

- Nuovo Piano Regionale della Cooperazione Internazionale e delle Attività di Partenariato 2007-2010

- Legge 49/87 sulla cooperazione internazionale e successive modifiche

- Legge 84/2001 sulla partecipazione italiana alla stabilizzazione alla ricostruzione e allo sviluppo dei paesi dell'area balcanica e successive modifiche

- Quadro Strategico Nazionale (QSN)

- POR 2007 transfrontaliero Italia Francia e Isole e sue successive applicazioni - POR C.Re.O (Competitività Regionale e Occupazione)

- Regolamento ENPI e documenti collegati

- Regione Toscana: Documento strategico regionale - Documento Strategico Nazionale

UFFICIO DEL CONSIGLIO

Responsabile: Dott.ssa Tiziana Picchi 3.4.1. - Descrizione del programma

Il programma prevede le attività della Segreteria generale, conferite con atto d’organizzazione della Segreteria .n. 9/2005 approvato dalla Giunta Provinciale.

In particolare:

- supporto alle attività giuridico-gestionali del Consiglio provinciale

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- gestione Presidenza del Consiglio, Gruppi consiliari e Commissioni consiliari permanenti.

Consiglieri provinciali

- supporto alla gestione dei rapporti istituzionali del Presidente del Consiglio degli stranieri o suo delegato nel ambito delle attività e delle commissioni consiliari

- gestione attività del Difensore Civico

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

Il programma sinteticamente riassunto al punto 3.4.1. trova piena legittimazione in quanto contenuto nell’azione strategica n. 5 - Innovazione Amministrativa del Programma di Mandato del Presidente ed in particolare:

- La sfida per gli amministratori riguarda la capacità di interpretare correttamente le novità legislative e di orientare le decisioni politiche verso percorsi amministrativi adeguati e possibili, nei confronti dei quali avranno poi il compito di verificare l’adeguatezza nella realizzazione, rispetto alle indicazioni degli obiettivi.

- L'impegno sul versante della partecipazione costituisce una chiave di volta fondamentale per costruire un rinnovato rapporto tra cittadino e livelli istituzionali. Per noi il cittadino è arbitro quando sta nella cabina elettorale, ma deve essere giocatore tutti i giorni: nel lavoro, nelle associazioni, nei luoghi di relazione, nei luoghi di confronto democratico e, soprattutto, nel rapporto con le istituzioni

3.4.3. - Finalità da conseguire

:

Indicazione:

- migliorare l’efficienza dell’ente cercando di ottenere un forte cambiamento organizzativo e gestionale grazie all’innovazione tecnologica

3.4.4. - Risorse umane da impiegare 5 dipendenti categoria C

3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

Gli uffici sono dotati della normale attrezzatura in dotazione per tutto l’ente. Gestisce la

manutenzione ordinaria della sala del Consiglio provinciale, votazione elettronica – pc portatili- stampanti consiglieri provinciali

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3.4. - PROGRAMMA N° 02: “Segreteria Generale, Personale ed Organizzazione”

Responsabile: Presidente Andrea Pieroni – Assessore Patrizia Marchetti

SEGRETERIA GENERALE

Responsabile: Dott.ssa Tiziana Picchi 3.4.1. - Descrizione del programma

Il programma prevede le attività della Segreteria generale, conferite con atto di organizzazione della Segreteria .n. 9/2005 approvato dalla Giunta Provinciale. In particolare:

- Messa a regime del sistema di controllo interno di regolarità amministrativa. In questa fase, il sistema esamina gli atti monocratici a seguito di una estrazione quindicinale di atti che viene sottoposta al controllo del comitato composto da rappresentanti dei dipartimenti dell’ente.

- implementazione della gestione processuale per individuare i processi e gestirli anche con procedure informatiche idonee a far confluire e coordinare le attività che sono svolte all’interno della organizzazione. Allestimento dell’Albo informatico e sua messa a regime.

- istruttoria dei Contratti in forma pubblica, delle scritture private e della gestione dei diritti di segreteria,

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

Il programma sinteticamente riassunto al punto 3.4.1. trova piena legittimazione in quanto contenuto nell’azione strategica n. 5 - Innovazione Amministrativa del Programma di Mandato del Presidente ed in particolare:

- facilitare la revisione procedurale, attraverso una rivisitazione delle procedure esistenti che, alla luce dei nuovi compiti, deve valorizzare al massimo la semplificazione documentale, la presentazione informatica dei documenti da parte dei cittadini, il loro trattamento elettronico da parte degli uffici e la visibilità dei passaggi procedurali intermedi. Fra i parametri di efficienza, una importanza marcata va attribuita al valore - e al costo – del tempo di lavoro amministrativo: oltre le previsioni di legge, ciò significa anche rivedere i tempi dei procedimenti, alla luce della progressiva informatizzazione;

- valorizzare il sistema del controllo interno di gestione, centrando l’attenzione sulla qualità dei controlli, privilegiando l’aspetto collaborativo dell’attività con i servizi di amministrazione attiva e garantendo la verifica dell’effettivo raggiungimento dei risultati, rispetto agli obiettivi assegnati alla dirigenza. Dopo il declino del modello dei controlli esterni sull’ente, queste sono le direttrici di impegno che devono vedere all’opera una struttura professionale interna, posta in posizione di autonomia organizzativa, capace di agire con una serie di strumenti tecnici di rilevazione oggettivi, collegati al sistema di valutazione e di incentivazione della dirigenza;

- rafforzare la prevenzione amministrativa, in particolare, per migliorare la trasparenza amministrativa e la qualità del controllo democratico sulle strutture che erogano servizi pubblici, occorre dare completa attuazione alle misure organizzative del decreto legislativo n. 231/2001, sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Le previsioni, di fonte comunitaria, riguardano non il complesso degli uffici provinciali, ma soltanto le strutture societarie nelle quali

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esista una partecipazione significativa della provincia e consistono in una specifica verifica delle procedure esistenti e nell’attivazione di comitati di vigilanza e di assistenza, composti da personale dell’ente e da esperti esterni;

3.4.3. - Finalità da conseguire

:

Indicazione:

- la Revisione, stesura, aggiornamento, e modifiche allo Statuto ed ai regolamenti dell’ente - messa regime del sistema del controllo interno degli atti amministrativi per assicurare un continuo ed aggiornato controllo della conformità alla normativa nell’azione gestionale dirigenziale.

