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come oggetto di riferimento da parte di altri corrispondenti) Le comunicazioni hanno in oggetto la clausola di esclusività e la temporanea rottura del rapporto di collaborazione tra l’autrice ed il quo-

tidiano a causa della mancata rescissione degli accordi intercorrenti tra la stessa e la testata concor-

rente «Il Secolo»; il tentativo di riconciliazione da parte dell’autrice cui fa seguito il secco diniego

di Ojetti e la notizia della vittoria del premio Nobel:

La LXXIV comunicazione [72a, ACDS] è una lettera di U

GO OJETTI a GRAZIA DELEDDA, datata MILANO 3 MARZO 1926, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 295 × 210 (formato A4). La lettera è redatta su

carta ‘extrastrong’ uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conservazione è buono; risulta lievemente annerito il margine superiore del recto; il margine laterale sinistro presenta la consueta foratura per rilegatura ad anelli. Il testo della comunicazione è contenuto interamente nel recto, non a piena pa- gina (specchio di scrittura mm.57 su 295 disponibili, con margine sinistro di mm. 31 e destro di mm. 70), da: «Cara Signora […]» a: «[…] Con cordiale ossequio». Subito sotto la formula di congedo, allineata a destra, fir- ma dattiloscritta a caratteri maiuscoli di Ugo Ojetti; in basso a sinistra del recto, in calce alla comunicazione, è riportato, dattiloscritto, l’indirizzo del destinatario: «Signora Grazia Deledda ↔│Via Porto Maurizio 15

↔│ROMA.[Roma stl.]». Data topica e cronica sono riportate in alto a destra del recto. La scrittura è distribuita

su 8 righe, con spazio interlineare di mm. 6, ed è prodotta con inchiostro blu scuro. I caratteri dattiloscritti risul- tano privi di sbavature.

La LXXV comunicazione autografa [73a, ACDS], datata R

OMA 4 MARZO 1926,è un biglietto postale di GRAZIA

DELEDDA AD UGO OJETTI di mm. 110 × 96, costituito da un rettangolo di cartoncino color avorio, ingiallito dal

tempo, emesso dall’Amministrazione Postale. Lo stato di conservazione è buono; sulla superficie del verso i fori per rilegatura ad anelli cancellano parzialmente le parole «mi↔│‹gli›or» (righe 4-5) e «D‹i›rettore» (riga 13).

Recto (la parte riservata alla scrittura è limitata alla seconda metà della carta, a partire dall’alto): [BIGLIETTO POSTALE │DA 30 CENTESIMI │ [Preaffrancatura di 30 centesimi a destra con effigie stampata del re d’Italia Vitto-

rio Emanuele III e stemma di casa Savoia in alto a sinistra]│ [Affrancatura di 30 centesimi] │ [Timbro postale di partenza:] ROMA 9-2 5·III 192[ ] *FERROVIA*│ A[la A è prestampata] Ugo Ojetti ↔│ del Corriere della Sera

[Corriere della Sera stl.]↔│ Via Solferino 28 ↔│Milano │ ↔ // Verso: sono riportate le comunicazioni del mit- tente. La scrittura occupa la facciata per intero, da: «Roma 4.3.926 […]», a: «[…] D.ma↔│ Grazia Deledda»; di una mano, distribuita su 16 righe, è corsiva, calligrafica e inclinata verso destra, con un angolo di 45º circa, pro- dotta con un inchiostro nero, fortemente scolorito e al limite della leggibilità soltanto in un caso (riga 6) . Per la maggior parte della comunicazione la grafia è ascendente e non tiene il rigo. Il ductus si presenta uniforme. La LXXVI comunicazione autografa [74a, ACDS], datata R

OMA 15 MARZO 1926 è una lettera di LUIGI BOTTAZZI

a UGO OJETTI, che si compone di una carta di mm. 205 × 150; redatta su carta uso mano, senza righe, di colore

bianco, reca in alto e al centro della pagina intestazione prestampata: «CORRIERE DELLA SERA [grassetto ‘Old

English’] │Ufficio di corrispondenza [corsivo ‘Edwardian’] │ Roma [corsivo ‘Edwardian’]», cui segue la data cronica aggiunta a penna dal mittente. Lo stato di conservazione è buono; risulta lievemente annerito il margine

