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LO STUDIO DI FATTIBILITÀ NELLE OPERAZION

3.5 La struttura dello Studio di Fattibilità

3.5.1 La relazione illustrativa generale

Lo Studio di Fattibilità di un progetto richiede innanzitutto una corretta identificazione dei bisogni della collettività, che sta alla base delle strategie d'azione dell'idea-progetto e delle scelte politiche della Pubblica Amministrazione. Infatti, ogni operazione deve fornire una risposta ad una esigenza avvertita dalla comunità in un particolare momento dell'attività politica dell'ente pubblico.

L'inquadramento territoriale e socio economico individua il quadro conoscitivo generale che

rappresenta le fondamenta su cui viene costruito lo SdF e deve descrivere accuratamente l'ambiente economico, sociale e istituzionale nel quale si inserisce l'intervento. In esso devono essere contenuti le fonti e i dati che nelle fasi successive verranno presi in esame per raggiungere le conclusioni. In questa parte, vanno illustrate sia le caratteristiche urbanistiche dell'area potenzialmente interessata sia quelle morfologiche e idrogeologiche del terreno (NUVV, 2005). Inoltre, bisogna verificare l'eventuale presenza di vincoli architettonici e paesaggistici e la compatibilità con gli strumenti urbanistici esistenti.

Fondamentale è anche l'impatto socio economico dell'intervento, bisogna focalizzare e cogliere i principali elementi che contraddistinguono l'assetto socioculturale e l'economia: sarà necessario individuare le attività produttive e commerciali presenti e i soggetti in esso operanti, che potrebbero sostenere l'operazione ma anche osteggiarla.

In questa analisi potrebbe essere opportuno fornire delle informazioni sui soggetti coinvolti (proponente, finanziatore, gestore,..), e per ognuno di essi inserire una breve descrizione indicando il ruolo, gli obiettivi, le competenze e i poteri a loro affidati nonché gli interessi che vantano sull'opera.

L'analisi delle alternative progettuali è un elemento significativo dello Studio di Fattibilità, in

quanto ne evidenzia la capacità di comprendere al meglio i fabbisogni insoddisfatti e di proporre la soluzione ottimale. Non sempre la soluzione ottimale risulta essere la prima vagliata e quindi bisogna studiare in maniera analitica le alternative disponibili.

Bisogna evitare di confondere le alternative progettuali con le varianti del medesimo progetto: vanno prese in considerazione solo le macro alternative sostanzialmente diverse tra loro per dimensione, tecnologie, localizzazioni, o ipotesi gestionali. Le alternative più comuni prevedono la realizzazione di nuove opere più economiche, il miglioramento sostanziale delle opere esistenti (se possibile) o la sostituzione dell'opera con un servizio ugualmente in grado di soddisfare o compensare la domanda (Bosello, 2003).

Il livello di approfondimento dei singoli interventi deve essere commisurato alla dimensione e alla fattispecie dell'opera e vanno a priori scartate quelle alternative che da un'analisi preliminare

risultano eccessivamente onerose, tecnicamente rischiose o di dimensione eccessiva rispetto alla domanda registrata. È opportuno ridurre il numero di alternative da descrivere e analizzare, in modo da minimizzare l'utilizzo delle risorse. È da tenere in considerazione che al termine dello Studio di Fattibilità verrà espresso un parere indicativo sulla soluzione ottimale da adottare, e sarà in fase decisionale che verranno prese le decisioni ultime e definitive.

L'utilità dell'analisi della domanda e dell'offerta risiede in un primo controllo dell'effettiva opportunità e necessità nel realizzare il progetto del quale si sta analizzando la fattibilità: se non si riscontra l'esigenza del servizio offerto, allora con tutta probabilità la scelta corretta è quella di non attuare l'investimento (ITACA, 2013).

Lo studio della domanda e dell'offerta potenziale ed effettiva richiede l'utilizzo degli strumenti appartenenti al marketing. Le analisi possono essere di due tipi: generali o specifiche. Le analisi di marketing generali si basano su studi e dati già disponibili ed elaborati; i dati non sono stati specificatamente raccolti per l'investimento però permettono di estrapolare le informazioni necessarie a sviluppare delle previsioni attendibili. Le analisi specifiche richiedono l'acquisizione di dati specifici in relazione all'opera e all'area di interesse, sono le cosiddette analisi di mercato e possono in certi casi richiedere un elevato investimento di risorse. Questo tipo di studi possono essere forniti da enti e società specializzate che sono in grado di preparare, sottoporre ed elaborare questionari e formulari e fornire informazioni approfondite sullo stato attuale e di sviluppare previsioni future abbastanza attendibili.

Occorre evidenziare che il livello di approfondimento di un'analisi della domanda e dell'offerta da inserire in uno Studio di Fattibilità dipende dall'importanza che la precisione delle previsioni ha sui risultati finali dello studio, dalla complessità del settore e dalla sua incertezza. Infatti, lo scopo dello studio non è quello di ottenere previsioni perfette, risultato tra l'altro impossibile considerando gli orizzonti temporali propri degli investimenti pubblici (20-30 anni), ma di ridurre il più possibile il

gap tra previsioni e risultati attesi e di individuare i fattori critici che potrebbero influenzare i

risultati attesi (Bosello, 2003).

L'analisi della domanda si costruisce a partire dell'identificazione precisa dei beni e servizi di riferimento per poi definirne il bacino di utenza, sia negli aspetti quantitativi che qualitativi, attraverso la descrizione delle dinamiche che collegano i bisogni al consumo; il risultato sarà l'individuazione della domanda potenziale soddisfatta e da soddisfare presente e futura. Una buona analisi della domanda si determina se il bacino d'utenza, vale a dire l'ambito geografico di provenienza degli utenti dell'opera, è correttamente delimitato.

L'analisi dell'offerta deve partire dai beni e dai servizi di riferimento per individuare quali e quanti sono i produttori di tale bene e/o servizio presenti nel bacino-obiettivo. È fondamentale analizzare

l'ambiente di riferimento secondo un'ottica dinamica e prospettica di sviluppo.

Dall'incontro tra la domanda e l'offerta si ottiene quantitativamente il grado di soddisfacimento della domanda attuale, le stime sui volumi di produzione che verranno consumati in futuro, e la porzione di popolazione potenzialmente interessata ad usufruire dell'opera.

La sostenibilità ambientale e paesaggistica mira a individuare i principali fattori di

incompatibilità che potranno interessare la realizzazione dell'opera, e riguarda un'attività di verifica sull'ammissibilità degli interventi rispetto alle norme in materia e la loro conformità rispetto alle previsioni degli strumenti di pianificazione.

I contenuti della valutazione della compatibilità ambientale devono essere commisurati alla natura pre-progettuale dello studio e assumere un relativo livello di dettaglio. Lo SdF non viene giudicato il contesto appropriato dove svolgere studi di impatto ambientale che richiedono un livello di progettazione avanzato, per questa ragione si ammette la possibilità di limitare l'analisi ad una prefigurazione, sintetica e descrittiva, degli elementi da prendere in considerazione nel momento in cui verranno affrontati tali studi (Copiello, 2011).

Gli argomenti trattati in questa sezione sono: la descrizione qualitativa della situazione ambientale esistente, un quadro sintetico dei principali fattori di rischio di impatto ambientale, un quadro sintetico dei principali ricettori e delle maggiori criticità prevedibili, la verifica della compatibilità del progetto con il quadro normativo e con gli strumenti di pianificazione paesaggistica, le procedure che dovranno essere previste per preservare e/o recuperare l'ambiente.