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La legge 225 del 24/02/1992 ha istituito il Servizio Nazionale della Protezione civile con il quale lo Stato con gli Enti territorialmente competenti (Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane) , realizza attività per la previsione, la prevenzione ed il superamento delle emergenze, sia nell'ambito delle competenze proprie che delegate con legge regionale, al fine di tutelare l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e la sicurezza ambientale da rischi legati ad eventi

calamitosi naturali (alluvioni, nevicate, trombe d’aria, grandinate, temporali, mareggiate, frane…) che antropici (processi legati a situazioni artificiali, dovute ad iniziative ed attività dell’uomo).

L’art. 9 della LRT 67/2003 “Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività”, ha individuato e definito la Provincia come l’organo che esplica le funzioni sul territorio provinciale sia nell’esercizio di attività gestionali sia per la redazione dei piani comunali di protezione civile.

La LRT 67 si pone il raggiungimento dell’obiettivo relativo alla organizzazione della Sala Operativa, l’organizzazione del volontariato provinciale e l’attivazione del sistema di allerta protezione civile sul territorio con particolare riferimento alla gestione H24 degli avvisi di criticità meteo ed il supporto operativo ai comuni in fase di emergenza.

La legge 100/2012, modifica ed integra la L. 225, dettagliando e puntualizzando le attività di protezione civile rafforzando l’importanza alle attività di prevenzione definite “non strutturali”

quali l’allertamento, la pianificazione dell’emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile, l’informazione alla popolazione, l’applicazione della normativa tecnica e le esercitazioni.

La legge 100 dettaglia la modalità di richiesta delle Ragioni dell’attivazione dello stato di emergenza nazionale, pone maggiore importanza alle attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, inoltre rinforza l’obbligatorietà ai Sindaci di predisporre un Piano Comunale di Protezione Civile da condividere con la Regione e la Provincia interessate territorialmente.

Con l’art. 3-bis “Sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico” viene introdotto il sistema di allertamento meteo con particolare riferimento al rischio idrogeologico – idraulico. In attuazione di quanto sopra, la Regione Toscana attraverso la DGRT 536/2013 e la DGRT 895/2013 definisce gli adempimenti, oltre che per gli altri enti coinvolti, anche per la Provincia in funzione delle diverse tipologie di rischio e delle diverse fasi operative di

“normalità” “vigilanza” “attenzione” “preallarme” “allarme”.

La Regione Toscana attraverso la DGRT 395 del 7/04/2015 “Approvazione aggiornamento delle disposizioni regionali in attuazione dell’art. 3-bis della Legge 225/1992 e la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/02/2004 “Sistema di Allertamento Regionale e Centro Funzionale Regionale” ha introdotto nuove soglie di rischio e codici colore ai quali corrisponde per ognuno una fase operativa (già nel “codice giallo” il Ce.Si della Provincia di Livorno provvede a contattare tutti i Comuni/Enti interessati affinché questi attivino il loro sistema di Protezione Civile con la fase di “vigilanza”) sono state infine ridefinite le zone di ALLERTA ed è stato introdotto il rischio per temporali forti.

L’obiettivo della protezione civile trova attuazione attraverso azioni annuali ed implica sia risorse finanziarie derivanti dal bilancio dell’Ente che dal trasferimento regionale quale contributo, sia risorse umane derivanti dal personale dell’Ente che risorse gestionali derivanti da un continuo aggiornamento informatico.

In Provincia di Livorno è stato istituito il S.U.R. Servizio Unico di Reperibilità che ricomprende il servizio di reperibilità di protezione civile, della viabilità provinciale e dei fabbricati (scuole ecc), il servizio è attivo H24 anche durante la chiusura degli uffici provinciali.

