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risultati produttivi in agricoltura Nel 2011 la produzione agricola regio-

nale calcolata ai prezzi di base (PPB), escluse la silvicoltura e la pesca ed inclusi i servizi connessi e le attività secondarie, raggiunge un valore pari a circa 7,2 miliardi di euro, rafforzando la quota regionale sul valore della pro- duzione agricola nazionale, già la più elevata nel paese (passando dal 13,9% al 14,5%). La regione, inoltre, contri- buisce alla formazione del 28,2% della PPB delle regioni dell’Italia settentrio- nale e, secondo dati EUROSTAT 2010, all’1,8% della PPB della branca agricol- tura dell’UE-27. Con riferimento alla sola produzione agricola zootecnica, la Lombardia contribuisce per il 26,2% alla formazione di quella corrispon- dente nazionale, al 37,9% di quella dell’Italia settentrionale e al 2,7% di quella UE.

La composizione della PPB conferma la vocazione zootecnica della regio- ne: l’allevamento contribuisce, infatti,

Produzione agricola ai prezzi di base, consumi intermedi e valore aggiunto in Lombardia (mio euro), 2011

Lombardia Italia Lombardia/Italia

mio. euro % mio. euro % %

Coltivazioni agricole 2.213 30,9 26.235 53,3 8,4 Erbacee 1.399 19,5 14.535 29,5 9,6 Foraggere 488 6,8 1.800 3,7 27,1 Arboree 326 4,6 9.900 20,1 3,3 Allevamenti 4.275 59,7 16.294 33,1 26,2 Carni 2.429 33,9 10.118 20,6 24,0 Latte 1.642 22,9 4.962 10,1 33,1 Altri zootecnici 204 2,9 1.215 2,5 16,8 Servizi connessi 531 7,4 6.144 12,5 8,6 Totale PPB beni e servizi agricoli 7.019 98,1 48.674 98,9 14,4 (+) attività secondarie* 208 2,9 1.528 3,1 13,6 (–) attività secondarie* 69 1,0 981 2,0 7,1 Totale PPB branca agricoltura 7.158 100,0 49.222 100,0 14,5 Consumi intermedi 4.071 56,9 23.309 47,4 17,5 Valore aggiunto ai prezzi di base 3.087 43,1 25.913 52,6 11,9 * Per attività secondaria va intesa sia quella effettuata nell’ambito della branca attività agricola e quindi non separabile, vale a dire agriturismo, trasformazione del latte, frutta e carne, evidenziata con il segno (+) e sia quella esercitata da altre branche d’attività economiche nell’ambito delle coltivazioni e degli allevamenti (per esempio da imprese commerciali) che vengono evidenziate con il segno (-).

Fonte: ISTAT, Valore aggiunto ai prezzi di base dell’agricoltura per regione. per il 60% alla sua formazione, men- tre le produzioni vegetali per il 31%, seguite dai servizi connessi e dalle

attività secondarie. Diversamente, a livello nazionale prevale la PPB vege- tale rispetto a quella zootecnica, pari

rispettivamente al 53% e al 33%. Per quanto riguarda i singoli comparti, in termini di incidenza sulla PPB, predo- minano quello del latte (23,4%) e delle carni suine (15,6%), seguiti dai cereali (14,2%) e dalle carni bovine (11,3%). Sul versante zootecnico a livello nazio- nale, la Lombardia esercita diversi pri- mati con una produzione del 40% della carne suina, del 37,1% del latte vacci- no e del 25,9% della carne bovina. Ri- levanti sono anche le percentuali sulla produzione italiana di carni avicole (18,9%), uova (17,6%) e miele (14,7%). Rispetto al 2010 il valore della pro- duzione agricola regionale è aumen- tato dell’11,5% (al contempo quello nazionale è cresciuto del 7,2%), quasi totalmente ascrivibile all’incremento dei prezzi, mentre i volumi comples- sivi sono rimasti invariati. L’incre- mento della PPB si è bilanciato fra il comparto vegetale (+13,8%) e quello zootecnico (+11,4%), mentre è stato

