Per avere una visione completa circa la diffusione dei social network è necessario fare un passo in dietro per cercare di capire la situazione, in merito alla dotazione e all’uso delle nuove tecnologie e di Internet, nella Regione Toscana.
Per fare ciò sarà necessario fare riferimento ai dati contenuti nel Rapporto della Regione Toscana del 2014 intitolato “La società dell’informazione e della conoscenza in Toscana” che offre una fotografia sullo scenario Toscano in merito alla diffusione delle nuove tecnologie e di Internet.
“Tra i beni e servizi appartenenti alle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, quelli più diffusi tra le famiglie in Toscana sono ad esempio : il personal computer (65%) e l’accesso a Internet (62%), molto alta è anche la percentuale delle famiglie in Toscana che possiedono un cellulare abilitato per la connessione ad Internet (48%). In linea generale, risulta che, le famiglie toscane mostrano una propensione al possesso dei beni tecnologici superiore al dato nazionale”106
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In base a tali dati si capisce bene come la Toscana sia una regione abbastanza sviluppata in merito alla dotazione tecnologica in quanto, di anno in anno, la dotazione tecnologica delle famiglie si è ampliata.
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L. Iannelli, Facebook &Co.Sociologia dei Social Network Site, 2010, Guerini Scientifica, pag 151
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Rapporto 2014 Società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, Regione Toscana, pag 12
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Un dato sconcertante riguarda invece la percentuale di famiglie così dette “refrattarie” alla tecnologia (pari al 30,0% in Toscana e il 34,0% in Italia).
Nonostante la Regione Toscana abbia attivato numerosi progetti volti ad aumentare la copertura del territorio in banda larga, la percentuale delle famiglie refrattarie alla tecnologia è ancora molto ampia. Tali progetti sono stati attivati dalla regione con entusiasmo e con la piena consapevolezza del fatto che “le dotazioni tecnologiche rappresentano il prerequisito di base per accedere alle opportunità che la rete mette a disposizione e che personal computer e accesso a Internet veloce siano le chiavi per entrare nella Società dell’Informazione”107
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Rispetto alla situazione italiana, possiamo affermare che la Toscana si dimostra essere una regione abbastanza dinamica in materia di alfabetizzazione digitale e di uso delle tecnologie informatiche.
A tal proposito risulta importante capire quali sono le attività maggiormente svolte su Internet dai cittadini toscani. Grazie ai dati forniti dal Rapporto della Regione Toscana è possibile fare una panoramica circa gli usi più frequenti che gli internauti toscani fanno del web.
Secondo la rilevazione infatti “la maggior parte degli utenti toscani si è rivolta al web in quanto fonte di informazione e conoscenza di vario genere, sia per documentarsi su temi attualità, consultando, leggendo o scaricando giornali, news e riviste (65,8%), sia per acquisire informazioni su beni e servizi commerciali (59,5%). Di rilievo la quota che si connette al web per usare servizi relativi a viaggi e soggiorni (46,1%). Il 36% ricorre alla rete per utilizzare servizi bancari online”108.
Nell’uso della rete si rilevano anche alcune specificità di genere. Diciamo che le attività che quotidianamente svolgiamo online tendono a distinguersi tra uomini e donne ossia, “gli uomini sono più predisposti verso attività come ad esempio
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Rapporto 2014 Società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, Regione Toscana, pag 13
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cercare informazioni su merci e servizi (59% contro il 41% delle donne), oppure vendere merci e servizi (66% contro il 34% delle donne) o ancora, nell’avvalersi di servizi bancari online (60% contro il 40% delle donne). Le donne sono invece più interessate alle informazioni sanitarie (60% contro il 47% degli uomini)”109
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Per completare il quadro, non possiamo non fare riferimento all’aspetto che più ci interessa in questa sede, ossia la possibilità di essere sempre connessi alla rete in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.
Dalle rilevazioni risulta che, “in Toscana, sono circa 600 mila le persone di 14 anni e più che usano il web per connettersi con device mobile in luoghi diversi da casa o dal posto di lavoro. In particolare, il 22,4% delle persone di 14 anni e più ha utilizzato il computer portatile, il 28% il telefono cellulare o uno smartphone e il 4,1% un altro dispositivo portatile. Sono soprattutto gli internauti toscani fra i 14 e i 24 anni ad accedere a Internet in luoghi diversi da casa o dal posto di lavoro utilizzando dispositivi mobili”110
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Come ben sappiamo la possibilità di poter comunicare via Internet si è ampliamente diffusa all’interno della nostra società, ormai è quasi una pratica che possiamo definire invisibile all’interno della routine della nostra vita quotidiana. L’evoluzione che nel corso degli anni sta caratterizzando il nostro modo di comunicare ha generato una crescita costante nella possibilità di interagire con gli altri tramite i servizi offerti dal web.
