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A TTIVITÀ DI GESTIONE , TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SVOLTE NEL SITO

Nel documento Italiana Coke S.r.l. (pagine 109-114)

13 RIFIUTI

13.2 A TTIVITÀ DI GESTIONE , TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SVOLTE NEL SITO

13.2.1 Deposito temporaneo dei rifiuti e modalità di conferimento

I materiali di rifiuto, con la sola eccezione dei detriti inerti avviati al recupero interno secondo la procedura di cui al paragrafo 13.2.2, vengono conferiti agli impianti delle imprese di trattamento mediante trasportatori autorizzati ai sensi della vigente normativa.

I conferimenti sono programmati periodicamente con l'obiettivo, da un lato, limitare le necessità di stoccaggio dei rifiuti all’interno dello stabilimento dopo la loro raccolta, ma nel contempo di massimizzare i quantitativi conferiti e ottimizzare le operazioni di trasporto, tenendo conto anche delle esigenze degli impianti di destinazione.

I rifiuti per i quali è possibile limitare il ricorso allo stoccaggio interno, e che pertanto possono essere gestiti tempestivamente o ricorrendo al deposito temporaneo come definito dall'art. 183 del D.L.vo 152/2006, sono avviati al recupero o allo smaltimento con le seguenti modalità:

la soluzione Stretford esausta viene ritirata direttamente dall’impianto di desolforazione con frequenza variabile in funzione delle esigenze di resa del processo; periodicamente vengono

anche estratti dall’impianto residui di fondo di consistenza più densa, anch'essi comunque avviati direttamente o in breve tempo ad idoneo impianto di trattamento autorizzato;

i rifiuti recuperabili assimilabili ai rifiuti solidi urbani, che vengono prodotti in modo saltuario o comunque non regolare (es. batterie e accumulatori, tubi fluorescenti, videoterminali e altre apparecchiature elettroniche da ufficio, cartucce e toner, ecc.), sono avviati a piattaforma di recupero in modo da contenere lo stoccaggio interno nei limiti del deposito temporaneo, ottimizzando comunque le operazioni di trasporto;

per i rifiuti prodotti in modo occasionale o a seguito di interventi straordinari viene comunque pianificato il relativo conferimento in modo da procedere, ogniqualvolta possibile, al conferimento all'atto del disfacimento e comunque entro i limiti fissati per il deposito temporaneo;

i rifiuti prodotti da attività di demolizione o bonifica, la cui gestione rimane a carico delle imprese, vengono tenuti a deposito temporaneo da queste ultime e, avviati allo smaltimento al raggiungimento dei quantitativi massimi e comunque prima della fine dei lavori.

Per il deposito temporaneo dei rifiuti vengono adottate le misure necessarie ad evitare contaminazioni dell’ambiente; in particolare i materiali contenenti sostanze pericolose vengono raccolti e confezionati in opportuni contenitori a tenuta (fusti, big-bags ecc.); e ricavata allo scopo, all'interno della medesima area destinata alla stoccaggio autorizzato, una zona con copertura superiore e laterale dedicata al deposito dei materiali di scarto gestiti secondo le norme del deposito temporaneo.

13.2.2 Stoccaggio provvisorio autorizzato di rifiuti pericolosi e non pericolosi

Per i restanti rifiuti (elencati nella tabella riportata al punto 3.2 dell'Allegato C) è stata presentata domanda di autorizzazione in regime di deposito preliminare (rifiuti destinati a operazioni di smaltimento) o messa in riserva (rifiuti recuperabili), istanza per la quale è stato richiesto l'inserimento nel procedimento di autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell'art. 5. comma 14, del D.L.vo 59/2005. L'iter per il rilascio di detta autorizzazione era già stato intrapreso dalla ditta ai sensi dell'art.208 del D.Lgs. N°152/06 e avviato dalla Provincia di Savona con nota Prot. N°42358 del 29/05/2007. La conferenza ha accolto favorevolmente detta richiesta come da verbale Prot.

N°67636 del 11/08/2007.

Il presente provvedimento pertanto costituisce altresì autorizzazione al deposito preliminare ex art.183 del D.Lgs. N°152/06 per le tipologie di rifiuti elencati nella tabella riportata al punto 3.2 dell'Allegato C.

Per lo stoccaggio autorizzato dei rifiuti prodotti, nella zona a monte dello stabilimento è stata realizzata una platea in calcestruzzo armato di circa 2000 m2 di superficie con gettata su reti elettrosaldate, disposte su due strati opportunamente distanziati, con maglie 15x15 cm e tondino di diametro 5mm, appoggiati su sottofondo rullato a macchina.

