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R EPARTO F ORNI

Nel documento Italiana Coke S.r.l. (pagine 21-24)

4 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO E DELLE ATTIVITÀ AUSILIARIE

4.2 R EPARTO F ORNI

L'impianto attualmente in esercizio è da 4 batterie di forni per la distillazione del carbone fossile in esercizio e precisamente:

n° 2 batterie Otto Compound a 37 camere di distillazione ciascuna destinate principalmente alla miscela per fonderia;

n° 1 batteria Otto Compound a 30 camere di distillazione utilizzate prevalentemente per coke metallurgico;

n° 1 batteria di forni Coppée a 17 camere di distillazione utilizzate prevalentemente per coke metallurgico;

per un totale di 121 camere di distillazione, riscaldate dalla combustione di gas di cokeria depurato mediante 28 bruciatori posizionati lungo apposite camerette (piedritti) ricavate nel refrattario che divide ciascuna camera da quella contigua. Le camere dei forni vengono caricate di carboni fossili e scaricate del coke utilizzando apposite macchine che si muovono sui lati principali delle batterie. La

“macchina caricatrice” provvede al carico dei carboni fossili all’interno delle camere, operazione eseguita dall’alto per gravità. Tali macchine sono dotate di tramogge contenenti le miscele da infornare, prelevate dai silos in muratura sovrastanti le batterie, e di condotti telescopici per convogliare il fossile nelle camere di distillazione attraverso le bocchette superiori di cui queste ultime sono dotate.

Le miscele di carboni fossili, infornati secondo orari e sequenze stabilite nelle camere di distillazione, vengono portate a temperature tra i 1000 °C e 1300 °C per la cokificazione. La durata del processo varia a seconda delle caratteristiche del coke prodotto dalle 22 (coke per il mercato

“metallurgico”) alle 32 ore. Al termine della cokificazione si procede allo sfornamento mediante una delle apposite "macchine sfornatrici", semoventi su rotaie lateralmente alle batterie, munite di una trave orizzontale terminante con una "testa" disposta perpendicolarmente alla trave stessa ed avente dimensioni leggermente inferiori alla sezione delle camere dei forni. Tale trave, sospinta all’interno della camera, scorre su tutta la lunghezza della camera stessa e sposta il coke incandescente verso il lato opposto dove, attraverso la gabbia di una delle macchine "guida coke", viene raccolto nel "carro di spegnimento" e trasportato allo spegnimento. Le macchine sfornatrici e guida coke sono dotate di:

dispositivi meccanici per l'apertura e la chiusura delle porte laterali della camera di distillazione, attraverso le quali passano la trave di sfornamento e il coke da scaricare;

dispositivi meccanici raschiatori per la pulizia degli organi di tenuta delle porte.

Le sfornatrici sono altresì dotate di un'asta spianatrice per livellare i cumuli di carbone all'interno della camera di distillazione dopo l’infornamento. Il carro di spegnimento, una volta riempito con il coke distillato incandescente, viene portato sotto una delle due cappe dove riceve una doccia di acqua industriale per lo spegnimento del coke prodotto. Durante tale operazione, della durata di circa tre minuti, il vapore prodotto è convogliato in atmosfera attraverso le cappe di aspirazione, che lo scaricano a 44 m di altezza. La quantità di acqua utilizzata per ogni spegnimento è di circa 16 metri cubi, di cui la metà evapora ed la restante è raccolta in vasche di decantazione dove, dopo la separazione del polverino trascinato, viene rimessa nel ciclo di spegnimento coke. Il gas, prodotto durante la fase di distillazione dei fossili, viene raccolto in polmoni denominati bariletti ed inviato alle successive lavorazioni mediante collettori.

