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RITORNO A CIRENE: REGNO DI APOLLONIO (LA STORIA SI INTERROMPE BRUSCAMENTE CON IL

3. RITORNO A PENTAPOLI: REGNO DI APOLLONIO E SUA MOGLIE FINO ALLA MORTE

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3.3 I personaggi

Per quanto riguarda i personaggi di CA, da una parte i nomi sono stati modificati rispetto alle altre versioni già citate (HART, GR, P), dall’altra le loro funzioni sono rimaste invariate. Difatti notiamo, ad esempio: El Cano corrisponde ad Hellenicus in HART, Elamicus in GR e in P, invece è un personaggio che non compare; Leovinyus corrisponde al lenone che nei modelli latini è un generico leno; il nome della figlia del re Archestrate non viene indicato in CA ma ritroviamo la parola fija ripetuta più volte, mentre in HART, GR è Lucina (Luciana in LA).

In CA il personaggio di Apollonio viene sempre descritto come una persona sopraffatta da rabbia, tristezza, delusione, angoscia, ma non viene tralasciata l’esaltazione delle sue doti e della sua intelligenza presente in tutte le versioni della storia e, in particolare nel Libro de Apolonio, dove si mostra più valoroso e risoluto nel compiere le sue azioni; sempre in CA, inoltre, si fa riferimento anche alla forza fisica del protagonista, finchè nel momento in cui questi si distingue per le sue abilità nelle prove di destrezza proposte dal re Archestrate.112

Gentilezza, prodigalità, intelligenza e coraggio sono certamente le caratteristiche più evidenti di Apollonio in tutte le versioni della storia: in un punto di CA, tuttavia, si può osservare nel protagonista un atteggiamento apparentemente più umile e dimesso rispetto ai modelli latini; ovvero quando, durante il banchetto, il principe di Tiro obbedisce controvoglia all’ordine della figlia del re Archestrate di suonare qualcosa per dimostrare le sue doti musicali113 (tanto in HART quanto in GR è Apollonio stesso a chiedere al sovrano che gli venga portata una lira, per poter dare prova della sua bravura alla principessa e agli altri commensali).

Quanto a Tarsia, ella per sfuggire ad un tragico destino propone e riesce ad ottenere di diventare una sorte di insegnante per le altre donne di Mitilene, o

112 «[…] un juego según la costunbre de la tierra, al qual todos quello que fuesen libero e de buena fuerça avían de venir a se provar a él. Mas la usança de aquel juego hera que todo aquel que quisyese provar en él fuerça o lijeresa, se avía de desnudar según que el juego lo demandava. Cap. CCCXXIX»; cfr. Deyermond 1973, p. 21.

113 «Estonçes ella le rrogó muy afyncadamente que tomase la harpa e le mostrase aquella mesura de que él fablava. Cap. CCCXXX»; Deyermond 1973, p. 25.

56 meglio una sorta di giullaressa, (non solo grazie alle sue capacità persuasive e al suo tutto fare, ma grazie anche alle sue spiccate doti musicali).114

Il personaggio di Tarsia è inoltre protagonista di diversi episodi alquanto ricchi di pathos, tra quali il rapimento da parte di Teofilo, la richiesta di aiuto nel bordello per non essere violata, l’incontro commovente con il padre.

Tarsia è anche artefice del proprio destino nel momento in cui riesce con la sua arte a distogliere Apollonio dal suo silenzio malinconico; è istruita ed ha appreso perfettamente le discipline delle arti liberali, tra cui la musica (di cui si mostra maestro anche il padre Apollonio, e in misura minore, meno perfezionata, sua madre).115

Non meno importante è la principessa di Pentapoli, ovvero la moglie di Apollonio e madre di Tarsia, a cui in CA non le viene dato un nome proprio. Non è una figura femminile dominante nella storia ma la sua arte e la sua persona riescono a guarire il triste re Apollonio. Alla musica come terapia si intreccia anche il motivo ella musica che infiamma d’amore perché la principessa si innamora di Apollonio quando lo ascolta suonare e cantare, un innamoramento repentino e intenso, sottolineato dall’imbarazzo della dama, dalla sua gioia e da una profonda emozione. Apollonio diventerà il suo maestro di musica, e tanto arde in lei l’amore, che finisce per ammalarsi.116

Questo è un motivo letterario diffuso nell’antichità classica, e poi ripreso nel Medioevo, la malattia d’amore veniva considerata dai trattatisti medici come un disturbo apparentato alla malinconia. L’amore è una passione che consuma il corpo, quando non è ricambiata, e i medici sono del tutto impotenti. La guarigione è legata al soddisfacimento del desiderio, l’unione con l’essere amato.117

Insieme ai personaggi principali è opportuno parlare di alcuni secondari, come ad esempio: il re Antioco, che apre la storia con il suo gesto scellerato, e i coniugi

114 «E de allí adelante las mugeres nuevas de toda la tierra vinían a la buscar por aprender cosas de muchas maneras que ellas nunca avían visto. E ella, commo señora muy desperta en toda sabiduría de bien, en espeçial en las cosas que perteneçen a mugeres fijas dalgo e de alto linaje, ca ella las enseñava muy bien e de buena volutad, a unas labrar de oro e seda, e a otras cantar e tañer con harpa e otros estrumentes de músyca, e allende de aquesto a fablar muy cortésmente e muy mesurado que es cosa muy neçesaria a toda muger, espeçialmente a las donzella, e otras cosas sotiles, de las quales ella tanto sabía que quantos la oyan sobre todas davan grant loor. Cap. CCCXXXIX»; Deyermond 1973, p. 57.

115 Cfr. Caraffi 2003, pp. 104-106. 116 Ivi, p. 112.

57 Dionisia e Stranguillione, dapprima amici fedeli di Apollonio e successivamente nemici mortali della povera Tarsia.

Il re Antioco mostra la sua malvagità sin dall’inizio del racconto, abusando di sua figlia e impedendone il matrimonio attraverso la soluzione difficile di un indovinello che sarà pertanto svelato solo da Apollonio. Nelle varie versioni analizzate notiamo come la morte di Antioco e sua figlia è vista come punizione divina in contrasto con Apollonio che, nonostante le sue peripezie, viene premiato e riesce a ricongiungersi con la sua famiglia.

Anche il personaggio di Dionisia si rivela nella seconda parte del racconto, come una crudele “matrigna” che per invidia vuole uccidere la giovane fanciulla che le è stata lasciata in affidamento. Suo marito, Stranguillione, invece, è il complice silenzioso di questo tradimento in quanto succube di sua moglie e privo di personalità.

Il gesto scellerato di Antioco può essere messo in correlazione con quello di Dionisia in quanto entrambi gesti crudeli perpetrati nei confronti di due fanciulle innocenti, ma con il desiderio di prevalsa.

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI NOMI PROPRIO IN HART,