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Supreme Court of the United States: PLEASANT GROVE CITY, UTAH, ET AL

PETITIONERS V. SUMMUM

I destinatari di questa sentenza sono la città di Pleasant Grove nello stato dello Utah e l’organizzazione religiosa Summum fondata nel 1975 con sede centrale a Salt Lake City.

Summum è una religione fondata nel 1975 da Claude Corky Nowell, il quale ebbe un incontro con degli esseri da lui descritti come "individui" Summa. Secondo Nowell, questi esseri lo posero dinanzi a i concetti riguardanti la natura della creazione, concetti che sono sempre esistiti e che sono continuamente reintrodotti all'umanità da esseri avanzati che lavorano lungo i sentieri della creazione. Come risultato della sua esperienza, Nowell fonda Summum, al fine di condividere il "dono" che ha ricevuto con gli altri.

La filosofia di Summum ritiene che i principi della natura non possono essere riconosciuti da

51 qualsiasi persona. Questi principi sono stati illustrati in forme diverse in un primo tempo nell’opera intitolata Il kibalion inizialmente pubblicata nel 1908. Ma Summum, ritenendo il Kybalion un’opera incompleta ed antiquata, riscrisse il libro utilizzato un linguaggio più moderno. Alla base della filosofia di Summum vi è il "grande principio della creazione", e dal quale derivano i "Sette Principi Summum" conosciuti come Psicocinesi, Corrispondenza, Vibrazione, Opposizione, Ritmo, Causa ed Effetto, e di Genere. Summum afferma che i suoi insegnamenti sono gli stessi del cristianesimo gnostico e sostiene che la conoscenza non proviene dall'intelletto, dall’obbedienza o dalla fede, ma dall’esperienza rivelatrice secondo Summum, la pratica e la devozione spirituale portano a un'esperienza rivelatrice, che è stata la base degli insegnamenti autentici di Gesù.

Summum sostiene che i principi e la natura della creazione sono continuamente ri-presentati all'umanità da esseri evoluti. Il gruppo sostiene che Mosè nel Vecchio Testamento ricevette una

52 conoscenza "inferiore" e una "superiore" da un essere divino. La conoscenza più bassa è stata incorporata nei Dieci Comandamenti, mentre la conoscenza più alta è stata espressa in quello che Summum definisce come i "Sette Aforismi". Quando Mosè prima scese dal Monte Sinai, aveva con sé la conoscenza superiore, la legge scritta su tavole di pietra. Tuttavia, la condizione non sviluppata degli Israeliti ha impedito loro di comprenderne il significato. Mosè così salì di nuovo sul monte Sinai e ritornò con un’ altra legge inferiore, che gli uomini avrebbero compreso più facilmente. La legge superiore è stata condivisa solo con pochi eletti capaci di comprenderne il significato. Questo sembra coincidere con uno dei precetti di Summum che afferma: "La voce della saggezza è silenziosa, se non per la mente aperta"19.

Una volta descritti i soggetti protagonisti della vicenda è opportuno illustrare l’oggetto del contendere. La questione riguarda l’applicazione della clausola del Free Speech del First

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Ammendment ed in particolare se tale clausola dia la

possibilità ad un gruppo privato, nello specifico una organizzazione religiosa di nome Summum, il diritto di erigere un monumento nel Pioneer Park, un parco pubblico situato nel distretto storico di Pleasant Grove City nello stato dello Utah. Nel 2009, anno in cui venne pronunciata la sentenza, conteneva quindici monumenti, di cui almeno undici donati da gruppi o individui privati. Fra questi vi erano un granaio storico, un pozzo dei sogni, un monumento dedicato alle vittime dell’undici settembre e uno dedicato ai Dieci Comandamenti donato dal Fraternal Order of Eagles nel 1971.

Il convenuto Summum per due volte nel 2003 aveva scritto una lettera indirizzata al sindaco di Salt Lake City dove chiedeva il permesso di erigere un monumento in pietra sul quale erano incisi i Sette Aforismi di Summum di dimensioni e natura molto simili a quello dei Dieci Comandamenti.

La città ha respinto la domanda affermando che la prassi era quella di limitare i monumenti a quelli legati strettamente alla storia della città o

54 donati da gruppi che hanno un lungo legame con la comunità di Pleasant Grove. L’anno successivo la città mise questi criteri per iscritto prevedendone anche altri quali la sicurezza e l’estetica. Nel maggio del 2005 l’Ad di Summum scrisse nuovamente al sindaco chiedendo di poter erigere il monumento, ma la lettere non conteneva nessuno dei criteri indicati ed il comune respinse di nuovo la richiesta. Nel 2005 Summum si vide costretta a presentare una querela contro la città dichiarando che i richiedenti avevano violato la clausola del Free Speech del First

Ammendment poiché avevano permesso la costruzione del monumento dei Dieci Comandamenti ma, avevano negato la costruzione del monumento inerente i Sette Aforismi di Summum.