- snellimento di procedure interne per ridurre tempi e semplificare le procedure con individuazione delle responsabilità

- supporto e consulenza alle strutture di line

- per i programmi che hanno valenza esterna, degli effetti sociali economici e culturali sulla popolazione e sul territorio: massimizzare le misure di e-government

- per i programmi che hanno finalità interna all’organizzazione dell’Ente, i risultati in termini di efficacia, efficienza ed economicità: cooperazione amministrativa in un ottica di

collaborazione funzionale 3.4.4. - Risorse umane da impiegare - N. 3 dipendenti categoria D

- N. 5 dipendenti categoria C - N. 2 dipendenti categoria B

La struttura attiva stage formativi che si avvicendano periodicamente per tutto l’arco dell’anno 3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

Gli uffici sono dotati della normale attrezzatura in dotazione per tutto l’ente. Gestisce la

manutenzione ordinaria della sala del Consiglio provinciale, votazione elettronica – pc portatili consiglieri provinciali

3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

La segreteria generale è struttura di staff con competenze trasversali ed amministrative interne all’ente. Non risponde a questo tipo di richiesta

PERSONALE

3.4.1. - Descrizione del programma

L’anno 2006 è stato caratterizzato dal percorso di riorganizzazione, resosi necessario anche a seguito delle nuove competenze che, negli ultimi anni, sono state assegnate all’Ente Provincia.

Questo percorso di cambiamento ha inevitabilmente modificato le politiche di gestione delle risorse umane.

Passo fondamentale è rappresentato dall’assegnazione del personale nelle nuove strutture organizzative approvate (microstruttura) secondo le linee programmatiche di indirizzo politico, dall’approvazione della dotazione organica, del piano annuale delle assunzioni e della

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programmazione triennale del personale che, sempre nel rispetto dei limiti posti dalla normativa in merito agli aspetti finanziari, tiene conto delle esigenze di nuove competenze che scaturiscono dal cambiamento organizzativo in atto ed anche, del tentativo di contemplare tutte le nuove modalità di acquisizione del personale (formazione lavoro, stabilizzazione precari, collaborazioni ecc.).

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

La Legge finanziaria 2007 ha confermato l’obbligo di riduzione della spesa di personale da parte delle autonomie locali, non più basata su quote percentuali, che può svilupparsi pertanto nell’ambito della loro autonomia organizzativa attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratico-amministrative.

Per questo motivo il piano del fabbisogno triennale del personale 2007 – 2009 si svilupperà gradualmente, secondo un percorso operativo connesso alla compatibilità con le risorse finanziarie a disposizione, e alla corrispondenza con i posti vacanti nella dotazione organica, che potranno implementarsi per effetto di cessazioni di personale a qualsiasi titolo.

La dotazione organica complessiva alla data del 1° gennaio 2007 è di n.599 posti, di cui n.539 coperti e n.60 vacanti.

E’ intenzione di questa Amministrazione proseguire con la contrattazione aziendale in modo da riuscire a cogliere in modo pieno tutte le possibilità di riconoscimento e sviluppo del personale, improntando l’azione ad un confronto costante rivolto a promuovere e riqualificare la professionalità dei dipendenti, ad attivare forme di impiego più flessibili, dando slancio e motivazione agli stessi rendendoli partecipi al cambiamento in atto.

Si sottolinea che la tipicità delle competenze che caratterizzano la gestione delle risorse umane è di tipo trasversale e strumentale al funzionamento di tutto l’ente, costituendo pertanto un supporto per tutti coloro che nell’ente stesso gestiscono il personale.

3.4.3. - Finalità da conseguire

:

In questo contesto si individuano le seguenti direttrici fondamentali di intervento, che costituiranno le fondamenta per la gestione delle risorse umane nell’anno 2007, in piena sintonia con i contenuti del programma di mandato e per il raggiungimento dei massimi livelli di efficacia, efficienza ed economicità:

1. Tra le priorità rientrano le assunzioni per gli uffici a rilevanza esterna che producono servizi alla collettività, quali ad esempio la manutenzione degli edifici scolastici di pertinenza.

2. E’ intenzione dell’Ente ridurre il ricorso al personale temporaneo e alle collaborazioni coordinate e continuative, e procedere all’attivazione di percorsi occupazionali per la stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti richiesti e secondo le modalità previste dalla Legge Finanziaria 2007, e attivare, per la prima volta, un percorso occupazionale innovativo attraverso la stipulazione di Contratti di Formazione e Lavoro.

3. Si realizzerà il superamento della categoria A), tramite lo sviluppo di carriera con selezioni interne (progressioni verticali).

4. Elaborazione di un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti a partire dalla Dirigenza e a seguire su tutti i dipendenti, sistema ispirato a criteri di valorizzazione delle professionalità

5. Miglioramento dei sistemi di erogazione degli istituti incentivanti, nella logica di un miglioramento delle prestazioni

6. Valorizzazione delle iniziative formative ritenute momento fondamentale per la riqualificazione e professionalizzazione del personale

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7. Si ribadisce la volontà di limitare il più possibile situazioni di conflitto con il personale che possano dare origine a contenziosi, che comunque se presenti saranno direttamente gestiti dalla struttura.

3.4.4. - Risorse umane da impiegare 5 funzionari cat. D,

9 amministrativi cat. C 2 amministrativo cat. B

3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

Dotazione ordinaria per l’espletamento dell’attività di ufficio, in particolare informatici quali:

GEDAP gestione permessi ed aspettative sindacali per la relativa trasmissione dei dati al Dipartimento Funzione Pubblica, ASCOT WEB per la gestione giuridica ed economica del personale, GEDI per le denunce mensili agli istituti previdenziali (INPS, INPDAP) e per quelli annuali (MOD.770); WINRAP per la rilevazione delle presenze assenze; PROTOCOLLO per la protocollazione delle certificazioni mediche ecc.; TRASFERTE per la rendicontazione delle trasferte del personale.

