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Risultati delle correlazioni tra lo Spettro di Panico Agorafobico, percezione e dolore

1. Metodologia

2.5 Risultati delle correlazioni tra lo Spettro di Panico Agorafobico, percezione e dolore

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Tabella 2.8 Correlazioni tra i punteggi ottenuti nel PAS-SR e le rilevazioni sensoriali (nocicettive e percettive).

BASELINE DNIC SUGG

Soglia perc n volte i6 mA i6 NRS i6 mA i6 NRS Soglia perc n volte i6 NRS Soglia perc n volte i6 NRS R ea l Sh am R ea l Sh am R ea l Sh am R ea l Sh am R ea l Sh am R ea l Sh am r r r r r r r r r r r r PAS-tot -.129 .110 -.350** .000 -.355** .289* .015 -.182 -.013 -.084 .037 -.105 .098 .057 Ansia da Separazione -.086 .227 -.321* .010 -.210 .314* .050 -.093 -.253* -.275* .016 -.009 -.056 -.130 Sensibilità alla perdita -.195 .191 -.279* .008 -.200 .065 -.107 -.220 -.323* -.265* .021 -.134 .004 -.111 Sintomi di panico tipici -.098 .257* -.209 -.088 -.228 .305* -.116 -.129 -.018 .147 -.098 -.054 -.117 .041 Sintomi di panico atipici -.149 .206 -.296* -.069 -.245 .214 -.046 -.098 -.098 .023 -.044 .035 -.004 .071 Sensibilità allo stress .242 .085 -.126 -.058 -.223 .257* -.073 -.231 .018 -.032 -.199 -.208 .030 .099 Sensibilità alle sostanze .094 -.011 -.151 .154 -.154 .065 .156 -.172 .013 -.037 -.027 -.193 .044 .138 Fobia ai farmaci .018 .167 -.293* .023 -.253* .081 -.001 -.247 -.106 -.335* .032 -.265* .056 -.111 Ansia anticipatoria -.068 .224 -.235 -.040 -.301* .488** -.019 -.029 .383** .426** .028 -.100 .183 .348* Stato di allarme -.022 -.142 -.159 -.041 -.059 .187 -.161 -.064 .197 .130 .015 -.015 .158 .238 Agorafobia tipica -.164 -.057 -.304* .029 -.292* .200 .060 -.105 -029 -.063 .062 -.097 .130 .089 Agorafobia atipica -.122 .189 -.232 .001 -.296* .232 .048 -.117 -.046 -.269* .051 -.055 -.004 -.140

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p<0,05*-p<0,01**

Soglia Perc mA= intensità (in mA) della soglia percettiva; Soglia perc= quante volte sente (su tre) la soglia

percettiva nella condizione Baseline; i6 NRS= quanto valuta lo stimolo nocicettivo in una NRS; i6 mA= intensità dello stimolo i6 in mA; SHAM= sessione finta; Real= sessione vera; BASELINE= condizione di identificazione delle soglie; SUGG= condizione con suggestione come stimolo condizionante;

DNIC=condizione con Cold Pressor Test come stimolo condizionante; r= coefficiente di correlazione.

L’analisi del coefficiente di correlazione di Pearson ha permesso di evidenziare la relazione esistente tra le dimensioni del PAS-SR e le valutazioni della percezione nocicettiva i6 e percettive, ottenute sia al baseline che nelle sessioni relative alla modulazione sensoriale e del dolore. Dalle prime analisi (Tab 2.8) emerge che di fatto una correlazione statisticamente significativa sussiste tra le dimensioni del PAS-SR e le soglie del dolore, più di quelle percettive. In particolare si evidenzia:

1) per quanto riguarda l’intensità nocicettiva in mA (i6 mA) nella condizione Baseline (a) nella sessione Real vi è una correlazione negativa moderata con

