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Lo scenario di crescita economica del bacino di utenza attuale e potenziale del Porto

2 Il quadro tecnico economico di riferimento

2.1 Lo scenario di crescita economica del bacino di utenza attuale e potenziale del Porto

Il Porto di Ravenna si inquadra in uno scenario a livello mondiale di profonda crescita del trasporto marittimo: il traffico container mostra un CAGR superiore a ben il 10%

nell’ultimo decennio ed il bacino interessato dai traffici sembra sempre più focalizzarsi attorno all’Estremo Oriente, il Nord America e l’Europa.

Il Mediterraneo occupa dunque in questo contesto una posizione strategica assumendo un ruolo di primaria importanza all’interno dello sviluppo dei traffici.

Analogamente la situazione ad oggi del Porto di Ravenna vede sì tassi di crescita positivi per il traffico marittimo, ma questo risulta essere poco diversificato e legato principalmente a tipologie merceologiche specifiche di basso valore aggiunto. Le merci movimentate vengono quindi riversate su un bacino di utenza terrestre ristretto e limitato al livello regionale.

Il traffico container registra una riduzione nell’ultimo decennio in controtendenza rispetto anche agli altri porti adriatici dove si registra comunque una crescita (CAGR 2,8%), anche se meno accentuata rispetto ai porti italiani tirrenici.

Il Porto risulta interessato da pochi servizi marittimi regolari di linea ed in una posizione marginale rispetto ai volumi dei traffici realizzati nei porti di transhipment.

La situazione dunque non si mostra particolarmente positiva, eppure l’analisi dei transit time evidenzia come questi siano pressappoco coincidenti tra Mar Adriatico e Mar Tirreno, per lo meno per i servizi di collegamento con il Mediterraneo Centrale e Orientale: è quindi ipotizzabile che con gli opportuni interventi infrastrutturali sia

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possibile realizzare una crescita uniforme dei Porti Italiani e collocare Ravenna in posizione di assoluto rilievo a livello nazionale.

In relazione alla movimentazione interna al Porto sarebbe ad esempio opportuno diversificare le tipologie di merci movimentate, raggiungere una più equilibrata ripartizione tra merci sbarcate e imbarcate e rafforzare e/o sviluppare la movimentazione di merci di maggiore valore aggiunto; accanto a tali linee si dovrebbe ampliare il bacino di utenza terrestre migliorandone contemporaneamente il servizio.

I settori di maggiore interesse per lo sviluppo dei traffici potrebbero individuarsi, attraverso lo studio dei dati di evoluzione, nel:

1. Traffico container;

2. Traffico Ro-Ro;

3. Traffico di merci rinfuse solide;

4. Traffico di derrate alimentari e prodotti agricoli.

Per quanto riguarda il traffico container la posizione del Porto di Ravenna influisce sulla sua crescita in particolar modo in relazione ai traffici con Medio ed estremo Oriente. Tali traffici sono infatti in rapida evoluzione ed il Porto di Ravenna potrebbe trovarsi in prima fila quale nodo nevralgico dei trasporti marittimi in gioco (porto di destinazione e/o origine per traffico merci con Mediterraneo Centro Orientale, Medio Oriente ed Estremo Oriente con un bacino di utenza terrestre esteso al Nord Italia e ai paesi dell’Europa Centrale).

Passando al traffico Ro-Ro, si può dire che il suo sviluppo è legato principalmente alla piena affermazione delle “autostrade del mare” ed alla competizione che si potrebbe venire a creare con gli altri porti a livello nazionale.

Sotto queste indicazioni si prospettano rilevanti opportunità di crescita che a breve periodo si possono concretizzare nel rafforzamento del servizio Ravenna-Catania e nella nascita dei nuovi servizi per le rotte Ravenna-Bari, Ravenna-Grecia e Turchia.

Passando al traffico di merci rinfuse solide, i tassi di crescita prospettati per il futuro sono piuttosto contenuti e d'altronde l’approfondimento dei fondali del porto di Ravenna non permetterebbe comunque l’accesso alle navi porta rinfuse di più grandi dimensioni (immersione superiore ai -18 m). Tale traffico a Ravenna è strettamente dipendente dall’andamento di alcuni settori produttivi specifici (distretto delle piastrelle, impianti di siderurgia). Ravenna si presenta in questo quadro in una posizione particolarmente favorevole rispetto al bacino di utenza terrestre. Infatti il suo hinterland rappresenta una delle aree di maggiore produzione italiana ed è sede di importanti strutture di supporto

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commercio all’ingrosso di Bologna, Verona e Padova). Le prospettive di crescita sono quindi particolarmente rilevanti: si prospetta per il Porto di Ravenna la possibilità di diventare uno dei poli centrali nella filiera dei prodotti agricoli e delle derrate alimentari, utilizzabile non solo come punto di sbarco/imbraco, ma anche come centro di operazioni di stoccaggio e di composizione carico.

I principali indirizzi su cui agire per far sì che il Porto di Ravenna raggiunga la posizione sin qui prospettata sono:

1. Potenziamento delle infrastrutture portuali (approfondimento del porto canale per accogliere i nuovi vettori marittimi);

2. Potenziamento dei servizi portuali (infrastrutture e servizi di banchina, aree per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci);

3. Sviluppo dell’accessibilità al porto per la creazione di una “rete integrata” tra le infrastrutture marittime e le infrastrutture terrestri;

Tali interventi porterebbero la riduzione dei costi e dei tempi di movimentazione merci nonché, contestualmente, l’aumento dell’affidabilità, della qualità e della flessibilità dei servizi offerti.

I valori delle movimentazioni stimate per i diversi scenari relativi all’andamento tendenziale sono di seguito riportati:

2004 2015

Scenario alto 259.050

Container

(TEU) Scenario basso

169.430

201.950

Scenario alto 22.616.000

Rinfuse solide

(tonnellate) Scenario basso

12.901.000

14.243.000

Scenario alto 9.638.000

Merci Varie

(tonnellate) Scenario basso

5.653.000

9.220.000 Tabella 1 – Sintesi degli scenari di crescita tendenziali

Per quanto riguarda la movimentazione di merci varie, si individua in previsione una

“forchetta” particolarmente stretta per cui è presumibile che si raggiunga al 2015 un valore di 9.500.000 tonnellate.

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Accanto all’andamento tendenziale viene definito un andamento programmatico che dipende da differenti ipotesi derivanti dagli interventi infrastrutturali che si vogliono realizzare nel Porto di Ravenna.

Anche per lo scenario di crescita programmatico vengono quindi di seguito individuati i valori delle movimentazioni previsti:

2004 2015

Container (TEU)

169.430 900.000÷1.420.000

Traffico Ro-Ro (unità di trasporto)

38.000 150.000

Prodotti agricoli (tonnellate)

1.288.000 2.704.000

Tabella 2 - Sintesi degli scenari di crescita programmatici