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Il ruolo socio-economico di JOY nel contesto della Val di Non

La società Altipiani Val di Non Spa si configura attualmente come società a partecipazione pubblica, essendo le azioni detenute da Enti locali, in particolare Comuni ricadenti nei due ambiti, per oltre l’85%.

Tale fatto, unito all’evoluzione storica cui si accennava nel precedente paragrafo, mette in evidenza due fattori fondamentali nel quadro complessivo:

1) il dato storico evidenzia come i privati, seppur negli ultimi anni siano stati non del tutto partecipi nella vita societaria, abbiano avuto il ruolo determinante nelle fasi inziali della vita degli impianti soprattutto per due di essi e quindi come tale ruolo possa essere in parte recuperato, certamente non con lo stesso peso iniziale, con il coinvolgimento degli stessi nella gestione delle iniziative e della Società anche mediante contributi a supporto dell’attività caratteristica;

2) la valenza sovracomunale della Società che, in quanto soggetto sì partecipato ma autonomo rispetto alle singole amministrazioni socie, può rappresentare un valido collettore di idee e progetti, nel proprio ambito di attività, a valenza territoriale ampia (un dato su tutti: gli abitanti dei Comuni soci sono 14.742, pari a circa il 37,5% dell’intera popolazione della Valle di Non).

Fin dalla nascita del soggetto unico Altipiani Val di Non Spa e di fatto anche prima, sono stati riconosciuti alle stazioni gestite dalla società, una molteplicità di ruoli fra essi connessi ed integrati.

Sia nelle delibere originarie che approvavano la fusione che poi nelle successive convenzioni tali ruoli sono così identificati:

a) il ruolo socio-sportivo

Le stazioni sciistiche presenti in Val di Non costituiscono il punto di riferimento per le Società affiliate alla FISI trentina operanti sul territorio della Val di Non ma non solo in quanto, soprattutto la pista del Monte Nock, è meta di sede di allenamenti di gruppi sportivi di Trento, della Val di Sole, ecc..

Di seguito vengono sintetizzati i numeri delle associazioni sportive che operano nel territorio della Val di Non (nella tabella è stato anche inserito lo Sci Club Caldaro perché lo stesso da anni porta i propri atleti sugli impianti al Passo Mendola).

Fonte: dato FISI; per i Fondisti il riferimento è al nr. dei soci; la statistica è stata fornita dall’associazione stessa.

Gli iscritti e i partecipanti a tali associazioni sono per lo più giovani, che, grazie alla vicinanza di piste adeguate all’allenamento e per le competizioni, possono proseguire l’attività sociale e agonistica in modo compatibile con esigenze di tipo scolastico, lavorativo e di impegno sociale.

Le tre stazioni, ciascuna con sue caratteristiche ben specifiche, ben si prestano ad un primo approccio all’attività sciistica da parte di bambini e studenti che frequentano le scuole situate nel comprensorio (numerose), con oneri economici e di mobilità non particolarmente impegnativi.

Questo è un bacino di utenza che va ulteriormente coinvolto, in chiave di rilancio dell’attività sportiva invernale in ambito scolastico che, negli ultimi decenni, appare significativamente in flessione sia in ambito nazionale che provinciale. Non pare trascurabile, inoltre, il ruolo svolto dalle stazioni sciistiche della Val di Non sotto il profilo della socializzazione delle famiglie e dell’offerta di opportunità di svago, sport e divertimento rivolta ai residenti. Si tratta, naturalmente, di un’offerta che va considerata in termini complementari e di immediata prossimità, rispetto a quanto viene proposto in altre stazioni ben più dimensionate e sviluppate presenti sul territorio provinciale.

Pare utile inoltre riportare, sempre con finalità statistica, i dati riferiti ai residenti dei Comuni della Val di Non, con l’indicazione delle fasce più giovani, dati che ben rappresentano da una parte le opportunità per tali impianti in termini di utilizzatori e dall’altra l’ampiezza del risvolto sociale (numero di famiglie e giovani) che l’attività posta in essere da AVN ricopre nel contesto noneso.

