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Il REFERENDUM SUI MINARETI IN SVIZZERA

Il referendum proposto in Svizzera nasce come conseguenza delle richieste di costruzione dei minareti avanzate nei paesi di Wangen bei Olten, a Langenthal e a Wil. Tali richieste provocarono nella popolazione una massiccia resistenza.

A Wagen circa 380 persone hanno firmato una protesta contro l’edificazione del minareto; a Langenthal circa 3600 persone hanno firmato, e 6000 persone presentarono al Consiglio di Stato del cantone di Berna una petizione contro il di edificare minareti.

L’iniziativa popolare chiede il divieto di costruzione di minareti mediante una modifica dell’articolo 72 della Costituzione Elvetica 23 preposto alla tutela della pace religiosa nel paese. Sono numerose le definizioni che vengono date di minareto, secondo la definizione presente sul

23 Cfr. http://www.admin.ch/ch/i/rs/1/101.it.pdf Art. 72 Chiesa e Stato

1 La regolamentazione dei rapporti tra Chiesa e Stato compete ai Cantoni. 2 Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni possono prendere provvedimenti per preservare la pace pubblica fra gli aderenti alle diverse comunità religiose. Prima del referendum

66 dizionario della lingua italiana il minareto è una : «torre della moschea dalla quale il muezzin chiama i fedeli a pregare». Tuttavia il suo significato è ben più profondo. Numerose sono state le definizioni elaborate da illustri studiosi come il professor Heinz Gstrein, secondo il quale i minareti sono «segni della rivendicazione islamica dell’egemonia mondiale e simboli del trionfo...», oppure lo studioso Thomas Widner che ritiene che il minareto rappresenti il potere dell’Islam.

Mentre le nostre chiese cristiane servono esclusivamente per i riti religiosi come la messa o i matrimoni, le moschee sono anche luogo di azioni politiche ed economiche24. Si è giunti al referendum in seguito alla domanda presentata per la realizzazione di nuovi minareti ma bisogna tener presente che in Svizzera sono circa 160 le moschee e soltanto quattro di esse hanno il minareto, già soggetto a delle limitazioni per l’uso degli altoparlanti quando chiama a raccolta i fedeli per la preghiera, che avviene cinque volte al giorno. È il

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Cfr. http://www.minarette.ch/i/downloads/argomentario breve.pdf. Ultima consultazione: 27 febbraio 2013

67 Partito del Popolo (Pps), un movimento con dei caratteri conservatori che chiede alla popolazione di sostenere una proposta che impedirebbe la costruzione dei minareti sul territorio nazionale25. Una iniziativa popolare che ha una richiesta chiara l’edificazione dei minareti è proibita. Il volantino di propaganda proposto dal comitato raffigura una donna in burqa con molti minareti che sorgono sul suolo svizzero, quasi un’invasione.

Comitato

«Contro l'edificazione di minareti»

68 In Svizzera gli immigrati erano circa il 20% della popolazione e i musulmani contavano all’incirca il 5%, circa 400 000 persone in prevalenza turchi e bosniaci. Secondo uno studio del governo condotto nel 2000 circa 85% dei musulmani svizzeri non aveva grande interesse per le questioni religiose. I risultati del referendum all’interno dei principali Cantoni26. Sono i seguenti:

Risultati del referendum nei principali Cantoni

Cantone sì % no % Zurigo 239656 51.81 222923 48.19 Berna 220547 60.68 142886 39.32 Svitto 32752 66.29 16655 33.71 Obwaldo 9131 62.43 5496 37.57 Zugo 24632 56.68 18823 43.32 Soletta 60844 63.95 34293 36.05 Basilea- Campagna 56789 59.85 38095 40.15 Turgovia 56156 67.67 26829 32.33 26 Cfr. http://www.olir.it/ricerca/index.php?type_search=simple&Form_search_submitter= minareti+svizzera&x=12&y=9&res2sw=news&id=2355

69 Ticino 69283 68.09 32469 31.91

Vaud 97653 46.91 110504 53.09 Vallese 69145 58.04 49997 41.96 Neuchâtel 28310 49.17 29262 50.83

Dai risultati emerge che l’esito dell’iniziativa popolare contro i minareti depositata l’8 luglio del 2008 e che richiedeva di modificare l’articolo 72 della Costituzione Svizzera con l’introduzione nell’art 72 di un terzo capoverso che prevedeva il divieto di costruire dei minareti ha avuto successo. Con il 57% dei voti la Svizzera dice no alla costruzione dei minareti e vede modificato l’art 72 che regola i rapporti tra stato e Chiesa con l’introduzione di un nuovo capoverso27

.

La vittoria dell’iniziativa popolare ha suscitato un interessante dibattito sia all’interno del paese che negli stati esteri.

Il Consiglio federale e una netta maggioranza

27Cfr. http://www.admin.ch/ch/i/rs/1/101.it.pdf Art. 72 Chiesa e Stato

1 Il disciplinamento dei rapporti tra Chiesa e Stato compete ai Cantoni. 2 Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni possono prendere provvedimenti per preservare la pace pubblica fra gli aderenti alle diverse comunità religiose.

70 del Parlamento si erano dichiarati sfavorevoli all’iniziativa e sottolineano come questo risultato sia espressione di paure sollecitate e diffuse nella popolazione facendo leva su il diffondersi di correnti islamiche fondamentaliste.

