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3. Il caso TIMvision

3.6 Proposte

Per riuscire a creare un legame con i propri fan non basta solo investire in advertising (questo è uno strumento utile se coordinato con altre strategie), ma bisogna creare contenuti unici e stimolanti per chi li legge, in grado di creare un rapporto emozionale e convertire le persone da semplici lettori occasionali ad affiliati della brand page. Ovviamente non ci sono regole precise per avere successo online e non esistono messaggi standardizzati che possano andare bene per tutti gli utenti, ma devono essere adattati in base al topic e al target di riferimento.

In questo paragrafo vengono esposte le linee guida per migliorare l’efficacia comunicativa sui social media:

 Contenuti di tipo visuale (foto, video, GIF) sono un elemento di forte portata simbolica, sono immediate, di facile ricezione e permettono di catturare rapidamente l’attenzione di chi li guarda (fig.74)

Nella costruzione dell’immagine del brand, oltre all’aspetto storico è importante la possibilità di rendere “umana” l’azienda. Pubblicare alcuni momenti significativi o divertenti della quotidianità dell’azienda, la rendono più vicina al suo pubblico e hanno un alto livello di coinvolgimento.

 Solamente un post ogni sette dovrebbe promuovere apertamente il business o il brand di un’azienda. La maggior parte dei post dovrebbe essere focalizzata sulla condivisione di contenuti di valore, inclusi post dai fan. Ovviamente è

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Figura 75 – Esempio di utilizzo di domande (fonte:matthewkadish.com)

possibile promuovere la propria attività anche negli altri post, focalizzandosi però sul contenuto.

 Uno dei modi migliori di creare engagement è quello di stimolare una

reazione da parte dell’utente, ad esempio attraverso frasi da completare, in

modo da farlo sentire parte integrante del sistema di comunicazione aziendale. In questa maniera il brand dimostra di essere attento e ben disposto ad ascoltare i propri fan, e loro saranno maggiormente incitati a partecipare.  È utile anche inserire domande nei post perché anch’esse stimolano

l’interazione (fig.75). Chiedere ai propri fan cosa ne pensano di un determinato argomento o chiedere di raccontare le proprie esperienze è un buon modo per instaurare una comunicazione partecipata. Inoltre, poiché la maggior parte delle persone ama condividere le loro opinioni, si potrebbe coinvolgere i propri fan chiedendo loro consigli e pareri riguardo le attività di interesse dell’impresa.

 Anche quiz e giochi d’intelligenza (fig.76) inducono l’utente a rispondere e a

interagire con il post. In questo modo viene stimolato l’intelletto dei propri fan, che si sentono in dovere di dimostrare che hanno capito il quesito che gli sta ponendo il brand, generando engagement.

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 Bisognerebbe condividere la propria esperienza postando fatti divertenti e poco conosciuti.

 Per stimolare l’interazione con i fan si potrebbe anche pensare si proporre un

contest, in cui gli utenti vengono chiamati a interagire attivamente con il brand

in cambio di un premio finale. Può essere anche un buon modo per raggiungere e affiliare una nuova porzione di pubblico.

 Se possibile si possono prevedere offerte/coupon (fig.77). Difatti, la diffusione di offerte e promozioni temporanee fa sì che si crei affiliazione e, di conseguenza, un traffico maggiore verso il sito/e-commerce.

Figura 76 – Esempio di quiz (fonte: matthewkadish.com)

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 Utilizzare una citazione che abbia un contenuto emozionale può essere un buon modo per creare engagement (fig.78). L’utente che legge viene trasportato da un ricordo o può stabilire una sorta di empatia verso quanto scritto e per questo è più propenso a interagire.

L’utente nel ricevere dei consigli e suggerimenti utili si sentirà importante agli occhi del brand e nel percepire il valore che gli viene dato sarà più incentivato a interagire con esso.

 È utile ricorrere a “battaglie fra prodotti”, in cui per votare X bisogna cliccare “mi piace” e per votare Y bisogna condividere. In questa maniera non solo si chiama il lettore a prendere parte alla comunicazione, ma si avrà una visione d’insieme di quelli che sono i prodotti preferiti dagli utenti.

 Proprio recentemente si è passati su un altro piano: non più battaglie fra prodotti di una stessa azienda, bensì battaglie fra aziende diverse. Ne è un esempio quella avvenuta su Twitter tra Netflix e Sky riguardo i diritti di trasmissione in Italia della famosa serie “House of Cards”. Agli utenti che si domandavano se la serie “House of Cards” sarebbe mai arrivata su Netflix Italia, l’azienda americana leader dei servizi di Video on demand ha risposto con un tweet e un’immagine: Frank Underwood che, in una lettera, promette di stare facendo tutto il possibile (fig.79).

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Figura 79 – Battaglia tra Sky e Netflix pt.1 (fonte.Web)

Sky, che fino a ieri non aveva ribattuto, ha pubblicato a sorpresa un’altra immagine, in cui Claire risponde a Frank e si dice “stufa” per tutte le promesse non mantenute. Perché, dice, “House of Cards è e rimarrà un’esclusiva di Sky”(fig.80).

Figura 80 – Battaglia tra sky e Netflix pt.2 (fonte: Web)

Lo scontro tra i due colossi dell’intrattenimento si è quindi trasferito su un altro piano: attraverso l’uso di due personaggi fittizi per portare dalla propria parte gli spettatori, si sono spostati in un campo ancora non regolato (una lettera scritta da Frank Underwood resta una lettera scritta da un personaggio

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inventato) e la pubblicità, come la comunicazione, assumono una consistenza e una dimensione diverse.

 Bisognerebbe evitare messaggi asettici. Difatti, sebbene sia possibile utilizzare tool che consentano di scrivere un messaggio e farlo apparire su una varietà di social media, si potrebbe rischiare di perdere la spontaneità dietro il messaggio. È possibile usare un linguaggio simile per i post pubblicati sui diversi social, ma bisogna accertarsi di adattare lo stile di volta in volta al fine di riflettere lo stile di ciascun canale.

 È necessario infine assicurarsi di monitorare gli orari in cui i propri fan sono più attivi sui diversi social.

 È utile ricordare che i brand hanno crescenti livelli di responsabilità per i contenuti generati dagli utenti sulle proprie bacheche o nei commenti. Bisognerebbe rendere pubblica la propria politica al riguardo per permettere ai propri fan di sapere cosa non è permesso pubblicare, diminuendo le probabilità di sorprese e costruendo un senso di sicurezza nella propria community. Ovviamente non si può controllare tutto ciò che dice la gente. Casi in cui è opportuno rimuovere i contenuti degli utenti dovrebbero includere: contenuti pubblicitari, molestie e abusi, linguaggio dispregiativo o offensivo, messaggi minacciosi e messaggi che contengono informazioni sensibili (numeri di carte di credito, indirizzi, ecc). Casi in cui si dovrebbe rispondere ai commenti invece di rimuoverli includono: reclami dei clienti, commenti negativi e critiche.

In conclusione, l’interesse, il coinvolgimento e la cura del proprio target sono il fulcro di una efficace strategia di comunicazione. Questo vuol dire meno post auto-celebrativi e referenziali e più spazio ai bisogni dei propri fan.

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