La protezione civile della Provincia di Livorno ha provveduto inoltre all’implementazione ed all’

aggiornamento del programma informatico utilizzando un sito dedicato per la pubblicazione di informazioni sempre aggiornate ai cittadini ed utilizzando una propria App:il Ce.Si. provinciale pubblica sulla APP ProtCivLI tutti gli stati di criticità meteo (codice giallo, arancio e rosso) e sul sito www.protezionecivile.provincia.livorno.it le ALLERTA METEO (codice arancio e rosso).

In relazione alle emergenze territoriali relative alle attività industriali a rischio di incidente rilevante, la protezione civile, presente nel gruppo di lavoro prefettizio, provvede alla pianificazione del rischio per la popolazione presente all’esterno degli stabilimenti, attraverso la redazione e l’aggiornamento del “Piano di Emergenza Esterno per Aziende a Rischio Rilevante”.

Nella fase di normalità il Servizio Protezione Civile in raccordo con le altre componenti lavora per curare l’assetto organizzativo per un migliore coordinamento di Enti ed Associazioni;

raccoglie ed aggiorna costantemente i dati e le informazioni utili per assicurare la funzionalità del sistema; definisce le procedure per il tempestivo allertamento e l’immediato intervento delle singole componenti del sistema PC; stabilisce le modalità per garantire lo scambio delle informazioni con le componenti delle Funzioni di Supporto della Sala Operativa durante l’emergenza; tiene i rapporti con i Comuni per un aggiornamento formativo costante; interagisce con le altre province toscane nella stesura di documenti e/o protocolli con il Dipartimento Regionale, contabilizza e certifica le rendicontazioni derivanti dalle varie gestioni commissariali a seguito di eventi riconosciuti come emergenze nazionali, regionali o come eventi locali, contabilizza, certifica e liquida i rimborsi alle Associazioni di Volontariato derivanti dalla gestione dell’art. 9 (rimborso al datore di lavoro o al lavoratore autonomo) e 10 ( rimborso spese e attestazione e rimborso danni) del DPR 194/2001.

In osservanza alla Direttiva del 03/12/2008 del Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Piano Operativo Regionale di protezione Civile la Provincia di Livorno e la Prefettura di Livorno in data 30 giugno 2016 hanno sottoscritto i seguenti protocolli di intesa:

• Protocollo di intesa tra la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Livorno e la Provincia di Livorno per la pianificazione e la gestione integrata delle emergenze di protezione civile a livello provinciale.

Con detto protocollo è stato istituito il Centro Coordinamento Soccorsi - CCS nel quale confluisce, coincidendo con esso, anche l’Unità di Crisi dell’Amministrazione Provinciale (UdC).

• Protocollo di intesa tra l’Amministrazione Provinciale di Livorno e la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Livorno per l’utilizzo, in caso di emergenza di protezione civile, della Sala Operativa della Provincia di Livorno e per la costituzione della Sala Operativa Provinciale Integrata (S.O.P.I.).

La SOPI quindi costituisce il punto unitario di coordinamento operativo e di gestione in fase di emergenza degli eventi calamitosi di competenza provinciale ai sensi della normativa vigente, costituendo il punto unitario di raccolta, valutazione e trasmissione delle informazioni rilevanti, sia ai fini dell’attività di prevenzione che dell’attività di soccorso in fase d’emergenza, attuando quanto stabilito dal C.C.S. nonché supportando le Amministrazioni Comunali – COM - e i Centri Operativi Decentrati - C.O.M.

A seguito dei due protocolli di intesa la Provincia di Livorno e la Prefettura stanno provvedendo alla redazione del Piano Provinciale Integrato per definire, in maniera puntuale, l’articolazione della struttura globale della Protezione Civile sul territorio: al momento il Piano Provinciale di Protezione Civile approvato con Delibera di Consiglio Provinciale del 2009, costituisce un idoneo documento di supporto al Prefetto nella gestione dell’emergenza in ambito provinciale.

CENTRO IMPIEGO

Riordino istituzionale

Per effetto del riordino delle competenze provinciali delineato dalla legge n. 56 del 7 aprile 2014 (legge Delrio), si è definito un quadro di attribuzioni diverso rispetto al passato che, a partire dal 2016, ha coinvolto anche i Servizi per l’Impiego.