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superiore di 1v.; il margine sinistro di 1r. presenta la consueta foratura per rilegatura ad anelli; in una distanza di circa 13 mm. dal margine sinistro è stata lasciata dallo stesso scrivente per l’intera lunghezza della comunicazio- ne, idem in 1v. dove pressappoco identico spazio è stato lasciato sul lato destro della carta (a differenza di 1r. dove è la scrittura arriva sino all’estremità del margine). Il testo della comunicazione è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 155 su 205 disponibili) da: «Caro Ojetti, […]» a «[…] lei vorrebbe fare

come dice Mondadori, impe//»; in 1v., a piena pagina, da: «gnandosi di mandare al Corriere le novelle […]», a:

«[…] Cordiali saluti dal tuo ↔│L. Bottazzi [L. Bottazzi stl.]». La scrittura, di una mano, è distribuita su 16 righe in 1r.; su 19 in 1v.; corsiva, calligrafica e lievemente inclinata a sinistra, è dritta, con un angolo che supera i 90o,

sufficientemente chiara e prodotta con un inchiostro nero, scolorito in alcuni punti. La grafia, caratterizzata dal grosso calibro dei caratteri, è fortemente ascendente e non tiene il rigo sia in 1r. che in 1v. Il ductus si presenta uniforme, eccezion fatta per 1v. dove dalla riga 10 in poi la grafia appare più frettolosa.

La LXXVII comunicazione [75a, ACDS] è una lettera di U

GO OJETTI a LUIGI BOTTAZZI, datata MILANO 16 MARZO 1926, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 295 × 210 (formato A4). La lettera è redatta su

carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conservazione è buono; la superficie del recto è percorsa in senso verticale, sul lato destro della carta e per l’intero specchio di scrittura, da due striature d’inchiostro parallele (una della larghezza di mm. 30 circa, l’altra di mm. 15), che tut- tavia non compromettono la lettura. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 95 su 295 disponibili, con margine sinistro e destro entrambi di mm. 15), da: «Caro Bottazzi […]» a: «[…] Con amicizia, il ↔│tuo [allineato a destra] ». Subito sotto la formula di congedo, allineata anch’essa a destra, firma autografa a sigla di Ojetti. Data topica e cronica sono riportate in alto a destra del recto. La scrittura è distribuita su 12 righe, con spazio interlineare di mm. 6, ed è prodotta con inchiostro blu scuro. I caratteri dattiloscritti risultano privi di sbavature, eccetto alla riga 9 dove una macchia d’inchiostro ha re- so illeggibile una porzione di testo.

La LXXVIII comunicazione [76a, ACDS] è una lettera di U

GO OJETTI a LUIGI BOTTAZZI, datata MILANO 18 MARZO 1926, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 295 × 210 (formato A4). La lettera è redatta su

carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conservazione è buono; la superficie del recto è percorsa in senso verticale, sul lato destro della carta e per l’intero specchio di scrittura, da due striature d’inchiostro parallele (una della larghezza di mm. 30 circa, l’altra di 15), che tuttavia non inficiano la lettura; altre macchie d’inchiostro di lieve entità si rilevano sul margine sinistro. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 97 su 295 di- sponibili, margine sinistro mm. 15 e destro mm. 10), da: «Caro Bottazzi […]» a: «[…] Con amicizia, il ↔│tuo [allineato a destra] ». Subito sotto la formula di congedo, allineata anch’essa a destra, firma autografa a sigla di Ojetti. Data topica e cronica sono riportate in alto a destra del recto. La scrittura è distribuita su 14 righe, con spazio interlineare di mm. 6, prodotta con inchiostro blu scuro, lievemente scolorito in alcuni punti. I caratteri dattiloscritti risultano privi di sbavature.

La LXXIX comunicazione autografa [77a, ACDS] è una lettera di G

RAZIA DELEDDA ALLA DIREZIONE DEL

«CORRIERE DELLA SERA» datata ROMA 19 MARZO 1926 che si compone di tre carte, ciascuna di mm. 132 × 97, ri-