Valore della produzione agricola ai prezzi di base per principali comparti in Lombardia, 2011

Cereali e legumi secchi Ortaggi Colture industriali Florovivaismo Vite Frutta Altre legnose Foraggere Carni bovine Carni suine Altre carni Latte Uova e altri Servizi connessi

14,2%

2,9%

7,6%

3,6%

0,7%

1,4%

2,3%

1,9%

15,6%

7,7%

11,3%

23,4%

0,5%

7,0%

Principali produzioni vegetali in Lombardia, 2011

Quantità Valore1

000 t var. % 2011/10 % Lombardia/Italia mio. euro var. % 2011/10 % Lombardia/Italia

Frumento tenero 228,5 -32,6 8,1 56,9 -7,3 8,1 Frumento duro 45,2 -55,5 1,2 14,8 -33,2 1,1 Orzo 83,6 -34,0 9,3 17,9 -7,2 9,3 Riso 648,5 -1,3 41,8 201,1 13,6 41,7 Mais ibrido 2.880,0 13,2 29,6 654,2 51,3 29,6 Soia 111,5 8,9 20,4 31,9 21,4 20,4 Barbabietola da zucchero 389,0 -7,6 11,1 16,1 0,3 11,0 Patate 29,0 -2,7 1,9 11,8 3,4 1,7 Pomodori 505,7 -11,3 8,3 60,1 11,4 6,0 Poponi 88,0 -1,1 13,3 42,4 5,0 20,0

Uva da vino venduta 75,9 35,5 2,3 17,1 53,7 2,5

Vino (000 hl) 80,3 -0,5 4,7 142,8 7,3 7,9 Olio 0,9 -10,0 0,2 2,0 -3,0 0,2 Pesche 6,6 -2,9 0,6 1,8 -24,0 0,6 Mele 51,0 1,0 2,3 15,4 -12,0 2,3 Pere 17,6 -0,6 1,9 8,9 -25,7 1,9 Actinidia 8,5 -6,6 2,0 5,3 9,8 1,9 1 Ai prezzi di base.

Fonte: ISTAT, Valore aggiunto ai prezzi di base dell’agricoltura per regione. più modesto con riferimento ai servizi connessi (+4,4%) e alle attività secon- darie (+6,7%).

Per la PPB vegetale, nel 2011 si eviden- zia un incremento dovuto soprattutto al comparto cerealicolo (+31,1%) e

alle colture industriali (+10,7%); fra le legnose agrarie si assiste ad un valore in crescita per i prodotti vitivinicoli

(+10,8%), mentre risultano in calo la frutticoltura (-14,4%) ed il florovivai- smo (-4,3%).

Tra i cereali, che hanno fatto segnare il maggiore incremento in termini per- centuali rispetto al 2010, il mais, che rappresenta il 29,6% della produzione nazionale, realizza un incremento del 51% in valore e del 13,2% in quantità. Risultati positivi si segnalano anche

per il riso (41,8% della produzione nazionale), il cui valore è in ascesa (+13,7%) nonostante un modesto calo quantitativo, e per la soia, con un au- mento del 21,4% in valore e dell’8,9% in quantità rispetto al 2010. Al con- trario, si sono avute pesanti perdite, soprattutto dal punto di vista quanti- tativo, per gli altri cereali. Nell’ambito della PPB orticola, in leggera ripresa

rispetto al 2010, si segnala l’incremen- to del valore della produzione dei po- modori (+11,4%); a livello di colture arboree, invece, pesche, mele e pere segnano pesanti contrazioni. Fra i pro- dotti trasformati si distingue il vino, pari al 4,7% della produzione naziona- le in quantità e al 7,9% in valore, la cui PPB è aumentata in valore del 7,3%, a fronte di produzione in quantità inva- Principali produzioni zootecniche in Lombardia, 2011

Quantità Valore1

000 t var. % 2011/10 % Lombardia/Italia mio. euro var. % 2011/10 % Lombardia/Italia