Per quanto riguarda le funzioni in materia di Centri per l’impiego e di politiche attive per il lavoro, la Regione Toscana ha:

a. disposto, in via straordinaria e temporanea per l’anno 2016 – nonché per gli anni 2017 e 2018 qualora sussistano le condizioni – di utilizzare gli uffici e il personale della Provincia mediante avvalimento o comando, come da convenzione approvata rispettivamente con deliberazione della Giunta Regionale n. 1281 del 29/12/2015 e con Decreto del Presidente della Provincia n. 235 del 29/12/2015, con oneri totalmente a carico della Regione;

b. istituito il Settore regionale “Servizi per il Lavoro di Grosseto e Livorno”

individuando un unico dirigente responsabile come da DRT n. 6443 del 30/12/2015 e successivo DRT n. 964 del 09/03/2016;

c. istituito Uffici Comuni tra la Regione Toscana e le province e, nello specifico, tra Regione Toscana e la Provincia di Livorno, per la gestione dei contratti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera b), della LR 30 ottobre 2015, n. 70, nonché per la gestione dei procedimenti e delle attività di esercizio della funzione per lo svolgimento dei quali le province risultino destinatarie di risorse finanziarie pubbliche, in esecuzione di quanto previsto dalla L.R.T. 5 febbraio 2016 n. 9.

Riforma del mercato del lavoro e Jobs Act

Il riordino istituzionale ha coinciso con l’attuazione della legge delega n. 183/2014 (c.d. jobs act) i cui decreti attuativi hanno profondamente modificato regole e funzionamento del mercato del lavoro, con un notevole impatto sul ruolo e competenze degli stessi Centri Impiego:

1) D.lgs. n. 148 del 14/9/2015: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014 n. 183;

2) D.lgs. n. 149 del 14/9/2015: Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014 n. 183.

3) D.lgs. n. 150 del 14/9/2015: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, in attuazione della legge 10 dicembre 2014 n. 183;

4) D.lgs. n 151 del 14/9/2015 : Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.

In particolare, con il D.lgs. n. 150 del 14/9/2015: “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di Servizi e misure di politica attiva del lavoro” si viene a delineare il nuovo quadro di riferimento all’interno del quale operano i Centri per l’impiego al fine di costruire percorsi adeguati per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro nei confronti dei disoccupati, lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e a rischio di disoccupazione, con competenza sulle seguenti principali attività:

a) orientamento di base, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e profilazione;

b) ausilio alla ricerca di una occupazione, anche mediante sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;

c) orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze ed analisi degli eventuali fabbisogni in termini di formazione, esperienze di lavoro o altre misure di politica attiva del lavoro, con riferimento all’adeguatezza del profilo alla domanda di lavoro espressa a livello territoriale, nazionale ed europea;

d) orientamento individualizzato all’autoimpiego e tutoraggio per le fasi successive all’avvio dell’impresa;

e) avviamento ad attività di formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell’autoimpiego e dell’immediato inserimento lavorativo;

f) accompagnamento al lavoro, anche attraverso l’utilizzo dell’assegno individuale di ricollocazione;

g) promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio;

h) gestione, anche in forma indiretta, di incentivi all’attività di lavoro autonomo;

i) gestione di incentivi alla mobilità territoriale;

l) gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti non autosufficienti;

m) promozione di prestazioni di lavoro socialmente utile, ai sensi dell’articolo 26 del presente decreto.

Lo stesso Decreto introduce una nuova definizione di stato di disoccupazione secondo cui sono considerati disoccupati i “lavoratori privi di impiego che dichiarino la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il C.I.” . Il Centro Impiego è il soggetto istituzionale che gestisce le liste di disoccupazione ai sensi del Dlgs 150/2015.

Stock iscritti allo stato di disoccupazione (ai sensi del d.lgs. 150/2015) al 30.09.2016.