Fobia malattie -.118 -.079 -.181 -.002 -.289* .313* .057 -.190 .231 .140 -.007 -.146 .325* .230 Ricerca di aiuto -.002 -.183 -.340* .159 -.404** .255* .228 -.165 .192 -.104 .219 -.163 .375** .173 Misure controfobiche -.109 -.135 -.310* .044 -.360** .160 .130 -.198 .119 -.096 .206 -.159 .262* .102 Drammatizzazione -.183 -.087 -.412** .119 -.391** .233 -.027 -.077 .024 .037 .112 .074 .203 .192 Sensibilità alla separazione -.134 -.241 -.343* .011 -.230 .262* .000 -.149 -.305* -.301* .020 -.054 -.042 -.137 Sintomi di panico -.132 .253* -.270* -.086 -.257* .286* -.091 -.124 -.060 .097 -.080 -.014 -.070 .060 Sensibilità farmaci e altre sostanze .054 .107 -.265* .085 -.241 .084 .071 -.242 -.065 -.243 .009 -.264* .057 -.012 Aspettativa ansiosa -.051 .027 -.232 -.048 -.200 .385** -.117 -.058 .336* -.319* .024 -.064 .203 .345* Agorafobia -.149 .089 -.279* .014 -.313* .232 .056 -.119 -.041 -.192 .059 -.077 .057 -.043 Fobia malattie e ipocondria -.111 -.031 -.186 .009 -.240 .246 .062 -.117 .149 .044 -.006 -.048 .247* .144 Sensibilità rassicurazione -.140 -.149 -.342* .070 -.401** .189 .112 -.192 .128 -.061 .208 - .135 .287* .140

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punteggio PAS totale (r=-350; p<.01), ansia da separazione (r=-.321; p<.05), sensibilità alla perdita (r= -279; p<.05), sintommi di panico atipici (r= -296; p<.05), fobia ai farmaci (r= -293; p<.05), agorafobia tipica (r=-.304; p<.05), ricerca aiuto (r=-.340; p<.05), misure controfobiche (r=-.310 p<.05), drammatizzazione (r=-412; p<.01), sensibilità alla separazione (r=-.343; p<.05), sintomi di panico (r= -270; p<.05), sensibilità ai farmaci e altre sostanze (r= -265; p<.05), agorafobia (r= - 279; p<.05) e sensibilità alla rassicurazione (r=-.342; p<.05);

(b) mentre nella sessione Sham la correlazione negativa moderata sussiste col punteggio PAS totale (r=-.355; p<.01), fobia ai farmaci (r= - 253; p<.05), ansia anticipatoria (r=-.301; p<.05), agorafobia tipica (r=-.292; p<.05), agorafobia tipica(r= -296; p<.05), fobia alle malattie (r=-.289; p<.05), ricerca aiuto (r=-.404; p<.01), misure controfobiche (r=-.360 p<.01), drammatizzazione (r=-.391; p<.01), sintomi di panico (r=-.257; p<.05), agorafobia (r=-.313; p<.05) sensibilità alla rassicurazione (r=-.401; p<.01);

2) il dolore percepito (NRS) in seguito alla somministrazione dell’i6 nella condizione Baseline

(a) nella sessione Real non risultano esserci correlazioni statisticamente significative;

(b) mentre la sessione Sham presenta una correlazione positiva moderata con punteggio PAS totale (r=.289; p<.05) ansia da separazione (r=.314 p<.05), sintomi di panico tipici (r=.305; p<.05), sensibilità allo stress (r=.257; p<.05), ansia anticipatoria (r=.488; p<.01), fobia alle malattie (r=.313; p<.05), ricerca di aiuto (r=.255; p<.05), sensibilità alla separazione (r=.262; p<.05), sintomi di panico (r=.286; p<.05), sensibilità allo stress (r= .257; p<.05), e aspettativa ansiosa (r=.385; p<.05);

3) il dolore percepito (NRS) in seguito alla somministrazione dell’i6 nella condizione DNIC, presenta correlazioni miste, rispettivamente

(a) nella sessione Real è negativa moderata con le dimensioni di ansia da separazione (r=-.253; p<.05), sensibilità alla perdita (r=-.323; p<.05) e sensibilità alla separazione (r=-.305; p<.05) mentre è positiva con ansia anticipatoria (r=.383; p<.01) e aspettativa ansiosa (r=.336; p<.05); (b) nella sessione Sham è negativa con le dimensioni di ansia da

