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Il settore industriale. Premessa

2. Prospettive occupazionali

Abbiamo rilevato la evoluzione economica registrata dai vari settori dei servizi e le prospettive di sviluppo complessivo degli stessi. Pur-troppo non ci è stato possibile, come avevamo fatto per il settore indu-striale-manifatturiero, specificare il prevedibile aumento della occupa-zione nella sua entità, e questo per la natura stessa della produoccupa-zione che mal si presta, per la sua difficoltà di accertamento quantitativo, ad una analitica determinazione.

Comunque sia, a questo punto il discorso si sposta da una indagine a carattere prevalentemente per settore economico, ad una indagine essenzialmente per professione.

I dati che abbiamo potuto raccogliere in proposito, e sui quali, per quanto limitatamente, lavoreremo, sono i seguenti :

1) le statistiche del censimento sulle professioni, che individuano, per grandi rami economici dei servizi, la distribuzione e la entità delle professioni stesse: è da notare che nel compilare la tabella abbiamo eliminato naturalmente le professioni meno presenti nei rami considerati. A scopo di confronto, abbiamo tuttavia riportato il totale della occupa-zione del settore, ed il numero totale degli addetti che detengono tale specializzazione, da una parte per rilevare il peso che una determinata professione ha nel ramo economico considerato, e dall'altra per rile-vare se una determinata professione è propria, ed in quale misura, del particolare settore stesso : è evidente infatti che ove una particolare professione risultasse distribuita in molteplici rami, un aumento di richiesta della stessa risulta in dipendenza dello sviluppo dei settori in cui si trova occupata, naturalmente in relazione di singoli pesi relativi

(cfr. tab. 19);

2) l'andamento degli iscritti agli Uffici di collocamento, per i settori particolari oggetto della nostra indagine, distinti per le varie professioni

(cfr. tab. 20);

3) una indagine del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del giugno del 1957, tendente ad accertare, nelle singole Pro-vincie, la carenza di determinate professioni (cfr. tab. 21).

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Sulla base di questi dati, ci sforzeremo di delineare, per ogni singolo settore dei servizi, e richiamandoci a quanto più sopra abbiamo detto circa la struttura e la evoluzione degli stessi, le professioni più interes-santi e rilevanti ai fini di un possibile programma di istruzione pro-fessionale.

In particolare, i dati di cui al punto 1), in vista degli scopi che ci si propone di raggiungere, si prestano ad individuare il fenomeno di un eventuale aumento della occupazione soprattutto nelle sue generali dimensioni; quelli riportati ed accennati al punto 3) danno qualche idea, specie se estesi a molte Provincie, e quindi statisticamente significativi, della necessità di mano d'opera in particolari settori dei servizi; quelli infine indicati sotto il punto 2) (sia pure nel loro limitato valore segna-letico) fungeranno da conferma, con la loro tendenza nel tempo, ad una indicazione di particolare evoluzione occupazionale, naturalmente consi-derati in senso inverso a questa.

Tab. 18. - Gruppi professionali. (Indagine campionaria: 8 novembre 1957)

occupati

Professioni ed arti liberali 674.000 Professioni amministrative, tecniche ed operative 1.672.000

Lavorazioni agricole e forestali 6.231.000 Lavorazione e fabbricazione materiali e prodotti

industriali ed artigiani 5.738.000 Arti grafiche e mestieri inerenti alla

instal-lazione ed al funzionamento di impianti ed apparecchiature ed alla conduzione di mezzi

da trasporto 1.254.000 Impianti ed apparecchi elettrici (234.000)

Mezzi meccanici motorizzati di trasporto (504.000)

Vetturini, carrettieri, facchini (212.000)

Commercio e servizi 3.415.000 Mestieri inerenti vendita (1.473.000)

Alberghi, caffè, ristoranti (323.000) Barbieri, parrucchieri, inferra. (221.000) Domestici, camerieri, ecc. (376.000) Guardiani, custodi e vigili (424.000) Altri mestieri non specificati (455.000)

disoccupati 17.000 49.000 160.000 457.000 76.00 150.000 percent. 2.5 2,9 2.6 7,8 5,0 4,4 Trasporti.

Nel settore dei trasporti, avevamo distinto, in ordine di importanza di sviluppo, nel campo dei trasporti terrestri, il settore degli autotra-sporti, il settore delle linee urbane ed extraurbane, ed il settore delle ferrovie statali. Naturalmente, l'andamento dei servizi ausiliari si sarebbe

sviluppato in relazione all'aumento del singolo settore dei trasporti a cui questi servizi ausiliari erano indirizzati.