cavate da foglio più grande piegato in due parti. La lettera è redatta su carta uso mano, non intestata e senza ri- ghe, color avorio. Lo stato di conservazione è buono, se si eccettuano alcune lacerazioni e strappi prodotti rispet- tivamente nei margini superiore e inferiore della carta dall’allargamento dei fori rotondi per rilegatura ad anelli che cancellano parzialmente, in 1r., la parola «Corrie‹re›» (riga 17); in 2r. le parole «‹non›» (riga 1) e «per‹ò›» (riga 18); in 2v. le parole «‹s›ul» (riga 1) e «am‹ic›a» (riga 17). In alto a sinistra di 1r., subito prima della data cronica, la carta è numerata «50», entro parentesi tonde, a giudicare dal ductus da mano autorale. Il testo è con- tenuto in 1r., a piena pagina, da: «Roma, Via Porto Maurizio 15 […]» a «[…] ritenuto che il Corriere della [Corriere della stl.]»; in 2r., a piena pagina, da: «Sera [Sera stl.]‹non› avesse più piacere […]», a «[…] mi per‹ò›

di pubblicare»; in 2v., a piena pagina, da: «anche qualche scritto ‹s›ul […]», a: «[…] Grazia Deledda»; la super-

ficie di 1v. è bianca. La scrittura, di una mano, è distribuita su 17 righe in 1r.; su 18 in 2r.; su 17 in 2v.; corsiva, calligrafica e inclinata verso destra con un angolo di 45º circa, è chiara e prodotta con un inchiostro nero, scolori- to in special modo in alcuni punti di 2v; dalla riga 7 alla riga 16 di 2v. si restringe lo specchio di scrittura ed au- menta lo spazio bianco sul margine destro della carta. Dalla riga 8 alla riga 16 di 2r. la grafia è ascendente e non tiene il rigo. Il ductus si presenta uniforme.

La LXXX comunicazione autografa [78a, ACDS] datata R

OMA 23 MARZO 1926 è una lettera di LUIGI BOTTAZZI a

UGO OJETTI, che si compone di una carta di mm. 205 × 150. La lettera è redatta su carta uso mano, senza righe, di colore bianco; sul recto, in alto e centrata, l’intestazione prestampata: «CORRIERE DELLA SERA [grassetto ‘Old

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English’] │Ufficio di corrispondenza [corsivo ‘Edwardian’] │ Roma [corsivo ‘Edwardian’]»; segue indicazione della data cronica aggiunta a penna dal mittente. Sul margine superiore è leggibile la scritta, in filigrana e con ca- ratteri maiuscoli: «LONDON». Lo stato di conservazione è buono; il foglio reca tracce di un’originaria ripiegatura in quattro parti; si rileva una piega sulla carta in alto a sinistra di 1r. Il margine sinistro presenta la consueta fora- tura per rilegatura ad anelli; lievemente annerito risulta il margine superiore di 1v. Il testo della comunicazione è contenuto in 1r.,a piena pagina, da: «Caro Direttore, […]» a «[…]novella. Ti prega di rimandargliela perché//»; in 1v., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 42 su 205 disponibili), da: «non ne ha nessuna copia. […]», a: «[…] Devotamente tuo ↔│LBottazzi [LBottazzi stl.]». Le ultime due righe di 1r. («[…] Ci deve essere al

Corriere una sua ↔│novella») risultano sottolineate longitudinalmente, sul margine sinistro della carta, con tre

tratti paralleli di matita blu, da mano aliena. La scrittura, di una mano, è distribuita su 15 righe in 1r.; su 5 righe in 1v.; corsiva, calligrafica e inclinata a sinistra, è dritta, con un angolo di oltre 90o , sufficientemente chiara e

prodotta con un inchiostro nero, scolorito in alcuni punti. A causa dello scarso spessore della carta la scrittura di 1r. trapassa parzialmente in 1v. e viceversa, senza tuttavia inficiarne la lettura. In 1r. la grafia, caratterizzata dal grosso calibro dei caratteri, è fortemente ascendente e non tiene il rigo (dal margine sinistro è stata lasciata dallo scrivente una distanza di mm. 15, da quello destro di mm 10). Il ductus si presenta uniforme.

