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CAPITOLO 1 INTRODUZIONE

8. Residui perenti

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tempi di pagamento in lieve aumento rispetto agli anni precedenti, come evidenziato nella successiva tabella:

Tab. n. 62 - Pagamenti dopo la scadenza dei termini previsti dal d.lgs. n. 231/2002 – Anni 2017/2019

Fonte: elaborazione Corte dei conti

Nel prospetto precedente si evidenzia l’importo dei pagamenti effettuati, nel triennio, dopo la scadenza dei termini previsti dal d.lgs. n. 231/2002, dettagliato sulla base dei giorni di ritardo.

Si osserva, complessivamente, un andamento migliorativo dell’indicatore in esame, sia per i pagamenti tempestivi che per i tardivi, per i quali nel triennio 2017 – 2019 si riduce in modo marcato l’entità degli importi pagati oltre 60 giorni dalla scadenza, che passano da circa 36,3 milioni nel 2017 a 19,25 milioni nel 2019, indice di un costante miglioramento della capacità organizzativa e gestionale presupposta al pagamento delle fatture commerciali.

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Con norma di adeguamento dell’ordinamento regionale alla soprarichiamata norma di coordinamento di finanza pubblica, l’articolo 1, comma 11, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, recante “Bilancio di previsione finanziario della regione Lazio 2015-2017”, in materia di perenzione amministrativa, statuisce che “(…) a decorrere dal 1° gennaio 2015 si applicano le disposizioni di cui all'articolo 60, comma 3, del d.lgs. n. 118/2011 e successive modifiche (…)”, secondo le quali non è più consentita la cancellazione dei residui passivi dalle scritture contabili per perenzione. L'istituto della perenzione amministrativa ha pertanto trovato applicazione con riferimento al bilancio della regione Lazio per l'ultima volta in occasione della predisposizione del rendiconto relativo all’esercizio finanziario 2014.

In applicazione della soprarichiamata novella legislativa, la Regione ha dato atto nei documenti di rendiconto di non aver registrato nuovi residui perenti anche nel corso dell’esercizio 2019, essendo state conservate nel conto del bilancio tutte le spese impegnate in esercizi pregressi e non pagate, al netto del riaccertamento, in applicazione del principio contabile della competenza finanziaria.

Permane tuttavia nel conto del patrimonio una ancora considerevole massa di residui c.d.

perenti provenienti da esercizi anteriori al 2010 che, pur se eliminati dal bilancio, costituiscono debiti che la Regione può essere chiamata a pagare entro il termine ordinario della prescrizione civilistica decennale (ex art. 2946 C.C.) e, a copertura dei quali, è tenuta a costituire appositi fondi. Tale tipologia di residui passivi, infatti, collegata ad obbligazioni regolarmente assunte ed esistenti, pur non figurando più nel bilancio, continua comunque a gravare sulle disponibilità finanziarie, quanto meno in termini di garanzia di futuro adempimento del debito, fatti salvi gli effetti della prescrizione dello stesso50.

Alla gestione della stock di perenzione amministrativa e relativa determinazione alla chiusura dell’esercizio 2019 la Regione ha provveduto con il decreto del Presidente della Giunta n. T00078 del 17 aprile 2020.

In base alle relative risultanze, l’Amministrazione ha proceduto a eliminare dallo stock di perenzione risultante al 1° gennaio 2019 partite perenti “che non presentano i presupposti per la relativa conservazione nello stato patrimoniale” per un ammontare complessivo di

50 Sul punto vd. Corte dei conti, Sez. Autonomie, delib. n. 14/2006 “Relazione sulla gestione finanziaria delle regioni a statuto ordinario per gli esercizi 2004 e 2005”.

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120.009.105,73, di cui euro 40.286.640,57 cancellate “in quanto non più esigibili”, euro 46.745.197,78 “in quanto impegnate nell’esercizio 2019” ed euro 32.977.267,38 “ai sensi dell’art.

7, comma 18, della l.r. n. 28/201951”.

A seguito delle predette operazioni, l’ammontare complessivo dei debiti perenti è passato da euro 1.331.780.841,74 – per quanto accertato in sede di rendiconto parificato es. 2018 e riportato come dato iniziale definitivo al 1° gennaio 2019 - ad euro 1.211.771.736,01 a chiusura dell’esercizio 2019, con una riduzione pari a circa il 9%.

Di seguito un prospetto rappresentativo dei dati in commento:

Tab. n. 63 - Stock di perenzione al 31 dicembre 2019

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconto 2019

Tenendo conto, inoltre, del criterio di finanziamento in origine legato ai residui, in base alla natura libera o vincolata delle risorse poste a originaria copertura, detto stock risulta ulteriormente suddiviso in:

1. Stock di perenzione per spese in conto capitale, pari ad euro 812.752.443,45, di cui:

• euro 216.984.123,09, in origine finanziati con risorse provenienti da trasferimenti statali o comunitari o, comunque, rinvenienti la loro fonte in vincoli di natura normativa (residui perenti per spese in conto capitale vincolate);

• euro 595.768.320,36, in origine finanziati con risorse del bilancio regionale (residui perenti per spese d’investimento libere);

2. Stock di perenzione di parte corrente, pari ad euro 399.019.292,56, di cui:

51 Ai sensi dell’art. 7, comma 18, della l.r. n. 28/2019 “Al fine di garantire l’attuazione del principio di veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità del bilancio, nell’ambito del processo di definizione del rendiconto generale della Regione, con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di bilancio, è disposta l’eliminazione dal conto del patrimonio delle partite debitorie iscritte in corrispondenza dei residui perenti, esistenti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente, per le quali, anche in applicazione delle disposizioni dell’art. 2946 del codice civile, siano venute meno le ragioni giuridiche per la loro sussistenza.”.

STOCK di perenzione al 1 gennaio 2019 (+) 1.331.780.841,74

Partite perente risultanti al 1/1/2019 da cancellare in quanto

non più esigibili (-) 40.286.640,57

Partite perente risultanti al 1/1/2019 da cancellare in quanto

impegnate nell'esercizio 2019 (-) 46.745.197,78

Partite perente risultanti al 1/1/2019 da cancellare ai sensi

dell'art. 7, comma 18, della l.r. n. 28/2019 (-) 32.977.267,38

1.211.771.736,01 (In euro)

TOTALE STOCK di perenzione al 31 dicembre 2019

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• euro 314.255.850,05, in origine finanziati con risorse provenienti da trasferimenti statali o comunitari o, comunque, rinvenienti la loro fonte in vincoli di natura normativa (residui perenti, per spese correnti vincolate);

• euro 84.763.442,51, in origine finanziati con risorse del bilancio regionale (residui perenti per spese correnti libere).

Per l’analisi delle quote accantonate nel risultato di amministrazione per la copertura finanziaria dell’eventuale reiscrizione nel conto del bilancio dei residui perenti, si rinvia al capitolo relativo alla parte accantonata.

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CAPITOLO 5

LA GESTIONE DI CASSA

1. Composizione del fondo cassa al 31.12.2019 e concordanza tra schema rendiconto e