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CAPITOLO 5 – Esemplificazione su area di studio Pratiche di copianificazione intercomunale nella bassa valle del Foglia nella Provincia d

5.2 Analisi: accertamento dei dati relativi a servizi e spazi pubblic

5.2.2 Realizzazione della base cartografica.

Tornando invece alla metodologia di indagine, nonostante le difficoltà sopra descritte si è impostata un base cartografica in ambiente arcwiew anche attraverso la trasformazione della cartografia di base presente presso la Provincia in formato dwg. Ciò ha consentito di ottenere una carta tematica di maggiore leggibilità e con riferimenti topografici e territoriali più evidenti. Su questa base sono state quindi riportati i perimetri delle aree pubbliche come da PRG distinguendole tra attuate ed in corso di attuazione che per i fini dello studio possono essere assimilate. Analogamente si è provveduto per gli edifici pubblici precisando che per entrambe le categorie sono state tenute in considerazione solo gli immobili che abbiamo un effettivo utilizzo pubblico. Ad esempio non sono state censiti gli alloggi ERP in quanto seppure di proprietà comunali, si tratta di beni che hanno un utilizzo “esclusivo”. Diversamente, sono stati censiti tutti i plessi scolastici così come le aree sportive anche se spesso presentano modalità specifiche per la gestione degli accessi. Logicamente si è posta una maggiore attenzione sul sistema delle aree verdi in quanto rappresentano per eccellenza i soli spazi aperti che possano essere fruiti liberamente e comunque alla proprietà pubbliche presenti lungo le aste fluviali e principali sistemi di collegamento tra i diversi comuni. Per la delimitazione delle aree demaniali si è invece fatto ricorso ai

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limiti catastali che sono stati ridigitalizzati ottenendo un’individuazione del demanio fluviale oltre ad eventuali particelle catastali sempre riconducibili alla medesima proprietà. In quest’ultimo caso si sono evidenziate anche le superfici oggetto di concessione al fine di verificare e valutarne la potenziale disponibilità. 5.2.3 Verifica dei dati

Si tratta di una fase in cui le informazioni raccolte presso gli uffici comunali sono state confrontate con i riscontri in campo (schedatura delle aree con documentazione fotografica) e con i dati catastali (elenchi desunti dalle visure catastali). Il confronto ha consentito di verificare la corrispondenza dei limiti ed ubicazione delle aree ma soprattutto constatarne l’attuale utilizzo e stato.

L’analisi L’analisi, come precedentemente esposto, si è svolta attraverso una ricognizione sistematica delle aree pubbliche esistenti effettuata attraverso il confronto fra gli strumenti urbanistici vigenti ( i P.R.G. dei Comuni di Pesaro, S.Angelo in Lizzo la, Montelabbate, Tavullia, Colbordolo e Monteciccardo) e lo stato patrimoniale dei diversi Enti Amministrativi ( situazione catastale). Un primo dato oggettivo rilevato consiste nella scarsa corrispondenza fra i beni immobili accatastati di proprietà comunale e le aree pubbliche perimetrate nei piani regolatori. Ad essa si associa una generalizzata carenza di conoscenza da parte degli stessi enti del loro stato patrimoniale: un catasto scarsamente aggiornato ed ancora prettamente cartaceo non hanno aiutato nelle operazioni di ricognizione. Partendo da questi presupposti, l’analisi è stata soprattutto cognitiva e legata alle informazioni visive raccolte sul campo, comparate a quelle forniteci oralmente dai responsabili tecnici delle varie Amministrazioni comunali. Lo stato del materiale cartografico su cui si è operato è stato quasi esclusivamente cartaceo: ci si riferisce ai piani regolatori, di cui la maggioranza dei Comuni oggetto di indagine non dispone se non in formato esclusivamente stampabile (plot.file o raster) in quanto redatti da progettisti esterni alle Amministrazioni. Come base per la digitalizzazione delle aree rilevate si è adoperato il supporto raster catastale con la sovrapposizione delle relative tavole della Carta Tecnica Regionale in rapporto 1:10.000 forniteci in formato vettoriale. Il rilievo operato sul campo ha convalidato lo stato delle aree individuate in cartografia, fornendo ulteriori indicazioni anche sul loro attuale utilizzo.