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separazione (r=-.275; p<.05), sensibilità alla perdita (r=-.265; p<.05), fobia ai farmaci (r=-.335; p<.05), agorafobia atipica (r=-.269; p<.05), sensibilità alla separazione (r=-.301; p<.05) e aspettativa ansiosa (r=-.319; p<.05), mentre risulta positiva solo con la dimensione di ansia anticipatoria (r=.426; p<.01);

4) il dolore percepito (NRS) in seguito alla somministrazione dell’i6 nella condizione Suggestion

(a) durante la sessione Real la correlazione è positiva con fobia alle malattie (r=.325; p<.05), ricerca di aiuto (r=.375; p<.01), misure controfobiche (r=.262; p<.05), fobia malattie e ipocondria (r=.247; p<.05) e sensibilità alla rassicurazione (r=.287; p<.05).

(b) mentre nella Sham vi è una correlazione positiva moderata con ansia anticipatoria (r=.348; p<.05) e aspettativa ansiosa (r=.345; p<.05). 2.6 Analisi statistiche relative al rapporto tra grado di ipnotizzabilità, PAS-SR e intensità di dolore percepito

Tabella 2.9 Tabella della Varianza Univariata per l’effetto del grado di ipnotizzabilità sulle differenze nella percezione del dolore in presenza dei domini PAS-SR

i6 Real i6 Sham

F F

Misure Controfobiche .242 2.327

Drammatizzazione 1.999 .025

Sensibilità alla Rassicurazione .172 2.730

hyp 3.822 2.992

p<0,05*

Una volta comprovata l’esistenza di un rapporto tra le dimensioni del PAS-SR e la percezione nocicettiva, abbiamo voluto verificare, quanto il grado di ipnotizzabilità abbia potuto influire sulle differenze dell’intensità nocicettiva percepita, in presenza dei domini del PAS-SR sensibili all‘ipnosi. Nello specifico, come mostra la tabella 2.9, mediante l’analisi della varianza (ANOVA) abbiamo analizzato quanto le differenze dei tre gruppi

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distinti in base al grado di ipnotizzabilità influiscano sulle differenze dell’intensità dello stimolo doloroso i6, misurata in mA, in presenza di alti punteggi ai domini del PAS-SR. Le analisi sono state effettuate solo con riferimento alle dimensioni del PAS-SR per cui è stata rilevata una significatività tra le differenze medie nei tre gruppi presi in esame (Misure Controfobiche, Drammatizzazione e Sensibilità Rassicurazione nei gruppi distinti in base algrado di ipnotizzabilità; Tab. 2.7).

È emerso che il grado di ipnotizzabilità non influisce sulla percezione dell’intensità dello stimolo i6, alla luce di alti punteggi alle dimensioni del PAS-SR.

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Discussione

Lo scopo principale di questo studio pilota è stato quello di indagare quanto i domini dello Spettro Di Panico Agorafobico possano influire su due tipi di modulazione del dolore (HNCS e suggestione di analgesia), in una popolazione che non presenta psicopatologia conclamata, composta da 48 soggetti, selezionati in base al grado di ipnotizzabilità, in modo da ottenere tre gruppi omogenei (h=15; m=14; l=15). Questa selezione è stata motivata dallo scopo secondario di verificare come un intervento ipnotico possa influire sulla percezione e modulazione del dolore in soggetti in cui è presente uno Spettro di Panico Agorafobico. Per misurare i domini relativi allo Spettro di Panico Agorafobico e il grado di ipnotizzabilità, abbiamo utilizzato rispettivamente il Panic Agorafobic Spectrum Questionnaire Self Report (Cassano G. B. et al., 1999) e il modello A della Stanford Hypnotic Susceptibility Scale (Weitzenhoffer & Hilgard, 1959).

