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L’analisi empirica condotta è stata sviluppata a partire dalla statistica descrittiva delle variabili oggetto di investigazione, di seguito riportata. .

Tabella  4  Statistica  descrittiva  

N Minimo Massimo Media Deviazione std.

Numero di membri del Cda 197 3 21 8,82 3,121

Presenza delle donne(S/N) 197 0 1 ,78 ,418

Numero delle donne

presenti nel Cda 197 0 4 1,45 1,122

Numero donne indipendenti 197 0 4 ,64 ,919

numero donne non esecutive 197 0 4 ,52 ,793

Num donne esecutive 197 0 2 ,29 ,520

% di donne non esecutive

sul totale del board 197 ,0000 42,8571 5,620391 8,6716550

% di donne indipendenti sul

totale del board 197 ,0000 40,0000 6,732765 9,2946236

% di donne esecutive sul

totale del board 197 ,0000 33,3333 3,810755 7,1279100

% di donne indipendenti sul

totale donne nel board 151 ,0000 100,0000 41,445916 42,6652237

% di donne non esecutive

sul totale donne nel board 151 ,0000 100,0000 32,781457 40,1002087 % di donne esecutive sul

totale donne nel board 150 ,0000 100,0000 25,277778 39,2226938

EBITDA 197 -82900,00 17011000,00 342822,7250 1545289,91226 Risultato operativo 197 -900700 9944000 155707,58 801630,428 Reddito netto 197 -347600,0 4780000,0 55481,025 385921,3989 Patrimonio netto 197 -16182859 52839000 1091783,74 5267049,562 EBITDA/Vendite 197 -288,166 120,547 13,43698 30,931631 ROS 197 -435,496 575,431 3,29161 61,919912 ROA 197 -244,065 5331,985 33,16586 385,138760 ROE 197 -125500,000 6107,072 -601,79645 8954,780311

Posizione finanziaria netta 197 -9793000,0000 39862000,0000 544326,287310 3827283,1189582

PNN/EBITDA 197 -96352,2678 31440,6780 -629,158118 8074,4867824

Ln_TotaleAttività 197 7,98 20,62 12,8112 2,28057

Ln_Dipedenti 190 1,79 12,33 6,5812 2,04297

Ln_RicavidelleVendite 197 6,43 18,28 12,2190 2,17916

Lo studio evidenzia che, per l’anno 2013 in Italia i consigli di amministrazione sono composti in media da 8,82 membri di cui solo 1,45 di genere femminile. Inoltre, si può osservare che le donne non esecutive sono solo il 5,62 % sul totale del board, quelle indipendenti il 6,73% e quelle esecutive il 3,81%. È evidente che, per l’anno esaminato, le donne presenti all’interno dei consigli di amministrazione ricoprono maggiormente il

ruolo di indipendenti. Lo stesso esito si ottiene anche sulla percentuale delle donne indipendenti sul totale di quelle presenti nel board. In dettaglio, in un ipotetico consiglio di amministrazione, le donne che avrebbero il ruolo di indipendente sono 0,64, quelle non esecutive 0,52 e quelle esecutive 0,29.

Figura 9 Composizione di genere del consiglio di amministrazione in Italia, anno 2013

Poiché nel database si contano, per l’anno 2013, 1.737 amministratori e il totale delle donne è pari a 286 si può affermare che solo il 16% di un consiglio è composto da donne. Questa percentuale indica che, per il 2013, le società osservate nel complesso non hanno raggiunto la porzione di 1/5 prevista dalla legge. Tale limite imposto per il primo rinnovo sembrerebbe quindi non essere rispettato. Inoltre, lo studio ha evidenziato che nel 77% delle società comprese nel campione le donne sono presenti.

 

86%   6%  5%   3%  

COMPOSIZIONE  DI  GENERE  DEL  CONSIGLIO  DI   AMMINISTRAZIONE  IN  ITALIA  ANNO  2013  

Uomini    

Donne  indipendenti   Donne  non  esecutive   Donne  esecutive  

Tabella  5  Indici  Statistici  

L’analisi si è focalizzata, in prima battuta, sulla ricerca di una relazione tra numero di donne e relativa composizione all’interno del board e performance aziendali in termini di ROE, ROA, ROS, attraverso il metodo statistico di analisi della varianza (ANOVA). Lo studio ha evidenziato che non esiste però alcuna relazione significativa tra queste variabili. Esso, quindi, sembrerebbe confermare quando predetto dalla teoria della massa critica della Kanter (1977) e dallo studio condotto da Asch (1951,1955) per cui fino a che non viene raggiunto il numero tre, il gruppo sotto rappresentato non è in grado di influenzare gli altri componenti sulle decisioni aziendali e le performance che da esse scaturiscono. Da quel punto in poi però è possibile osservare dei cambiamenti all’interno dell’organizzazione. Il caso italiano sembrerebbe quindi avvalorare l’ipotesi della massa critica in quanto in Italia le donne all’interno del consiglio di amministrazione sono in media pari a 1,45.