Risultati

Dall’analisi effettuata si delinea un quadro intercomunale così articolato:

•Molto elevata è la dotazione di attrezzature sportive, talune di ambito non solo locale ma dedicate ad un bacino di utenza molto più ampio. In particolare numerosi sono i campi sportivi e le bocciofile collocati nell’ambito dei vari centri abitati, anche al di fuori dei capoluoghi dei diversi Comuni. Altrettanti sono i campi da gioco con valenza calcetto-

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pallacanestro, spesse volte parte di complessi parrocchiali. Lo standard di queste strutture è mediamente elevato, sia per originaria realizzazione che per stato manutentivo.

•Le aree verdi, da intendersi come giardini ed aree pubbliche attrezzate, sono concentrate nei centri abitati maggiori come Pesaro, Montecchio e le frazioni di Bottega e Morciola del Comune di Colbordolo. Altre aree, specie quelle legate a recenti lottizzazioni industriali, si connotano come semplici ritagli verdi, nella migliore delle ipotesi dotati di alberi in buono stato vegetativo (in particolare Quercus pubescens).

•Le attrezzature scolastiche sono equamente distribuite sul territorio dell’Unione dei Comuni. Per ogni centro abitato sono presenti scuole materne, mentre quelle elementari si collocano negli agglomerati maggiori, così come le scuole medie inferiori. I distretti scolastici per l’istruzione media superiore si collocano esclusivamente nel Comune di Pesaro. Gli edifici, soprattutto nei centri minori, sono estremamente recenti e quasi sempre contigui ad attrezzature sportive.

•Gli altri fabbricati a destinazione pubblica sono fondamentalmente: 1. le sedi dei Municipi e loro delegazioni,

2. le parrocchie, 3. le palestre,

4. altri edifici, un tempo con funzioni diverse, ora destinati ad attività culturali e ricreative.

Le previsioni dei piani per la realizzazione di nuove strutture pubbliche riguardano essenzialmente il soddisfacimento degli standards urbanistici: nuove aree verdi complementari alle lottizzazioni residenziali ed industriali private. Attualmente esiste anche qualche progetto per la realizzazione di collegamenti ciclo-pedonali che vadano ad affiancare quei pochi già esistenti. Solo nei Comuni di Colbordolo e Tavullia, e solo per le zone a valle, è possibile parlare di sistemi di piste ciclabili, in alcuni casi affiancate alla Strada Provinciale, in altri interne a quartieri residenziali. Per gli altri Comuni la difficoltà maggiore è legata alla pendenza dei collegamenti stradali, che assume anche valori considerevoli.

Scendendo oltre a questo dato generale si possono trarre ulteriori indicazioni analizzando il dato disaggregato per Comuni. Occorre ricordare ancora che le superfici analizzate fanno riferimento alle aree realizzate o in corso di realizzazione nel medio periodo contraddistinguendole quindi dalle semplici zonizzazioni di PRG che nelle interviste con gli uffici comunali, erano state individuate come di problematica o difficile attuazione.

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Comune Aree verdi realizzate Aree verdi in corso di realizzazione Superficie complessiva Pesaro 847100 2425300 3272400 Tavullia 326400 133200 459600 Montelabbate 86000 35600 121600 S. Angelo in Lizzola 152500 9000 161500 Monteciccardo 13700 0 13700 Colbordolo 266700 266700 533400 Totale superficie (mq) 1692400 2869800 4562200

