• Non ci sono risultati.

3.1 La storia di Sammontana

3.1.2 Sammontana dopo il 2008

L’operazione condotta da Sammontana nel 2008 ha significato per l’azienda un profondo cambiamento, sia dal punto di vista strategico che operativo.

53 Fonte: Bilancio d’esercizio 2008

54 “M&A Award” nasce da un’idea di KPMG e Fineurop Soditic, con il patrocinio di AIFI,

Università Commerciale L.Bocconi e Class Editori. Il progetto “M&A Award” si propone di avvicinare il mondo dell’industria e quello della finanza attraverso la testimonianza in “presa diretta” dei protagonisti. L’obiettivo è quello di fornire stimoli operativi alle imprese su possibili opportunità di crescita e riflettere sugli scenari futuri, in una fase complessa del ciclo economico come quella attuale.

55 Legge 10 ottobre 1990, n. 287 - Norme per la tutela della concorrenza e del mercato

89

«L’acquisizione ha reso necessario un cambiamento di mentalità: da una gestione di tipo essenzialmente famigliare molto radicata nel territorio d’origine, a un

approccio manageriale, fondamentale conseguenza e premessa per

quest’importante cambiamento di dimensione»56. Così ha commentato Leonardo Bagnoli, che dopo l’acquisizione ha assunto la carica di Amministratore Delegato di GranMilano.

A seguito dell’operazione di acquisizione, la società si è trovata di fronte ad una necessità di riorganizzazione, dal punto di vista commerciale ma anche industriale e produttivo.

Sammontana si trovava infatti a dover gestire più reti di concessionari parallelamente, spesso in concorrenza tra di loro, e più marchi contemporaneamente. Inoltre, l’azienda si trovava ad operare attraverso sei stabilimenti produttivi, situati a Empoli, Vinci, Colognola ai Colli, Pomezia, Cornaredo e Milano.

Sono iniziati dunque una serie di interventi di riorganizzazione ed efficientamento. Nel 2010, attraverso un’operazione di fusione, Sammontana S.p.A. ha incorporato GranMilano Distribuzione S.r.l., GranMilano S.p.A. e Pasticcerie Leonardo S.r.l. Gli obiettivi che il management si è prefissato attraverso questa operazione sono stati i seguenti:

 L’aumento della redditività complessiva rispetto alla somma algebrica dei risultati ottenuti dalle singole società;

 L’adozione di una “regia” unica delle attività amministrative, commerciali, industriali e delle risorse umane evitando duplicazioni di funzioni nelle diverse aziende; in questo contesto ha avuto infatti luogo la centralizzazione presso un unico stabilimento delle funzioni di Amministrazione, Controllo di Gestione e Acquisti;

 La significativa riduzione delle spese amministrative e generali per la concentrazione delle attività in capo ad un’unica società;

90

 L’adozione di software informatici comuni che, una volta a punto, favoriranno un più felice scambio di informazioni, nonché la realizzazione di reports comuni alle diverse branche di attività;

 Il miglior sfruttamento della capacità produttiva, ottenuto mediante la sempre più spinta specializzazione dei processi mirata a determinare una logica diminuzione dei costi unitari di prodotto ed un sempre più fitto scambio di produzioni tra i vari stabilimenti (ora all’interno di un’unica azienda).

A seguito del processo di fusione per incorporazione, la gestione della rete di concessionari e dei marchi appartenenti al mondo del gelato (Sammontana e Sanson) è diventata ancora più difficile.

Nel 2011, al termine della stagione di vendita dei gelati, è divenuto necessario ed improrogabile fare alcune riflessioni strategiche in merito alla politica dei “marchi” aziendali.

L’azienda ha infatti riscontrato notevoli difficoltà a supportare economicamente, sotto un profilo comunicativo, i due marchi Sammontana e Sanson. A questo si sono aggiunte complessità produttive e di gestione della rete distributiva, nonché risultati di vendita dei prodotti a marchio Sanson inferiori alle aspettative. Queste motivazioni hanno indotto a puntare sul marchio avente la maggiore forza e la maggiore diffusione: Sammontana, determinando un cambio di strategia rispetto al passato e concentrando tutti gli investimenti futuri su questo.

Questo percorso è stato necessariamente condiviso con la rete distributiva dei concessionari verso i quali l’azienda era sempre più spesso chiamata a fare da “arbitro” per la competizione esistente tra i due differenti marchi. L’azienda ha dunque deciso di far convogliare la rete dei concessionari Sanson verso il marchio Sammontana, azione che ha comportato una serie di costi straordinari, tra i quali contributi a supporto dei distributori per accompagnarli nel passaggio da Sanson a Sammontana e costi relativi alla campagna di sostituzione tra i due marchi che ha riguardato principalmente il materiale pubblicitario, i conservatori frigo e altre attrezzature.

91

Nel 2012 viene chiuso lo stabilimento di Cornaredo, trasferendo la produzione in altre unità operative e procedendo al trasferimento di una parte di personale o alla risoluzione di rapporti di lavoro.

Successivamente Sammontana ha deciso di optare per una strategia focalizzata sui prodotti dell’area “freddo” e abbandonare quelli “da forno”; per questo nel 2013 viene costituita una NewCo, denominata Tre Marie Ricorrenze, a cui viene conferito il ramo di attività dei prodotti da ricorrenza.

Nello stesso anno viene deliberato di chiudere lo stabilimento croissanterie di Milano e contestualmente vengono avviate due nuove linee produttive “bakery” di ultima generazione presso lo stabilimento di Colognola ai Colli.

Successivamente, la società Tre Marie Ricorrenze viene ceduta a Galbusera S.p.A., azienda italiana che opera nel segmento dei prodotti da forno e della biscotteria. Sammontana, rimanendo titolare del marchio Tre Marie per tutte le categorie merceologiche, a parte i prodotti da ricorrenza e i biscotti, firma con Galbusera un accordo di coesistenza del marchio stesso.

Gli anni 2011-2012-2013, già caratterizzati da una crisi economica persistente a livello nazionale, sono stati anni difficili per l’azienda, che si è trovata di fronte a risultati negativi dal punto di vista economico, a causa soprattutto dei costi di natura straordinaria da ricondursi alle operazioni sopra citate e che di seguito riassumiamo:

 Nel 2011: svalutazione del marchio Sanson

 Nel 2012: chiusura dello stabilimento di Cornaredo

 Nel 2013: chiusura dello stabilimento di Milano e investimento per le due nuove linee produttive a Verona

Dal 2014, essendo terminate le operazioni di riorganizzazione, l’azienda oltre a non trovarsi più a dover sopportare il “peso” dei relativi oneri straordinari, inizia anche a vedere realizzati i benefici attesi da tali operazioni di efficientamento; è dunque da quel momento che torna a conseguire risultati positivi.

92