3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

Il programma è coerente con gli obiettivi di contenimento di spesa fissati dalla Finanziaria, con il Regolamento degli Uffici e dei Servizi

SISTEMA INFORMATIVO E AFFARI GENERALI Responsabile: Dott. Paolo Picchi

3.4.1- Descrizione del programma

Il Servizio Sistema Informativo e Affari Generali include oltre ad una parte delle attività già del Servizio Affari Generali, attività di valore statistico, così come riportato nel Programma 6 Servizio Statistico. Le azioni che il S.S.I.A.G. propone di attuare, sono rivolte ad ottenere un duplice obiettivo.

Il primo, con prevalente valenza interna, ma che produce effetti anche verso l'esterno e interessa trasversalmente le attività dell’Ente, si riferisce alla continua crescita e miglioramento delle attività che fanno riferimento al programma, perciò è previsto l’utilizzo anche di strumenti tecnologici quali la Intranet aziendale, il Sito Web, le applicazioni quali Firma digitale e Posta Elettronica Certificata.

Particolare risalto è dato alle varie forme di comunicazione interna ed esterna, così da rendere l'URP lo snodo dell'attività comunicativa [Ob. Strategico II].

Il secondo obiettivo riguarda prevalentemente il ruolo istituzionale dell'Ente in relazione al supporto ai Comuni del nostro territorio: fornire soluzioni tecnologicamente avanzate e le necessarie infrastrutture di supporto, anche al fine di introdurre innovazioni e miglioramenti nella comunicazione proponendo il collegamento in Banda Larga, Voice Over IP e PEC [Ob. Strategico II e IV]. Nel corso del 2006 è stato attivato il “Tavolo di concertazione Provincia-Comuni per l’innovazione tecnologica” per il coordinamento con i comuni al fine di avere una partecipazione coordinata a bandi regionali, nazionali, europei. Per il 2007 si potranno analizzare i nuovi progetti CNIPA per l’innovazione del governo locale quali il RIUSO e ALI - Alleanze Locali per l’Innovazione. Il progetto regionale di BANDA LARGA. La prosecuzione dei bandi regionali di e- government.

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Altro aspetto significativo è unire al miglioramento tecnologico anche una contestuale riduzione di spesa per ciò che concerne le attività correnti dell’Amministrazione [Ob. Strategico IV]. Per tale obiettivo stiamo analizzando gli attuali metodi di lavoro e le relative condizioni contrattuali do forniture al fine di ottimizzare i costi dei servizi essenziali [Ob. Strategico IV].

3.4.2- Motivazioni delle scelte del programma

Le motivazioni della scelta del programma trovano fondamento nel Programma di legislatura del Presidente che prevede specificamente su un arco temporale pluriennale un forte incremento dell'innovazione, sia dal punto di vista dei processi amministrativi che di introduzione di nuove tecnologie di valorizzazione del territorio. Il tutto al fine di favorire l'utenza che si rapporta con i servizi della Provincia e di introdurre sinergie con Enti ed Istituzioni del territorio (Catasto, Agenzie delle Entrate, ASL).

La partecipazione a progetti e-government permette contemporaneamente di ottenere co- finanziamenti che favoriscono lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie, oltre alla riduzione dei costi dei servizi reali [Ob. Strategico IV].

3.4.3- Finalità da conseguire

Le finalità da conseguire sono identificabili in due macro aree: finalità a valenza esterna e finalità a valenza interna.

Finalità a valenza esterna:

1. Infrastrutture del territorio con l'obiettivo di ridurre il digital divide (Progetto Banda Larga [1.2 -2.1] e Cablaggio strade [1.4- 4.1])

2. Sviluppo e maggiore diffusione della metodologia Open Source anche nelle scuole e nel terzo settore [1.1-1.2-1.4-3.1-3.3] e

3. Attuazione dei progetti e-government rivolti prevalentemente al territorio, tendenti a migliorare l'interscambio di informazioni tra enti e cittadini (LOGITECNA;

LEGALSERVE; SITI-UP) [1.2-2.2-3.1]

4. Attuazione dei progetti e-government rivolti prevalentemente al territorio, che riuniscono tecnologie di cartografia e infrastrutture di rete di alto livello tecnologico (SIGMATER, FESR, ITER.NET) [4.1-4.2].

5. Diffusione sul territorio di PAAS al fine di migliorare l'interazione fra il cittadino e le informazioni digitali [2.1-3.1-3.2-3.3-4.1-4.3]

6. Supporto e assistenza per la redazione dei piani strutturali di pianificazione via web [4.1]

7. Pubblicazione di dati e servizi in ambiente web inerenti alla cartografia e le informazioni territoriali [2.3-4.1-4.2]

8. Predisposizione di servizi per la decentralizzazione del catasto [2.1-4.1-4.2]

9. Attivazione della Posta Elettronica Certificata(PEC) di tipo Open Source presso tutti i Comuni del territorio provinciale [2.1]

10. Attivazione di nuove modalità comunicative al fine di favorire il dialogo e l'interazione con i cittadini con il preciso obiettivo di semplificazione delle forme di ricerca degli atti [Ob.

Strategico II].

11. Maggiore coordinamento ed integrazione di tutti i sistemi di comunicazione sia tradizionali che multimediali [Ob. Strategico II].

12. Le azioni di S.S.I.A.G. sono anche orientate ad un miglioramento complessivo dei beni storici, artistici e culturali [2.3], anche attraverso specifici software in accordo con la Sovrintendenza (progetto CASTORE).

Finalità a valenza interna:

L'obiettivo principale è migliorare complessivamente la struttura organizzativa, semplificando, al tempo stesso l'iter dei processi.

