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Un punto di orientamento e un rimedio contro la solitudine

2.2 I motivi della partecipazione alle riunioni

2.2.3 Un punto di orientamento e un rimedio contro la solitudine

Altro ruolo importante della Colonia è quello di dare un appoggio alle persone appena arrivate, che in una gran parte sono novelle spose con una vita tutta nuova da (ri)costruire. Queste giovani arrivano alla Colonia spaesate e le accomuna spesso un sentimento di solitudine poiché il marito ha già un lavoro e nel caso in cui sia spagnolo, questi ha anche una rete di amicizie e di familiari. Ciò che principalmente cercano le donne che provengono da una situazione simile è un aiuto ad orientarsi in una città completamente nuova partendo da un punto di riferimento conosciuto: altre donne messicane.

Hay cosas que yo ya se y que le podría enseñar a otra que acaba de llegar y hay cosas que yo no se pero que otra, que tiene mucho más tiempo que yo, me puede enseñar, ¿no? Entonces esta retroalimentación, yo creo, que es lo más interesante para que puedas asistir a un grupo de estos ¿no? Porqué finalmente a ti cosas que te están pasando pues, para ti son nuevas completamente y “¿ahora que tengo que hacer? Me he enfrentado a este nuevo proceso, a esta nueva cuestión, pero ¿como hago?”, y entonces otra, que ya tiene aqui 8 años, te dice: “aaa, pues esto es muy sencillo, tienes que hacer esto, otro y aquello”. Y entonces claro, yo a una que acaba de llegar le digo pues “esto es muy sencillo, tienes tal o cual o lo que sea”. (Adriana)

Aldilà del gruppo di accoglienza, che dà già un significativo supporto di orientamento, Adriana dice che è importante anche la semplice interazione tra membri della Colonia. Essendo questa costituita da persone di tutte le età, è facile incontrare storie di vita diverse.

59 Le giovani arrivate hanno l’opportunità di parlare facilmente con donne che per esempio vivono a Madrid da molti anni. Credo che questo confronto le aiuti molto ad orientarsi e a sentirsi più sicure. Ciò che mi sembra interessante sottolineare, è che queste giovani vengono a cercare un sostegno non solo dal marito, ma anche da persone inizialmente sconosciute che però provengono dalla stessa nazione. Forse ci si sente più comprese perché si ha vissuto le stesse esperienze e provato uguali emozioni.

In particolare ricordo una ragazza giovane, Angelica, con la quale sono riuscita ad avere un breve dialogo. Era appena arrivata a Madrid, non aveva un lavoro né amici e parenti. Mi dice che per lei è una situazione difficile perché si sente sola. Il marito di giorno lavora e le persone con cui esce ogni tanto sono gli amici di lui. È venuta alla Colonia sia per occupare il tempo che per trovare conforto e nuove amicizie.

A questo bisogno di farsi indirizzare la strada da percorrere per creare più serenamente la propria vita a Madrid, si aggiunge la necessità di non sentirsi soli. Il tema della solitudine è emerso spesso con modalità diverse tra le intervistate.

Il caso di Nancy, la quale scopre la Colonia dopo tanti anni vissuti in territorio spagnolo, è quello più significativo. Nancy ha circa cinquant’anni, ha due figli, una di venti e l’altro di ventitrè. È dall’82 che vive in Spagna e abita in un paese fuori Madrid. Mi racconta che suo marito si ammalò di cancro e che dopo quattro anni molto difficili morì. In un primo periodo dopo la morte del marito cercò di fare qualcosa per distrarsi dal dolore e si iscrisse a dei corsi di lingue. Questo però non l’aiutò, continuava a sentirsi angosciata e abbandonò gli studi. Visse un periodo di forte depressione anche perché, con il marito, erano abituati a stare solo tra di loro, così anche gli amici erano pochi.

Bueno yo, sobretodo porqué yo al quedar viuda me sentia muy sola ¿sabes? Yo al quedar viuda... yo y mi esposo no teníamos... realmento teníamos uno, dos amigos, pero no eramos de ir a bar, de hacer mucha vida. Pues nosotros eramos nuestros hijos y nosotros. Practicamente dos o tres veces al año veíamos a nuestros amigos y nadamás. Pero ya fallece mi marido, me sentía muy sola y tuve un problema de depresión muy fuerte. Y a los tres años que murió mi marido, me vino una depresión y adelgazé muchísimo, perdí como 13 quilos o muchísimos quilos.(Nancy)

Il coniuge e i figli per lei rappresentano quasi tutta la sua realtà così, con la scomparsa del marito, viene a mancare anche una figura adulta a lei parallela con la quale condividere le gioie e i problemi della vita. In questo caso quando il marito era in vita, Nancy non ha

60 sentito la necessità di cercare o entrare a far parte di un gruppo di connazionali, l’equilibrio creato con i suoi familiari più stretti le bastava da non sentire nemmeno il bisogno di frequentare spesso gli amici.

È quando muore il marito che si ritrova sola e inerme di fronte al grande dolore provato. Ed è dopo questo duro periodo che inizia a frequentare le riunioni della Colonia.

Yo llevo un año en la Colonia, un año y tres meses. Antes no iba ni sabía de la Colonia. [...] Como mi amiga me aconsejó ir a la Colonia, yo me sentia muy sola. Me decían que tenía que hacer un poco de vida social, que yo vivo a un pueblo aquí en España, o sea, me parece que la gente es muy reservada, o sea, no te dejan entrar en su circulo. [...]Pues, sobretodos yo empezé ir a las reuniones porqué yo me sentía muy sola. Yo, despues de morir mi marido, me sentía muy sola y tenía la necesidad de hablar con alguien, de conversar. (Nancy)

Il motivo iniziale e principale per il quale Nancy inizia a seguire le riunione è la solitudine e quindi il bisogno di parlare con qualcuno, indipendentemente dalla sua nazionalità. È un’amica messicana che le consiglia di entrare nella Colonia, non proviene dalla stessa Nancy l’idea di cercare un gruppo di messicani. Le chiedo quindi se si trova meglio a parlare con messicani piuttosto che con spagnoli e mi risponde:

No es que me encuentre más a gusto, o sea, yo la verdad hablo con un español o con un mexicano y me encuentro a gusto porquè yo soy muy sociable. Lo que pasa es que yo, donde vivo yo, echaba de menos un poco de vida social. [...] Yo tengo una vecina y creo que es con la que menos hablo. Más que nada me vine a la Colonia porqué me sentís solita, y como traté de integrarme, hacer amistad con españoles y no... (Nancy)

Ancora una volta emerge il problema dell’integrazione e del rapporto con gli spagnoli. Per Nancy non era necessaria la compagnia di messicani in particolare, ma è solo tra di loro che ha trovato una vera apertura e una facilità nel conversare.

Al bisogno di trovare un supporto morale, si aggiunge il desiderio di fare nuove amicizie. Come emerge da molte delle interviste, questa volontà è accentuata dalla difficoltà nelle relazioni con gli spagnoli. Io stessa, sulla base di circa un anno di vita a Madrid, posso confermare di aver percepito questa “chiusura” da parte dei ragazzi spagnoli tant’è che le amicizie più significative di questa esperienza le ho costruite con ragazzi francesi e inglesi. Molte messicane, in particolare quelle sposate con uno spagnolo, mi hanno raccontato che gli amici del compagno erano quasi tutti gli stessi dall’asilo. Mi hanno spiegato che si

61 formano questi nuclei, circoli di amicizie molto consolidate ma altrettanto chiuse. È comprensibile dunque che ci si senta isolati se si ha la sensazione di non essere graditi ai cittadini del paese ospite.