Nello specifico settore degli autostrasporti, una importanza assolu-tamente preminente assume la professione degli autisti, conduttori di macchine agricole, motoristi di aviazione, ecc., per un totale di 156 mila 460 unità al censimento del 4 novembre 1951. Ed è quindi proprio in questo tipo di professione che prevedibilmente si rivolgerà una richiesta particolarmente rilevante.

Tale previsione è confermata dalla inchiesta del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale che, su una carenza complessiva di 370 unità accertate nel settore dei trasporti, ne attribuisce ben 216 agli autisti di primo, secondo e terzo grado, 19 ai motocarristi e 7 ai trattoristi, con una percentuale complessiva del 67% circa sul totale, quando le 156 mila unità del censimento corrispondono grosso modo al 20% dei 785 mila addetti al settore dei trasporti (v. tab. 19).

I dati degli iscritti alle liste di disoccupazione segnalano invece per questo tipo di professione un costante aumento, da 16 mila 400 al novembre 1953 a 19 mila 500 al novembre 1958 : si tratta peraltro di un fenomeno e di una contraddizione abbastanza naturale, ove si tenga conto della diffusione che la « patente » automobilistica ha nel nostro Paese; in corrispondenza ad una mancanza di specializzazioni in altre professioni, i disoccupati indicherebbero di avere tale qualificazione, anche se poi la qualità della manodopera non corrisponde a quella effet-tivamente richiesta.

Nel settore dei trasporti e dei servizi urbani ed extra-urbani che abbiamo visto essere destinato ad un discreto sviluppo, le professioni difficilmente possono essere distinte da quelle del settore delle Ferrovie statali : abbiamo anche in questo capitecnici, capi di officina, capi-stazione ; macchinisti e fuochisti di macchine ad impianti fissi (37 mila 500 unità), ecc.; ne viene pertanto piuttosto difficile specificare particolari profes-sioni che possano risultare carenti in tale settore. La stessa indagine del Ministero del Lavoro non segnala, in tale specifico campo, nessuna carenza di professioni. Negli iscritti agli uffici di collocamento si registra invece la professione di ferrofilotranviere praticamente stazionaria come numero negli ultimi sette anni.

Quanto è stato detto sopra può ripetersi anche per le FF.SS., che come si è visto, raggruppano circa 170 mila dei 785 mila addetti nel settore dei trasporti. Anche se in questo campo la indagine sulla carenza di mano d'opera segnala 9 unità di fuochisti (su un totale di 370 carenze), sembra che si tratti, per la sua stessa esigua entità e mancanza di con-ferma in altri campi, di una pura e semplice carenza temporanea.

Passando al settore dei servizi ausiliari, già abbiamo visto come si tratti di servizi di carattere particolarmente differenziato dal punto di vista delle professioni : abbiamo da una parte tutti quelli che si riferiscono a riparazione e manutenzione di mezzi di trasporto; abbiamo così i 22 mila 300 elettricisti, elettrotecnici, radiotecnici ed altri mestieri ine-renti alla installazione ed al funzionamento di impianti e apparecchia-ture elettriche ; i 12 mila 300 montatori di apparecchi, collaudatori e ripa-ratori meccanici, meccanici generici; i 10 mila utensilisti ed attrezzisti

Tab. 19. - Distribuzione delle professioni per singoli settori dei servizi.

Professioni amministrative, tecniche ed operative varie:

Amministratori titolari di azienda ed amministratori delegati

Contabili, ragionieri, com-mercialisti, statistici, impie-gati amministrativi e tec-nico-amministrativi, steno-grafi, dattilografi

Periti, ufficiali di macchina e di coperta, piloti, disegna-tori, telefonisti e simili Capitecnici, capi di officina, capi di stazione

Agenti di vendita, di pub-blicità, mediatori e simili P i a z z i s t i , viaggiatori di commercio e simili

Arti e mestieri particolari della lavorazione e fabbrica-zione di materiali e prodotti industriali ed artigiani:

Mugnai, panettieri, pastai, pasticcieri, gelatieri e simili Stiratrici, lavandaie, tintori e smacchiatori di abiti Falegnami, ebanisti, mobi-lieri e simili