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Al fine di ottenere quanto è stato prefissato puntiamo su :

1. ulteriore sviluppo delle forme di interattività della rete Intranet, in modo che essa diventi lo strumento di lavoro "in rete" [2.1]

2. supporto tecnologico al progetto Informatizzazione Consiglieri , e attività della Giunta [2.1]

3. il miglioramento del nostro sito Web sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello funzionale di accessibilità. Dovrà essere migliorata la "funzione comunicazione" dello strumento agendo sulla struttura interna tramite organismi che consentono sia l'aggiornamento che la concertazione sulle modalità di pubblicazione delle notizie. [1.2-2.1- 3.2-4.3]

4. utilizzo del VOIP, partecipando alla sperimentazione della Regione Toscana, con l'obiettivo di riduzione dei costi di fonia [Ob. Strategico IV].

5. ottimizzazione delle risorse in funzione di un miglioramento del servizio di portierato [Ob.

Strategico IV].

6. pianificazione del servizio di pulizie favorendo le cooperative sociali [Ob. Strategico IV].

7. miglioramento del sistema di protocollazione sia livello organizzativo sia tecnologico, anche in funzione di una migliore ricerca archivistica [Ob. Strategico II].

8. revisione dei contatti con i fornitori dei servizi essenziali [Ob. Strategico IV].

Si sottolinea l'importanza della continua manutenzione e dell'aggiornamento tecnologico della nostra infrastruttura che presenta 600 posti di lavoro dislocati su 5 sedi interconnesse in fibra ottica, 5 centrali telefoniche, di cui una dotata di scheda VOIP per collegamento di uffici esterni alla sede centrale, e 180 apparati di telefonia mobile, 20 server di applicazioni e infrastruttura, una sala macchine, un sistema di sicurezza con filtraggi sulla navigabilità internet, un antivirus e la posta elettronica centralizzati. Si evidenzia l'utilizzo di nuove tecnologie per il consolidamento dell'infrastruttura di rete e di server gestionali con i relativi programmi al fine di garantire la continuità del servizio e la sicurezza.

Si evidenzia il ruolo del legame intrinseco esistente fra la comunicazione e la tecnologia, pertanto è fondamentale la valorizzazione delle procedure di pubblicazione web e intranet come canale prioritario per il trasferimento delle informazioni, sia in un'ottica utente-esterno sia in quella utente- interno, privilegiando i processi e le applicazioni di natura interattiva [Ob. Strategico II].

L'attività di comunicazione e ascolto svolta dall'URP sarà orientata così al miglioramento dell'accesso alle informazioni attraverso una base informativa dei servizi resi al cittadino e grazie ad un ruolo di supporto/snodo nei processi di comunicazione interna [Ob. Strategico II].

3.4.4 Risorse umane da impiegare

Sono sicuramente indispensabili tutte le figure professionali attualmente impiegate al S.S.I.A.G.

Vista l'alta specializzazione delle attività, occorrerebbero figure con adeguato skill professionale.

Infatti si evidenzia che l’attuale dotazione organica è sicuramente carente anche in considerazione dei trasferimenti, mobilità e pensionamenti ( per complessive 12 unità, di cui 5 per il sistema informative e 7 per gli affari generali), peraltro non reintegrate.

Dirigente n. 1;

D n.5 ; C n.5;

B n.14;

A n.4;

Co.co.co n. 7

3.4.5- Risorse strumentali da utilizzare

Insieme complessivo della nostra infrastruttura di rete, comprendendo la sala macchine e tutti gli apparati necessari alla sua gestione.

Insieme complessivo del sistema di fonia fissa e mobile.

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3.4.6- Coerenza con il piano regionale di settore

Tutte le azioni del S.S.I.A.G. sono in linea e ricomprese sia nel piano nazionale e-government, sia nel piano regionale.

Alcuni progetti prevedono un ruolo di particolare importanza della Provincia come Ente sviluppatore, quali progetti nazionali SIGMATER, e progetti regionali FESR, CASTORE, ITER.NET in ambito SIT.

Una forte azione di supporto viene anche effettuata nei confronti dei Comuni con la predisposizione di archivi e servizi per favorire il decentramento catastale.

La Provincia intende anche mantenere viva l'attenzione sull'Open Source attraverso azioni di formazione interna ed esterna.

Le azioni intraprese e da intraprendere sono inoltre in linea con quanto evidenziato nel piano di sviluppo territoriale della Regione Toscana con il progetto PASL-Patto per lo Sviluppo Locale.

In particolare i progetti SITI UP, LOGITECNA, LEGALSERVE afferiscono ad iniziative regionali di Linea 2, ASSO e PAAS a Linea 3.

DIREZIONE GENERALE

Responsabile: Dott. Giuliano Palagi

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Dirigente: Dott.ssa Paola Fioravanti

3.4.1 – Descrizione del programma

Oltre all’attività ordinaria del Servizio Risorse Finanziarie, derivante dalla legislazione generale e dalla organizzazione interna, particolare attenzione sarà posta ai seguenti ambiti di intervento:

(1) Ristrutturazione del debito

Nell’anno 2006 è iniziata l’operazione di ristrutturazione del debito. Sono stati individuati un complesso di € 99.870.000,00 di quota capitale residua di mutui per effettuare una procedura ad evidenza pubblica per individuare uno o più istituti di credito con cui effettuare l’operazione di ristrutturazione del debito finalizzata al risparmio del rimborso dei prestiti, rispetto alle condizioni attuali.

L’operazione si è conclusa, dopo le valutazioni delle offerte da parte di una Commissione tecnica, con l’affidamento dell’operazione all’Associazione Temporanea di imprese Depfa Bank – Dexia Crediop. L’operazione consiste nell’estinzione anticipata dei mutui attualmente in essere e nella emissione di un unico prestito obbligazionario a tasso variabile, in associazione ad un derivato avente lo scopo di offrire alla Provincia rischi di eccessivi rialzi dei tassi di interesse.

La Giunta, con deliberazione N. XX del YYY, ha disposto di utilizzare il risparmio derivante dall’operazione mediante una diversa riarticolazione del piano di ammortamento, con beneficio immediato a partire dall’anno 2007.

Nell’anno 2007 occorrerà concludere l’operazione mediante l’emissione del prestito obbligazionario.