Di conseguenza, l’ipotesi per cui il ruolo esecutivo della donna fosse in grado di influenzare maggiormente le performance dell’azienda non può essere studiato. Allo stesso modo, visto che non è stato individuata alcuna relazione tra le performance e la presenza delle donne, l’ipotesi della loro presenza in un certo numero non è verificata. Infine, l’indagine sul percorso di carriera fatto dalla donna, per gli stessi motivi, non è stato indagato.

Gli altri casi in cui si presenta un certo impatto sono quelli illustrati di seguito.

Indici Anno 2013

Conteggio 197

Media del numero di donne presenti nel cda 1,45

Percentuale di compagnie con donne presenti nel cda 77,66% Percentuale del numero medio di amministratori che sono donne 16,47%

In particolare, i modelli di seguito rappresentati prendono in considerazione quali variabili dipendenti il Reddito operativo, l’Ebitda e il Patrimonio netto e come predittori la % di donne indipendenti sul totale del board, la % di donne esecutive sul totale del board, la % di donne indipendenti sul totale donne nel board, la dimensione del cda e il Totale Attività.

Variabile Dipendente: Reddito Operativo

Riepilogo del modellob

Modello R R-quadrato R-quadrato corretto Deviazione standard Errore della stima

Durbin-Watson

1 ,395a ,156 ,127 404424,105 2,055

a. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

b. Variabile dipendente: Risultato operativo

Anovaa

Modello Somma dei quadrati df Media dei quadrati F Sig.

1

Regressione 4395082458693,211 5 879016491738,642 5,374 ,000b Residuo 23716034253583,473 145 163558856921,265

Totale 28111116712276,684 150

a. Variabile dipendente: Risultato operativo b. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

Coefficientia

Modello Coefficienti non

standardizzati Coefficienti standardizzati t Sig. Statistiche di collinearità B Deviazione standard Errore

Beta Tolleranza VIF

1 (Costante) - 59237,416 123113,308 -,481 ,631 % di donne indipendenti sul totale del board

-4245,591 6340,133 -,095 -,670 ,504 ,286 3,493

% di donne esecutive sul totale del board

-1043,152 5023,698 -,019 -,208 ,836 ,713 1,402

% di donne indipendenti sul totale donne nel board

3186,104 1532,156 ,314 2,079 ,039 ,255 3,919

Board size 7696,867 10948,360 ,057 ,703 ,483 ,899 1,112

Totale Attività ,004 ,001 ,270 3,515 ,001 ,985 1,015

a. Variabile dipendente: Risultato operativo

Variabile Dipendente: Ebitda

Riepilogo del modellob

Modello R R-quadrato R-quadrato corretto Deviazione standard Errore della stima

Durbin-Watson

1 ,428a ,184 ,155 1018491,79526 2,125

a. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

Anovaa

Modello Somma dei quadrati df Media dei quadrati F Sig.

1

Regressione 33828814730264,445 5 6765762946052,889 6,522 ,000b Residuo 150412202865288,840 145 1037325537001,992

Totale 184241017595553,280 150

a. Variabile dipendente: EBITDA b. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

Coefficientia

Modello Coefficienti non

standardizzati Coefficienti standardizzati t Sig. Statistiche di collinearità B Deviazione standard Errore

Beta Tolleranza VIF

1 (Costante) - 315243,298 310045,550 -1,017 ,311 % di donne indipendenti sul totale del board

-21545,763 15966,836 -,189 -1,349 ,179 ,286 3,493

% di donne esecutive

sul totale del board 1203,279 12651,559 ,008 ,095 ,924 ,713 1,402 % di donne

indipendenti sul totale donne nel board

10570,955 3858,543 ,407 2,740 ,007 ,255 3,919

Board size 32592,242 27572,083 ,094 1,182 ,239 ,899 1,112

Totale Attività ,012 ,003 ,284 3,759 ,000 ,985 1,015

Variabile Dipendente: Patrimonio Netto

Riepilogo del modellob

Modello R R-quadrato R-quadrato corretto Deviazione standard Errore della stima

Durbin-Watson

1 ,420a ,176 ,148 3917500,603 2,063

a. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

b. Variabile dipendente: Patrimonio netto

Anovaa

Modello Somma dei quadrati df Media dei quadrati F Sig.