L'intera area ha opportune pendenze in modo che tutte le acque meteoriche di superficie vengano convogliate ad un pozzetto di raccolta e di decantazione di circa della capacità di circa 2 m3.

Di qui, tramite una tubazione in polietilene diametro 300 mm, lunga circa 20 m ed interrata ad una profondità non superiore ai 50 cm, le acque di superficie vengono incanalate entro la vasca di accumulo delle acque dilavanti le superfici a rischio di contaminazione dello stabilimento, dalla quale sono inviate al depuratore interno biologico e chimico-fisico.

Su parte della platea vengono posizionati dei cassonetti scarrabili da 20 m3 dotati di coperchio, del tipo stagno se destinati al contenimento dei rifiuti pericolosi.

Nelle immediate vicinanze dell'accesso alla platea è stata realizzata una tettoia per il ricovero di rifiuti in fusti di metallo o plastica e in big-bags.

Tutta l'area è stata opportunamente cintata e i cancelli di accesso chiusi con lucchetto per impedire l'entrata ai non addetti.

Tutti i cassoni scarrabili e tutti i contenitori saranno contraddistinti da apposite targhe indicanti la denominazione del rifiuto da contenere e il relativo codice europeo, in modo da identificare il rifiuto in maniera inequivocabile al fine delle successive operazioni di recupero o smaltimento.

Al raggiungimento del quantitativo massimo stoccabile di ciascuna tipologia di rifiuto, oppure al raggiungimento dei quantitativi sufficienti al carico completo del relativo mezzo di trasporto, viene effettuato il trasferimento per le successive operazioni di recupero o smaltimento a cura di impresa esterna convenzionata e dotata delle necessarie autorizzazioni per la gestione dei rifiuti.

13.2.3 Attività di recupero di rifiuti non pericolosi prodotti nello stabilimento

In conseguenza ai significativi interventi ed opere di manutenzione, ristrutturazione e modifica impiantistica previste nel programma di investimenti per il consolidamento dell'attività produttiva, l' azienda ha ritenuto opportuno prevedere la possibilità di procedere al recupero, nell'ambito di tali operazioni, laddove praticabile, dei rifiuti non pericolosi inerti provenienti da opere di demolizione di strutture edili o similari.

Infatti, nel corso delle attività di ripristino, modifica, costruzione vengono eseguite normalmente opere di scavo e lavori edili vari (es. demolizione e ricostruzione di parti di fabbricati e infrastrutture). Tali interventi possono determinare la formazione di terre, detriti e altro materiale inerte idonei all’utilizzo come materia prima, in particolare per la preparazione di sottofondi stradali e/o rilevati e per la realizzazione di attività di ripristino ambientale, conformemente alle norme tecniche specifiche che disciplinano tali opere e i materiali utilizzati.

Per quanto riguarda i recuperi ambientali si considerano le attività necessarie, o comunque collegate, all'esecuzione del progetto definitivo dell'intervento di messa in sicurezza operativa del sito dello stabilimento, redatto ai sensi del titolo V della parte IV del D.L.vo 152/2006, e approvato dal Comune di Cairo Montenotte con provvedimento n° 7/09 del 09/04/2009, come previsto dall'art.

5 del D.M. 05/02/1998.

L’attività di recupero comprende la messa in riserva dei rifiuti recuperabili prodotti dalle attività di cui sopra per garantirne la corretta gestione ai fini del successivo riutilizzo all’interno dello stabilimento qualora possibile e opportuno, ovvero il loro conferimento presso altri impianti di recupero autorizzati secondo le disposizioni vigenti.

Secondo i codici di cui all’allegato C alla parte IV del D.L.vo 152/2006 e s.m.i., e con riferimento al D.M. 05/02/1998, all. I, suball. I, par. 7, come modificato dal D.M. 186/2006, l’attività è pertanto classificata come:

R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche

R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli alle operazione R5 e R10

Nella tabella di cui al punto 3.1 dell'allegato C è riportato il riepilogo delle attività di cui sopra con riferimento alle tipologie di rifiuti inerti oggetto del recupero, le operazioni da cui essi provengono e le modalità di gestione ai fini del recupero. Tale tabella è aggiornata, rispetto a quella trasmessa al

Comune di Cairo Montenotte in data 11/09/2005, con riferimento alle disposizioni contenute nel D.M. 186/2006, che ha modificato tra l'altro le norme tecniche generali per il recupero di materia dai rifiuti ceramici e inerti.

