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Il ruolo strategico della tecnologia

Nel documento L'EFFICIENZA NELLE BANCHE (pagine 53-56)

Capitolo 2 GLI STRUMENT

2.3 La crescita dimensionale

2.4.1 Il ruolo strategico della tecnologia

È comunemente diffusa l’idea secondo cui il progresso tecnologico nell’industria dei servizi finanziari rappresenti una tra le principali fonti del cambiamento nel settore bancario. (Fusconi, 1996; Banca Centrale Europea, 1999; Altunbas et al., 1999).

Lo sviluppo di applicazioni informatiche e telematiche ai processi di produzione ed erogazione dei servizi bancari e finanziari ha certamente rappresentato uno dei fattori determinanti nelle trasformazioni strutturali avvenute nei sistemi bancari dei diversi paesi negli ultimi due decenni. Il crescente impiego della tecnologia è stato in parte dovuto a due condizioni strettamente interconnesse tra loro: da un lato l’evoluzione dei bisogni finanziari dei clienti, che ha determinato l’esigenza di nuovi strumenti finanziari e prodotti bancari sempre più in linea con esigenze personalizzate; dall’altro lo sviluppo di politiche distributive e commerciali innovative in grado di avvicinare le banche ai clienti. La necessità di rispondere in maniera efficace e quanto più rapida possibile alle esigenze del mercato ha determinato a sua volta un ripensamento dell’attività bancaria in merito agli aspetti strategici ed organizzativi.

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Nel contesto così determinatosi, “la tecnologia dell’informazione nelle sue diverse forme applicative ha raggiunto e consolidato un ruolo critico nei processi operativi e decisionali, soprattutto nelle imprese ad alta intensità di informazione come le aziende di credito, dove diventa così il principale meccanismo gestionale e di coordinamento”105. A conferma di tutto ciò è sufficiente considerare che negli ultimi vent’anni le banche hanno dovuto spesso affrontare delle situazioni di revisione (talvolta anche radicale) dei processi, della struttura e della propria configurazione organizzativa.

Con particolare riferimento ai processi di innovazione organizzativa, il ruolo dell’information

technology ha assunto sempre maggiore importanza grazie alla sua capacità di facilitare i processi

di generazione e diffusione dell’informazione. L’impiego intensivo delle ICT si è dimostrato fondamentale ed ha messo in luce in particolar modo la trasversalità di tali tecnologie in processi, strutture e configurazioni.

Il sistema bancario ha tratto enormi benefici nel corso degli anni dalla rapida e continua evoluzione delle tecnologie dell’informazione, tanto che “l’IT oggi non svolge più un ruolo marginale e di mero supporto al business, ma appare piuttosto una conditio sine qua non del business stesso”106. Mentre le prime soluzioni tecnologiche adottate hanno avuto una portata ridotta in quanto principalmente “orientate ad aumentare l’efficienza di processi e procedure mediante l’automazione delle attività”107, le successive evoluzioni si sono concentrate nella generazione di nuovi prodotti e servizi, di nuovi canali distributivi e divenendo in alcuni casi l’elemento cardine per lo sviluppo di nuove forme imprenditoriali (a tal proposito è sufficiente pensare a tutta l’area della cosiddetta ‘banca virtuale’). La sua rilevanza nel tempo è cresciuta tanto che “nel settore finanziario è addirittura considerata parte integrante del business. Piani industriali e obiettivi strategici richiedono costantemente di essere supportate da scelte IT”108. È infatti opinione condivisa che il consistente utilizzo della tecnologia rappresenti un fattore critico di successo e una componente imprescindibile per il presente e il futuro modo di concepire l’attività bancaria.

Per quanto concerne il primo aspetto, l’importanza delle ICT appare ovvia in ragione dell’elevato contenuto informatico che caratterizza sia i prodotti/servizi bancari, sia il processo produttivo e distributivo degli stessi. Mentre fino a qualche decennio fa i processi degli intermediari finanziari

105 Cantoni, 2007, pp. 11-12. 106 Frigerio e Rajola, 2011, p. 11. 107 Schwizer, 2001, p. 29. 108 Frigerio, Rajola, 2011, p. 9.

