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Risultati e osservazioni inerenti ai dati raccolti presso l’ “Associazione Dante

RISULTATI

In merito al primo ciclo di quindici produzioni orali, i voti in decimi delle autovalutazioni sono stati piuttosto eterogenei in quanto oscillavano tra il tre a e l’otto. La maggior parte dei discenti, circa il 52%, si è valutato con voto insufficiente tra il tre e il quattro mentre il 12% si è valutato con appena sufficiente ossia con voto cinque. Per quanto riguarda i voti più alti si è calcolato sempre un 12% nel caso di coloro valutatosi con punteggio sette e un altrettanto 12% di quelli con punteggio otto.

Confrontando i voti dell’autovalutazioni con la griglia dei parametri della prova orale del PLIDA, sono emersi sei voti, circa il 40%, incongruenti con quest’ultima. Nel caso del gruppo con autovalutazione insufficiente due discenti meritavano la piena sufficienza, mentre nel gruppo appena sufficiente (con voto cinque) due di loro avevano diritto ad un sei pieno.

Riguardo alle autovalutazioni con voto più alto, ossia tra sette e otto, in trequarti dei casi gli studenti si sono valutati almeno con un punto in eccesso349 rispetto al metro

di valutazione fornito dal PLIDA.

Per quanto riguarda il secondo ciclo di autovalutazioni svoltesi tra il 17 e il 30 maggio i risultati prodotti sono stati più omogenei. Di fatto la maggior parte degli studenti, più precisamente il 48%, si è valutata con un punteggio intorno alla fascia della sufficienza, ossia cinque. Tuttavia si conta anche un caso di voto insufficiente, 8%, e due voti con punteggio sette che costituiscono il 13% de totale. Da notare inoltre che rispetto al primo ciclo di autovalutazioni solo il 26% degli studenti si è assegnato un voto incongruente rispetto alla griglia di valutazione del PLIDA. Tra questi, quattro si sono assegnati voti superiori a quelli previsti dalla suddetta griglia. Andando con ordine, all’interno del gruppo di sette soggetti valutatosi con punteggio cinque, si conta sia un

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caso di punteggio superiore sia uno con punteggio inferiore350 se comparato con i parametri forniti dal PLIDA.

Invece, per quanto riguarda le autovalutazioni con sufficienza piena, sei e sette, si contano due voti (uno nel caso del sei e l’altro nel caso del sette) con punteggio di un punto superiore rispetto a quello considerato appropriato dal PLIDA. Infine, nessuno studente in questo ciclo si è valutato con un punteggio superiore al sette.

OSSERVAZIONI

In queste osservazioni proponiamo alcuni soggetti chiave all’interno dei due cicli di autovalutazioni avvenute dentro l’istituto “Dante Alighieri di Siviglia.

Il primo soggetto E1351 era una studentessa universitaria che per la prima volta si applicava all’apprendimento dell’italiano con il solo scopo di ottenere il B1 necessario a laurearsi. Tale discente durante il mese d’autovalutazione non si è mai assegnata un voto superiore al quattro in quanto consapevole delle sue forti carenze. Nei post-it delle autovalutazioni, tanto del primo come del secondo ciclo E2 ha commentato «Tengo que repasar las conjugaciones de los verbos y estudiar más el vocabulario»352. Tuttavia seppure presa coscienza che le prove orali dai lei sostenute fossero insufficienti a causa del suo scarso impegno, continuava a preferire l’autocommiserazione rispetto ad un impegno effettivo.

Il secondo soggetto che chiameremo E2, era un signore di circa sessant’anni che per la prima volta si approcciava allo studio dell’italiano e che avevo studiato in precedenza un’altra lingua, ossia l’inglese. Lo studente in questione, seppure si applicasse a lezione, soffriva delle continue difficoltà che gli presentava l’apprendimento della nuova lingua, specialmente per quanto riguardava la memorizzazione. Inoltre non accettava di buon grado le attività ludiche o i role-play che puntualmente commentava come una perdita di tempo. All’interno del ciclo di autovalutazioni, nonostante il carattere spavaldo che dimostrava a lezione è sempre stato capace di auto-valutarsi in modo obiettivo e con un voto non superiore al tre. In più ha sempre cercato di aggiungere un commento ironico ma veritiero in italiano. Uno tra questi è «Io solo sopravivo353».

350In accordo con i parametri del PLIDA, nel primo caso il voto appropriato sarebbe stato insufficiente

mentre nel secondo sei.

351 Si è preferito denominare E1, con il significato di “estudiante” per differenziare dalla denominazioni S1

utilizzata nello studio del caso numero 1.

352 «Devo ripassare le coniugazioni dei verbi e studiare il vocabolario». Traduzione nostra

353 È stato riportato il commento del soggetto E2 il quale non ha posto la doppia “v” nella parola

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Meno obiettivo è tato il soggetto E3, ossia uno studente dell’ultimo anno della magistrale, il quale, finito l’Erasmus di circa un anno in Sicilia aveva bisogno di conseguire l’esame B1 per laurearsi. Nonostante i nove mesi di Erasmus a Messina il soggetto si era iscritto al corso per principianti perché provvisto solo di conoscenze basilari (al massimo era avvantaggiato nella comprensione). Il discente si è dimostrato da subito molto sicuro di sé assegnandosi voto sette nel primo ciclo di autovalutazioni, seppure la sua prestazione fosse a malapena sufficiente. Tuttavia, rendendosi conto dei continui errori e delle lacune evidenziate dalla professoressa alla lavagna, durante il secondo ciclo di autovalutazioni, ha abbassato il suo punteggio da sette a sei, ammettendo di aver capito di dover iniziare a studiare seriamente. Nel post-it dell’autovalutazione di fatto segnala: «tengo muchos errores aún porque tengo que estudiar más»354. In un'altra autovalutazione invece ammette di aver provato a “giocare di furbizia” mescolando italiano e spagnolo ma si è reso conto che si trattava di una strategia fallimentare, e pertanto scrive «nota 5, he estado mucho tiempo sin practicarlo y se ma han olvidado muchas palabras que intentè mezlacr con el español»355.

Infine il soggetto chiave più positivo si può considerare E4, studentessa avente lo stesso percorso di studi di E3 (perfino lo stesso Erasmus a Messina) ma con il desiderio di trasferirsi in Italia a vivere. Tale discente tuttavia si è posta con un atteggiamento sensibilmente diverso rispetto a E3, ossia più diligente e critico nei propri confronti, facendo tesoro sin da subito dei consigli dati dal docente. Nelle sua autovalutazioni si è dimostrata sempre più capace di individuare i propri punti forti e le proprie lacune tanto che in un suo commento del 27 maggio scrive:

El tema me daba la oportunidad de usar muchas palabras relacionadas con el tema que ya conozco. He cometido errores como las preposiciones y no he nombrado algunos verbos relacionados que ya conocía. Pero aún así hemos mantenido una conversación con sentido y hemos llegado a un acuerdo, se me ha pasado el tiempo muy rápido356.

354 «Faccio ancora molti errori perché devo studiare di più» Traduzione nostra

355 «5; non ho praticato l’italiano per molto tempo e ho dimenticato molte parole che ho provato a mescolare

con lo spagnolo» Traduzione nostra

356 «il tema gli dava l’opportunità di usare molti vocaboli conosciuti. Ho commesso errori nell’uso delle

preposizioni e non ho nominato alcuni verbi relazionati che già conoscevo. Per anche così abbiamo mantenuto una conversazione con senso e siamo arrivate ad un accordo e il tempo è volato»

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5.10 Conclusioni inerenti alle prove d’autovalutazioni effettuate presso l’