Laminatori, trafilatori, fu-cinatori, saldatori, taglia-tori, e simili

Meccanici di precisione, oro-logiai, orefici

Utensilisti ed attrezzisti di officina, mobilieri in ferro M o n t a t o r i di apparecchi, collaudatori e r i p a r a t o r i meccanici, meccanici gener. Fabbri ferrai, ottonai, ra-mai, carpentieri in ferro Armatori di linee ferro-viarie e tranferro-viarie, di mi-niere e gallerie

Arti grafiche e mestieri ine-renti alla installazione ed al funzionamento di impianti ed apparecchiature ed alla condu-zione di macchine motrici e mezzi di trasporto:

Elettricisti, elettrotecnici, radiotecnici ed altri mestieri inerenti alla installazione ed al funzionamento di impian-ti ed apparaimpian-ti elettrici

trasporti e commercio

comunic. credito ed totale assicur. forze lav.

7.919 124.807 24.449 15.816 95 2.231 65.225 98.053 1.176 872 55.573 30.669 servizi vari 3.171 32.492 15.682 569 1 597 2.505 134.921 1.040 329 3.974 11.269 260.443 980.394 124.647 63.553 59.715 68.136 451 218 4.367 6.149 137 9.954 39.775 — 1.369 19.507 2.234 379 628 1.748 813 78 113 4 160 39 174.937 28.668 414.586 336.010 49.375 160.174 12.256 4.328 23.271 2.338 419 261 60 56 10 285.555 173.918 54.222 22.287 4.556 858 166 178.904

Operatori cinematografici e simili

Macchinisti e fuochisti di macchine e impianti fissi, lubrificatori

Macchinisti di mezzi di tra-sporto

Autisti, conduttori di mac-chine agricole, motoristi di aviazione, ecc.

Draghisti, gruisti, frenatori Marittimi di coperta, bar-caioli, ecc.

Vetturini, carretti, vagonai Facchini, caricatori e sca-ricatori

Portalettere, fattorini po-stali e telegrafici, corrieri, messaggeri

Pesatori, cernitori

Imbottigliatori, imballatori, e simili

Arti e mestieri particolari del commercio e dei servizi:

Esercenti di negozio Commessi di vendita Cassieri, fattorini e simili Commercianti ambulanti Gestori di pubblico esercizio Portieri di albergo, came-rieri, baristi di pubblici locali

Cuochi, sguatteri ed altro personale di cucina Barbieri, parrucchieri e si-mili

Spazzaturai, disinfettatori, lustrascarpe e simili Domestici, cuochi ed altri mestieri inerenti alla pre-stazione di servìzi domestici presso famiglie private G u a r d i a n i di fabbricati, uscieri e bidelli di uffici pubblici e privati, sagrestani Portieri di case e di abitaz. Arti e mestieri vari e non specializzati

Totale

trasporti e commercio servizi credito ed. totale

comumc. vari assicur. forze lav.

10 — 5.251 — 5.670 3.081 668 330 58 57.690 37.497 — 4 — 39.471 156.460 14.384 8.958 625 256.736 67.962 608 2 — 83.495 28.344 71 68 — 32.107 54.255 832 319 — 69.004 61.087 20.949 373 208 124.613 32.587 1.623 — — 34.210 374 10.916 271 49 38.474 999 7.718 21 — 79.116 3.565 649.495 — — 653.585 176 114.084 589 — 121.734 18.592 26.792 2.079 5 55.832 — 203.287 — — 203.287 — 136.033 1.471 — 137.504 8.736 89.581 7.281 175 138.277 3.847 17.289 347 43 47.646 137 94 122.585 — 123.931 3.953 512 13.524 406 54.952 _ _ 370.015 — 377.316 20.241 10.568 7.370 17.977 253.514 — — 32.359 — 33.990 15.615 24.003 10.428 573 345.244 785.275 1.652.589 71,2.582 176.2)7 19.577.280 FONTE : Censimento industriale ISTAT, 1951.

di officine, mobilieri in ferro. Si tratta di professioni suscettibili di moderati incrementi, in relazione alle possibilità di rinnovamento del parco ferroviario, alla crescente motorizzazione, ed alla normale manu-tenzione e rinnovamento di un parco di mezzi di trasporto nell'insieme in aumento.

Un altro campo di servizi ausiliari è quello relativo alle operazioni di carico e di scarico delle merci, per 61 mila 100 unità; le caratteristiche di questa mano d'opera, generica e non specializzata, non richiedono una particolare indagine.