Fonte: rielaborazione dati ISPAT

Questi numeri evidenziano come le opportunità di coinvolgimento di un discreto numero di giovani possano essere a portata di mano della Società ma di più dimostrano come nel contesto sociale attuale, dove le cronache ci raccontano quasi quotidianamente di criticità e problematiche di ogni sorta (atti vandalici, di bullismo, droga, disagio sociale, ecc.) in ambito giovanile, il ruolo di facilitatore di accesso alle attività sportive, come può essere interpretata l’attività della AVN, diventi centrale e motore per cercare di dare soluzione, con il più ampio coinvolgimento di vari attori, a tali criticità.

In tal senso negli ultimi anni la società ha sempre prestato attenzione a ha cercato la massima collaborazione per l’organizzazione di giornate dello sport e eventi sportivi in genere coinvolgendo le scuole di ogni grado localizzate non solo in Val di Non.

ABITANTI BAMBINI

b) il ruolo turistico

Preliminarmente all’analisi del ruolo turistico rivestito dagli impianti si vogliono presentare alcune statistiche per dare evidenza di come il tessuto degli operatori economici in Val di Non non sia per niente trascurabile.

Data tale struttura ricettiva si riportano di seguito i dati su arrivi e presenze.

Stagioni Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Fonte: APT Val di Non

Fonte: APT Val di Non

Facendo una sintesi dei due comparti per tutte le tipologie di offerta al fine di individuare il bacino turistico potenziale, si rielabora il tutto nella seguente tabella.

In ultimo non va dimenticato come, oltre ad un vocazione turistica locale dimostrata dai dati precedenti, la Val di Non rappresenti un attrattiva turistica anche per il bacino della bassa atesina (Caldaro, Appiano s.s.d.v, ecc.) che oltre ad essere Comuni per i quali la montagna dell’Alta Val di Non rappresenta una naturale destinazione per brevi soggiorni estivi (ne sono la dimostrazione le numerose seconde case e baite di proprietà di residenti di tali comuni o anche di Bolzano) risultano anche essere metà turistica soprattutto di cittadini dell’area tedesca (Austria, Germania) i quali accedono tramite il Passo della Mendola o per mezzo della funicolare nell’area della Val di Non (con destinazioni, tra le altre, il Monte Penegal, i castelli della Valle, il canyon Rio Sass, ecc.).

Al fine di dare contezza di quanto questo transito sia rilevante, si riportano nella tabella seguente le statistiche dei passaggi sulla funicolare negli ultimi tre anni con evidenziazione di quelli specifici del periodo estivo.

Fonte: rielaborazione dati Provincia Autonoma di Bolzano – Servizio MOM Mobility Monitoring

I numeri dei passaggi sulla funicolare, che pur comprendono i passeggeri non turistici (pendolari, studenti, ecc.), danno la misura di quanto sia rilevante tale settore turistico e come il Passo della Mendola si ponga, soprattutto in funzione dello sviluppo dei progetti di turismo estivo di cui si dirà nel prosieguo, come porta d’ingresso verso una rete estesa ai due ambiti della Alta Val di Non e della Predaia.

I dati sopra esposti mettono inoltre in evidenza come:

- la stagione invernale, seppur caratterizzata da una certa fisiologica variabilità, nel corso degli ultimi anni ha dimostrato un andamento relativamente stabile. Tale stabilità, per la Società, rappresenta una garanzia di mantenimento, salvo estreme condizioni avverse, di un bacino di utenza per la stagione invernale che può essere eventualmente solamente incrementato con ulteriori iniziative (eventi, ulteriori attrattive, ecc.) che portino altri turisti sugli impianti. Dall’altra, lo stesso dato, evidenzia come il turismo invernale rappresenti un settore per certi versi saturo per i due ambiti e che quindi può essere fatta un’azione di sinergia per meglio utilizzare le risorse disponibili (sci, ciaspole, rifugi, ecc.) dando un maggior servizio integrato al turista;