La District Court ha respinto la richiesta di Summum, dando ragione alla città di Pleasant Grove. Summum decide quindi di ricorrere in Appello opponendo unicamente la clausola del Free

Speech del First Ammendment. Una commissione

55 dichiarando che la città non poteva respingere il monumento dei Sette Aforismi di Summum, in quanto la materia in questione era di natura «privata», inerente un assetto privato e non una faccenda governativa. La commissione ha inoltre affermato che la decisione dell’esclusione del monumento della convenuta non sarebbe sopravvissuta ad un esame accurato ed approfondito dichiarando che la città dovesse subito dare il permesso di costruire il monumento. I monumenti permanenti collocati sul suolo pubblico se sono stati finanziati dal governo parlano per il governo esprimono un significato, tuttavia anche quei monumenti che sono stati finanziati da privati e che sono stati collocati su suolo pubblico parlano per conto del governo.

Molti dei monumenti che ora si trovano nei parchi pubblici sono stati finanziati da privati o donati da enti privati come ad esempio i siti gestiti dal National Park Service, i quali contengono migliaia di monumenti tra i quali la Statue of Liberty, il Marine War Corps Memorial ed il

56 Vietnam Veterans Memorial. Questo perché gli enti governativi così facendo risparmiano la tax dollar, le spese governative20.

In generale gli enti governativi esercitano un processo di selezione quando ricevono una richiesta da un ente privato per la costruzione di un monumento, come quello discusso dalla città di New York in riferimento ad Amicus Curiae. In tutti i paesi i municipi esercitano un controllo di questo genere. Perché spesso i parchi pubblichi vengono associati dalla mente delle persone all’ente che è proprietario del terreno, ed essi giocano un ruolo fondamentale nel definire l’identità di una città, Quindi le città procedono con molta cautela prima di accattare o non un monumento in donazione.

Chi ha la responsabilità di accettare o meno un monumento attua una selezione in base a certi criteri, che saranno diversi ed appropriati alle caratteristiche del luogo, tenendo conto di fattori estetici, storici. I monumenti ritenuti idonei comunicheranno un messaggio di natura governativa

20

Cfr. Corte Suprema statunitense, nel caso Pleasant Grove City V. Summum, Fabruary 25, 2009.

57 e dunque costituiscono un discorso governativo.

Il convenuto, Summum teme una strumentalizzazione nutrendo una preoccupazione legittima sull’abuso di questo discorso perché esso potrebbe venire usato per favorire certi privati rispetto ad altri. Che venga fatta una valutazione basata su un punto di vista. E la soluzione proposta dal convenuto è che un ente governativo che vuole accettare un monumento in donazione da un ente privato intraprenda un percorso che lo porti ad abbracciare il messaggio trasmesso dal monumento.

Tuttavia la corte non vede motivo per imporre questo requisito e non ritiene che sarebbe possibile imporre a quegli enti che già hanno dei monumenti su terreni propri di tornare indietro e di adottare quei monumenti come loro veicoli di espressione sarebbe anzi un’azione priva di scopo. Inoltre secondo la corte ciò che il convenuto non tiene in considerazione è che un monumento può esprimere più di un messaggio e non un solo significato, quello inteso dal donatore del monumento, poiché il monumento, anche nella ipotesi in cui contenga

58 delle parole scritte è soggetto comunque ad una interpretazione e quindi può essere interpretato in maniera diversa. Un esempio è il messaggio del mosaico Greco –Romano della parola Imagine che fu donato al Central Park di New York per commemorare John Lennon che suscita diverse interpretazioni. Questi monumenti evocano nelle persone sentimenti e pensieri diversi e nei monumenti privi di parole questo effetto sarà ancora maggiore. E quindi in contrasto con quello affermato dal Convenuto, poiché un ente governativo che accetta un monumento donato da un privato e decide di metterlo in mostra, ad esempio in un parco può avere pensieri e concepire un significato diverso da quello inteso dal donatore .

Il messaggio di un monumento può inoltre assumere un significato diverso a seconda degli altri monumenti che vengono posti nelle vicinanze, ne è un esempio la polemica riguardante il disegno originale del Vietnam Veterans memorial. Un ulteriore esempio di come può evolvere nel tempo in significato di un monumento ci è dato da uno dei più

59 famosi monumenti pubblici degli Stati Uniti D’America la Statua della Libertà. La statua fu data a questo paese dalla Terza Repubblica francese per esprimere un sentimento di amicizia tra i due paesi. Soltanto successivamente la statua venne considerata come un faro di accoglienza per gli emigranti che giungevano in America.

Il convenuto e la Court of Appeals attuano un paragone tra il posizionare un monumento in un parco pubblico, quindi permanente, e l’utilizzo del parco per discorsi pubblici, manifestazioni, marce. Ma il Public Forum Principles sono fuori luogo in questo contesto; in dottrina il Public Forum è stato applicato nelle situazioni in cui il terreno ad esempio di un parco, è oggetto di una manifestazione, come la raccolta fondi organizzata da attività studentesche che raccoglie una grande quantità di persone.