Nel campo dei trasporti marittimi ed aerei, ritorna la professione, già segnalata, dei macchinisti di mezzi di trasporto, mentre a questa si aggiungono, come propri di questo settore, quella di marittimi di coperta, barcaioli, ecc., per 28 mila 300 addetti, oltre che di aeronautico, aeroportuale, portuale, per entità non specificate dal censimento. Gli iscritti agli Uffici di collocamento per queste professioni sono minime; le indagini del Ministero del Lavoro segnalano carenza di motoristi navali, barcaioli, macchinisti navali, per cifre relativamente elevate.

Accanto a queste professioni, proprie del settore dei servizi, ve ne sono altre caratteristiche di tutti i rami di attività economica, e cioè essenzialmente professioni amministrative : si intende che le relative prospettive di assorbimento della occupazione sono condizionate stretta-mente dalle dimensioni dello sviluppo di attività economica del ramo dei trasporti nel complesso. Non sembra che le differenze strutturali delle caratteristiche di attività del settore dei trasporti contribuiscano a creare differenze particolarmente notevoli, rispetto anche agli altri comparti della attività economica.

Comunicazioni.

Il settore delle comunicazioni, a cui abbiamo dato solo un cenno assai limitato, nel corso della indagine preliminare precedente, è costituito essenzialmente dai due seguenti rami : quello delle poste e quello delle comunicazioni telefoniche e telegrafiche, anche se una parte di queste ultime viene esercitato dal primo settore.

Si tratta di settori economici destinati a sviluppi abbastanza consi-derevoli. E' da rilevare però che nel settore delle poste, le qualificazioni non vanno al di là di un puro e semplice addestramento amministrativo contabile, e, per una parte molto rilevante degli occupati complessivi (portalettere, fattorini postali e telegrafici, corrieri, messaggeri), per 32 mila 600 addetti, di nessuna pratica qualificazione.

Invero, solo una parte molto limitata del settore delle poste richiede specializzazioni elevate : in pratica, forse solo la parte relativa al servizio di spedizione dei telegrammi, con alcune cognizioni in materia di funzio-namento di macchine.

Più specializzate sono le professioni addette all'esercizio delle tele-comunicazioni, di cui la parte più rilevante è assorbita dalle comuni-cazioni. Si tratta in questo caso essenzialmente di telefonisti.

Val la pena però di notare che delle qualifiche accennate viene indi-cata come carente nella indagine del Ministero del Lavoro quella

del-l'operatore (non meglio specificata.) e quella dell 'operatore di telefono. La prima professione registra però un sensibile aumento nelle liste degli iscritti agli Uffici di collocamento.

Si intende che le poche professioni specificate per questo settore, come per quello precedente dei trasporti, non considerano anzitutto la normale parte amministrativa, comune a quasi tutti gli altri rami di attività economica, né conglobano evidentemente tutte le professioni specifiche del settore esaminato. Tuttavia, non abbiamo ritenuto oppor-tuno estendere la indagine ad altre professioni, meno numerose e più specializzate, in quanto esse, anzitutto, più difficilmente possono essere oggetto di specifica preparazione professionale scolastica ; inoltre ai nostri fini interessa specificare le professioni che, sul piano delle dimensioni, riguardino una porzione non assolutamente trascurabile della occupazione complessiva -dell'intero Paese.

Commercio e servizi alberghieri.

Nel campo del commercio inteso in senso lato, il censimento dà, per un totale di 1 milione 653 mila, presenze professionali, ben 649 mila 500

esercenti di negozi, 203 mila 400 commercianti ambulanti, 136 mila gestori di pubblico esercizio, 98 mila 100 contabili, ragionieri, stenografi, dattilo-grafi, 65 mila 200 amministratori titolari di azienda.

