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Quadro riassuntivo sull’andamento della disuguaglianza in Brasile

CAPITOLO 4: IL RAPPORTO TRA SVILUPPO E DISUGUAGLIANZA IN BRASILE

4.5 Quadro riassuntivo sull’andamento della disuguaglianza in Brasile

Riassumendo quanto detto finora, il Brasile è sempre stato ed è tuttora un paese estremamente disuguale soprattutto per quel che riguarda la distribuzione di reddito e ricchezza.

L’epoca coloniale e l’instaurazione di un modello di crescita economica basata sull’esportazione di materie prime e sull’adozione d’istituzioni estrattive come quelle descritte da Acemoglu e Robinson160

sono all’origine della disuguale organizzazione sociale del Brasile. Infatti, durante i tre secoli di dominazione coloniale prende forma e si consolida la polarizzazione della società e la contrapposizione tra l’élite agraria e la massa della popolazione, una parte rilevante della quale è in condizioni di schiavitù, relegata ai margini del mercato e costretta a vivere di un’economia di sussistenza. Inoltre, il modello primario-esportatore è anche la radice delle disuguaglianze regionali che caratterizzano il Brasile e, in particolare della contrapposizione tra la regione nord orientale e quella sud orientale.

Confermando quanto sostenuto da Acemoglu, Johnson e Robinson161, le istituzioni estrattive sorte

durante l’epoca coloniale permangono anche dopo l’indipendenza e contribuiscono a elevare, o comunque a mantenere stabili, i livelli di disuguaglianza. Infatti, sia il ciclo del caffè, ultima fase del

157 Paes de Barros, R., 2007. A Efetividade do Salário Mínimo em Comparação à do Programa Bolsa Família como Instrumento de redução

da Pobreza e da Desigualdade. Op. Cit.

158 Paes de Barros, R., 2007. A Efetividade do Salário Mínimo em Comparação à do Programa Bolsa Família como Instrumento de redução

da Pobreza e da Desigualdade. Op. Cit.

159 Paes de Barros, R., Henriques, R. e Mendoça, R., 2001. A Estabilidade Inaceitável: Desigualdade e Pobreza no Brasil. Op. Cit. 160 Acemoglu, D.; Robinson, J. A., 2013. Perché le Nazioni Falliscono. Alle Origini di Prosperità, Potenza e Povertà. Tradotto

dall’inglese da M. Allegra e M. Vegetti. Milano: il Saggiatore

161 Acemoglu, D., Johnson, S. e Robinson, J.A., 2000. The Colonial Origins of Comparative Development: An Empirical Investigation.

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modello primario-esportatore che raggiunge il pieno dello sviluppo dopo l’indipendenza, sia il modello d’industrializzazione come sostituto delle importazioni continuano a promuovere un’organizzazione sociale basata sul predominio di una ristretta élite che detiene non solo il potere economico che deriva dalla proprietà del capitale e dei mezzi di produzione ma anche il potere politico che le permette di perpetrare un tale circolo vizioso. Tale contrapposizione è particolarmente evidente negli ultimi decenni del periodo di sostituzione delle importazioni in cui il Brasile è spesso definito come un paese sottosviluppato ma industrializzato. La condizione di sottosviluppo industrializzato, secondo la definizione data da Bresser Pereira162, è caratterizzata dal dualismo e dagli squilibri esistenti nella

distribuzione del reddito e della ricchezza tra capitalisti e tecno-burocrati da una parte e lavoratori salariati dall’altra, nella distribuzione della ricchezza a livello regionale, nella contrapposizione tra agricoltura e industria e nello squilibrio esistente tra il settore monopolista, dominato dalle grandi imprese pubbliche e private, e quello competitivo in cui operano le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi.

Il circolo vizioso che porta alla perpetrazione di tali squilibri e, di conseguenza, agli alti e stabili livelli di disuguaglianza caratteristici del Brasile verrà gradualmente interrotto grazie all’avvio di un processo di empowerment. Acemoglu e Robinson163 descrivono l’empowerment come una delle chiavi per passare

dal circolo vizioso in cui istituzioni politiche estrattive sostengono e rafforzano istituzioni economiche estrattive al circolo virtuoso in cui l’affermazione di istituzioni politiche inclusive permette la creazione d’istituzioni economiche sempre più inclusive che, a loro volta, rendono possibile l’instaurazione di un processo di crescita economica sostenuta e condivisa dalla maggioranza della popolazione. Nel caso del Brasile, Acemoglu e Robinson164 fanno coincidere l’inizio del processo di emporwerment, che consiste

nella distribuzione del potere politico a fasce sempre più ampie della popolazione, con lo sciopero che ha luogo il 12 maggio 1978 in una fabbrica di autocarri della città di San Bernardo nello stato di San Paolo. La protesta, guidata da Luiz Inàcio Lula da Silva cioè l’allora presidente del sindacato dei metalmeccanici della città di San Bernardo, è considerata come l’inizio di una più vasta reazione sociale nei confronti della dittatura militare, periodo durante il quale le disuguaglianze sociali ed economiche si erano fortemente acuite. Il processo di empowerment così iniziato prosegue con la nascita del partito dei lavoratori, un partito che riunisce un ampio schieramento sociale di cui fanno parte non solo i sindacalisti ma tutti coloro che ricevono uno stipendio e i poveri in generale. La formazione del partito dei lavoratori, che avrà un graduale e ampio successo elettorale, è il simbolo della rinascita della democrazia brasiliana e dell’avvio della costruzione d’istituzioni politiche più inclusive in grado di portare il Brasile verso il pluralismo.

162 Bresser Pereira, L. C., 1997 (3a ed.). Economia Brasileira. Uma Introdução Crítica. Op. Cit.

163 Acemoglu, D.; Robinson, J. A., 2013. Perché le Nazioni Falliscono. Alle Origini di Prosperità, Potenza e Povertà. Op. Cit. 164 Acemoglu, D.; Robinson, J. A., 2013. Perché le Nazioni Falliscono. Alle Origini di Prosperità, Potenza e Povertà. Op. Cit.

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Il ritorno del Brasile alla democrazia e al pluralismo ha permesso la ripresa della crescita economica e la riduzione della disuguaglianza a partire dagli anni ’90 e, in particolare, durante i mandati presidenziali di Cardoso prima e di Lula e Rousseff poi. Infatti, le azioni principali del governo Cardoso, cioè il piano di contenimento dell’inflazione, il processo di liberalizzazione economica e quello di privatizzazione, hanno permesso al paese di superare il decennio perduto rappresentato dalla crisi degli anni ’80 e di porre le basi per una nuova fase di crescita economica che andasse a beneficio di un’ampia fetta della popolazione.

La crescita economica e soprattutto la riduzione della disuguaglianza sono ancora più evidenti e accelerate dalla conquista della presidenza del Brasile da parte di Lula, il candidato del partito dei lavoratori, nel 2002. I governi Lula sono stati in grado di innescare entrambi questi sviluppi grazie alla

situazione favorevole dell’economia internazionale, almeno fino al 2008, alla continuazione delle politiche macroeconomiche del governo precedente e all’estensione del mercato dei consumatori attraverso la politica di valorizzazione del salario minimo e la creazione del programma Bolsa Família.

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CAPITOLO 5: L’ESPORTAZIONE DEL MODELLO