Dalla rilevazione possiamo infatti vedere come “l’83,3% dei toscani di 6 anni e più si collega ad internet per spedire o ricevere e-mail. Il 49,2% degli utenti usa come strumenti di comunicazione tra internauti l’invio di messaggi su chat, blog, newsgroup o forum di discussione online; contestualmente si assiste ad un incremento di ben 7 punti percentuali della quota di persone che partecipano a social network (dal 46,5% al 53,9%), grazie soprattutto alla diffusione di alcuni social network come Facebook e Twitter e di circa 5 punti percentuali di coloro
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Rapporto 2014 Società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, Regione Toscana, pag 29
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che consultano Wikipedia (dal 55,7% al 60,7%) ed effettuano telefonate e/o video chiamate attraverso la rete (dal 29,9 % al 35%)”111.
Sono tutte attività maggiormente diffuse tra i giovani, in quanto sono gli internauti tra i 15 e i 34 anni a dimostrare una forte confidenza con le tecnologie telematiche. Dalle rilevazioni messe in atto risulta che, la penetrazione dei social network è maggiore nella classi di età 15-19 anni e 20-24 anni.
Quindi possiamo affermare che Internet si presenta come lo strumento che facilita la partecipazione alla vita politica e sociale del paese e del territorio.
In seguito alle considerazioni fatte sino ad ora e ai dati resi disponibili dagli istituti di ricerca in tale ambito, è stato possibile avere una panoramica abbastanza esauriente circa le dinamiche che caratterizzano il nostro paese e la nostra regione di riferimento in merito alla diffusione delle nuove tecnologie e dell’uso di internet e di tutti i suoi strumenti che rendono possibile la comunicazione con gli altri in qualsiasi luogo e momento della nostra quotidianità.
Sappiamo che i social network rappresentano uno strumento ampiamente diffuso se non il preferito tra i giovani adolescenti per quanto riguarda la comunicazione, ma per avere un’idea chiara di che cosa succede sul nostro territorio, ossia la città di Livorno, sarà assolutamente necessario vedere più da vicino come tale fenomeno si presenta, vedere quali sono i benefici e quali invece le conseguenze che si riscontrano sui giovani adolescenti livornesi, quindi cercare di capire quale impatto può determinare l’uso dei social network tra i nativi digitali del nostro territorio.
Naturalmente, l’unico modo possibile per avere un quadro abbastanza chiaro circa tali dinamiche, sarà quello di intervistare alcuni adolescenti e cercare di trarre conclusioni utili a comprendere il fenomeno.
Per fare ciò, il metodo di rilevazione che adopereremo sarà l’intervista semistrutturata. In che cosa consiste ?
111 Rapporto 2014 Società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, Regione Toscana, pag
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Innanzitutto è necessario sottolineare cos’è un intervista: « possiamo definire l’intervista qualitativa come una conversazione a) provocata dall’intervistatore, b) rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione e c) in numero consistente, d) avente finalità di tipo conoscitivo, e) guidata dall’intervistatore, f) sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di interrogazione »112.
Naturalmente esistono diversi tipi di intervista che si differenziano per il loro grado di standardizzazione ossia per il diverso grado di libertà che viene concesso ai due attori coinvolti ossia l’intervistato e l’intervistatore. Infatti esistono tre diversi tipi di intervista: strutturata, semistrutturata e non strutturata. Per raggiungere il nostro obiettivo adopereremo la seconda, ossia l’intervista semi- strutturata, ma cos’è?
Con l’uso dell’intervista semistrutturata « l’intervistatore dispone di una “traccia”, che riporta gli argomenti che deve toccare nel corso dell’intervista. L’ordine col quale i vari temi sono affrontati e il modo di formulare le domande sono tuttavia lasciati alla libera decisione e valutazione dell’intervistatore. Egli è libero di impostare a suo piacimento la conversazione all’interno di un certo argomento, di porre le domande che crede e con le parole che reputa migliori, spiegarne il significato, chiedere chiarimenti quando non capisce, approfondimenti quando gli pare che ciò sia necessario, stabilire un suo personale stile di conversazione »113.
Ora che abbiamo chiarito il metodo di rilevazione è necessario capire quali sono i soggetti da intervistare: naturalmente si tratterà di adolescenti, con un’età compresa tra i 14 e i 18 anni e che vivono sul territorio di riferimento, Livorno.
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P.Corbetta, Metodologia e tecnica della ricerca sociale, 1999,Il Mulino, pag 405
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