La LXXXI comunicazione autografa [79a, ACDS] è datata ROMA 23 MARZO 1926, è una lettera di GRAZIA

DELEDDA ALLA DIREZIONE DEL «CORRIERE DELLA SERA»che si compone di due carte, ciascuna della misura di

mm. 145 × 107, ricavate da foglio più grande piegato in due parti. La lettera è redatta su carta uso mano, non in- testata e senza righe, color avorio. Lo stato di conservazione è buono, se si eccettuano alcune lacerazioni sul margine superiore (assai ingiallito) di entrambe le carte e gli strappi causati dall’allargamento dei fori rotondi per rilegatura ad anelli che cancellano parzialmente, in 2r., la parola «‹m›ia» (riga 1). In 1r., in alto a destra, è leggi- bile la scritta a matita blu con sottolineatura: «G. Deledda», di mano aliena. Il testo è contenuto in 1r., a piena pagina, da: «Roma, 23.3.926 [Roma, 23.3.926 stl.] […]» a «[…] solo un malinteso per»; in 2r., non piena pagi- na (specchio di scrittura mm. 108 su 145 disponibili), da: «parte ‹m›ia mi ha fatto […]», a «[…] mi per‹ò› di

pubblicare»; in 2v., a piena pagina, da: «anche qualche scritto ‹s›ul […]», a: «[…] Sua ↔│ Grazia Deledda»; la

superficie di 1v. e 2v. è bianca. La scrittura, di una mano, è distribuita su 17 righe in 1r.; su 14 righe in 2r; corsi- va, calligrafica e inclinata verso destra con un angolo di 45º circa, è chiara e prodotta con un inchiostro nero, scolorito, in alcuni punti al limite della leggibilità. In 1r. si restringe lo specchio di scrittura ed aumenta lo spa- zio bianco sul margine destro della carta. Dalla riga 9 alla riga 12 di 2r. la grafia è ascendente e non tiene il rigo. Il ductus si presenta uniforme.

La LXXXII comunicazione [144a, ACDS] è una lettera di V

ALENTINO PICCOLI a GRAZIA DELEDDA, datata

‹MILANO›24 MARZO 1926, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 295 × 210 (formato A4). La lettera

è redatta su carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conservazione è buono; alcune macchie d’inchiostro di lievi entità si rilevano sulla superficie del recto in basso a sinistra, al centro e sul margine laterale sinistro, in linea con i fori per rilegatura ad anelli; una macchia d’inchiostro, vistosa, cancella parzialmente la parola «nove‹ll›a» (riga 4). Il testo della comunicazione, anopisto- grafo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 60 su 295 disponibili, con margine sini- stro di mm. 30 e destro di mm. 27), da: «Gentile Signora […]» a: «[…] Distinti saluti.». Subito sotto la formula di congedo, allineata a destra, l’antefirma: «p. La Direzione», seguita a capo dalla firma autografa, per intero, di Valentino Piccoli. Data topica e cronica sono riportate in alto a destra del recto; in basso a sinistra, in calce alla comunicazione, è riportato, dattiloscritto, l’indirizzo del destinatario: «Sig.ra Grazia Deledda ↔│Via Porto Mau-

rizio, n.15 ↔│ROMA [Roma stl.]». La scrittura è distribuita su 6 righe, con spazio interlineare di mm. 6, prodot- ta con inchiostro blu scuro. I caratteri dattiloscritti risultano privi di sbavature.

La LXXXIII comunicazione autografa [81a, ACDS] datata R

OMA 10 APRILE 1926è una lettera DI GRAZIA

DELEDDA ALLA DIREZIONE DEL «CORRIERE DELLA SERA»che si compone di una carta di mm. 147 × 107, ricavata

mediante strappo longitudinale da foglio più grande. La lettera è redatta su carta uso mano, non intestata e senza righe, color avorio. Lo stato di conservazione è buono; sul margine laterale si rilevano i fori rotondi per rilegatu- ra ad anelli. In alto a sinistra è leggibile la scritta: «Archivio», sottolineata, a matita e di mano aliena. Il testo, anopistografo, è contenuto in 1r., quasi a piena pagina (specchio di scrittura mm. 124 su 147 disponibili), da: «Roma, 10.4.927 […]» a «[…] Grazia Deledda». La scrittura, di una mano, è distribuita su 13 righe; corsiva, calligrafica e inclinata verso destra con un angolo di 45º gradi circa, è chiara e prodotta con un inchiostro nero. Il

ductus si presenta uniforme.

