America del Nord Africa/Australia
KÖRBER ENGINEERING (SHANGHAI) CO LTD Organization Chart ( Appendix 1 )
4. Le prospettive future
L’amministratore delegato sostiene che le prospettive future sono buone. Il mercato cinese è un mercato in crescita ed il mercato del tissue mediamente cresce del 10% annuo. Questo significa che se il mercato del tissue cresce al ritmo del 10% l’anno, crescerà a ritmi simili anche la domanda di macchine per la produzione del tissue. Inoltre non è solo in crescita il mercato del tissue cinese
Dal punto di vista organizzativo l’obiettivo della Kes è quello di arrivare ha un’azienda a tutti gli effetti cinese, guidata solo da personale cinese.
Conclusioni
Nel presente lavoro di tesi ho analizzato uno dei paesi più grandi e più popolati del mondo, in particolare la sua economia e gli investimenti diretti esteri.
Da questa analisi mi sono accorta che la Cina si sta sviluppando più velocemente di quanto io pensassi, e tutto questo grazie prima di tutto a Deng Xiaoping con la sua teoria “della porta aperta”, con la quale ha portato il “socialismo di mercato” dove viene mescolato il socialismo con il capitalismo, seguita dai forti investimenti di imprese straniere attirate da manodopera a buon mercato e un’ immensa nazione piena di risorse. Questa crescita senza freno dura già da vent’anni, e non dimostra cenni di caduta nonostante ci siano stati dei piccoli rallentamenti in questi ultimi anni.
La Cina è oggi il primo paese al mondo come ricettore di investimenti diretti esteri, la sua integrazione commerciale con gli altri paesi è stato sorprendente. Tutto questo preoccupa sia i paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo, perché vedono la Cina come una grande opportunità caratterizzato da manodopera a basso costo e grandi risorse ma anche una forte minaccia dovuto al fatto che la Cina cresce di giorno in giorno senza nessuna manifestazione di freno.
La preoccupazione è diventata ancora maggiore da quando la Cina è entrata nella WTO, perché i paesi membri devono confrontarsi con la nona potenza economica mondiale. Anche per la Cina è stato un passo da gigante che le permetterà una maggiore collaborazione con gli altri paesi del mondo, ma nello stesso tempo la obbliga al rispetto di tutti gli accordi in esso sanciti.
Inoltre come mostrato precedentemente l’incremento percentuale del PIL della Cina negli ultimi 10 anni è rimasto sempre sopra il 7% e soprattutto negli ultimi 3 anni è sempre stato intorno al 10%.
esteri, è dovuto alla politica effettuata dal governo che ha accolto nel modo e nel momento giusto tali investimenti.
Molte volte sento parlare dello “sfruttamento” del basso costo della manodopera in Cina, non voglio dire che questa sia una affermazione sbagliata, ma ritengo che non sia del tutto giusto. Io penso che non si possa confrontare il costo della manodopera in Europa o America con la Cina, perché l’euro, il dollaro e lo yuan hanno un diverso potere d’acquisto. Ad esempio se un operaio a Shanghai percepisce 2000yuan che in euro sono solo 200, ci vive tranquillamente senza grossi problemi, inoltre se sta in una città più a nord o a ovest, il salario sarà ancora più basso ma anche il costo della vita sarà più basso. Con questo voglio dimostrare che è sbagliato valutare un paese solo da numeri, come si fa spesso, ma si devono prima capire le caratteristiche del paese e soprattutto cosa pensano le persone locali. Non penso che le persone che stanno a Shanghai e che percepiscono 200euro ritengano di essere sfruttate. Nello stesso tempo non posso negare che ci sono ancora alcune regioni dove gli operai vengono ancora sfruttati, purtroppo questo è un fatto che esiste da tutte le parti e non sempre il governo lo può risolvere. Non posso negare neanche che la Cina abbia ancora molto regioni non sviluppate e molto povere, ma so da quello che mi raccontano i miei genitori e amici cinesi che il governo sta cercando di dare risorse per aiutare queste regioni a svilupparsi.