1

Regressione 475612776440278,800 5 95122555288055,770 6,198 ,000b Residuo 2225287591263680,800 145 15346810974232,281

Totale 2700900367703959,500 150

a. Variabile dipendente: Patrimonio netto b. Predittori: (Costante), Totale Attività

, % di donne esecutive sul totale del board, Board size, % di donne indipendenti sul totale del board, % di donne indipendenti sul totale donne nel board

Coefficientia

Modello Coefficienti non

standardizzati Coefficienti standardizzati t Sig. Statistiche di collinearità B Deviazione standard Errore

Beta Tolleranza VIF

1 (Costante) -

699928,170

% di donne indipendenti sul totale del board

-59717,902 61414,427 -,137 -,972 ,332 ,286 3,493

% di donne esecutive

sul totale del board -38976,624 48662,631 -,071 -,801 ,424 ,713 1,402 % di donne

indipendenti sul totale donne nel board

9354,493 14841,402 ,094 ,630 ,529 ,255 3,919

Board size 183233,066 106052,548 ,137 1,728 ,086 ,899 1,112

Totale Attività ,056 ,012 ,359 4,724 ,000 ,985 1,015

a. Variabile dipendente: Patrimonio netto

Dalle tabelle si evince che la “% di donne indipendenti sul totale donne nel board” presenta un effetto positivo sul reddito operativo e sull’Ebitda mentre la variabile patrimonio netto è influenzata, anch’essa positivamente, dalla dimensione del board. Grazie allo studio quindi si evince che una certa percentuale di outsider all’interno del board contribuisce a influenzare positivamente il reddito operativo e l’ebitda. Anche la letteratura sulla corporate governance conferma questo esito: affinché l’azienda crei valore, è necessario che all’interno del consiglio di amministrazione venga raggiunta una composizione bilanciata tra outsider e insider38. Questo equilibro è fondamentale per l’efficacia del board in quanto gli amministratori indipendenti sarebbero in grado di proteggere gli interessi degli shareholders, proprio grazie al requisito di indipendenza dal CEO e dal top managemnet team, e di apportare risorse e qualità fino a quel momento assenti in azienda. Tutto ciò permetterebbe alla società di cogliere nuove

                                                                                                               

38  Rigolini, A., Corporate Entrepreneurship and Corporate Governance, McGraw- Hill Education, Milano

opportunità39. È necessario quindi porre particolare attenzione al ruolo degli ousider: in particolare, assume rilievo, nella letteratura sulla corporate governance la suddivisione tra amministratori insider/outsider.

Gli studi che si basano sulla teoria dell’agenzia, ad esempio, sostengono che gli outsider assumono un ruolo fondamentale nella funzione di controllo sul top management team (Judge e Zeithmal, 1992). Gli amministratori indipendenti garantirebbero la ricerca della creazione di valore nel lungo termine attraverso il controllo e lo stimolo a una visione imprenditoriale dell’azienda. Essi, inoltre, sarebbero in grado di portare innovazione e nuove opportunità all’interno del board (Hillman e Dalziel, 2003; Tuggle et al., 2010). Infine, la letteratura suggerisce che gli amministratori indipendenti siano in grado di offrire una visione più oggettiva sulle decisioni strategiche rispetto a quella degli insider (Judge e Zeithmal, 1992).

Nello stesso filone di idee, gli studiosi che invece si sono basati sulla Resource Based view hanno inoltre evidenziato come gli amministratori indipendenti siano in grado di apportare quelle capacità scarse o strategiche non presenti all’interno del board (Lynall et al.,2003; Tuggle et al., 2010).

In merito alla letteratura fin qui presentata, è possibile affermare che un maggior numero di donne indipendenti all’interno degli organi societari italiani ha effetti positivi sui risultati aziendali.

                                                                                                               

39  A riguardo Andrews scrisse: “Independent directors are supposed to introduce ideas and perspectives

from the outside, serving as a window to the word.” Andrews, K., Corporate Stretegy as a Vital function on the board” Harvard Business Review, November- December, 1981