(2) Residui attivi e passivi

Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento dei residui attivi e passivi, principalmente dovuti al piano regionale sulla viabilità ed ad altri finanziamenti regionali assegnati sulle bonifiche, per la cui realizzazione vi è la compartecipazione finanziaria della Provincia, attuata mediante contrazione di mutui. Per la realizzazione di tali programmi occorreranno alcuni esercizi e quindi, i residui saranno connessi ai tempi di realizzazione dei lavori.

L’attività del Servizio Risorse Finanziarie sarà in ogni caso rivolta, ad esclusione delle attività relative alle spese di investimento che hanno una durata oltre l’anno, alla riduzione dei residui, sia attivi che passivi, con l’obiettivo non solo della riduzione dei dati contabili, ma anche dell’incremento dell’avanzo di amministrazione, per creare maggiori fonti di finanziamento per spese dell’Ente, anche se nei limiti della legislazione vigente per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione.

Lo smaltimento dei residui costituisce un aspetto importante per migliorare la contabilità dell’Ente, la quale potrebbe avere un peso rilevante nell’ipotesi di richiesta di valutazione di Bilancio alle maggiori società certificatrici dei bilanci (Standard & Poor, Fitch, Modys).

(3) Modifica delle procedure di accensione dei mutui per il finanziamento delle spese di investimento

L’indebitamento della Provincia di Pisa ha raggiunto livelli elevati per effetto degli interventi iscritti nei piani triennali dei lavori pubblici degli anni precedenti, soprattutto a cofinanziamento del piano regionale della viabilità.

Per rendere il finanziamento derivante da mutuo collegato agli stati di avanzamento lavori e quindi per ridurre l’impatto del rimborso dei prestiti sui bilanci futuri, è opportuno pensare a una diversa

3.4 - PROGRAMMA N° 03: “Servizio gestione economico, finanziaria, programmazione”

Responsabile: Assessore Silvi Mario

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modalità di accensione di prestiti, non solo ricorrere a forme di mutuo flessibile, ma anche arrivare ad uno stretto raccordo tra richiesta di somministrazione del debito all’istituto finanziatore e maturazione degli stati di avanzamento lavori. Per questo è opportuno effettuare una stretta programmazione trasversale con i servizi tecnici.

3.4.2 – Motivazioni delle scelte (1) Ristrutturazione del debito

La scelta di provvedere alla ristrutturazione del debito deriva dalla necessità di razionalizzazione delle proprie risorse, di riduzione degli oneri per rimborso prestiti e di conformità alle linee delle autorità centrali di riduzione del debito.

(2) Residui attivi e passivi

Per quanto riguarda l’attività di riduzione dei residui, la motivazione finale della scelta è non solo di migliorare la contabilità dell’Ente, ma anche quella di realizzare entrate proprie per aumentare la capacità di spesa dell’Ente stesso, per fornire servigi aggiuntivi.

(3) Modifica delle procedure di accensione dei mutui per il finanziamento delle spese di investimento

La scelta deriva dalla necessità di soddisfacimento di domanda di servizi derivanti dalla possibilità di usufruire delle opere pubbliche mediante razionalizzazione delle risorse e mediante principi di sana gestione finanziaria.

3.4.3 - Finalità da conseguire

Il Servizio Risorse Finanziarie svolge attività a favore dei servizi interni all’Ente, per i quali interviene per la cura degli aspetti finanziari-contabili, connessi alla attività ordinaria dell’Ente.

L’obbiettivo prioritario, per queste attività, sarà quello di miglioramento, sia in termini di tempo che di “qualità”.

Ugualmente, per l’attività ordinaria a servizio degli esterni, l’obiettivo prioritario sarà quello di miglioramento delle informazioni di tipo contabile fornite.

Tali obiettivi particolari hanno in ogni caso l’obiettivo generale di miglioramento della contabilità, che attiva e spinge verso il miglioramento della gestione stessa dell’Ente Locale Provincia.

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

Personale dipendente assegnato al Servizio.

3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:

3.4.6. – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore

Questo programma prende spunto da una serie di problemi posti dal contesto economico e politico evidenziati sia nel programma di governo della Giunta sia nel Programma di mandato presidenziale (azione strategica n. 5) ed è essenzialmente rivolto a ricercare modalità diverse di indebitamento al fine di:

1) diminuire il costo e diversificare l’esposizione debitoria dell’ente anche attraverso la rinegoziazione e rimodulazione di situazioni debitorie pregresse;

2) contribuire a valorizzare il sistema del controllo interno di gestione, centrato sulla qualità dei controlli e che privilegia l’aspetto collaborativo dell’attività con i servizi di

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amministrazione attiva e garantisce la verifica dell’effettivo raggiungimento dei risultati, rispetto agli obiettivi assegnati alla dirigenza.

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3.4 - PROGRAMMA N° 04: “Gestione delle Entrate Tributarie”

RESPONSABILE: Assessore Silvi Mario

DIRIGENTE: Dott.ssa Paola Fioravanti 3.4.1. - Descrizione del programma

Le Province, con le nuove politiche di decentramento confluite poi nella modifica del Titolo V della Costituzione, sono divenute assegnatarie, in poco tempo, di numerosissimi altri nuovi compiti che lo Stato ha passato alle Regioni e da queste decentrati alle Province in ottemperanza al nuovo principio dell’“attribuzione di funzioni amministrative presso il livello di governo più vicino al cittadino” già attuato con la legge 15 marzo 1997 n. 59.

La riforma nel suo complesso afferma “un’organizzazione pubblica di tipo federalista”: uno Stato policentrico con Enti Locali paritetici nella quale al primo spettano solamente i compiti essenziali che non possono essere soddisfacentemente svolti dagli Enti Locali riconosciuti comunque “enti autonomi” con propri statuti, poteri, funzioni ripartite secondo i principi di sussidiarietà (verticale e orizzontale), differenziazione e adeguatezza.

L’attuazione di questa nuova organizzazione ha visto un effettivo aumento delle funzioni alle Province senza però essere affiancato da un adeguato decentramento di risorse (finanziarie, umane e strumentali) ma attribuendo un’autonomia finanziaria e soprattutto una potestà tributaria locale (e quindi facoltà di stabilire ed applicare tributi propri, oltre alle residuali compartecipazioni al gettito di tributi erariali, riferibili al proprio territorio, secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario) non adeguatamente supportata da norme certe e chiare tanto che oggi le Province si trovano ad essere tributarie di entrate senza esserne veramente titolari.