- la stagione estiva è stata invece caratterizzata da un andamento incrementale, per certi tratti anche significativo, di arrivi e presenze. Tale fatto è forse uno dei più significativi e che

Passeggeri / Anni 2016 2017 2018 2019*

Nr. passeggeri 169.397 190.650 192.755 170.139

di cui estate (giu-sett) 116.727 125.330 128.742 139.446

* i dati del 2019 sono fino al 30/09

FUNICOLARE DELLA MENDOLA PASSEGGERI TRASPORTATI (obliterazioni)

evidenzia come il rilancio dell’attività della Società debba passare necessariamente da progetti che sviluppino il comparto estivo con progetti di integrazione con il territorio.

c) il ruolo di completamento e diversificazione del sistema di offerta turistico-invernale del Trentino.

le tre stazioni invernali presenti sul territorio della Val di Non, per quanto di piccole dimensioni e con bacini di utenza in gran parte di carattere locale, contribuiscono a “completare”, diversificare e

“presidiare” anche questa parte del territorio trentino dal punto di vista dell’offerta turistica invernale. La prospettiva che tale area possa nel prossimo futuro trovarsi sguarnita di una pur minima offerta di infrastrutture per lo sci rappresenta un rischio grave che occorre valutare in tutti i suoi aspetti e nelle sue ricadute di medio-lungo periodo. Oltre alle ragioni di carattere strettamente sociale e turistico che portano a considerare l’opportunità di un particolare impegno per il sostegno di queste società da parte tanto dei Soggetti locali, quanto di quelli di livello provinciale, vi sono ragioni di ordine superiore che portano a ritenere che vadano esplicate tutte le strade e messi in campo tutti gli strumenti affinché questo tassello del mosaico turistico provinciale vada sostenuto e mantenuto vitale.

E’ in tale contesto che la società ha sviluppato alcuni progetti (alcuni recenti, altri consolidati), che hanno avuto l’obbiettivo di cercare il coinvolgimento di soggetti privati che potessero supportare l’attività della società stessa garantendo in tal modo, oltre un supporto economico e finanziario, anche la creazione di una rete virtuosa a vantaggio delle attività locali (alberghi, rifugi, ecc.). In tal senso in questi anni sono state attivate molteplici iniziative e progetti, di cui si citano i più significativi:

• Val di Non Card: convenzione con strutture alberghiere e non che garantiscono, nel corso della stagione invernale, una scontistica specifica per gli ospiti/turisti delle strutture convenzionate che accedono agli impianti a fronte di una compartecipazione con un contributo variabile a seconda della dimensione della struttura. L’introito di tale iniziativa varia a seconda della stagione tra i € 5.000 e i € 6.000;

• accordi di sponsorizzazione con privati: nel corso degli anni sono stati attivate degli accordi di sponsorizzazione con i principali rifugi e ristoranti che ruotano intorno agli impianti al fine di sviluppare specifiche iniziative di comunicazione e marketing oltre che di fornitura di materiali e cartine per i turisti. In tal caso la collaborazione genera un introito di circa € 5/6.000 annui;

• accordi di sponsorizzazione/contribuzione piano di comunicazione: con 4 soggetti principali (APT, Cassa Rurale Val di Non, Itas e Melinda) sono stati stipulati altrettanti accordi pluriennali al fine di attuare un piano di comunicazione e marketing. Gli accordi pluriennali prevedono un contributo crescente fornito dai 4 main sponsor per i seguenti ammontari indicativi: € 11.800 per il 2019, € 15.000 per il 2020 ed € 18.000 per il 2021. Tali importi sono già stati contrattualmente impegnati per lo sviluppo del piano di comunicazione;