Per indagare la funzionalità del sistema di modulazione del dolore, abbiamo sottoposto il campione ad entrambe le sessioni, sperimentale (Real) e di controllo (Sham), per accertarci che gli effetti dati dagli stimoli condizionanti fossero specifici per lo stimolo condizionante stesso e non dipendenti dalla casualità. Entrambe le sessioni consistevano in tre condizioni, la prima, chiamata Baseline, di valutazione percettiva e nocicettiva (entrambe indagate attraverso la stimolazione elettrica rispettivamente non dolorifica e dolorifica) e le altre due (condizione Suggestion e DNIC) caratterizzate dalla presenza di stimoli condizionanti, veri per la sessione sperimentale (rispettivamente Suggestione e come HCNS per l’attivazione del DNIC abbiamo scelto il Cold Pressor Test) e falsi per la sessione di controllo (previsioni meteorologiche e immersione della mano nell’acqua a temperatura corporea). Le soglie ottenute nella prima condizione (Baseline) venivano risomministrate successivamente all’esposizione dei soggetti agli stimoli condizionanti, chiedendo di valutarle nuovamente. La differenza tra le valutazioni delle soglie rilevate nella prima condizione e la valutazione secondaria durante gli stimoli condizionanti, ci ha permesso di rilevare la presenza o l’assenza di modulazione del dolore.

Come mostrato nel Grafico 1, il campione al Baseline, in entrambe le sessioni, presenta un’intensità di dolore percepita significativamente maggiore (in accordo il Cochrane

Criteria; Higgins, Churchill, Chandler, & Cumpston, 2017) rispetto alle condizioni

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dei partecipanti sperimenta una riduzione del dolore clinicamente significativa media di circa il 62%, mentre durante la condizione Suggestion ben il 61% del campione riporta una modulazione clinicamente significativa del dolore, pari al 50%. Non risultano esserci quindi notevoli differenze nella stessa sessione, tra le due condizioni con stimolo condizionante (Suggestion e DNIC), mentre è presente una leggera differenza tra sessione reale e falsa: si riscontra infatti una flessione verso l’aumento di dolore percepito nella sessione di controllo, caratterizzata da stimoli condizionanti falsi. Questo dato indica che, come ci aspettavamo, i soggetti, quando sono sottoposti agli stimoli condizionanti veri, percepiscono significativamente meno dolore, rispecchiando una modulazione del dolore. Tuttavia, seppur in minor misura, la diminuzione del dolore è stata rilevata anche durante la somministrazione degli stimoli condizionanti finti. Infatti la riduzione del dolore raggiunge la significatività nel 34% dei soggetti durante il DNIC finto e nel 29% durante la suggestione finta.

Come riportato in altri studi, possiamo ipotizzare che la riduzione della percezione sensoriale e del dolore, esercitato dalla lettura delle condizioni meteorologiche per la suggestione falsa, e verosimilmente innescato dall’immersione della mano nell’acqua calda per il DNIC, sia dipeso da un possibile effetto della distrazione e dell’aspettativa (Bushnell et al., 1999; Levine, Gordon, Smith, & Fields, 1982; Miron, Duncan, & Bushnell, 1989; Rode, Salkovskis, & Jack, 2001 Lee et al., 2012). Tuttavia non abbiamo eseguito analisi in cui si indagano la differente modulazione del dolore fra i sessi. Infatti gli studi di Granot et al. (2008) evidenziano un significativo dimorfismo nella modulazione del dolore ad un HNCS. Questo è un limite importante del nostro studio, tuttavia come precedentemente evidenziato questo rappresenta una indagine preliminare che necessita di un ulteriore ampliamento del campione.

Per quanto riguarda la percezione sensoriale, come da ipotesi preliminari, all’aumentare del grado di ipnotizzabilità sembra diminuire la capacità di percepire gli stimoli sensoriali durante la somministrazione di stimoli condizionanti, soprattutto durante la suggestione vera, in cui abbiamo riscontrato differenze significative tra Highs e Lows e tra Lows e Mediums (Tab 2.4).