Conclusioni

Nella prima fase del presente lavoro è stata approfondita la letteratura accademica sul tema della Gender Diversity. Dalla sua analisi, si evince che l’impatto di tale fenomeno sulle performance aziendali può condurre a risultati differenti. In alcuni casi, si prospettano effetti postivi, in altri negativi ed, altri ancora, inesistenti. I motivi di tale varietà possono essere dovuti a diversi fattori: metodo di calcolo, paese o anni in cui è stato svolto il test. Sulla base dei trattati studiati, si è proceduto, inizialmente, ad individuare le proposte e le azioni messe in atto a livello europeo sulle quote di genere. Molti paesi cha fanno parte dell’Unione Europea hanno già aderito all’impegno per una maggiore attenzione alla parità tra uomini e donne sulla base della “Strategy for equality between women and men 2010-2015” proposta dalla Commissione Europea. In riferimento alle società, ad esempio, è richiesta una maggiore partecipazione delle donne nei principali organi sociali. Il primo paese a introdurre le quote di genere è stata la Norvegia nel 2003. In seguito, l’analisi è stata approfondita studiando la normativa vigente in Italia e la situazione attuale. Grazie alla Legge n. 120 del 2011 proposta dalle deputate Golfo e Mosca, anche in Italia sono state introdotte le quote di genere. Gli studi sulla presenza delle donne all’interno delle società ha evidenziato nel tempo un trend crescente che convalida l’obiettivo a cui la legge punta. Nonostante evidenti tesi favorevoli, si riscontrano alcune critiche fatte alla legge: in primo luogo, si ritiene che essa comporti cambiamenti troppo forti all’interno dello statuto societario e che limiti la libertà sulla scelta degli amministratori da nominare; in secondo luogo, gli oppositori sostengono che essa sia solo uno strumento ingiustificato per favorire l’ingresso delle donne all’interno delle società e, infine, che la legge non rispetterebbe un requisito meritocratico per il loro inserimento in quanto non è indicato in nessuna parte il rispetto

di particolari caratteristiche professionali. Seppur siano presenti diverse critiche, nella letteratura è possibile riscontrare motivazioni per cui la presenza delle donne risulti essere un elemento positivo per l’azienda. Innanzitutto, si ritiene che esse siano in grado di apportare prospettive differenti e nuove in grado di migliorare le decisioni prese dal consiglio di amministrazione e di conseguenza le performance aziendali che da esse scaturiscono. Inoltre, una maggiore presenza del genere femminile nei ruoli apicali rappresenterebbe per tutte le donne un modello da seguire e a cui potersi ispirare. Infine, la loro esclusione potrebbe comportare per le aziende stesse una perdita di talenti. Nel secondo capitolo, si sono raccolti poi i dati delle società quotate italiane e si è estratto un campione composto da 197 aziende. Per ciascuna di esse, si è proceduto a catturare la dimensione del Cda, la presenza della donna, il numero delle donne, il loro nome e il ruolo ricoperto all’interno del Cda. In aggiunta, sono stati acquisiti i dati relativi ai ricavi di vendita, all’Ebitda, al risultato operativo, al risultato netto, alla posizione finanziaria netta, al patrimonio netto e al totale degli asset. Si sono poi calcolati i seguenti indici di bilancio: Ebitda/vendite, ROS, ROA, ROE e PFN/ Tot. Attività. Una volta creato il database completo, la statistica descrittiva ci ha permesso di descrivere il campione. È stato rilevato che per l’anno 2013 in Italia le donne non raggiungono in media il numero 3, ritenuto critico per osservare dei risultati sulle performance. Inoltre, è emerso che la maggior parte delle donne ricopre il ruolo di indipendente all’interno del consiglio di amministrazione. In aggiunta, grazie al metodo della regressione lineare multipla, si è dedotto che non sussiste alcuna relazione tra la presenza delle donne e le misure di performance delle aziende sul campione indagato e che le uniche relazioni scoperte si hanno, in un caso, tra la percentuale di donne indipendenti sul totale delle donne nel board e il reddito operativo e nell’altro con l’Ebitda.

Sulla base dei risultati ottenuti quindi si richiede una maggiore presenza di donne indipendenti all’interno del board. In letteratura, alcuni studiosi ritengono che la presenza di amministratori indipendenti sia un fattore positivo per l’azienda in quanto essi sono in grado di apportare idee e opportunità diverse, di garantire il rispetto dei diritti degli shareholders e di assicurare la creazione di valore nel lungo termine grazie a una visione imprenditoriale dell’azienda.

Infine, sarebbe interessante riuscire ad approfondire ed estendere tale analisi a più anni in modo da delineare l’evoluzione delle quote di genere sia a livello nazionale che sovranazionale. Alcune teorie sostengono, infatti, che gli effetti della presenza della donna sulle performance si verificherebbero solo dopo un arco temporale di almeno 5 anni e che il livello per cui si mostrerebbero degli effetti positivi sulle stesse si avrebbero solo quando esse sono almeno tre (Torchia et al, 2011). Per le ricerche future, potrebbe quindi essere stimolante verificare l’eventuale realizzazione del cambiamento nella composizione del consiglio di amministrazione richiesto dalla Legge n. 120/2011.

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