Per contrasto i parchi pubblici possono ospitare solo un numero limitato di monumenti permanenti, in quanto i monumenti una volta eretti monopolizzano il suolo e interferiscono con altri usi di quel parco. Un parco pubblico nell’arco del tempo

60 può fornire un posto per diversi oratori, ma è difficile immaginare un parco pubblico che si rendesse disponibile per l’istallazione di monumenti permanenti di tutte le persone , o gruppi di esse, che desiderano avvalersi di questa forma di espressione. Quindi l’applicazione del forum analysis è fuori luogo, infatti in certe circostanze si potrebbe applicare il forum doctrine ad un monumento permanente, ma generalmente non trova applicazione il forum analysis21.

La Supreme Court of the United States dichiara quindi che la decisione della città di rifiutare il monumento in donazione di un privato è corretta, mentre respinge la richiesta del convenuto in quanto la questione deve essere affrontata come un discorso governativo, e di conseguenza la decisione della città non è soggetta al Free Speech Clause del First Emendament e che la Court of Appeals ha sbagliato la sentenza. Dunque noi capovolgiamo la sentenza.

È interessante analizzare ora alcune delle

21 Cfr. Corte Suprema statunitense, nel caso Pleasant Grove City V. Summum,

61 opinioni dei singoli giudici che compongono la Suprema Corte. Il giudice Stevens con cui concorda il giudice Ginsberg, condividono la decisione della Corte anche se essa invece che basarsi sul discorso governativo si possa incentrata sul fatto che la città avrebbe accettato il significato del monumento.

I giudici Scalia e Thomas concordano invece con la corte, affermando che si sarebbe potuto fare riferimento anche alla separazione tra stato e chiesa.

Il giudice Breyer concorda e si unisce alla opinione della corte affermando che il governament speech deve essere inteso come una guida e non come una categoria rigida.

Quasi 50 anni fa Philip Kurland elaborò la «the religion clauses» che stabiliva il divieto alla classificazioni religiose. L’establishement clause proibiva la distribuzione dei benefici governativi basati su una classificazione religiosa.

Si sta assistendo ad un lento spostamento che va da una norma dominante, di chiara separazione fra stato e chiesa, al principio della neutralità religiosa. La Corte in seguito adottò una dottrina

62 opposta, imponendo una serie di restrizioni particolari che riguardavano l’interazione tra governo e individui o istituzioni religiose, ma che non venivano applicate ai rapporti con le istituzioni secolari. Inoltre negava l’accesso a sussidi a individui o istituzioni religiose che invece erano disponibili a quelli secolari. Negli anni 80 la corte costruì un particolare regime dottrinale per quelle religious clauses che contravvenivano la neutralità religiosa creando una certa simmetria fra gli oneri imposti dall’establishment clause e i benefici speciali di esenzioni estesi alle pratiche religiose con il free excercise clause.

La situazione iniziò a cambiare con una serie di decisioni della Corte con cui essa inizio ad allontanarsi dalla rigida separazione tra stato e chiesa, finchè alla fine degli anni 90 sembrava prevalere il pensiero di Kurland che si fondava sul principio della neutralità religiosa, introducendo ad esempio l’accesso a quei benefici, sussidi agli istituti religiosi sulle stesse basi delle istituzioni secolari. Questo cambiamento giurisprudenziale ha risolto

63 anche notevoli problemi di carattere dottrinale, riconoscendo anche la stessa dignità morale a quelle organizzazioni religiose che inizialmente venivano considerate di minore importanza rispetto agli istituti secolari. Nonostante i molti vantaggi in ambito dottrinale, l’applicazione del principio di neutralità diventò complessa nelle cause inerenti lo sponsorship da parte del governo di opere religiose, preghiere e simboli religiosi22.

Questo perché la neutralità richiede che il governo non discrimini le varie religioni. La corte ha sviluppato due approcci. Il primo può essere definito come «secolarizzazione storica», cioè la neutralità on viene compromessa qualora il governo si appropri di simboli di natura religiosa storici.

Il secondo approccio potrebbe essere nominato la «neutralizzazione contemporanea» secondo la quale anche una pratica religiosa o un simbolo religioso che ha un forte valore teologico attuale potrebbe essere sponsorizzato dal governo, se esso venisse circondato da un numero sufficiente di

22

Cfr, willamette law review, Friederick Mark Gedicks, volume 46, number 4, summer 2010, pp. 691-706.

64 simboli secolari in modo da bilanciare o neutralizzare il significato teologico.

Questa poteva essere una strada percorribile da Summum invece di basare esclusivamente il suo ricorso sull’applicazione del Free Speech Clause del First Emendament. Le sentenze della corte comunque stanno subendo uno spostamento verso questo indirizzo e sono sempre meno le sentenze come quella di Summum che ancora si basano sull’indirizzo della secolarizzazione storica.

L’opinione sempre più diffusa è che il governo non può dare una priorità ad una religione rispetto ad un’altra.

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Il REFERENDUM SUI MINARETI IN

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