Tutte queste ricchezze che la Cina ha conquistato in questi ultimi vent’anni le ha “pagate” con la crescita diseguale dovuta ad una apertura agli investimenti stranieri solo in alcune aree: questo ha permesso al governo di controllare meglio la crescita ma nello stesso tempo ha portato a delle grandi differenze tra le Zone economiche speciali e il resto del paese. Un altro prezzo pagato è stato l’inquinamento ovvero l’emissione nell’atmosfera di gas dannosi alla salute. Il governo tuttavia sta avviando varie iniziative per limitare l’inquinamento che in alcune zone è diventato insostenibile.
Un’altra cosa che ritengo interessante da evidenziare è che, nonostante come tanti ritengono che in Cina non c’è “democrazia” e quindi non c’è liberta, e non ci sono tanti partiti politici, ma un solo partito, questo ha permesso ai cinesi di seguire una unica strada, e forse è anche questo un motivo che ha permesso alla Cina di svilupparsi cosi velocemente, ovvero quello di guidare tutti nella stessa direzione.
Un altro fatto che ho notato e che incide sull’economia cinese è che la maggior parte dei cinesi giovani utilizzano tutto il loro stipendio di ogni mese, ad esempio cambiando il cellulare ogni due e tre mesi, questo da un lato sembra uno spreco, ma dall’altro ritengo che in questo modo l’economia può “girare”, nel senso che solo lavorando, guadagnando e spendendo l’economia può crescere.
Quindi come opinione personale ritengo che la crescita dell’economia cinese, è vero che è basato sull’economia aperta e sugli investimenti stranieri ma anche da queste motivazioni che ritengo che non siano di piccola rilevanza.
Come illustrato nella tesi e accennato precedentemente gli investimenti esteri hanno inciso fortemente sull’economia cinese ed è proprio questo l’obbiettivo del governo, consapevole del fatto che solo ricevendo tecnologia e capitali dall’estero sarà possibile una crescita veloce nel processo di modernizzazione industriale.
Per l’azienda straniera investire in Cina è molto vantaggioso, ma si devono superare vari ostacoli. Prima di tutto si deve scegliere la localizzazione adeguata, in quanto la Cina essendo un paese molto grande, anche le caratteristiche e i costi da sostenere all’interno del paese sono molto diversi a seconda se ci si localizza a nord o a sud, sulla costa o all’interno. Questa inciderà molto sui passi successivi
rappresentanza, Joint Ventures e Wholly Foreign-Owned Enterprise.
L’altro aspetto che forse molti ritengono non collegato con l’economia, ma che io ritengo molto importante perché un’azienda straniera possa resistere e funzionare sul mercato cinese è quello di conoscere e accettare la cultura cinese. Questo perché molto spesso il partner cinese o anche il concorrente cinese nelle contrattazioni o nelle sue scelte è sempre in qualche modo influenzato dalla cultura cinese o dalle sue usanze. Quindi ritengo che solo cercando di capire e accettare la mentalità cinese si potrà collaborare e resistere sul mercato cinese.
Cercare di capire e conoscere la cultura cinese è quello che ha fatto l’azienda che ho preso come analisi, ovvero la Koerber Engeenering di Shanghai(KES). L’amministratore delegato mi ha raccontato che quando è arrivato in Cina non conosceva nulla della Cina e lui ha cercato di accettare tutto quello che gli trasmetteva la Cina, di accettare tutte le usanze cinesi, questo lo ha aiutato a capire meglio quello di cui avevano bisogno i consumatori cinesi e come collaborare con i colleghi cinesi. Oggi la Kes è una azienda composta da persone che provengono sia dall’Italia che da personale locale, e nonostante tutto, oggi con il tempo hanno imparato a lavorare insieme.
Voglio qui concludere dicendo che credo nella crescita dell’economia cinese, nonostante ritenga che le autorità dovrebbero tenere ancora di più sotto controllo l’inquinamento e le altre problematiche che la crescita può portare. Inoltre io stimo molto la Cina, perché mi sono accorta che nonostante la Cina sia un paese molto grande e diverso all’interno, è un paese molto unito, e questo penso che sia un punto di forza per la Cina.
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Cina o Sud est asiatico? Storia della delocalizzazione produttiva italiana a cura di Maria Weber della rivista bimestrale Economia&Management Investimenti diretti esteri in Cina” della rivista bimestrale
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La rivista dell’economia e management (vari numeri del 2002-2005-2006) Nuove aree di applicazione del marketing: il marketing dei beni industriali La rivista: competenza, creatività, continuità. Un ritratto del gruppo Koerber Vari numeri del “Perini Journal”
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