Questo, oltre a confermare quanto abbiamo detto circa il carattere eminentemente familiare di questo settore della attività economica, esclude evidentemente dalle possibilità di iniziative per l'avviamento e la prepa-razione professionale, quasi due terzi degli addetti complessivi : m quanto questi o non sono suscettibili 'di specifica preparazione professionale per la natura stessa della professione, o trovano ampie possibilità di sostituzione (professioni contabili-amministrative). Restano circa 500 mila addetti, tra i quali rileviamo :

— per le professioni amministrative, tecniche ed operative 55 mila 600 agenti di vendita e di pubblicità, mediatori e simili, oltre a 30 mila 700 piazzisti e viaggiatori di commercio ;

per le professioni particolari della lavorazioni e della fabbri-cazione di materiali e prodotti industriali ed artigiani, 39.800 mugnai, panettieri, pastai, pasticcieri, gelatieri;

per le professioni inerenti alla conduzione di apparecchi, motrici e mezzi di trasporto, 14 mila 400 autisti, 20 mila 950 fac-chini, caricatori e scaricatori, 10 mila 900 pesatori e cernitori, 7 mila 700 imbottigliatori, imballatori e simili;

per le professioni particolari del commercio, e dei servizi, 114 mila 100 commessi, 26 mila 800 cassieri, fattorini e simili, 89 mila 600 portieri di albergo, camerieri e baristi di pubblici esercizi, 17 mila 300 cuochi, sguatteri ed altro personale di cucina, 10 mila 600 guardiani di fabbricati, uscieri e simili.

E' facile constatare, da questo lungo elenco di professioni, come si tratti generalmente di professioni poco specializzate, talvolta addirittura con specializzazione acquisita attraverso la pratica. Tuttavia, anche m

Tab. 20. - Iscrìtti agli Uffici di collocamento (1).

al 30 novembre

1953 1954 1955 1956 1957 1958

Trasporti e servizi ausiliari 22.087 22.208 22.617 22.669 23.379 26.166 Autista 16.362 16.598 17.639 17.334 17.856 19.485 Ferrofilotranviere 659 692 761 693 563 628 Sorvegliante verificatore — • 534 377 357 Marittimo 1.326 1.290 1.142 1.075 1.151 2.034 Portuale 77 40 Aeronautico 17 33 6 23 22 Aeroportuale 1 3 3 Conduc. veicolo traz. animale 1.588 1.499 1.142 542 732 758 Gruista teleferista 458 724 794 Comunicazioni 725 760 744 755 867 923 Operatore 435 409 382 584 652 695 Servizi di vendita 20.469 21.470 18.866 21.312 20.273 24.092 Commesso 9.720 9.796 8.835 8.551 8.388 9.818 Viaggiatore piazzista 441 488 439 546 576 796 Ausiliario di vendita (2) 3.350 3.586 3.405 969 315 357 Confezionatore 1.211 1.292 1.440 Servizi di albergo 24.424 25.264 26.879 24.357 29.391 33.341 Cameriere 11.273 11.671 12.420 10.239 11.781 13.267 Barista 2.538 2.570 2.829 2.600 2.992 3.388 Cuoco 4.021 4.285 4.295 3.996 4.626 5.163 Dispensiere 444 449 410 360 481 552 Guardarobiere 986 967 1.053 835 1.049 1.043 Portiere di albergo 675 726 759 573 850 986 Spettacolo 1.913 1.989 1.954 2.879 2.617 2.822 Orchestrale 1.616 1.567 1.704 Attore 348 434 489 Scenotecnico 307 437 481 1.670 323 313 Sportivo 373 13 23 Indossatrice 3 1 6 Servizi igienici 11.694 11.737 11.517 11.499 12.122 13.305 Infermiere 2.836 2.798 2.332 1.670 2.239 2.400 Tolettista 3.197 3.292 3.204 3.237 3.023 3.335 Pulitore 1.576 1.947 1.890 1.480 1.951 2.129 Disinfestatore 58 76 51 50 24 15

Servizi domestici, ecc. 11.567 12.474 11.069 .11.522 11.462 11.811

Domestico 4.659 4.685 3.640 3.529 3.042 3.403 Guardiano 6.315 7.102 6.966 6.943 6.685 6.659

(1) Nel totali sono compresi manovali e apprendisti.

questo settore, occorre fare alcune distinzioni : in effetti, ritornando alla distinzione che abbiamo fatto dei vari tipi di negozi, in relazione al sem-pre maggiore sviluppo che vanno assumendo i grandi magazzini (un esempio del quale è la massiccia espansione della Rinascente, che abbiamo dimostrato nella tab. 15), una maggior qualificazione della manodopera, in relazione appunto a questa nuova origine di richieste, si presenta inevitabile.

E' per questa ragione che la indagine del Ministero del Lavoro segnala la carenza di professioni quali quella di commesso di vendite (8 su 27 complessive unità di carenze rilevate nel settore del commercio), e, nel settore dei servizi albergo e mensa, su 945 complessive unità di carenze rilevate, 236 cuochi, 29 banconieri di bar e 561 camerieri.