Come per la percezione sensoriale, anche quella nocicettiva subisce un’inibizione con l’aumentare del grado di ipnotizzabilità, nelle condizioni con stimolo condizionante, ma soprattutto durante la suggestione, in cui si registra una differenza significativa molto forte tra Highs e Lows e più moderata tra Lows e Mediums (Tab 2.5). Durante il DNIC vero vi sono differenze tra i tre gruppi che comunque non raggiungono la significatività. Un dato apparentemente controverso risulta essere la differenza significativa riscontrata soprattutto

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tra Highs e Lows, nelle sessioni finte della condizione DNIC e Suggestion. Questo dato è apparentemente in contrasto con le aspettative e con un altro studio che identifica negli Higs un polimorfismo del gene OPRM1, codificante il recettore µ1 oppioide, rendendo questi

soggetti meno sensibili agli effetti degli oppioidi (Presciuttini et al., 2018). Essendo il DNIC un sistema di controllo per gran parte legato al circuito oppiaceo, gli Higs avrebbero dovuto rispondere all’analgesia in minor misura rispetto ai Lows, che presentano la massima espressione dei recettori µ1. Tuttavia, in accordo con lo studio di Sandrini e colleghi (2000)

secondo il quale il DNIC possa essere influenzato da meccanismi cognitivi, oltre che da quelli sensoriali, abbiamo ipotizzato che gli Higs possano essere stati maggiormente soggetti all’effetto dell’aspettativa (Lee et al., 2012). A sostegno di questa ipotesi, possiamo vedere come, sia per la percezione sensoriale che per quella nocicettiva (Tab 2.2 e 2.3), gli Higs presentano una media dei rispettivi valori quasi identica tra sessione vera e finta del DNIC, mentre Mediums e Lows sperimentano una modulazione del dolore sempre minore nella condizione di controllo. L’influenza dell’aspettativa, componente rilevante dell’effetto placebo, che si realizza durante la sessione sham, è confermata da studi precedenti (Morton et al.,2010). Il nostro lavoro evidenzia come nella sessione sham vi sia una differente risposta ai due tipi di modulazione del dolore, risultando la risposta a HNCS maggiore rispetto alla suggestion. Questo dato ci riporta a concetti ancora oggi non chiari. È accertato che il DNIC genera analgesia coinvolgendo la pain matrix (Morton et al., 2010) ma l’azione analgesica sembra diversa da quella ottenuta con la suggestione ipnotica. I nostri risultati, in accordo con la letteratura (Frischholz, 2015), potrebbero suggerire che la risposta placebo sia più legata all’attivazione del DNIC che essere veicolata dai meccanismi che sottendono l’ipnosi. È stato inoltre esplorato il legame tra il grado di ipnotizzabilità e le dimensioni del PAS-SR, che ha portato all’identificazione di una differenza significativa tra Lows e Mediums in tre dimensioni in particolare: Misure controfobiche, Drammatizzazione e Sensibilità rassicurazione. Dai nostri risultati emerge che solo i soggetti con alti livelli di queste tre dimensioni del PAS-SR sono sensibili alle suggestioni ipnotiche e quindi potrebbero verosimilmente rispondere ad una possibile terapia ipnotica. Dalla tabella 2.8 si evidenzia come i vari domini del PAS-SR influenzano la percezione in condizioni basali. In particolare per evocare un dolore di intensità all’ NRS di 6 bastano intensità di stimolazioni elettriche più basse in soggetti con punteggi ai domini PAS-SR più elevati. I soggetti con tratti Panico- agorafobici presentano un dolore più forte a stimolazioni meno intense che può essere mediato dall’aspettativa (negativa) ancora prima dei due interventi di modulazione del dolore. Dai nostri risultati si evidenzia che la suscettibilità ipnotica non protegge da questo.

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Infatti come si evidenzia in tabella 2.9 la relazione con il grado di suscettibilità ipnotica non influisce sulla percezione del dolore nei soggetti con spettro panico agorafobico risultati più sensibili all’ipnosi.

In tabella 2.8 infatti si evidenzia la correlazione tra i punteggi ottenuti nelle dimensioni del PAS-SR e le valutazioni percettive e nocicettive effettuate nelle diverse condizioni di entrambe le sessioni dell’esperimento. È emerso che:

• i domini del PAS-SR correlano maggiormente con le valutazioni nocicettive

piuttosto che quelle percettive. In particolare abbiamo rilevato numerose correlazioni negative tra il PAS-SR e l’intensità nocicettiva, valutata in mA, nella condizione Baseline, sia vera che falsa, all’aumentare dei punteggi dello Spettro di Panico Agorafobico diminuisce la soglia nocicettiva, indicando che i soggetti sono più sensibili agli stimoli dolorosi; meno frequentemente si riscontrano correlazioni tra dimensioni del PAS-SR e le valutazioni della percezione nocicettiva, misurate con una NRS, in tutte e tre le condizioni, inaspettatamente, come detto precedentemente, soprattutto nelle sessioni false, più che in quelle vere;