• rinegoziazione delle condizioni bancarie con un istituto di credito locale: con Cassa Rurale Val di Non, verso la quale la società ha un’esposizione complessiva al 30/04/19 di circa € 210.000, è stata prevista una revisione delle condizioni di finanziamento con una riduzione dei tassi applicati e la fissazione degli stessi alla misura dell’1%. Tale riduzione produce un beneficio sugli interessi di circa € 4.000 calcolati in questi primi anni di ammortamento dei mutui;

• progetto mobilità: sia nel corso della stagione invernale che in quella estiva (a partire da quest’anno per la zona dell’Alta Val di Non) la società, in collaborazione con i Comuni e con APT, si è attivata per l’introduzione di un servizio di mobilità da e verso gli impianti e nei punti di interesse dei due ambiti, al quale comparteciperanno anche i privati nella misura di circa € 3.000.

• collaborazione estiva con APT: nelle ultime tre stagioni estive, mediante convenzione con APT locale, viene garantito l’accesso gratuito a particolari condizioni e per gli ospiti delle strutture alberghiere all’impianto della Mendola. La convenzione prevedere un corrispettivo di € 6.000 + IVA a stagione per la società.

Al fine di dare un quadro numerico a quanto esposto nel presente paragrafo si riportano di seguito alcuni dati statistici relativi alla società, che danno contezza e misura di come la stessa sia, all’interno dei due ambiti considerati, un volano importante nell’ambito turistico ma anche e soprattutto un attore nel contesto sociale della Valle di Non.

Fonte: dati societari

Un dato da evidenziare nella precedente tabella, è il numero degli stagionali venduti, che sono cresciuti notevolmente negli ultimi anni a dimostrazione di come la società, supportata dai Comuni

soci, punti ad attirare utilizzatori locali (molto spesso giovani e giovanissimi), dato avvalorato anche nel successivo riepilogo, che analizza le categorie di utilizzatori degli impianti.

Fonte: dati societari

In ultimo, si evidenziano i dati correlati all’uso quale “palestra dello sci”, intendendo gli impianti e le piste gestite dalla società come luogo di esercizio di attività sportive sia professionistiche che dilettantistiche.

Chi ha imparato a sciare sulle piste di AVN?

Quanti atleti hanno frequentato le piste di AVN?

Adulti 185 Gare 10 (anche FISI)

Bambini 550 Atleti 840

Agonisti 90

Fonte: dati societari

Per quanto riguarda la stagione estiva si riportano le statistiche delle ultime tre stagioni per l’impianto del Passo Mendola).

Fonte: dati societari

2016 2017 2018 2019

Incassi € 57.071 € 74.866 € 79.835 € 89.941 Primi ingressi 8.433 11.734 12.713 14.400 Passaggi 12.715 18.370 19.235 21.846 Gg. di apertura 82 108 110 122

ATTIVITA' ESTIVA

Un ultimo dato che non attiene alla clientela e agli utilizzatori degli impianti e delle piste gestite dalla società, ma che riguarda la ricaduta occupazionale diretta che la stessa ha nel contesto in cui opera.

La Società ha infatti alle proprie dipendenze:

- 2 dipendenti a tempo pieno indeterminato (fino al 2017 erano tre) che ricoprono l’incarico di capi-servizio sulle stazioni (ruolo previsto dall’attuale normativa provinciale in materia;

- circa 15/17 dipendenti stagionali invernali (prevalentemente a tempo pieno) oltre ad una serie di collaboratori esterni dedicati all’approntamento delle piste (innevamento artificiale e battitura);

- circa 2/3 dipendenti stagionali estivi.

Anche tali dati dimostrano come sia di tutto interesse per il contesto sociale dei due ambiti, ma anche data la situazione occupazionale nazionale, garantire che la società possa continuare al propria attività di gestione e sviluppo nel settore turistico in cui essa opera, garantendo così un discreto numero di posti di lavoro.