Queste carenze si registrano nonostante il sensibile aumento della disoccupazione nel settore del commercio, da 20 mila 500 unità nel 1953 a 24 mila 100 unità nel 1958, e, per i servizi di albergo, da 24 mila 400 a 33 mila 300 unità fra le stesse date. Viene cosi confer-mata la nostra asserzione circa la carenza di mano d'opera veramente qualificata, questi dati mettendo in evidenza una abbondanza di mano d'opera generica.

Servizi vari.

Trascuriamo di proposito il settore del credito e della assicurazione, nell'esame e nell'accertamento delle professioni più suscettibili di incre-mento. In effetti, come abbiamo già rilevato, la mano d'opera necessaria in questo settore economico, nella sua qualità, è già ottimamente coperta da quella fornita dai diversi istituti educativi e di preparazione profes-sionale. Infatti, su un totale di 176 mila 200 addetti, ben 134 mila 900 interessano professioni come contabili, ragionieri, commercialisti, stati-stici, impiegati amministrativi e tecnico-amministrativi, stenografi e dat-tilografi, ed altri 18 mila guardiani di fabbricati ed uscieri.

Restano, buoni ultimi, i servizi vari, che peraltro presentano, nelle loro caratteristiche tecniche e nel tipo di servizi che essi forniscono, note-voli difformità. Tra le professioni prevalenti in quest'ambito, abbiamo le seguenti, su un totale di 742 mila 600 unità :

— barbieri, parrucchieri e simili, 122 mila 600 addetti;

— domestici, cuochi ed altri mestieri inerenti alla prestazione di servizi domestici presso famiglie private, per 370 mila unità;

— portieri di case e di abitazioni, 32 mila 400 unità; — guardiani di fabbricati, 7 mila 400 unità.

A queste professioni, proprie del settore dei servizi, occorre aggiun-gere poi le seguenti :

— nelle professioni amministrative, 32 mila 500 contabili e ragio-nieri, e 15 mila 700 telefonisti;

— in quelle relative alla fabbricazione ed alla lavorazione di mate-riali e prodotti industmate-riali ed artigiani, 19 mila 500 stiratrici, lavandaie, tintori, e smacchiatori di abiti;

— in quelle inerenti alla conduzione di mezzi da trasporto, 9 mila autisti e conduttori di mezzi di trasporto.

Tab. 21. - Carenze di mano d'opera qualificata e specializzata.

(Indagine del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale - Rilevazione giugno 1957)

professioni n. lavoratori di cui è stata rilevata

ca-renza

l 2 3 Totale

Trasporti e servizi vari:

Autista III grado 17 17 39 73

Autista II grado 9 4 3 16 Motocarrista 5 14 19 Trattorista 2 5 7 Fuochista 4 5 9 Marittimo 2 2 Motorista navale 2 2 4 8 Barcaiolo 3 19 23 45 Macchinista navale 2 2 Conduttore di veicolo a trazione animale 1 1 Carrettiere 2 2 Gruista 17 28 1 46 Arganista 1 1

Condutt. macch. estr. 10 10

Autista 39 11 77 127

n. lavoratori carenti secondo n. comuni che le cause di carenza hanno

segna-lato carenze se-condo le pro-spettive presu-mibili I II I l i IV V Totale A B C 7 3 56 2 5 73 1 1 20 2 1 2 2 16 1 4 18 1 19 1 3 2 5 7 ' 4 9 9 2 — • 2 2 2 8 8 1 z 45 1 45 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 26 x^ 20 4 6 3 2 1 1 —i 10 10 "X 1 1 17 86 1 23 127 3 4 31 Totale 102 73 195 370 Comunicazioni : Operatore 1 1 Operatore telefoni 2 12 14 Totale 2 15 17 Servizi vendita:

Commesso vend. gen.

