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San Vittorino di Alzano

Ubicazione: Il complesso archeologico si trova nei pressi della frazione di Alzano, nel comune di Pescorocchiano, sulle pendici del monte Fratta. (Tav. I, n. 18).

Bibliografia: C. PIETRANGELI, Il Cicolano, cit., pp. 78-79; A.R. STAFFA, La topografia pievana del Cicolano nei secoli XI-XIV, cit., p. 205; F. COARELLI, Il Lazio, Guide archeologiche Laterza, Roma-Bari 1984, p. 28; G. GROSSI, Insediamenti italici nel Cicolano:

territorio della “res publica Aequicolanorum”, cit., pp. 68-74; G. FILIPPI, Recenti

acquisizioni su abitati e luoghi di culto nell’Ager Aequicolanus, cit., p. 176; A.

MORANDI, Epigrafia latino italica del Cicolano. Per una definizione etnica degli Aequicoli, cit., pp. 315-318; E. ARMANI MARTIRE, Resti archeologici in località

Monte Fratta di Alzano, in “Xenia”, IX (1985), pp. 15-40; STAFFA 1987, p. 65; MIGLIARIO 1995, pp. 83-84; G. ALVINO, Santuari, culti e paesaggio in un’area

italica: il Cicolano, cit., p. 476. Anche per Alzano è utilissimo il sito internet

www.valledelsalto.it , in cui si ritrova con precisione tutta la storia del complesso archeologico, alla luce delle più recenti scoperte; vi è segnalata tutta la bibliografia relativa55.

Figura 71. Particolare dell’interno della “Grotta del Cavaliere”

Analogamente a quanto già detto per S. Angelo in vatica, anche per Alzano ci troviamo di fronte a un grande santuario equicolo dalle dimensioni imponenti: vi è stata riscontrata la presenza di tre ordini di mura in opera poligonale le quali delineano tre terrazzamenti distinti. Al di sopra

55 Sul sito sono riportate anche le numerose pubblicazioni su Alzano dell’ing. Cesare Silvi, a cui devo la mia gratitudine

dell’ultimo terrazzamento sono ancora visibili i resti di una struttura muraria che taluni identificano pertinenti ad un eventuale tempio pagano. Nella terrazza delineata tra il primo e il secondo muro, partendo da valle, è visibile una cella circolare sotterranea detta “Grotta del Cavaliere”, la cui funzionalità è stata spesso associata a quella di cisterna56. Varie interpretazioni sono state date a tutto il complesso, dapprima ritenuto a scopo agricolo-pastorale57, poi difensivo58. Nel 1983, durante alcuni lavori effettuati in zona, si rinvenne materiale fittile e ceramico databile all’età di Augusto59 insieme ad una piccola base di marmo inscritta con dedica di un certo C. Lullius ad una

divinità la cui identità è difficilmente definibile60: il ritrovamento ha fatto propendere per una funzione cultuale di tutta l’area.

A partire dal secolo XII, abbiamo notizia dell’esistenza di una piccola chiesa nel territorio di Alzano dedicata a San Vittorino papa61: anche in questo caso non conosciamo con precisione gli anni in cui venne costruita. Il Morandi ha proposto una suggestiva ipotesi: “[…] non mi sentirei di escludere la possibilità di riconoscere nei resti murari presenti sulla terza terrazza del complesso un’opera medievale, che potrebbe essere proprio la più antica chiesa di san Vittorino […]62”.

Seguendo questa che è, ovviamente, solo un’ipotesi, anche per Alzano sembrano potersi rintracciare le medesime caratteristiche presenti nei vari siti per ora indagati: nel piccolo centro è oggi ancora in piedi una chiesa dedicata sempre a San Vittorino, la quale potrebbe essere stata costruita all’interno del centro abitato dopo l’abbandono e la rovina del sito originario presso il santuario.

Il paese di Alzano sorge nei pressi di quello che doveva essere un importante percorso antico, il quale, proveniente dalla piana di Corvaro, arrivava fino alla Cella Sancti Bendicti presso Petrignano e proseguiva verso Torre di Taglio e Alzano, valicando il monte Fratta e giungendo alla tagliata artificiale della Portella; da qui valicava le cime del Velino e si immetteva direttamente verso la piana di Amiternum63. Proprio la città abruzzese è il centro propulsore del culto del santo64

56 G. GROSSI, Insediamenti italici nel Cicolano: territorio della “res publica Aequicolanorum”, cit., pp. 70-72. 57 C. PIETRANGELI, Il Cicolano, cit., p. 79, il quale riporta e critica l’ipotesi del Lugli.

58 F. COARELLI, Il Lazio, cit., p. 28.

59 A. MORANDI, Epigrafia latino italica del Cicolano, cit., p. 316; G. FILIPPI, Recenti acquisizioni su abitati e luoghi di

culto nell’Ager Aequicolanus, cit., p. 176.

60 L’iscrizione è su quattro righe: C(aius) Lullius P(ublii) f(ilius) / dat don(um) / xervaiano (sic) / l(ibens) m(erito).

Laddove con la x si intende una lettera non identificabile. AE 1987, 325; M.F. PEROTTI, Aequicoli – Res publica Aequicolanorum, cit., p. 545 n. 65; G. GROSSI, Insediamenti italici nel Cicolano: territorio della “res publica

Aequicolanorum”, cit., p. 73, il quale senza particolari problemi scioglie il nome della divinità in Er(colei) Vaiano; A. MORANDI, Epigrafia latino italica del Cicolano, cit., p. 316 n. 8, invece è più propenso, non rintracciando segni di

interpunzione alla terza riga, per [N]ervaiano, teonimo attestante una divinità, evidentemente locale, altrimenti poco conosciuta, sulla base di un’altra epigrafe cicolana (AE 1987, 321) con dedica a Nensinus, un’altra entità divina locale, di cui non si hanno riscontri.

61 STAFFA 1987, p. 65.

62 A. MORANDI, Epigrafia latino italica del Cicolano, cit., p. 316, nota 82. 63 MIGLIARIO 1995, pp. 78-83.

cui è dedicata la chiesa di Alzano. Il tracciato viario antico metteva in comunicazione (soprattutto per quel che concerne le fasi della transumanza) il Cicolano e l’Amiternino da cui ben presto si potrebbe essere diffuso nella nostra area il culto per San Vittorino.

Figure 72-73. Opera poligonale nei pressi della Grotta del Cavaliere. La chiesa di S. Vittorino in Alzano come si presenta oggi.

Proviamo a riassumere, anche in questo caso, quelle che potrebbero essere state le varie fasi occupazionali del sito di Alzano:

1. Costruzione dei terrazzamenti pertinenti ad un grande complesso cultuale dedicato a una divinità non precisata (Ercole – Nervaianus ?);

2. In mancanza di scavi, sappiamo che il sito era sicuramente frequentato ancora in età imperiale;

3. Probabile costruzione della prima chiesa dedicata a S. Vittorino sulla terrazza più alta del complesso, dovuta alla diffusione del culto facilitata dal passaggio in loco dei pastori per la transumanza (dal Cicolano alle alture del Velino, all’Amiternino);

4. Abbandono del sito originario e costruzione dell’attuale chiesa (mantenendo la dedica a San Vittorino) presso il centro abitato di Alzano, più a valle, e comunque a poche centinaia di metri dai resti dell’originario santuario.