Ci riferiamo a tutti i principali tributi:

a) l’imposta provinciale di trascrizione (I.P.T.), in concreto gestita dall’ACI/PRA;

b) all’addizionale provinciale sul tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell'ambiente (TEFA), gestita in primis dai Comuni unitamente alla Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) o alla Tariffa d’Impatto Ambientale (TIA);

c) l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (RC AUTO), gestita dalle Assicurazioni e dagli Agenti della riscossione ;

d) l’addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica, gestita dai numerosissimi distributori di energia elettrica presenti sul territorio provinciale.

Questo comporta grandi difficoltà per le Province sia nell’individuazione del gettito di imposta/tributo/addizionale loro spettante, sia nel recuperare i casi di evasione fiscale.

E’ quindi sempre più necessario ed aspicabile un intervento del legislatore/Governo per definire, precisare, delimitare il concetto di devolution, di federalismo fiscale che ha creato e crea continuamente problemi sia perché i trasferimenti erariali dallo Stato sono diminuiti, sia perchè le Province non hanno in mano strumenti legislativi concreti per poter quantificare e incassare ciò che è di loro spettanza.

Quindi è prioritario per la Provincia la pianificazione di tutta una serie di azioni, strumenti legislativi, accordi, che vedano la partecipazione attiva di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, a partire da:

1) predisposizioni di strumenti normativi che stabiliscano principi chiari, certi sulla gestione delle entrate provinciali: nuovi regolamenti laddove non esistenti o la loro modifica per renderli più adeguati ai mutamenti legislativi nel frattempo intervenuti;

2) creazione di un sistema di monitoraggio, almeno per quanto attiene alle entrate tributarie principali, al fine di avere in tempo reale sia l’effettiva situazione del gettito che delle modifiche, a mano a mano che si queste verificano.

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Verranno inoltre richieste, ai soggetti pubblici e privati coinvolti, informazioni e chiarimenti e disposte specifiche verifiche di cassa sulle somme incassate e registrate entro i 5 anni dall’avvenuto versamento nella casse della Provincia.

Il programma avrà l’obiettivo di attivare nella Provincia di Pisa una rete di collegamenti per il recepimento di più dati possibili per poter permettere un controllo su quanto spettante e quanto incassato.

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma v. sopra.

3.4.3. – Finalità da conseguire - combattere l’evasione fiscale;

- aumentare, laddove possibile, il gettito delle entrate provinciali;

- dare certezza alle entrate provinciali al fine di effettuare previsioni di entrata più corrispondenti alla realtà;

- creare un nuovo modello organizzativo, una rete di servizi, per nuove e più complete conoscenze ed informazioni sui meccanismi che ruotano intorno a queste entrate e soprattutto volte alla conoscenza, nel più breve tempo possibile, di tutti i soggetti coinvolti;

3.4.4. – Risorse umane da impiegare

Attualmente presso il Servizio Risorse Finanziarie, oltre al Dirigente, due dipendenti a tempo indeterminato (cat. D e C), un dipendente a tempo determinato (cat. B3) in scadenza fine 2007.

3.4.5. – Risorse strumentali da utilizzare

3.4.6. – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore

Il programma in oggetto rientra a pieno titolo nell’Azione strategica 5 del programma di mandato presidenziale laddove parla di “impegno per l’innovazione” e nelle linee programmatiche della Relazione Previsionale e Programmatica dove è presente tra gli obiettivi del Dipartimento/Servizio un “Programma speciale per il recupero delle entrate”.

In particolare questo programma è rivolto a:

a) migliorare la capacità di progettazione e di programmazione della struttura;

b) massimizzare le misure di e-government per riformare il funzionamento della P.A. nei suoi rapporti con i cittadini, con le altre P.A. e imprese private che operano nel mercato del lavoro pisano, ossia realizzare un “sistema a rete” di tutte le P.A. e gli altri soggetti coinvolti in cui tutti si scambiano dati e procedure permettendo maggiore efficienza e trasparenza;

c) rivisitare procedure esistenti e inserirne di nuove.

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3.4 – PROGRAMMA N° 5: “Gestione dei Beni Demaniali e Patrimoniali”

Responsabile : Gabriele Santoni

Responsabile: Ing. Luca Della Santina 3.4.1 - Descrizione del programma:

L’esercizio 2007, centrale rispetto al mandato legislativo appartiene al periodo nel quale l’attività amministrativa deve assumere l’impronta necessaria a caratterizzare la legislatura stessa entrando nella fase di consolidamento dei vari interventi posti in essere per raggiungere gli obiettivi strategici previsti dal programma della Giunta; si individuano così una serie di attività particolarmente rilevanti dal punto di vista strategico che partendo dal perfezionamento delle procedure iniziate nell’anno precedente si concentrano sugli obiettivi programmatici per l’esercizio di cui trattasi.

E’ assegnata rilevanza strategica ai seguenti obiettivi:

a) In ambito alla società Immobiliare Pisa 2001 srl uninominale con socio unico la Provincia di Pisa:

• Coordinamento del processo tecnico-amministrativo per la realizzazione della mission aziendale “di realizzazione della nuova sede della Provincia”.

• Analisi e individuazione di percorsi, strumenti e modalità per il finanziamento dell’operazione di realizzazione della nuova sede.

• Attività propedeutica all’affidamento della progettazione preliminare e definitiva della nuova sede della Provincia mediante la società Immobiliare Pisa 2001 srl.

b) In ambito al patrimonio immobiliare:

Caselli idraulici

• Ricognizione del patrimonio trasferito per le competenze in materia idraulica al fine di individuare la corrispondenza fra immobili disponibili e fabbisogni rispetto alle funzioni svolte.

Fabbricati ex ANAS

• Ricognizione del patrimonio trasferito per le competenze in materia di viabilità al fine di individuare la corrispondenza fra immobili disponibili e fabbisogni rispetto alle funzioni svolte.