Altra importante precisazione riguarda la localizzazione delle aree esaminate i particolare per quanto riguarda il Comune di Pesaro di cui si sono considerate sole le superfici interagenti con il sistema fluviale del Foglia. I dati, riferiti quindi ad uno scenario realistico, evidenziano che il sistema delle aree pubbliche complessivamente si sviluppa in oltre 450 ettari cui si aggiungono i circa 348 ettari di demanio fluviale, localizzati prevalentemente lungo l’asta del Foglia. Molti Comuni hanno utilizzato proprio tale direttrice come linea di sviluppo privilegiata, non solo per il verde, ma anche in termini di aree di completamento in particolare industriali che possono sfruttare le favorevoli morfologie dei terreni e la vicinanza con le grandi infrastrutture viarie . I Comuni di Pesaro e Colbordolo in particolare, triplicano e raddoppiano rispettivamente l’attuale superficie pubblica mentre sui comuni meno baricentrici rispetto all’asta fluviale, il dato oscilla molto ed è legato in sostanza alla dimensione dei centri urbani. In tal senso il più “rurale” dei comuni risulta Monteciccardo il cui verde urbano assolve più ad una funzione di natura estetica che funzionale proprio in virtù della ridotta dimensione del centro abitato. Tra le nuove aree si segnalano in particolare quelle previste dal Comune di Pesaro particolarmente estese ed accorpate tali da generare un importante corridoio fluviale in grado di ospitare non solo funzioni di parco urbano ma anche di sistema ambientale e corridoio ecologico. Relativamente al tema del collegamento tra le aree pubbliche, non si evidenzia un sistema strutturato di percorsi dedicati o piste ciclopedonali. In effetti poche sono le realizzazioni (complessivamente uno sviluppo di circa 3000 m) e anche le previsioni (circa 3800 m) ma ciò si motiva anche con l’assetto urbanistico dei centri abitati in particolare di quelli lontani dal fondovalle che non incentivano lo sviluppo di una rete di percorsi dedicati. In effetti giocano a sfavore la localizzazione ma anche l’impianto urbanistico, la dimensione degli abitati e la distanza tra gli stessi. Va inoltre considerato che per la maggior parte del territorio analizzato siamo in presenza di un paesaggio rurale con una polverizzazione insediativa che non “sollecita” esigenze di verde ed

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infrastrutture pubbliche dedicate alla fruizione dell’ambiente. Il ragionamento muta radicalmente se lo si colloca in un’ottica di prospettiva focalizzando in particolare l’attenzione sul tratto di fondo valle del Foglia racchiuso tra Pesaro e la frazione di Morciola. In quest’ambito si concentra infatti lo sviluppo urbanistico con previsioni di ampliamento e completamento di comparti produttivi e residenziali che produrranno quindi una concentrazione del tessuto urbano ed erosione dei territori rurali presenti sul fondovalle. In tale contesto diventa quindi necessario pianificare anche il sistema delle aree e del verde pubblico al fine di realizzare un “sistema” che dovrà assolvere una funzione non solo ricreativa e di reperimento degli standard urbanistici, ma anche una funzione ambientale ed ecologica dovendo preservare il corridoio fluviale.

Solo una corretta previsione in tal senso potrà evitare involuzioni che portino alla progressiva scomparsa del corridoio fluviale o peggio a soluzioni di continuità che ne limitino le funzioni sopra richiamate. Tornando al tema dei collegamenti, in questa prospettiva un efficace sistema di aree verdi lungo il principale corso d’acqua deve quindi prevedere anche un’adeguata sentieristica che può presentarsi anche con connotati “meno costruiti” rispetto ad aree urbanizzate. Ad esempio sarebbe opportuna una connotazione naturalistica dei materiali e tipologie costruttive e progettuali del verde e relative infrastrutture (piste su fondo naturale, linee di arredo specifiche, cartellonistica e segnaletica coordinata ecc.). Un ulteriore aspetto riguarda il tipo di infrastrutture presenti sul fondovalle in relazione agli insediamenti esistenti e previsti. Semplificando, è prevedibile una localizzazione del traffico pesante, ma non solo, lungo la strada di fondovalle che corre in destra idrografica e che rimane tra l’altro direttamente collegata con molte zone artigianali. Diversamente lungo la SS 423 che attraverso alcuni centri abitati, si può prevedere una diversa tipologia di traffico e comunque tendenzialmente più legato alla mobilità interna. Per quanto banale questo assetto può dettare anche indicazioni sulle scelte di localizzazione delle aree verdi e soprattutto della rete di piste ciclabili. In effetti queste ultime risulterebbero indubbiamente più efficaci se chiamate ad assolvere ad una funzione di collegamento diretto tra centri abitati così come per le aree verdi , una loro localizzazione a “cuscinetto” tra aree industriali e grande viabilità. Il sistema di collegamenti in realtà va messo in relazione anche alle funzioni e servizi pubblici presenti sul territorio tra cui prioritari gli impianti sportivi e le scuole.

In questo paragrafo vengono descritte sommariamente le tipologie di aree pubbliche censite in relazione alla loro funzione.

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