4.2.2 Potenzialità nominale

La potenzialità nominale dell’impianto è pari a 1950 t giornaliere di miscela di carboni fossili in infornamento, corrispondente ad una produzione di coke tout venant di 1550 t. La differenza tra le due quantità indicate rappresenta la produzione di:

gas di cokeria

surplus di acque di processo prodotto dalla condensazione del vapore presente nel gas greggio

catrame di cokeria (coal tar)

parte ammoniacale del solfato d’ammonio prodotto in cokeria

zolfo da depurazione dell’idrogeno solforato

L’autorizzazione della Giunta Regionale alla prosecuzione dell’esercizio (rilasciata ai sensi dell’art.

12 del D.P.R. N° 203/88), fissa in 115 operazioni al giorno il limite massimo di esercizio degli impianti; su tale limite è calcolata la potenzialità di sopra indicata.

4.2.3 Utilizzo attuale

L’esercizio medio attuale degli impianti comporta l’impiego di 1450 t giornaliere di miscela di carboni fossili in infornamento, corrispondente ad una produzione di coke tout venant di tonn. 1150.

4.2.4 Principali strutture ed impianti

Il complesso delle batterie forni è composto da n. 4 gruppi di camere di distillazione attive (n. 3 di costruzione Otto e n. 1 di costruzione Coppèe) e da n. 2 spente, per un totale funzionante di n. 121 camere di pirolisi. Il complesso è completato dagli impianti accessori per l’estrazione del gas formatosi durante la pirolisi, compreso l’impianto jumper pipes per la doppia aspirazione nella fase di caricazione dei forni, e per l’alimentazione dello stesso per la fornitura dell’energia termica necessaria al processo. Il complesso delle batterie è sovrastato da n° 2 torri silos (silos forni) per lo stoccaggio della miscela pronta da infornare. Sul lato coke delle torri è ricavato il camino per il convogliamento in atmosfera del vapore prodotto dallo spegnimento del coke con acqua industriale.

Sopra uno di tali camini (quello tra la 2° e la 3° batteria) è installato un impianto di abbattimento delle polveri. Le batterie sono attrezzate su tre lati con vie di corsa in materiale rotabile per la traslazione delle macchine di carico e scarico dei forni, e precisamente sul piano di carico per la macchina infornatrice, su apposita passerella laterale alle camere (che copre gli impianti di alimentazione aria dei bruciatori forni) per la macchina guida coke, su apposita via ricavata sul lato coke delle batterie per il carro di spegnimento ed infine, sul lato opposto, su platea antistante le batterie per la sfornatrice. Tra le batterie, in corrispondenza dei silos forni e dei piani freddi di

divisione sono ricavati gli uffici di reparto e locali per le attività ausiliarie (manutenzione, magazzini, centrale aria compressa, sala controllo forni ecc.).

I principali macchinari utilizzati in reparto sono:

n° 3 macchine infornatrici, tutte attrezzate per il carico con camera in depressione, due dotate altresì dei leverismi per il funzionamento dell’impianto jumper pipes;

n° 3 macchine per lo sfornamento del coke;

n° 3 macchine “guida coke” per l’apertura delle chiusure delle camere e il convogliamento del coke incandescente;

n° 1 carro di raccolta e spegnimento del coke automatico con traslazione a fune

n° 1 carro di riserva non in linea.

4.2.5 Cronistoria delle batterie 1a Batteria:

Anno di costruzione 1938

Ricostruzione nel 1965 2a Batteria

Anno di costruzione 1936

Ricostruzione nel 1967 3a Batteria

Anno di costruzione 1936

Ricostruita a nuovo nel 1950

Spenta il 22/8/80 4a Batteria

Anno di costruzione 1940

Ricostruita a nuovo nel 1960

Rifacimento colonne montanti e bariletto seconda metà del 1986

Rimessa in marcia il 15/1/86 5a Batteria - sezione A

Anno di costruzione 1956

In "Veilleuse" il 5/6/86

Rimessa in marcia il 10/4/90 5a Batteria - sezione B

Anno di costruzione 1957

Spegnimento controllato 1/8/1983

4.3 Reparto Coke – Linee Fonderia e Metallurgico

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