Classe età M F TOT

fino a 24 3.726 3.214 6.940 25-30 3.887 4.604 8.491 31-39 5.734 8.336 14.070 40 e più 14.376 22.229 36.605 Totale 27.723 38.383 66.106

Fonte: elaborazioni su banca dati IDOL Centri per l’Impiego

Stock iscritti allo stato di disoccupazione al 30.09.2016 MASCHI

13%

14%

21%

52%

fino a 24 25-30 31-39 40 e più

Stock iscritti allo stato di disoccupazione al 30.09.2016 FEMMINE

8%

12%

58% 22%

fino a 24 25-30 31-39 40 e più

Con ogni disoccupato deve essere concordato e stipulato un vero e proprio “Patto di Servizio personalizzato” contenente le azioni di politica attiva ritenute necessarie per rimuovere la situazione di disoccupazione e che l’utente si impegna a svolgere secondo le indicazioni degli operatori del Centro Impiego

Iscrizioni allo stato di disoccupazione ai sensi del d.lgs. 150/2015

Classe età

I° trimestre 2016 II° trimestre 2016 III° trimestre 2016 gennaio-settembre 2016

M F TOT M F TOT M F TOT M F TOT

fino a 24 379 281 660 254 125 379 475 394 869 1.108 800 1.908 25-30 317 317 634 213 104 317 238 339 577 768 760 1.528 31e oltre 1.282 1.318 2.600 780 502 1.282 1.011 1.583 2.594 3.073 3.403 6.476 Totale 1.978 1.916 3.894 1.247 731 1.978 1.724 2.316 4.040 4.949 4.963 9.912

Fonte: elaborazioni su banca dati IDOL Centri per l’Impiego

Iscrizioni allo stato di disoccupazione gennaio-settembre 2016 - MASCHI

22%

62% 16%

fino a 24 25-30 31e oltre

Iscriozioni allo stato disoccupazione gennaio-settembre 2018 - FEMMINE

16%

15%

69%

fino a 24 25-30 31e oltre

Numero delle prese in carico per Centro Impiego – gennaio-settembre 2016

CPI Operatore M F Totale

Livorno 9.624 9.372 18.996 Rosignano/Cecina 4.941 5.442 10.383 Piombino 4.135 4.931 9.066 Portoferraio 3.457 4.333 7.790 Totale 22.157 24.078 46.235 Fonte: elaborazioni su banca dati IDOL Centri per l’Impiego

Per i beneficiari di prestazioni di sostegno al reddito (NASPI – DISCOLL, ecc) sono stati poi introdotti meccanismi di condizionalità secondo i quali la mancata partecipazione alle azioni di politica attiva del lavoro previste nel Patto di Servizio comporta l’applicazione di penalizzazioni varie, la cui gestione amministrativa fa carico al Centro impiego ed i cui esiti sono trasmessi all’INPS.

In particolare, in caso di mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti del CI o in caso di mancata partecipazione alle iniziative di orientamento, in assenza di giustificato motivo, si applicano le seguenti sanzioni:

1) la decurtazione di un quarto di una mensilità per la prima mancata presentazione;

2) la decurtazione di una mensilità, per la seconda mancata presentazione;

3) la decadenza dalla prestazione per la ulteriore mancata presentazione.

Soggetti percettori convocati dai Centri per l’Impiego nel periodo gennaio-settembre 2016

Tipo ammortizzatore Livorno Rosignano

Cecina Piombino Portoferraio Totale

Percettori ASDI 2 18 14 3 37

Percettori AsPi 3 3 3 9 18 Percettori di mobilità 97 20 10 1 128 Percettori di mobilità in deroga 70 2 2 - 74 Percettori DIS_COLL 11 8 4 - 23 Percettori NASpl 2.566 1.960 1.704 1.183 7413 Soggetti a rischio di disoccupazione - 2 1 - 3 Totale 2.749 2.013 1.738 1.196 7.696

Fonte: elaborazioni su banca dati IDOL Centri per l’Impiego

Comunicazioni Obbligatorie di avviamento per competenza Centro Impiego dell’azienda.

