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STEREOTIPI DI G ENERE

3.5 Rifl ession e conclusiva d ell ’oss ervazi one

Come si è potuto vedere nell a descrizione del progett o In &Out l a cl ass e è stat a avvi ata ad uno sguardo critico ri spet to all ’imm agi ne femminile e maschil e, i n particolar modo ri spetto ai video , e ai m ess aggi latent i contenuti nell e pubbl icit à.

Si è deci so di adot tare l’oss ervazione come speci fi co met odo di ri cerca per la raccolt a di dat i ed inf orm azioni; t al e t ecni ca ha richies to grande capacit à di as colt o e oss ervazione e im plica to l’inst aurarsi di una fort e rel azione t ra chi oss erva e chi vi ene os serv ato.

Nell’individuare i lati negativi e positivi dell’os servazione si può afferm are che n ell o speci fico caso di In&Out , un punt o di debolezz a è sicuramente stato dato dal limitato tempo a disposizione; l’osservazione

richi ederebbe i nfat ti un periodo di par t eci pazione al gruppo

suffi ci ent em ent e lungo e t re incont ri dell a durata di due ore cias cuno sono sicuram ent e t roppo poco.

Tra i punti di forz a si possono in divi duare invece la buona int erazione stabilit a con i soggetti oss ervati e la riuscit a dell a final it à, ovvero il rius ci re a os servare il mo ndo femmi ni le e m as chi le e individuare gl i stereotipi di genere con gl i occhi dei s oggetti studiat i.

L’osservazione viene applicata quando si sa poco di un determinato fenom eno, quando sussistono forti di fferenzia zioni tra il dent ro e il fuori e quando il fenom eno , pur ess endo sotto l o sguardo di tutti , rim ane al riparo e volontari am ent e t aciut o .

Tali m otivazioni sono stat e assunt e com e elementi bas e dell ’oss ervazione. Infat ti la decisione di focalizz are lo studi o s ul fenom eno degli stereot ipi di genere e dell’osservazione delle attività del progetto , mirate a far maturare nei ragazzi e ne lle ragazze l a gi ust a consapevol ezza i n merito a t ali categorie mentali che quoti dianament e infl uenzano e condizionano l a visione del maschil e e del femmi nil e, risi edeva nel fatto di possedere poche nozi oni sull a t em ati ca e nel fort e desiderio di conoscer e di più.

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L’osservazione infatti ha fatto prendere consapevolezza di quanto le appart enenze di genere vengano decifrat e m edi ant e l ’uso di stereotipi , di quei processi di as trazione e definizione dell a realt à che accomunano un a caratt eristi ca o un insiem e di caratteristiche a una categori a o a un gruppo, sull a bas e di una lim itat a e s carsa inform azione o conos cenza115.

Tal e cons apevolez za è mat urat a nel la class e ma anche in me s tess a in quanto , pas so dopo pas so, mi sono resa sempre più conto di quan to la mi a ment e connot ass e il genere m as chi le e femminil e in modo stereotipato. Il fat to è che non ci si rende conto che gli s tereotipi condu cono a consi derare norm al e quello che suggeris cono e il tutto avvi ene i n m odo tal mente automatico che pare quasi impossibile contrastare l’andamento delle cose in questa preci sa di rezione. Ecco perché il presuppost o di ogni int ervent o di In&Out è st at o que ll o di guardare al la com plessit à s ociale non come condizione di em ergenz a da fronteggi are, ma pi uttost o com e opportunità di cres cit a cultural e e rel azional e.

In m erito al s econdo el emento , ossia il s ussist ere di forti di fferenzi azioni tra il dent ro e il fu ori, i l signifi cato t erminologi co del pro gett o In&Out, “Dentro&Fuori, si colloca perfettamente. Come specificato durante la descrizione del progetto, In&Out s peci fi ca al meglio l’i mpi anto cult ural e nel quale vivi amo, secondo cui cert e cat egori e di persone, solo perché ritenute “diverse” dal normale, vengono tagliate fuori ed escluse. Attraverso l a visione del videocl ip riguardant e l ’ omos ess ualit à dei due giovani ragazzi di s ess o mas chi le , la classe è stat a condott a a mat urare l a consapevol ezza del fat to che l e azioni di ogni pers ona pos sono incidere sull a realt à e ci ò fa sent ire il senso della propri a pot enza e allo st es s o tempo il peso dell a respons abi lit à.