Compendio ex tramvia Pisa – Calambrone – Livorno

• Definizione dei rapporti patrimoniali fra Stato ed ex Consorzio Ferrotranviario Pisa – Calambrone – Livorno nei quali la Provincia di Pisa interviene come Ente capofila in rappresentanza degli aventi causa dal disciolto Consorzio, per la determinazione di entità e modalità della successione nei rapporti patrimoniali in questione.

Per quanto attiene al perfezionamento di procedure già iniziate nel precedente esercizio si fa riferimento ai seguenti obiettivi:

Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli srl uninominale

coordinamento e supporto al processo di valorizzazione del compendio aziendale, con particolare riferimento a:

completamento dell’iter per l’alienazione di quote societarie al Comune di Palaia procedura di selezione partner per la cessione di una partecipazione di minoranza delle quote sociali.

Acquisizioni immobili

completamento iter di acquisizione dell’immobile da destinare a sede dell’Agenzia per il Turismo adeguamento e sistemazione logistica.

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Piano vendite

completamento del piano di dismissione degli immobili non funzionali allo svolgimento di attività, compiti e finalità istituzionali dell’ente.

Locazioni attive

individuazione e valutazione di condizioni, modalità e percorsi per la trasformazione di rapporti di locazione attivi in rapporti di comodato a favore di Comuni territorialmente competenti a fronte dell’accollo delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei fabbricati interessati.

Locazioni passive

definizione condizioni contrattuali della locazione per la nuova ubicazione del Centro di Formazione Professionale di Volterra.

Immobile ad uso archivio

sistemazione capannone di proprietà ad uso archivio.

Si continua il monitoraggio dei dati relativi ai fabbricati allo scopo di mantenere costantemente aggiornato il sistema informativo che consente la conoscenza della condizione “fisica” (stato della manutenzione, ubicazione, riferimenti catastali, ecc…) e del valore degli immobili, fabbricati e terreni, con conseguente censimento degli stessi.

Si continua altresì il monitoraggio delle locazioni attive per la gestione sia delle entrate da esse derivanti che degli adempimenti relativi ai contratti in essere.

Con riferimento al servizio di emergenza si distinguono:

• l’attività tecnica con le responsabilità connesse che fa capo al responsabile del servizio emergenza della sede centrale – P.zza V. Emanuele – che è tenuto allo svolgimento dei compiti assegnati con Determinazione dirigenziale n. 4831 del 29/11/2002, in particolare l’effettuazione delle manutenzioni ordinarie previste e programmate nei termini di cui al D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni e integrazioni; per lo svolgimento dell’attività tecnica di manutenzione il Responsabile del servizio di emergenza si avvale di ditte esterne;

• l’attività amministrativa relativa che fa capo alla struttura di appartenenza del responsabile. Per la realizzazione degli interventi nell’esercizio 2007 è stato stimato un fabbisogno finanziario pari ad €. 120.000,00.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Le scelte sono indirizzate alla gestione dei beni immobili di proprietà (locazioni, compravendite) . Il programma della gestione dei beni Demaniali e Patrimoniali è conforme alle scelte operate.

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

Funzionari – Categoria “D” n. 1, Categoria “C” n. 1, Categoria “B” n.1.

3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:

Il personale ha in dotazione vari software specifici per la gestione del patrimonio immobiliare.

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3.4 - PROGRAMMA N° 6: “Ufficio Tecnico”

Responsabile: Gabriele Santoni

Dirigente: Genoveffa Carluccio.

3.4.1. - Descrizione del programma

L’attività gestionale del Servizio Edilizia opera su più livelli, dei quali si evidenziano quelli più importanti:

1) un livello di media-lunga scadenza che mira ad una organizzazione del patrimonio scolastico, ma anche extrascolastico, più concentrato, che favorisca il miglior utilizzo degli spazi, renda possibile anche economicamente una dotazione di strutture accessorie (laboratori, attrezzature per l’attività sportiva, auditorium, spazi e servizi comuni) più adeguata alle esigenze della popolazione scolastica e del territorio più in generale e soprattutto consenta maggiore flessibilità nell’utilizzo degli spazi a seconda dell’aumento o diminuzione delle classi di un Istituto rispetto ad un altro ed una diminuzione dei consumi e dei costi di gestione in genere;

2) un livello di maggiore tempestività e, spesso, di urgenza e di pronto intervento, teso al mantenimento e/o miglioramento delle condizioni dei fabbricati esistenti, ma anche all’innovazione tecnologica, allo sviluppo della didattica e della ricerca, alla creazione di una ricca offerta formativa; particolare impulso verrà dato alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, con un progetto specifico finalizzato che ne preveda il completamento entro la fine della legislatura;

3) un livello non di tipo strettamente operativo, ma culturalmente e socialmente più significativo, teso al coinvolgimento continuo degli studenti, delle famiglie, degli insegnanti e di tutti gli operatori del settore.

Questi livelli d’intervento si inquadrano in un’ottica di più ampio respiro secondo cui la scuola deve prevenire e contrastare i fenomeni legati al disagio giovanile, deve contribuire a realizzare l’integrazione fra istruzione, formazione professionale, orientamento, domanda e offerta di lavoro, deve contribuire a rimuovere gli ostacoli all’inserimento pieno nella vita civile delle persone portatrici di handicap psico-fisici e sensoriali.

3.4.2. - Motivazioni delle scelte del programma

All’interno del suddetto livello 1) il Programma Triennale dei Lavori tende a completare il cammino intrapreso nella passata legislatura, portando a termine il nuovo polo scolastico dell’IPSIA di Pontedera,( 2° lotto – 1° stralcio) quello del Cattaneo di S. Miniato (lavori di completamento auditorium e Palestra), del Matteotti di Pisa (attrezzature dei laboratori e impianti sportivi), del complesso di via B. Croce (completamento lavori Liceo Classico).

Nello stesso tempo sviluppa gli interventi necessari alla creazione della cittadella scolastica all’ITI L. Da Vinci ( 1° lotto – laboratori; 2° lotto – parte del fabbricato principale; 3° lotto – residua parte del fabbricato principale; 4° lotto, da inserire nel successivo triennale, palestre e impianti sportivi).

