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4.4 – Dummy temporali e analisi di robustezza

REGRESSORI MODELLO AD

EFFETTI FISSI CON VARIABILI BINARIE TEMPORALI MODELLO CON ERRORI STANDARD HAC Modello 1

PIL pro capite 0,0242 (**) 0,2947 Numero di banche 0,0000 (***) 0,0000 (***)

Modello 2

PIL pro capite 0,0252 (**) 0,3312 Numero di sportelli 0,0000 (***) 0,0000 (***)

Modello 3

PIL pro capite 0,0784 (*) 0,3947

Intensity 0,8862 0,8841

Quanto emerge dall’analisi di robustezza è, per quanto riguarda la relazione tra concorrenza bancaria e ammontare delle sofferenze nel sistema, la solita spaccatura tra indicatori di tipo assoluto e indicatori di tipo relativo: nello specifico, i coefficienti di regressione relativi agli indicatori assoluti del grado di concorrenza mantengono il loro

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grado massimo di significatività statistica (basta osservare i rispettivi p-value, che rimangono vicinissimi allo 0), mentre l’indice di tipo relativo (la variabile “intensity”) conferma la sua irrilevanza nella definizione di una correlazione tra i due elementi propri del sistema bancario. Le conclusioni più rilevanti, però, giungono dal versante economico del modello di regressione: infatti, se l’introduzione delle variabili binarie temporali aveva legittimato (per lo meno dal punto di vista statistico) la previsione di una correlazione negativa tra andamento dell’economia ed entità dei crediti in sofferenza, l’utilizzo di metodi HAC per il calcolo degli errori standard, pur mantenendo i valori dei coefficienti, ha provocato la perdita della loro significatività statistica, dati i livelli del p-value (da 0,2947 a 0,3947) ampiamente sopra la soglia massima del 10%. Ne consegue che, con le informazioni a disposizione, la presenza di errori standard robusti non permette di ipotizzare l’esistenza di una correlazione rilevante tra congiuntura economica e livello delle sofferenze presenti nel sistema bancario.

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CONCLUSIONE

Quella dei crediti deteriorati, per una realtà economica come quella italiana, rappresenta una vera e propria problematica, data la mole ingente e in continua crescita nel periodo post-crisi, che va affrontata non solo a livello sistemico (e, in questo senso, le riforme degli anni precedenti sono risultate efficaci, anche se non completamente), ma anche a livello dei singoli istituti di credito. Le banche italiane (in particolar modo, gli intermediari più “significativi”), infatti, devono predisporre piani operativi specificamente volti a migliorare la gestione dell’attivo e a ridurre l’incidenza delle sofferenze in bilancio in modo progressivo e consistente, ad esempio, mediante la costituzione di unità di gestione separate o la vendita dei portafogli sul mercato. Inoltre, è necessario che ciascun istituto provveda ad utilizzare al meglio gli strumenti già disponibili sul fronte degli accordi stragiudiziali con le imprese per la ristrutturazione dei debiti e per il trasferimento dei beni immobili conferiti in garanzia. A livello di “interventi di sistema”, infine, come auspicato anche dal Governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, occorre procedere soprattutto nel senso della riduzione del periodo di recupero dei crediti: per utilizzare le sue parole, “sarebbe particolarmente utile accrescere il grado di specializzazione nella trattazione della materia concorsuale, prevedendo l’accentramento dei procedimenti più complessi anche attraverso la revisione della competenza territoriale”.

In relazione allo studio econometrico proposto dal presente lavoro, si può concludere che il modello di regressione fixed effects rappresenta l’approccio che più è in grado di elaborare la specifica realtà informativa offerta dalle osservazioni disponibili. La capacità di adattamento di un modello pooled OLS, come prevedibile, infatti, non è ottimale in un contesto panel data, mentre l’Hausman test suggerisce come l’evidenza empirica non permetta di ipotizzare che i fattori inosservati siano incorrelati con i regressori, escludendo la consistenza delle stime random. In particolare, le diverse specificazioni del modello ad effetti fissi con variabili temporali sanciscono due ordini di risultati. In primo luogo, la previsione di una correlazione negativa tra il grado di concorrenza nel sistema bancario italiano e l’ammontare delle sofferenze è da considerarsi fondata nel caso in cui la variabile concorrenza sia rappresentata da un

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indicatore di tipo assoluto: le varie stime producono valori dei coefficienti relativi alle variabili “numero di banche” e “numero di sportelli” negativi e statisticamente significativi al livello dell’1%, mentre dal punto di vista economico maggiore impatto è riconosciuto all’indice “numero di sportelli”. In seconda battuta, le conclusioni dei numerosi studi empirici, che vogliono la mole dei crediti in sofferenza inversamente correlata con l’andamento dell’economia, non trovano conferme decise: a coefficienti negativi e statisticamente significativi (anche se non al grado massimo e dal lieve impatto economico) si contrappongono valori privi di significatività in presenza di errori standard robusti all’eteroschedasticità e all’autocorrelazione. È, però, pacifico sostenere che i risultati dei modelli fixed con effetti temporali consentano di orientarsi maggiormente verso la direzione della letteratura economica.