Il concetto vol uto t rasmettere all a cl asse è che il ri spetto dell a pers ona umana vi ene prim a di qual s iasi gi udizio; spesso il giudizi o viene dato a priori e senza un’adeguat a ri fl ess ione sugl i effetti che può generare e va sottoli neat o che, sono propri o gli st ereot ipi quell e cos e che ci spingono a pensare i n automati co perdendo di vist a l a si ngola person a.

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Grziella Priulla (a cura di), C’è differenza. Identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole, Franco Angeli, 2013; books.google.com/.../books.

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In ri ferim ento al terzo ed ult imo el em ento si può riflett ere s u det erm inate forme di pensi ero che ci ai utano a comprendere innanzitutt o noi s tessi ed in segui to il rest o del m ondo soci al e. P ensare in m odo non stereoti pat o signi fi ca pensare in modo cont r oll ato, il che impli ca una modalit à di pensiero cons apevol e, intenzional e, vol ont ari a e deliberat a che ri chiede motivazione, im pegno e t empo. Al contrario un pens are i n modo aut omat ico identifi c a una form a di pensiero veloce, incons apevole, non intenzional e e invol ont ari a, oss ia un m odo di agi re s enz a pens are che prevede l’impiego di schemi e scorciatoie mentali e che, come abbiamo visto, domina gran part e dell a vit a ment ale.

In un det erm inato m omento si appli ca un qualsi as i schem a m ent al e, quell o che viene più rapidam ent e all a m ent e e che è facilm ent e recuperabil e o access ibil e in mem oria. Quell o degli stereotipi di genere è un fenom eno che, pur ess endo sotto lo s guardo di tut ti, rim ane al riparo e volontari am ent e t aci uto. Quando gli sch emi vengono applica ti al genere identificano la donna com e debol e, comprens iva, affet tuos a, tranquil la, riconoscente , fragil e, ecc., e l ’uomo invece fort e, aggressi vo, impazi ent e, furbo, int elligente, i nsensibi le, ecc., s enza ipotizzare la poss ibilit à che vi poss ano ess ere uom ini e donne che fuori es cono da ques ti determi nat i schemi nei qual i vengono collocati. La realt à dei fatti è che una persona può es sere in t anti al tri m odi.

Vengono qui ndi subi to all a m ent e delle cose in autom ati co, m a s e poi si va a ri fl ett ere att entam e nte su chi è nell o specifi co, nella propri a es senziali tà l’uomo e la donna in realtà, le cose stanno diversamente da quanto è parso. Questo accade perché questi st ereotipi s ono m olto radi cati nell a nost ra, e non sol o, cultura; è com e un circolo vizi oso par t icolarm ent e consoli dat o e quindi di fficile da i nterrompere , m a non i mpossi bil e.

L’aspetto che più ha colpito durante l’osservazione è il modo in cui, nel nost ro paes e, vi ene i ndegnam ent e rappresent at a l a donna dai medi a .

Il corpo dell a donna dom ina la su a im magi ne; corpi giovani ed espost i , ammi ccanti e apparent em ent e sempre pronti a soddisfare il desiderio maschil e. Non serve saper fare chissà cosa, basta provocare sempre e

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comunque, l’unica forma di intrattenimento è il richiamo sessuale . Quanto em ers o dall a visione dei videoclip musicali e dell a pubblicit à è una rappresent azione femminil e stereoti pat a e discrimi nant e ris pett o a quell a maschil e, una loro rappres ent azione numeri ca m aggiormente superiore, tant e donne per pochi uomini, e un accento pos to s u ll e loro caratt eristi che fisi che, consi derat e det erminanti .

Con un’analisi dell’immagine, del linguaggio, dei personaggi e delle dinamiche relazi onali propost e all a tv dai vi deo, dall e pubbli cit à e dai programmi si s ono messi a nudo i meccanis mi peggiori , consent endo a chi guarda di prenderne cos ci enza. Ferm ando le imm agini e analizzandole, squarci ando il velo di abit udi ne che si ha davanti agli occhi, s i è constatat o che l a cl asse ha preso consapevol ezza di ci ò che ha vist o e del mess aggio che è st at o loro proposto116.

D'alt ronde è necess ari o comprendere che alla gran lunga è divent ato controproducent e continuare ad utilizzare l a st ess a visione che da anni ci viene proposta, in cui il rapporto tra uomo e donna vi ene raffigurato i n mani era st ereotipat a e i niqu a.

Ciò che sfortunatamente si è appreso è che “se non appari, non esisti”; questo sembra ess ere il s olo ed uni co di kt at im perant e.

112 CAPITOLO QUARTO

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