• La capacità di modulare il dolore, in funzione dei due trattamenti, risulta essere differente: mentre durante la HNCS gli alti livelli di alcune dimensioni del PAS-SR sembrano essere correlate con un incremento del dolore (aspettativa ansiosa e ansia anticipatoria), altre correlano con una sua riduzione (ansia da separazione, sensibilità alla perdita e sensibilità alla separazione), durante la suggestione ipnotica invece, ma solo nella sessione “sham”, si evidenzia un incremento della intensità del dolore percepito all’aumento dei punteggi dei domini di ansia anticipatoria e aspettativa ansiosa delle dimensioni del PAS-SR. Sembra quindi che variabili come l’aspettativa possano influire maggiormente in soggetti con Spettro Panico Agorafobico, determinando un incremento della percezione del dolore e rendendo inefficaci i meccanismi di modulazione del dolore. Questo lo si evidenzia in particolare nella inefficace riduzione della modulazione del dolore dato dal DNIC nella condizione sham in soggetti con aumentati punteggi totali PAS-SR. L’effetto dell’aspettativa (negativa), maggiormente evidente nella condizione sham, non influisce quindi solo al baseline ma purtroppo inficia gli interventi di analgesia come l’attivazione del DNIC e l’efficacia della suggestione di analgesia ipnotica. Nel nostro campione, questa aspettativa negativa sembra essere maggiormente presente in soggetti con alti punteggi alle dimensioni di ansia anticipatoria e aspettativa ansiosa.

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• in tutte le tre le condizioni false è costantemente presente una correlazione

positiva tra l’ansia anticipatoria e le misure nocicettive valutate in una NRS, suggerendo che soggetti con alti livelli di questa dimensione possano tendere ad una amplificazione del dolore generata da una aspettativa negativa.

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Conclusioni

Lo studio che ha condotto alla stesura del presente elaborato ha permesso di valutare i sistemi di modulazione del dolore in relazione ai tratti dello Spettro di Panico Agorafobico e al grado di ipnotizzabilità, all’interno di un campione di soggetti in assenza di una psicopatologia conclamata.

Le ipotesi di partenza interessavano la possibilità dell’esistenza di un assetto specifico di modulazione del dolore in funzione dei tratti dello Spettro di Panico Agorafobico e del grado di ipnotizzabilità, con una conseguente preferenza per un tipo di intervento analgesico (top down o bottom up).

Il campione totale, nella sessione sperimentale, presenta un’intensità di dolore percepito minore nelle condizioni caratterizzate da un intervento che genera analgesia (Suggestione e

HNCS), rispetto alla condizione di valutazione iniziale. Non risultano esserci notevoli

differenze nella stessa sessione, tra le due condizioni con stimolo condizionante (Suggestion e DNIC). Tuttavia è stata rilevata una moderata analgesia anche nella sessione di controllo “sham” probabilmente dipendente da un possibile effetto della distrazione e soprattutto dell’aspettativa in accordo con la letteratura (Bushnell et al., 1999; Levine, Gordon, Smith, & Fields, 1982; Miron, Duncan, & Bushnell, 1989; Rode, Salkovskis, & Jack, 2001 Lee et al., 2012)

Distinguendo i soggetti in base al grado di ipnotizzabilità, dai risultati ottenuti è emersa una differenza statisticamente significativa all’interno del campione, rilevata tra highs mediums e lows, che mostrano una maggiore analgesia indotta da tecniche cognitive piuttosto che bottom up. L’analgesia sembra crescere con l’aumentare del livello di ipnotizzabilità, per cui gli highs percepiscono meno dolore rispetto ai lows e mediums. Lo stesso accade per la percezione sensoriale. Cioè i soggetti highs presentano una riduzione statisticamente significativa nel numero di risposte affermative a stimoli che precedentemente generavano una sensazione. Come precedentemente descritto, l’effetto delle condizioni false, potrebbe dipendere da una aspettativa negativa che si evidenzia maggiormente nelle risposte evocate durante la sessione sham.