Carni bovine 369,5 1,4 25,9 791,6 6,9 23,2

Carni suine 833,8 1,3 40,0 1.096,6 14,6 39,0

Carni ovi-caprine 0,9 -10,0 1,4 2,7 -9,3 1,4

Carni avicole 320,2 3,2 18,9 447,7 17,8 17,1

Uova (milioni di pezzi) 2.317,0 1,2 17,6 198,2 2,8 17,0

Latte vaccino (000 hl) 4.217,7 -1,8 37,1 1.639,9 11,6 36,3

Latte ovi-caprino (000 hl) 3,1 -3,2 0,5 2,5 -2,0 0,6

Miele 1,7 -5,6 14,7 5,7 4,8 14,8

1 Ai prezzi di base.

riata rispetto al 2010.

L’aumento di valore della PPB zootec- nica trova a livello di singolo prodotto una conferma per quanto riguarda le carni suine (+14,6% in valore e +1,3% in quantità), le carni avicole (rispet- tivamente +17,8% e +3,2%) e il latte

vaccino (+11,6% in valore), quest’ulti- mo in leggero calo produttivo rispetto all’anno precedente (-1,8%). Anche per carni bovine e uova si segnalano incrementi in valore e in quantità, mentre per il comparto ovicaprino si segnala un’annata negativa.

Nel 2011 il valore aggiunto agricolo regionale, pari a circa 3,1 miliardi di euro, è aumentato in termini correnti dell’11,7% rispetto all’anno preceden- te, mentre la sua incidenza sul valore della produzione, pari al 43,1%, si è mantenuta stabile.

Sin dall’inizio dell’anno 2011 il trend meteorologico, per le sue anomalie rappresentate da fenomeni estremi difficilmente controllabili quali nu- bifragi, grandinate, alte temperature e siccità, ha evidenziato a livello ter- ritoriale delle criticità per il settore agricolo.

Intorno alla metà del mese di marzo si sono verificati nubifragi a seguito dei quali si sono resi necessari interventi urgenti di allontanamento dell’acqua dai campi da parte degli enti consorti- li delle aree di interesse. Il mais della Bassa Lodigiana risulta tra le produ- zioni più colpite per problemi strut- turali del canale Cremona-Milano; vi sono state, inoltre, situazioni di una certa complessità che hanno riguar- dato l’esondazione del fiume Chiese. Tra la metà di aprile e la fine di mag- gio, la completa assenza di precipita-

zioni ha innescato ulteriori problema- tiche nel settore maidicolo; a causa del terreno completamente secco e non sempre assistito da un’adeguata irrigazione di soccorso, si è verificata un’emergenza nella Bassa Bresciana. L’emergenza idrica del periodo pri- maverile ha sollecitato una serie di interventi irrigui nei territori del Con- sorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po e del Consorzio Est Ticino Villoresi. Oltre al mais, le principali colture in difficoltà sono risultate l’erba medica, il maggengo e altri foraggi, l’orzo e il frumento. Sul finire di maggio, nuove piogge a carattere alluvionale, miste a grandine, hanno creato problemi per i vigneti dell’Oltrepò Pavese e per le or- ticole, il mais e la soia nel mantovano. Il periodo estivo si è contraddistinto per l’alternanza di grandinate e bolle di calore di diversa intensità. Tra Va-

rese, Como e Lecco, lungo la fascia prealpina, i nubifragi di metà luglio hanno causato danni sia alle colture di mais, fieno, soia, ortaggi e piccoli frutti, sia alle strutture, in partico- lare alle serre e ai capannoni adibiti all’attività agricola. L’eccesso di caldo, sopraggiunto nella seconda metà di agosto, ha ridotto in modo variabile, in funzione dell’area, le rese delle vac- che in lattazione e ha generato proble- mi di scottature nel settore orticolo, in particolare per le zucche nelle zone del mantovano e del cremonese. Si sono verificati, inoltre, cali di resa per i cereali, dovuti agli sbalzi termici e a quelli idrici.

La vendemmia nell’Oltrepò Pavese ha risentito, invece, delle grandinate. Nel periodo autunnale il perdurare del caldo ha determinato la proroga della stagione irrigua sui frutteti.

consumi

intermedi

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