Intraprende l’attività programmatoria progettuale del nuovo polo scolastico di via Possenti, presso l’Istituto Gambacorti e prosegue l’attività progettuale di ristrutturazione del Complesso Scolastico C. Marchesi, su cui saranno investite notevoli risorse.

(P.di M: azione strategica 1- punto 1.4 K: ottimizzare i poli scolastici).

Per quanto riguarda il livello 2) il Programma Triennale dei Lavori prevede il completamento dell’adeguamento normativo e il cablaggio di tutte le scuole, la ristrutturazione totale dei fabbricati o parti di fabbricati in condizioni di più grave disagio, sia dal punto di vista statico che

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impiantistico, la manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo degli immobili di proprietà dell’Ente diffusi nel territorio provinciale locati o affidati in comodato ad Associazioni.

E’ inoltre prioritario il progetto, la gara d’appalto e la realizzazione di un Sistema di Sicurezza Integrato (rilevazione incendi, rilevazione furti e videosorveglianza) per la sicurezza passiva dei fabbricati scolastici.

(P.di M: azione strategica 1- punto 1.4 j:). (P.di M: azione strategica 1- punto 1.4 )

Notevole impegno in termini di risorse umane, è la ricerca e lo sviluppo di rapporti con l’utenza scolastica, non solo nelle situazioni di conflitto e di disagio accertato, ma anche nelle situazioni di scuole perfettamente funzionanti, quando viene richiesto un comportamento maturo e rispettoso dei beni utilizzati.

Il livello 3) significa partecipazione da parte di tutte le componenti del Servizio (Funzionari, Tecnici responsabili, operai) e soprattutto della sottoscritta in prima persona a Consigli d’Istituto, incontri con tutti gli studenti di una scuola, incontri con rappresentanze di vario tipo (genitori, studenti, insegnanti), elaborazione partecipata dei progetti, discussione e condivisione dei lavori e della tempistica di esecuzione degli stessi, ricerca di obiettivi comuni.

(P.di M: azione strategica 1- punto 1.4 a: concepire scelte e progettare i servizi ponendo al centro le esigenze e i bisogni degli studenti ecc.).

3.4.3. - Finalità da conseguire :

Valorizzazione del patrimonio esistente e diminuzione dei costi di gestione.

Realizzazione di strutture edilizie di buon livello che favoriscano l’inserimento e la socializzazione, riducano l’emarginazione e la dispersione scolastica, favoriscano le interazioni con l’Università e il mondo del lavoro.

Distribuzione degli edifici scolastici ed extrascolastici di qualità sul territorio provinciale, anche in rapporto alla presenza di particolari vocazioni formative e culturali del territorio stesso, per consentire una crescita omogenea di tutte le aree.

Sostegno dell’attività sportiva in quanto questa costituisce un importante strumento di integrazione e aggregazione sociale, oltre che un’opportunità di vita, salute, educazione.

Completamento della messa in sicurezza delle scuole e di tutti i luoghi di lavoro di competenza dell’Ente quale esempio di buon governo per i cittadini e un riferimento importante per il sistema produttivo nei settori più a rischio.

Nell’ambito dell’organizzazione della nuova struttura in materia di sicurezza, si individuano i seguenti obiettivi:

- Coordinamento con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, (soggetto esterno individuato mediante procedura di gara), per tutte le operazioni previste dal capitolato speciale d’appalto compreso l’aggiornamento del documento di valutazione rischi, i corsi di formazione del personale interessato e le verifiche su tutti i fabbricati di competenza.

- Riformulazione del sistema delle deleghe in materia di sicurezza.

- Studio di fattibilità per l’individuazione e valutazione di possibili strumenti e modalità per la gestione dell’operazione di realizzazione della nuova sede, ricerca tramite gara pubblica della figura di project manager e affidamento della progettazione preliminare.

3.4.4. - Risorse umane da impiegare

Il Servizio dispone di 25 unità di cui 6 D, 9 C e 7 B.

Deve essere necessariamente prevista l’assunzione di n. 4 C (periti) per l’Unità Operativa Impianti e n. 2 B3 (operai specializzati) per consentire la realizzazione del progetto sopra descritto (messa in sicurezza delle scuole)

3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare

La struttura dispone del necessario per operare con professionalità e con tempestività.

3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

Il programma è coerente con gli altri strumenti di pianificazione settoriali interna ed esterna.

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3.4 - PROGRAMMA N° 07 “Servizio Statistico”

Responsabile: Assessore Patrizia Marchetti

Dirigente: Dott. Paolo Picchi

3.4.1- Descrizione del programma

Il programma è relativo all’attività dell’Ufficio di statistica previsto dal Decreto Legislativo n.322/1989 e in particolare, per le Province, dalla Direttiva n.6/1992 del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica. L’Ufficio, che fa parte del Servizio informatica e statistica, coordina all’interno dell’Ente le operazioni di rilevazione, elaborazione, archiviazione e diffusione di dati a fini statistici svolte dagli Uffici e dagli Osservatori. Coordina la redazione delle pubblicazioni statistiche della Provincia. Cura i rapporti dell’Ente con l’ISTAT e il Sistema statistico nazionale. Partecipa al Gruppo di lavoro permanente in materia di statistica presso la Prefettura.

3.4.2- Motivazioni delle scelte dei programmi

Promuovere la cultura statistica all’interno dell’Ente e all’esterno; adempiere a compiti istituzionali.

3.4.3- Finalità da conseguire :

Coordinamento, anche al fine dei rapporti con ISTAT e Sistema statistico nazionale, delle operazioni di rilevazione, elaborazione, archiviazione e diffusione di dati a fini statistici svolte dagli Uffici e dagli Osservatori. Coordinamento della redazione delle pubblicazioni statistiche della Provincia.

3.4.4.- Risorse umane da impiegare N. 1 categoria D6

N. 1 categoria C4

3.4.5.- Risorse strumentali da utilizzare

3.4.6.- Coerenza con il piano / i regionale / i di settore

Il programma realizza compiti istituzionali previsti dalla normativa vigente.

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