Flusso comunicazioni di avviamento in aziende con sede operativa nei CPI della provincia di Livorno - gennaio-settembre 2016

Anno M F TOT

di cui

interinale altri rapporti di lavoro

2016 31626 28503 60129 21136 39016

2015 26800 33478 60278 14739 45619

var.% 2016/2015 18,0% -14,9% -0,2% 43,4% -14,5%

Fonte: elaborazioni su banca dati IDOL Centri per l’Impiego

Comunicazioni di avviamento - Interinale - gennaio-settembre 2015 e 2016

1000 3000 5000 7000

gennaio marzo maggio luglio settembre

2016 2015

Comunicazioni di avviamento - Altri rapporti di lavoro- gennaio-settembre 2015 e 2016

1000 3000 5000 7000 9000

gennaio marzo maggio luglio settembre

2016 2015

Teleformazione TRIO

Tra le azioni di politica attiva offerte dal Centro Impiego, riveste particolare importanza il servizio di supporto alla formazione multimediale con accesso anche alla piattaforma regionale www.progettotrio.it rispetto alla quale sono messi a disposizione degli utenti tutor esperti a supporto di:

• disoccupati

• inoccupati

• giovani NEET

• svantaggiati (immigrati, over 50, disoccupati di lunga durata, ecc)

per l’acquisizione di competenze che possano renderli più competitivi sul mercato del lavoro.

Le presenze complessive dei 3 Poli Trio dal 2014 a settembre 2016 sono state n. 10.801 (4.160 nel 2014, n. 3.646 nel 2015 e n. 2.995 da gennaio a settembre 2016).

Le presenze 2016 (gennaio/agosto)

Nell’area locale i percorsi della piattaforma di e-learning maggiormente richiesti sono da sempre quelli di lingue (italiano per stranieri, inglese di vari livelli) e informatica, sia di base che in preparazione al conseguimento delle certificazioni europee.

Sulla base dei fabbisogni emersi, l’offerta formativa è integrata con attività di formazione informale e di didattica di personale in presenza con:

• percorsi blended per gruppi di disoccupati afferenti allo Sportello over 40 (servizio disponibile da settembre 2016)

• gruppi informali di lingua inglese di più livelli, a cadenza bisettimanale al Polo di Livorno

• gruppi di preparazione al conseguimento della certificazione informatica europea Eipass

• percorsi di alfabetizzazione informatica di base per disoccupati con grado zero di conoscenze (per esempio disoccupati di lunga durata, over 50), che devono registrarsi a Idolweb e ricevere offerte di lavoro nei 3 Poli.

Tali attività hanno il fine di supportare gli utenti su singoli temi, di rafforzare la loro preparazione sul mercato del lavoro ma anche di promuovere la loro auto-attivazione, tenendoli in apprendimento in ottica di lifelong learning.

La preparazione dei gruppi è svolta dai tutor o da personale esperto.

Rafforzamento dei servizi rivolti agli over 40

Tenuto conto che il Centro per l’Impiego di Livorno si caratterizza per uno stock di iscritti alle liste di disoccupazione particolarmente consistente per quanto riguarda i disoccupati di età superiore ai 40 anni, tanto da rappresentare una vera e propria criticità anche per la carenza di risposte del sistema produttivo per il perdurare della crisi economica, si è ritenuto necessario rafforzare i servizi rivolti a questo particolare target di utenza.

Si tratta, in particolare, di servizi dedicati a lavoratori che spesso si presentano al Centro per l’Impiego in una condizione di “fragilità” professionale e sociale causata dalle dinamiche evolutive del mercato del lavoro, che privilegiano figure professionali polifunzionali a discapito di quelle tradizionali. Queste invece sono state colpite dalle crisi aziendali legate a settori produttivi non più competitivi nell’economia locale, e i lavoratori si trovano coinvolti in processi di razionalizzazione e ristrutturazione delle imprese, essendo esposti ad un’esclusione prematura dal mercato del lavoro e soggetti a situazioni di disagio emotivo e sociale.