La LXXXIV comunicazione [82a, ACDS], datata FIRENZE 14 APRILE 1927, è una lettera di UGO OJETTI a GRAZIA

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un’originaria ripiegatura in quattro parti. La lettera è redatta su carta non intestata, color avorio. Lo stato di con- servazione è buono; lievemente annerito risulta il margine superiore sinistro della carta. In alto a sinistra sul rec-

to è leggibile la scritta: «COPIA», a caratteri dattiloscritti e in maiuscolo, sottolineata con tratto discontinuo e se- guita dalla parola «Archivio» scritta in diagonale, a matita rossa e da mano aliena. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 97 su 257 disponibili, con esi- guo margine sinistro e destro entrambi di mm. 5), da: «Illustre Signora […]» a: «[…] Con cordiale ossequio». Sotto la formula di congedo, allineata al centro, firma dattiloscritta in maiuscolo di Ojetti, seguita subito sotto da firma autografa a sigla. Data topica e cronica, entrambe dattiloscritte, sono riportate rispettivamente in alto, a si- nistra e a destra del recto. La scrittura è distribuita su 12 righe, con spazio interlineare di mm. 6, ed è prodotta con inchiostro nero, lievemente scolorito in alcuni punti. I caratteri risultano privi di sbavature.

La LXXXV comunicazione [83a, ACDS], datata ‹M

ILANO›22 OTTOBRE 1927,è un telegramma della SEGRETERIA DI REDAZIONE DEL «CORRIERE DELLA SERA» ALLA ‹REDAZIONE ROMANA› del quotidiano, che si compone di una

carta dattiloscritta di mm. 200 × 127. La comunicazione è redatta su carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conservazione è buono; si rilevano una lacerazione sul margine sinistro, causata dall’allargamento dei fori per rilegatura ad anelli, ed un foro di dimensioni ridotte in al- to a sinistra del recto, sotto la data. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 35 su 127 disponibili, con margine sinistro e destro entrambi di mm. 23), da: «da comunicare per telefono a ROMA [da comunicare per telefono a ROMA stl.] […]» a: «[…] dove abita la scrittrice». La scrittura è distribuita su 4 righe ed è prodotta con inchiostro blu scuro. I caratteri dattiloscritti sono privi di sbavature.

La LXXXVI comunicazione [84a, ACDS], datata MILANO 10 NOVEMBRE 1927,è un telegramma di UGO OJETTI

AL CORRISPONDENTE DA STOCCOLMA LUCARINO BELLIO, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 170 × 106. La comunicazione è redatta su carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo, ricavata da foglio più grande. Lo stato di conservazione è buono; sbavature d’inchiostro sono rile- vabili in vari punti del recto; il margine sinistro presenta la consueta foratura per rilegatura ad anelli. In alto a de- stra della carta è leggibile la scritta «19.30», sottolineata, a matita blu e di mano aliena (presumibilmente indi- cante l’ora d’invio del telegramma); in alto a sinistra, sopra l’indirizzo del destinatario, la sigla «D.», sempre a matita blu, di mano aliena. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura mm. 43 su 106 disponibili, margine sinistro di mm. 37 e destro di mm. 10), da: «Bellio = R. Legazione Italia […]» a: «[…] Ojetti». La scrittura è distribuita su 6 righe, prodotta con inchiostro blu scuro. La LXXXVII comunicazione [85a, ACDS], datata S

TOCCOLMA 12 NOVEMBRE 1927, è una lettera del corrispon-

dente da Stoccolma LUCARINO BELLIOALLA DIREZIONE DEL «CORRIERE DELLA SERA», che si compone di una car-

ta dattiloscritta di mm. 257 × 192 (formato A4), originariamente ripiegata in due parti. La lettera è redatta su carta non intestata, color avorio; in filigrana è leggibile la scritta in verticale a stampatello ed in alto al centro del

recto: «KLIPPAN PAPER». Lo stato di conservazione è buono; lievemente annerito risulta il margine superiore, in alto a sinistra, della carta; il margine laterale sinistro presenta la consueta foratura per rilegatura ad anelli; sem- pre in alto a sinistra si rileva, vergata a matita da mano aliena, traccia di numerazione non chiaramente decifrabi- le. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., a piena pagina, da: «Spettabile ↔│ Direzione del “Corriere della Sera”[…]» a «[…]P.S. – Il telegramma di ieri mi è costato Corone svedesi 12.50 pari a circa Lit. 65.- [aggiunto a penna dal mittente in calce alla comunicazione in forma di poscritto]». Sotto la formula di congedo, allineata a destra, firma autografa per esteso di Bellio. Data topica e cronica, entrambe dattiloscritte, sono riportate in alto al centro del recto. La scrittura è distribuita su 17 righe (con aggiunta di due righe di po- scritto), con spazio interlineare di mm. 6 (margine sinistro e destro entrambi di mm. 10), ed è prodotta con in- chiostro nero, in gran parte scolorito, mai al limite della leggibilità; i caratteri dattiloscritti risultano privi di sba- vature. Le righe dalla 14 alla 17 risultano sottolineate, sia orizzontalmente che longitudinalmente (con tratto doppio sul margine laterale sinistro), a matita da mano aliena. La lettera redatta da Bellio accompagna ulteriori tre carte, tenute insieme (in alto a sinistra) da un chiodino da parete utilizzato a mo’ di punto di cucitrice, con- tenenti le traduzioni dattiloscritte, a cura dello stesso Bellio, dei giudizi apparsi sui quotidiani di Stoccolma all’indomani della vittoria del Premio Nobel per la letteratura da parte di Grazia Deledda (di cui in APPENDICE). La LXXXVIII comunicazione [89a, ACDS] datata M