Commesso aliment. 1 1

Commesso tessuti 2 2

Viaggiatore piazzista 4 4

Apprendista in gen. 3 3

Appr. comm. vendita 6 3 9

Totale 10 17 27

Serv. albergo e mensa:

Cameriere 150 76 335 561 Barista 1 2 8 11 Banconiere di bar 14 11 4 29 Cuoco 81 44 111 236 Dispensiere 8 6 2 16 Guardarobiera 2 9 11 Portiere 5 1 7 13 Commi ssioniere 2 2 Appr. in genere 1 1 Appr. cameriere 14 14 Appr. barista 1 1 2 Appr. cuoco 1 1 2

Appr. portiere d'alb. 6 6

Totale 263 1 4 1 541 945 Servizi vigilanza: Guardiano 4 3 7 28 5 2 7 2 3 62 3 7 0 9 13 7 9 1 14 14 1 1 2 15 15 2 1 3 X 2 1 2 1 1 4 4 4 — • 3 3 — , 1 2 7 9 1 3 13 1 13 2 7 1 1 0 31 30 477 3 20 561 2 11 2 4 1 6 4 11 1 2 3 18 5 6 29 1 2 15 1 7 4 3 44 236 1 9 2 1 16 16 1 3 11 11 1 2 13 13 3 2 2 i 2 1 14 1 1 4 1 1 1 2 1 6 1 2 2 6 1 1 1 1 4 9 48 758 6 84 945 4 33 63 _ 1 1 5 7 4

professioni

Serv. igienici e sanit.:

Infermiere

Infermiere special. Bagnino stab. term. Parrucchiere Barbiere Manicurista Lavandaio Stiratrice Tintore Apprendita in genere Totale Dirig., impieg., subalt.:

Impiegato di concetto, funzionario Impiegato di concetto, direttore tecnico Impiegato di concetto Impiegato di concetto, funzionario tecnico Impiegato ordinario Magazziniere Stenodattilografo Bigliettaio Inserviente Apprendista Totale n. lavoratori di cui è stata rilevata

ca-renza

n. lavoratori carenti secondo n. comuni che le cause di carenza hanno

segna-lato carenze se-condo le pro-spettive presu-mibili 8 10 4 6 1 3 3 Totale 5 13 1 11 8 12 II III IV V Totale A B 2 1 1 9 12 1 8 - 1 2 — — 11 — — 10 — — 1 — 1 — — 13 11 12 2 1 1 9 12 12 1 1 6 8 1 — 1 — 3 2 3 1 1 1 1 3 1 3 32 2 36 70 1 36 33 70 3 1 19 2 2 2 2 1 2 2 2 2 1 23 23 20 2 1 23 3 4 4 _ 4 4 1 2 16 18 2 1 2 13 18 1 4 1 4 5 2 3 5 3 1 1 1 1 2 1 5 1 1 — . 1 1 1 1 1 1 1 . 1 1 1 1 1 1 1 5 52 58 25 — 13 2 18 58 3 15 Leggenda:

1 - n delle richieste di lavoratori rimaste inevase; 2 - n. presunto di lavoratori avviabili in attività non iniziate o non ampliate a causa della deficienza di mano d'opera locale; 3 - carenze lavoratori qualificati e specializzati accertate in altro modo.

I - condizioni locali depresse; II - scarso divario fra il salario offerto per la professione e quello del manovale dèlia stessa S è r i a ; I I I - deficienza di scuole professionali e di centri di addestramento; IV - difficoltà mobilità territoriale della mano d'opera; V - altre cause.

A - Prospettive positive (addestramento in atto); B - prospettive negative (accentuazione della -carenza); C - prospettive stazionarie (carenza stazionaria).

Anche in questo campo, è difficile specificare le professioni destinate ad essere maggiormente richieste per il futuro sia per la difficolta di individuare i settori con prevedibile maggior espansione, sia per la distri-buzione delle professioni, sia per la natura stessa di queste ultime

(mag-giore o minore specializzazione). , , T

Comunque, rifacendosi sempre alla indagine del Ministero del Lavoro, rileviamo in questo specifico settore carenze di infermieri, di parrucchieri e di barbieri (invero per una limitata entità), di manicuristi, di lavandaie,

di stiratrici e di tintori. . Rimane il settore dello spettacolo, ma in questo campo evidentemente

le specializzazioni specifiche sono praticamente nulle, ove si accettili il settore della televisione, raggruppato peraltro nel settore delle comuni-cazioni, le altre specializzazioni essendo comuni a tutti gli altri settori della attività economica, essenzialmente per la parte contabile-ammim-strativa.

Documenti

Utilizzazione del corso sulla Costituzione pubblicato da " Centro Sociale "

L'Associazione Italiana per la Libertà della Cultura, in collaborazione con la qua-le nel 1958 abbiamo pubbli-cato la serie di testi e tavole sulla Costituzione, ha in-viato ai circoli culturali