Per questo il CpI di Livorno ha ideato percorsi di consapevolezza, valorizzazione e riconoscimento delle competenze e supporto degli over 40 disoccupati e inoccupati, che spesso necessitano di attivarsi e di rafforzarsi con soft skills per mettersi in gioco in contesti o in forme lavorative nuove, assumendo un atteggiamento attivo e aperto che consenta loro di cogliere eventuali nuove opportunità di inserimento lavorativo.

Si prevede un percorso di orientamento e ricerca attiva del lavoro che ha come obiettivi:

- stimolare l’attivazione e il potenziamento dell’occupabilità del soggetto attraverso il colloquio individuale

- analizzare e valorizzare le competenze pregresse, individuando nuovi obiettivi professionali attraverso lo sviluppo di strategie di self marketing (presentazioni di sé e incremento di soft skills)

- pianificare azioni concrete attraverso l’implementazione della propria autocandidatura con l’utilizzo di motori di ricerca e piattaforme online per il lavoro.

L’utente deve essere iscritto al CpI e avere compiuto 40 anni. Il servizio viene proposto dagli operatori addetti al primo contatto, dopo la verifica delle condizioni di disoccupazione, e l’utente aderisce al servizio esclusivamente su base volontaria. Su questa base l’utente contatta l’operatore dello Sportello over 40 per un appuntamento, durante il quale viene concordato il percorso di orientamento/formazione in risposta alle necessità di riqualificazione o supporto individuate.

Fanno parte del percorso le sessioni di apprendimento per:

- percorsi specifici con i moduli Trio (per esempio informatica, ma anche comunicazione, self empowerment, presentazione ai colloqui, ecc)

- stesura del Cv con supporto del tutor - gruppi informali di inglese

- orientamento all’imprenditoria

- indirizzo verso lo sportello Eurodesk.

Garanzia Giovani

Il "Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani" (in breve "Programma Garanzia Giovani") è un progetto straordinario per garantire che i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano un percorso formativo per conseguire un titolo di studio, ricevano un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o servizio civile. Garanzia Giovani in Toscana va a integrare le opportunità inserite all'interno del progetto della Regione Toscana Giovanisì.

Per aderire a Garanzia Giovani in Toscana, ed usufruire delle opportunità di formazione e lavoro previste dal progetto, occorre registrarsi all’apposito portale. E’ possibile selezionare un Centro per l'Impiego con cui concordare un percorso personalizzato per l'inserimento lavorativo o di formazione professionale (Patto di servizio).

L'accompagnamento al lavoro è una delle misure attivabili all'interno del percorso personalizzato individuato per il giovane e si occupa di progettare e attivare strumenti di inserimento lavorativo, sostenendo il giovane nelle fasi di avvio e ingresso alle esperienze di lavoro, attraverso:

- scouting delle opportunità più adatte al profilo del giovane

- definizione e gestione della tipologia di accompagnamento e tutoring - matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane.

Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi sono le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.

I giovani rappresentano anche lo specifico raggio di azione del programma “Garanzia Giovani”

attivo dal mese di maggio del 2014. L’obiettivo del Programma è proprio quello di offrire ai giovani NEET al di sotto dei 30 anni di età un sostegno fondato su politiche attive di istruzione, formazione ed inserimento nel mondo del lavoro tramite l’adesione volontaria a specifici percorsi appositamente individuati dai servizi pubblici per l’impiego (CPI).

Soggetti iscritti a al programma G.G. che hanno ricevuto almeno un azione di politica attiva nel periodo gennaio-settembre 2016

Centro Impiego soggetti

Livorno 713

Rosignano/Cecina 183

Piombino 152

Piombino 152