Allo stesso tempo però veniva precisato che il divieto riguardava solo la costruzione dei minareti, dunque è sempre possibile per la popolazione musulmana costruire nuove moschee. Questo risultato non deve essere letto come un rifiuto, come un’ opposizione alla comunità musulmana e ai suoi luoghi di culto. Il Consiglio federale sottolinea inoltre come la pace religiosa sia sempre stato un cardine del moderno stato svizzero e di cui il Consiglio si fa garante28.

Molte sono state le critiche nei confronti del risultato referendario provenienti da esponenti della politica del paese, ad esempio dai Verdi svizzeri che prendono in considerazione l’ipotesi di presentare ed inoltrare ricorso alla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo, affermando che il risultato non è altro

71 che il frutto di una propaganda ben fatta che ha fatto leva sui pregiudizi.

Anche la Chiesa Svizzera ha valutato negativamente i risultati del referendum e tramite la conferenza dei vescovi svizzeri ha annunciato che questo risultato altro non è che un ostacolo al dialogo e all’integrazione religiosa29

. Nello stesso modo si è espresso anche il Consiglio d’Europa. Luis Maria de Puig, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha sostenuto che il risultato, nonostante sia espressione della sovranità popolare, rispecchi le paure diffuse nella popolazione nei confronti del fondamentalismo ed acuisce le spaccature all’interno della società elvetica30.

Anche il segretario generale

dell’Organizzazione della Conferenza islamica Ekmeleddin Ihsanoglu si è definito preoccupato per il risultato definendolo «un’evoluzione malaugurata 29 Cfr. http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/svizzera- referendum/svizzera-referendum/svizzera-referendum.html 30 Cfr. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnline4/Mondo/2009/11/consiglio- europa-minareti-preoccupazione.shtml?uuid=bda0962c-dda8-11de-8ec4- cb03dcd2d25d&DocRulesView=libero&correlato.

72 che offusca l’immagina della svizzera in quanto paese che rispetta le diversità, la libertà di culto e i diritti umani.» Anche in Francia la notizia del referendum ha suscitato un acceso dibattito; il ministro francese dell’immigrazione Eric Besson ha affermato che i minareti non sono un tema politico e che il miglior modo di promuovere l’integrazione è quello di non farsi distrarre da questi falsi dibattiti. In Danimarca il Partito del popolo danese ha annunciato che intende promuovere un referendum simile a quello elvetico e sembra che la leader del partito si sia espressa in modo favorevole al risultato del referendum svizzero31.

Anche nel nostro paese il referendum ha suscitato una serie di relazioni tra le varie parti politiche.

Il ministro degli esteri di allora Franco Frattini si è definito preoccupato e il presidente della camera Gianfranco Fini ha affermato che in Svizzera è prevalso il sentimento della paura con il rischio di un

31

Cfr.

http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_30/minareti_vaticano_reazioni_f7eb8308 -dda0-11de-a61b-00144f02aabc.shtml.

73 aumento del fanatismo32. Differente fu invece il commento di Maroni, il quale sottolinea il fatto che è utile ascoltare ciò che il popolo vuole.

È interessante analizzare se si possa ritenere violata la libertà di culto o se essa non esista più in seguito al voto referendario. Il voto referendario ha espresso una paura che è insita nel cittadino europeo e non soltanto nel cittadino svizzero.

I partiti di destra sono stati abili nello sfruttare questa ansia della popolazione ma è anche vero che da parte degli altri partiti vi è stato un silenzio non giustificato poiché essi non hanno avuto il coraggio di spostare il dialogo su i veri problemi e cioè il multiculturalismo e la convivenza di una molteplicità di confessioni religiose.

È chiaro che le organizzazioni musulmane non avevano la forza di potersi opporre ad una propaganda cosi ben organizzata e capillare e non erano in grado di affrontare una battaglia politica.

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Cfr.

http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_30/minareti_vaticano_reazioni_f7eb8308 -dda0-11de-a61b-00144f02aabc.shtml.

74 Poiché il problema non è il minareto ma la visibilità dell’islam, in quanto sarebbe stato contro la legge svizzera ed europea attaccare direttamente le moschee si è riusciti ad aggirare la normativa attaccando un simbolo della religione islamica.

Il voto non deve essere letto come un messaggio di mancata integrazione da parte dei musulmani svizzeri che sono circa 400000, che sono inseriti perfettamente all’interno della comunità elvetica.

Bisogna inoltre impedire, affrontando la questione mediante un dibattito serio e costruttivo, che questa paura si diffonda anche in altri paesi europei, per questo è fondamentale spostare il dibattito sull’islam o meglio le comunità islamiche europee, perché l’essere cittadino europeo e musulmano non diventino due cose incompatibili ma al contrario coesistano nella stessa persona. Rimane comunque un dato di fatto che il voto referendario non ha intaccato la libertà di culto dei cittadini musulmani, in quanto è ancora possibile erigere moschee e la norma introdotta non lede i quattro

75 minareti già esistenti sul territorio elvetico ed inoltre i musulmani possono professare la loro fede liberamente.

Ciò che magari poteva essere evitato è il fatto di andare a modificare la Costituzione con l’introduzione di un nuovo capoverso all’articolo 72, potevano essere rafforzati strumenti che già esistono sul territorio elvetico per vietare la costruzione di minareti.

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