È bene precisare che, qualora gli effetti inosservati a livello provinciale fossero assunti incorrelati con le variabili esplicative, i risultati ottenuti (che si dirigono nel senso del filone competition-stability) risulterebbero capovolti: le stime random, difatti, spingono per una correlazione positiva tra sofferenze bancarie e concorrenza sistemica e, dunque, nella direzione competition-fragility. Non sorprende che lo stesso Wooldridge (2002) abbia più volte sostenuto che l’approccio fixed effects è la migliore alternativa per l’elaborazione di dati relativi ad unità territoriali, in quanto è in grado di eliminare la presenza di fattori inosservabili che non variano nel tempo (tra questi, nel caso specifico, potrebbe essere considerato il grado di efficienza del sistema giudiziario).

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Bibliografia

- Banca d’Italia, I crediti deteriorati (Non-Performing Loans - NPLs) del sistema bancario italiano. 2017

- Banca d’Italia, Intervento di Ignazio Visco all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). 2017

- Barbagallo C., I crediti deteriorati delle banche: problematiche e tendenze recenti. Intervento al Primo Congresso Nazionale FIRST CISL “La fiducia tra banche e Paese: NPL, un terreno da cui far ripartire il dialogo”, Banca d’Italia, 2017

- Berger A. N., L. F. Klapper e R. Turk-Ariss, Bank competition and financial stability. Journal of Financial Services Research 35, 2009, pp. 99-118

- Bofondi M., E. Bonaccorsi di Patti e G. Gobbi, Gli effetti dell’ingresso delle nuove banche nei mercati locali del credito. Rivista italiana degli economisti 11, 2006, pp. 27-50

- Carletti E. e P. Hartmann, Competition and Stability: What’s Special About banking?. ECB Working Paper 146, 2002

- Catricalà A., La concorrenza nel sistema bancario tra crisi finanziaria e tutela dei consumatori. Ratio Iuris, numero XXVI, 2016

- Cottrell, A., Gretl’s User Guide. Gnu Regression, Econometrics and Time-series Library. 2008

- Hausman, J. A., Specification Tests in Econometrics. Econometrica: Journal of the Econometric Society 46, 1978, pp. 1251-1271

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- Stock, J. H. e Mark W. Watson, Introduzione all’econometria. Edizione italiana a cura di Franco Peracchi, Pearson, 2016

- Visco I., Considerazioni finali del governatore. Relazione annuale, Banca d’Italia, 2017

- Wooldridge, J. M., Econometrics Analysis of Cross Section and Panel Data. Cambridge, Mass: MIT Press, 2002

- Wooldridge, J. M., Introductory Econometrics: A Modern Approach. Thomson, 2006

Sitografia

- Banca dati ISTAT:

http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_VALPROCAPT

- Bollettino Statistico di Banca d’Italia:

http://infostat.bancaditalia.it/inquiry/lite/mobile/it/iq#/P2NvbnRleHQ9dGF4byZzZ WN0aW9uPWxpc3Q%253D

- Sito ufficiale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato:

http://www.agcm.it/interventi/4355-la-concorrenza-nel-settore-delle-banche-e-il- ruolo-della-banca-ditalia.html

- Sito ufficiale del quotidiano La Stampa:

http://www.lastampa.it/2017/09/18/italia/politica/padoan-sofferenze-bancarie-in- riduzione-ma-il-cammino-resta-lungo-Mp0hIjmYJRQaEITggZ3gjJ/pagina.html

- Sito ufficiale del quotidiano Sole 24 Ore:

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/02/03/banche-la-classifica-europea- delle-sofferenze

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RINGRAZIAMENTI

Anche questa volta è giunto il momento dei fatidici ringraziamenti: inizierò con quelli più doverosi.

Ringrazio la professoressa Caterina Giannetti, mia relatrice, docente di rarissima disponibilità e sconfinata pazienza.

Ringrazio mia madre, fascio di luce nei momenti più bui, e la mia famiglia tutta, presente e assente.

Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in questo percorso ed hanno contribuito a renderlo speciale. Sono fermamente convinto che non ci sia bisogno di fare nomi. Credo basti che io rivolga lo sguardo verso gli occhi di una persona affinché questa possa guardarsi dentro e percepire nel suo cuore il motivo per cui e il calore con cui io le sto rendendo grazie.

Infine, ringrazio chiunque, conosciuto e non, abbia, anche solo per un istante, incrociato il mio cammino all’interno di questa indimenticabile esperienza e abbia, in un modo o nell’altro, condiviso con me momenti di leggerezza, insegnamenti, confidenze e sorrisi, che porterò al mio fianco per sempre.