Il competente servizio della Provincia di Savona ha provveduto all'iscrizione di Italiana Coke nel registro provinciale delle imprese che svolgono attività di recupero di rifiuti non pericolosi secondo le procedure semplificate (al n° 104).

L'area interno allo stabilimento, nei pressi del muro di cinta lato monte, dedicata alle attività di messa in riserva per il recupero di rifiuti inerti, è costituita da un piazzale della superficie di 1500 m2 circa, attiguo all'area dedicato allo stoccaggio dei rifiuti destinati al conferimento.

La superficie del piazzale è realizzata in conglomerato bituminoso compresso ed è dotata di canalette e pozzetto di raccolta delle acque dilavanti, che vengono convogliate in tubazione interrata agli impianti di trattamento. La zona in funzione delle esigenze operative, sarà delimitata tramite

new jersey e permetterà lo stoccaggio di circa 2000 m3di detriti in cumulo, suddivisi secondo le tipologie indicate, separando il materiale destinato al riutilizzo dai rifiuti in messa in riserva. Le acque di dilavamento della zona verranno raccolte in una vasca di predecantazione e da qui verso l’impianto di trattamento (impianto di sedimentazione e chiariflocculazione delle acque meteoriche lato Cairo) e successivo scaricate tramite lo scarico parziale autorizzato SP3 nel punto di recapito ufficiale degli scarichi nel canale A.

L'area destinata ai rifiuti inerti recuperabili è separata dalla piattaforma di stoccaggio provvisorio degli altri da un dislivello di alcuni metri, per cui le due zone rimangono fisicamente distinte.

13.2.3.1 Procedure tecniche per il recupero

Le operazioni di scavo e demolizione di strutture edilizie condotte all’interno dell’insediamento verranno eseguite con procedure idonee a separare dal materiale inerte destinato al recupero tutte le componenti eterogenee le quali saranno avviate al recupero e/o smaltimento secondo le procedure di gestione dei rifiuti prodotti.

Il materiale recuperabile, nella stessa circostanza, sarà preparato mediante lavorazione meccanica nelle caratteristiche richieste per il reimpiego [riduzione granulometrica idonea ad ottenere una pezzatura idonea (max 100 mm) utilizzando il mezzo di lavoro (escavatore dotato di “pinze di frantumazione” o analogo attrezzo)]. Il materiale verrà quindi trasportato e depositato nell'area di messa in riserva, e qui sottoposto a campionamento per l'esecuzione delle analisi necessarie alla verifica di accettabilità secondo le norme tecniche e ad eventuale ulteriore selezionatura.

A tale riguardo, per ogni singolo intervento di scavo e/o demolizione edile si provvederà al campionamento del cumulo di materiale ottenuto eseguendo n. 4 prelievi ogni 100 m3 circa e sottoponendo il campione ottenuto per successive quartature ad analisi di caratterizzazione e test di eluizione. I risultati analitici, oltre a confermare la classificazione del rifiuto come non pericoloso e inerte, dovranno rispettare i valori limite indicati nei seguenti dispositivi:

tabella in allegato 3 al D.M. 05.02.1998, come modificato dal D.M. 186/2006, sul test di cessione;

allegato 5 al titolo V della parte IV del D.L.vo 152/2006, tabella 1 colonna B sul terreno tal quale o sulla frazione < 2 mm, dove applicabile (cfr. tabella 2).

Gli eventuali lotti non conformi verranno trattati separatamente, identificati opportunamente e avviati allo smaltimento secondo le relative norme.

Il materiale selezionato, dai rifiuti rispondenti alle caratteristiche di cui sopra, verrà riutilizzato all’interno dell’insediamento, prevalentemente per la preparazione di sottofondi stradali e/o rilevati nell’ambito di opere di asfaltatura e pavimentazione, ivi comprese le opere previste nel progetto citato di messa in sicurezza operativa.

Il materiale eccedente al fabbisogno legato a tali opere sarà ceduto a soggetti autorizzati al recupero secondo le norme vigenti.

Il limite temporale previsto per la messa in riserva ai fini del riutilizzo è pari ad un anno, entro tale termine ciascun lotto di materiale se non riutilizzato verrà conferito ad impresa autorizzata per il recupero.

Nel documento Italiana Coke S.r.l. (pagine 109-114)