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risultavano in via prevalente labour intensive, ora appaiono invece fortemente tecnology-driven: dall’organizzazione interna della banca, alla realizzazione dei prodotti bancari, fino alla gestione dei rapporti con clienti e fornitori, sono tutte attività caratterizzate in maniera pervasiva dalla tecnologia, se non addirittura contraddistinte da una vera e propria dipendenza dalla stessa (Mottura, 2011). Per tutte queste funzioni l’impiego delle ICT rappresenta oramai una condizione di non ritorno rispetto al passato.

In riferimento al secondo, invece, si ritiene che i campi applicativi dell’apporto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione siano ancora svariati. Se nei primi tempi dalla sua introduzione nel settore bancario essa è stata prevalentemente impiegata nella modifica delle strutture della banca e nella facilitazione della gestione dei rapporti con i clienti, oggi si ritiene che sia particolarmente utile anche a supporto delle decisioni strategiche del management ai più alti livelli, con impatti rilevanti anche sui profili organizzativi degli intermediari e sullo sviluppo professionale del personale. Senza dimenticare che nelle aree in cui le ICT sono già presenti da molto tempo, esistono ancora notevoli margini potenziali di miglioramento. Se la banca decide infatti di intervenire in determinate aree o attività in cui la tecnologia rappresenta una componente critica, dovrà necessariamente adoperarsi per affinare le tecnologie attualmente a disposizione (Mottura, 2011). Quanto detto risulta sufficiente per giustificare gli investimenti effettuati dalle banche nell’adozione di tecnologie all’avanguardia, nello sviluppo delle stesse e nella loro applicazione in attività innovative che le consentano di rendere sempre più efficace ed efficiente l’attività bancaria.

È possibile quindi affermare che le tecnologie della comunicazione e dell’informazione ricoprono una funzione strategica all’interno delle banche, con un ruolo “sempre più integrato a paradigmi aziendali e manageriali tipici del sistema finanziario. Ogni istituzione finanziaria, pertanto, ridefinisce i propri modelli di governo considerando l’IT variabile imprescindibile per il conseguimento delle proprie strategie”109. In particolar modo la valenza strategica dell’ICT si sostanzia nella capacità di “generare e produrre valore all’interno di un contesto dinamico ed emergente. Il valore è spesso sinonimo di efficienza, intesa come capacità di aumentare la produttività dell’IT diminuendo le risorse utilizzate, e di efficacia, intesa come capacità di rispondere velocemente e con esito positivo ai requisiti degli utenti”110.

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Frigerio e Rajola, 2011, p. 9.

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Sebbene l’evidenza empirica mostri come l’impiego delle ICT rivesta un’importanza fondamentale nell’attività bancaria, fino ai primi anni Novanta del secolo scorso, l’applicazione dell’ Information

and Communication Technologies (ICT) ai prodotti bancari ha fatto registrare un notevole ritardo

rispetto al suo utilizzo in altri settori produttivi. Il ritardo nello sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel settore bancario può essere parzialmente spiegato da una loro modesta conoscenza a livello tecnico e dalla fisiologica resistenza verso il cambiamento, ma soprattutto ad una miopia del management bancario che ne ha sottovalutato le potenzialità a livello strategico e, almeno nei primi tempi, “non ha ritenuto fondamentale lo sviluppo della componente tecnologia come fonte di vantaggio competitivo per il proprio business. Tuttavia, il processo d’integrazione dei mercati, la forte internazionalizzazione delle banche e quindi il raffronto e la competizione con banche straniere e le nuove regolamentazioni: Basilea 2, IAS, Mifid; hanno spinto il management bancario a riconsiderare l’importanza dell’ICT come elemento necessario e strategico”111. A ciò è possibile aggiungere, tra le motivazioni che possono aver determinato in passato un sottoutilizzo delle tecnologie informatiche, “la mancanza di strumenti in grado di misurare, valutare e dimostrare i benefici derivanti dall’introduzione dell’ICT” 112 ai fini del miglioramento della performance bancaria.

Nel documento L'EFFICIENZA NELLE BANCHE (pagine 53-56)