• Non ci sono risultati.

4. IL CONTESTO AMBIENTALE

4.6 P OPOLAZIONE E SALUTE UMANA

4.6.9 Salute umana

Per quanto riguarda la salute e i rischi sull’ambiente e sugli esseri viventi, e più specificatamente la componente rumore, per i comuni come Centuripe i limiti di accettabilità delle emissioni indicati dalla normativa vigente in materia sono di 70 dB(A) di giorno e di 60 dB(A) di notte, per tutto il territorio comunale.

Tali limiti sono piuttosto elevati soprattutto non considerando una diversificazione tra le varie aree cui ci si riferisce.

Se per un’area a prevalente caratterizzazione industriale il limite di 70 dB(A) può ritenersi accettabile, analoga considerazione non può farsi per una area residenziale laddove il rumore provoca maggiori disturbi. Per questo motivo la normativa ammette una suddivisione del territorio comunale in classi con i relativi limiti di rumore ritenuti ammissibili in tempo diurno (dalle ore 6,00 alle 22,00) e notturno (dalle ore 22,00 alle 6,00), riportati nella tabella seguente.

Tabella 13 - Suddivisione di un territorio comunale tipo in classi con i relativi limiti di rumore ritenuti ammissibili

Classi Aree Limiti di rumore

in tempo

diurno in tempo notturno Classe I Aree particolarmente protette;

aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione:

aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etc.

50 40

Classe II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale;

aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

55 45

Classe III Aree di tipo misto;

aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

60 50

Classe IV Aree di intensa attività umana;

aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali;

le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

65 55

Classe V Aree prevalentemente industriali;

aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. 70 60 Classe VI Aree esclusivamente industriali;

aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. 70 70

In attesa della suddivisione del territorio comunale4 nelle zone sopra definite, ai sensi dell'art. 6 della Legge Quadro sull'inquinamento acustico, n.447 del 26 ottobre 1995, si adottano la zone territoriali omogenee (Z.T.O.) di cui all'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968 n.1444 e cioè:

Zona A): le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi.

Zona B): le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalla zona A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq.

Zona C): le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino non edificate o nelle quali la edificazione preesistente non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui alla precedente lettera B).

Zona D): le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati.

Zona E): le parti del territorio destinate ad usi agricoli, escluse quelle in cui, fermo restando il carattere agricolo delle stesse, il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da considerare come zone C).

Zona F): le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale.

Inoltre nell' articolo 6 del predetto D.P. C.M. del 1 Marzo 1991 vengono riportati per le sorgenti sonore fisse, i limiti di accettabilità elencati nella successiva tabella.

Limiti di accettabilità

Zonizzazione Limite diurno [Leq (A)] Limite notturno [Leq (A)]

Tutto il territorio nazionale 70 60

Zona territoriale omogenea A * 65 55

Zona territoriale omogenea B * 60 50

Zona esclusivamente industriale 70 70

*Zone di cui all'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968 n.1444

Il comune di Centuripe non si è ancora dotato di zonizzazione acustica per cui i limiti di accettabilità da rispettare sono quelli riportati nella precedente tabella.

4Anche al fine di definire il sistema di conoscenza per lo svolgimento della V.A.S. e per fornire i supporti conoscitivi ambientali indispensabili alle attività di programmazione e governo dell’ambiente, l’Assessorato Territorio ed Ambiente - Dipartimento Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, con D A 196/GAB del 11.09.2007 ha deliberato l’allegato tecnico ”Linee guida per la classificazione in zone acustiche del territorio dei comuni” quale elaborato tecnico di riferimento per procedere alla classificazione in zone acustiche del territorio dei comuni della Regione Siciliana.

Numero e percentuale di comuni con classificazione acustica approvata, percentuale di popolazione e di territorio zonizzato – dettaglio a livello provinciale

Per quel che concerne esiti di salute da esposizione ad inquinanti non si segnalano casi statisticamente significativi sulle malformazioni congenite (MC) o eccessi di mortalità e di morbosità per cause tumorali rispetto alle medie territoriali di riferimento.

Per il territorio in oggetto di studio il servizio sanitario di competenza è l’Azienda USL a Enna – Distretto 4.B Enna (comprende i comuni di Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Enna, Valguarnera Caropepe, Villarosa).

Figura 59- Ambiti Territoriali delle Aziende Sanitarie territoriali della Sicilia e dei rispettivi distretti

Dai dati ricavati per gli anni 2004-2011 si evince che il numero medio annuale di mortalità è di 431 unità di uomini e 390 unità di donne per l’intero distretto sanitario.

Tabella 14 - Mortalità e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti nella Azienda Sanitaria territoriale e nei distretti della provincia di Enna - Uomini (aa 2004-2011). (Fonte: doesicilia)

Tabella 15 - Mortalità e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti nella Azienda Sanitaria territoriale e nei distretti della provincia di Enna - Donne (aa 2004-2011). (Fonte: doesicilia)

Dalle informazioni reperite dal Dipartimento Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale della Sanità si ricava la speranza di vita a 0 anni, 35 anni e 65 anni per gli anni 2004-2011:

0 ANNI 35 ANNI 65 ANNI

UOMINI 78,6 44,8 17,9

DONNE 83,5 49,2 21,1

Tabella 16 - Speranza di vita - Distretto di Enna (Fonte: doesicilia)

Donne Uomini