ILANO 18 NOVEMBRE 1927, è una lettera di UGO OJETTI a

GRAZIA DELEDDA, che si compone di una carta dattiloscritta di mm. 295 × 210 (formato A4). La lettera è redatta

su carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo. Lo stato di conserva- zione è buono; si rilevano un lieve strappo in basso a sinistra di 1r. e due macchie d’inchiostro, in alto a sinistra. Il margine laterale sinistro presenta la consueta foratura per rilegatura ad anelli, con ulteriore lacerazione della carta dovuta ad allargamento degli stessi. Il testo della comunicazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a

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piena pagina (specchio di scrittura mm. 45 su 295 disponibili, margine sinistro di mm. 30 e destro di mm 15), da: «Cara Signora, […]» a: «[…] Con ossequio cordiale,»; sotto la formula di congedo, firma autografa di Ojetti (il solo cognome). Data topica e cronica sono riportate, dattiloscritte, in alto a destra del recto; alla data cronica se- gue, dattiloscritta e preceduta dal segno «=», l’indicazione in numeri romani: «VIo» [anno sesto dell’era fasci-

sta]. Pochi centimetri sotto la firma, ulteriori due righe di comunicazione autografa, aggiunte a penna con inchio- stro nero dal mittente in forma di poscritto e con grafia ascendente, da: «Tanto meglio se ella […]» a: «[…] alla Direzione». In basso a sinistra, in calce alla comunicazione è riportato, dattiloscritto, l’indirizzo del destinatario: «Grazia Deledda ↔│15, Via Porto Maurizio ↔│ROMA». La scrittura è distribuita su 9 righe (incluse quelle au-

tografe), ed è prodotta con inchiostro blu scuro, lievemente scolorito in alcuni punti. I caratteri dattiloscritti sono privi di sbavature.

La LXXXIX comunicazione [97a, ACDS] datata B

ERLINO 6 DICEMBRE 1927, è una lettera del corrispondente da

Berlino Davide GIUDICI alla direzione del “Corriere della Sera”, che si compone di una carta dattiloscritta di cm.

29,5 × 21 (formato A4). La lettera è redatta su carta tipo ‘extrastrong’, uso macchina per scrivere, non intestata, di colore giallognolo, con tracce di ripiegatura in due parti a metà della carta. Lo stato di conservazione è buono; si rileva una piega nel recto, in alto a destra, e subito sotto una lieve macchia. Il margine sinistro presenta la con- sueta foratura per rilegatura ad anelli; un ulteriore foro si trova sul margine laterale destro, in alto. Sul lato oppo- sto è leggibile la scritta in diagonale: «urgente», sottolineata, a matita blu, di mano aliena. Il testo della comuni- cazione, anopistografo, è contenuto in 1r., non a piena pagina (specchio di scrittura cm. 5 su 29,5 disponibili, margine sinistro di cm. 4,2 e destro di cm. 1,2), da: «nota per la direzione […]» a: «[…] RISPOSTA PER L’Abbonamento delle 23.». Sotto la formula di congedo, allineata a destra, firma dattiloscritta di Giudici (solo il

cognome); sotto la firma, allineata a sinistra, indicazione dell’ora in cui è stata redatta la comunicazione: «ore 21.55». In calce è leggibile la risposta della direzione al corrispondente da Berlino, a matita e di mano aliena: «Risposta: [stl.] ↔│ Fate voi servizio intendendovi con Stoccolma». Data topica e cronica sono riportate, datti-