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Relazione del 2 agosto 2016 sulla creazione di condizioni del mercato del lavoro

Oltre i due rapporti Eurofound, tra le iniziative più rilevanti in materia di donne e lavoro in Europa c’è da menzionare la Relazione del 2 agosto 2016 sulla creazione di condizioni del

mercato del lavoro favorevoli all'equilibrio tra vita privata e vita professionale redatta dal

Parlamento Europeo e rivolta alla Commissione Europea e agli Stati membri. Nella prima parte della relazione si dà ampio spazio a varie considerazioni in cui, tra l’altro, si sottolinea l’importanza di introdurre politiche a favore della famiglia anche per rilanciare il tasso di natalità in Europa, si ricorda che la parità tra uomini e donne è un principio fondamentale dell'Unione, anche nel conseguimento dell'equilibrio tra vita privata e vita professionale, si afferma che un buon equilibrio tra vita professionale e vita privata favorisce la crescita economica, la competitività, la partecipazione complessiva al mercato del lavoro, la parità di genere, la riduzione del rischio di povertà e la solidarietà tra le generazioni.

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Si pone infine l’accento sul fatto che la parità di genere nel mercato del lavoro va non solo a vantaggio delle donne ma anche dell'economia e della società in generale, costituendo una risorsa economica fondamentale per favorire una crescita economica sostenibile e inclusiva, per ridurre le disparità sul luogo di lavoro e per aumentare l'efficienza e la fluidità del mercato del lavoro. Viene ricordato inoltre che le donne continuano a essere vittime di discriminazione nell'accesso e nel mantenimento di un'occupazione e vedono spesso negati i diritti del lavoro, in particolare a causa della gravidanza e della maternità.

Alla luce di queste considerazioni preliminari, nella seconda parte della relazione vengono delineati alcuni principi generali incentrati sulla convinzione secondo cui un migliore equilibrio tra vita privata e vita professionale e una maggiore parità di genere sono elementi cruciali per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Obiettivi che possono essere raggiunti solo attraverso la trasformazione e l'adeguamento del mercato del lavoro e dei sistemi di previdenza sociale in modo tale da tenere conto delle fasi della vita delle donne. Nella relazione si scende poi più nel dettaglio trattando i temi dell’uguaglianza retributiva e dell’equa condivisione delle responsabilità di assistenza tra donne e uomini, delle tipologie di congedo per motivi familiari e per necessità di assistenza, dell’assistenza alle persone a carico, dell’occupazione di qualità e della qualità della vita. Nella relazione segue poi una dettagliata motivazione in cui si asserisce che

Negli ultimi decenni la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare è stata riconosciuta quale diritto fondamentale […]. Da tale equilibrio trae vantaggio non soltanto il singolo individuo in termini di benessere personale, ma anche la società nel suo insieme, anche perché coloro che godono di un buon equilibrio tra vita privata e vita professionale sono maggiormente produttivi sul lavoro. A tal fine è necessario trasformare l'ambiente lavorativo e allontanarsi dall'idea che solo il tempo dedicato al lavoro (retribuito) sia speso in modo utile e, quindi, prezioso. Inoltre, è importante che

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nell'ambito delle politiche relative all'equilibrio tra vita privata e vita professionale si adotti un approccio orientato all'intero ciclo della vita, in modo che tutti possano essere sostenuti nei diversi momenti della propria vita e possano partecipare attivamente al mercato del lavoro e alla società nel suo insieme.

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3 Premessa metodologica: linguistica dei corpora e analisi del discorso

In questo breve capitolo saranno introdotti alcuni concetti fondamentali alla base delle tre analisi svolte in questa tesi di dottorato, e cioè: corpus e linguistica dei corpora da una parte, e discorso e analisi del discorso dall’altra, per poi passare a una sintesi sul rapporto tra corpus e discorso e tra linguistica dei corpora e analisi del discorso. Verrà messo l’accento anche sul fatto che alla base dell’integrazione tra linguistica dei corpora e analisi del discorso, metodologia adottata in questa tesi, vi sia l’interpretazione dei dati linguistici alla luce del contesto sociale, culturale ed economico entro cui questi dati vengono creati e diffusi. Ed è proprio per questo motivo che questa breve premessa metodologica rappresenta l’anello di congiunzione tra i primi due capitoli teorici e gli ultimi tre empirici. Viene infatti esplicitato che il contesto linguistico, culturale, sociale ed economico presentato nei primi due capitoli rappresenta la cornice fondamentale per poter leggere e interpretare al meglio i dati linguistici illustrati negli ultimi tre capitoli.

Se da una parte possiamo affermare che i concetti presentati in questa premessa metodologica sono comuni a tutte e tre le analisi, dall’altra bisogna fare delle precisazioni sulle differenze che caratterizzano il modo in cui i concetti di corpus e di discorso si intersecano con le tre analisi. Tali differenze dipendono dal fatto che la prima analisi, sugli annunci di lavoro, è prettamente quantitativa; nella seconda, sui corpora itWaC e deWaC, la parte quantitativa è prevalente su quella qualitativa; mentre, nella terza, sulla stampa, la parte qualitativa è prevalente su quella quantitativa. Infatti, se da una parte, i concetti di corpus e linguistica dei corpora sono centrali in tutte e tre le ricerche empiriche poiché in tutti e tre i casi i corpora rappresentano il materiale linguistico da analizzare e le analisi stesse si basano su strumenti, tecniche e categorie della linguistica dei corpora, dall’altra, il ruolo che hanno i concetti di

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discorso e analisi del discorso nelle tre analisi cambiano molto da caso a caso. Sono, infatti, fondamentali nella terza analisi, nella seconda emergono soprattutto nell’interpretazione dei collocati dei sostantivi analizzati e nella prima hanno invece un ruolo più marginale, che riguarda, non tanto l’analisi linguistica in sé, prettamente quantitativa, ma il fatto che i risultati ottenuti dall’analisi testuale vengano messi in correlazione e interpretati anche alla luce del contesto extratestuale presentato nel primo capitolo. Caratteristica quest’ultima condivisa anche per le altre due analisi.