Il grado di ipnotizzabilità sembra avere legami circoscritti ad alcune dimensioni dello Spettro di Panico Agorafobico, quali sono le Misure Controfobiche, Drammatizzazione e Sensibilità alla Rassicurazione, che potrebbero rappresentare sia una funzione dell’ipnotizzabilità, che un fattore prognostico favorevole ad una possibile terapia ipnotica.

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In generale i tratti dello Spettro di Panico Agorafobico sembrano non influire sulla percezione sensoriale, ma sulla percezione del dolore. In particolare si assiste a una diminuzione della intensità del dolore all’aumentare dei punteggi del PAS-SR e questo potrebbe spiegare una eventuale sensibilizzazione agli stimoli nocicettivi. La capacità di modulare il dolore in funzione dei due interventi risulta essere differente: durante la contemporanea stimolazione dolorosa con acqua fredda gli alti livelli di alcune dimensioni (aspettativa ansiosa e ansia anticipatoria) del PAS-SR sembrano aumentare il dolore indotto da una stimolazione elettrica, mentre altre sembrano funzionare in maniera contraria (ansia da separazione, sensibilità alla perdita e sensibilità alla separazione); di contro, durante la suggestione ipnotica si assiste a un aumento del dolore percepito con l’aumentare dei punteggi di alcuni domini del PAS-SR (aspettativa ansiosa e ansia anticipatoria).

Un dato molto interessante rilevato è che variabili come l’aspettativa possano aver influito maggiormente in soggetti con alti punteggi allo Spettro Panico Agorafobico, determinando un incremento della percezione del dolore e rendendo inefficaci i meccanismi di modulazione del dolore, in particolare, durante la sessione falsa. Inoltre, in tutte le tre le condizioni false, l’ansia anticipatoria sembra essere legata all’aumento di dolore percepito, suggerendo che questa dimensione del PAS-SR possa essere predittrice di una aspettativa negativa con amplificazione del dolore.

Questi risultati potrebbero essere utili nella pratica clinica per indirizzare la scelta di un trattamento terapeutico più idoneo per il trattamento del dolore, tenendo conto delle variabili psicologiche prese in considerazione da questo studio. Dal nostro lavoro non è emersa nessuna variazione nella percezione sensoriale e nella modulazione del dolore in quei soggetti più sensibili all’ipnosi e che presentano punteggi più elevati ai domini di misure controfobiche, drammatizzazione, sensibilità alla rassicurazione. In una prospettiva terapeutica quindi possiamo concludere che il trattamento ipnotico, anche se può giovare nei soggetti con Spettro Panico Agorafobico che hanno alti livelli ai domini di misure controfobiche, drammatizzazione, sensibilità alla rassicurazione, non sembra generare effetti sulla modulazione del dolore. Dai nostri dati e soprattutto dal tipo di metodologia utilizzata, in cui ad una sessione “real” si è confrontata una di controllo “sham” emergono interessanti spunti per la valutazione dell’uso dell’analgesia da aspettiva (placebo) in questo tipo di soggetti. Da studiare ulteriormente, attraverso questionari ad hoc, si è rilevata l’efficacia dell’aspettativa in soggetti con Spettro Panico Agorafobico.

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Limiti dello studio:

l’esiguo numero del campione preso in considerazione può conferire informazioni preliminari. Per confermare tali risultati in via definitiva sarebbe tuttavia auspicabile ripetere tale indagine su un campione di soggetti sani più ampio.

Sarebbe necessario associare valutazioni che indaghino inoltre aspettativa e capacità di distrazione dei soggetti.

Proposte per le ricerche future:

per ulteriori risvolti potrebbe essere interessante prendere in considerazione la possibilità di confrontare l’efficienza dei meccanismi di modulazione del dolore in funzione dei tratti dello Spettro di Panico Agorafobico sia in soggetti sani che in quelli affetti da un disturbo panico.

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APPENDICE

PAS-SR – Lifetime

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