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2. MATERIALI E METODI

2.12. SCHEDA DI CENSIMENTO FAUNISTICO

Nel corso delle attività laboratoriali è stata data agli studenti la possibilità di contribuire con idee e proposte alla definizione delle attività pratiche da svolgere durante l’attività di citizen science realizzata nell’uscita naturalistica al Parco Regionale dei Colli Euganei. Nonostante gli aspetti cardine del censimento faunistico fossero stati fissati, si è ritenuto fondamentale lasciare uno spazio di ascolto e di autodeterminazione agli autori dell’attività, in modo da renderli maggiormente partecipi e appassionati. Le idee emerse sono servite soprattutto per conoscere le considerazioni dei ragazzi sulle proprie abilità e competenze e le loro aspettative sullo svolgimento concreto dell’esperienza.

Sono stati individuati alcuni parametri importanti da considerare per realizzare un censimento faunistico completo e significativo, ma non sempre i suggerimenti si sono dimostrati realizzabili dal punto di vista economico e applicativo. Alcuni indicatori, che precedentemente erano stati tenuti in discreta considerazione, sono stati inseriti nella scheda di censimento faunistico (Allegato 2.12.a). È stata una occasione far comprendere ai ragazzi che il progetto poteva migliorare grazie alla loro partecipazione e che rimaneva aperto all’ascolto delle loro opinioni, con l’impegno però di non perdere la già precaria precisione delle misurazioni.

La scheda di censimento faunistico provvisoria era stata presentata ai ragazzi durante le attività laboratoriali mentre il modulo definitivo è stato consegnato ai citizen scientists poco prima dello svolgimento concreto dell’attività. Si sono resi necessari quindi una rapida lettura e spiegazione dei passaggi da realizzare, cercando di riportare alla memoria l’esperienza laboratoriale e dando una breve motivazione per ciascuna richiesta. Il lavoro di squadra inoltre ha fornito la possibilità di compiere una rielaborazione interna al gruppo, per comprendere meglio il procedimento e chiedere un sostegno tra pari.

La scheda di censimento faunistico necessaria per la raccolta dei dati durante l’uscita naturalistica si presenta con un’intestazione molto simile a quella già incontrata nel questionario iniziale, dando un’idea di continuità della proposta scolastica. Ciascun gruppo riceve una scheda di censimento faunistico, costituita da due fogli differenti, da compilare al momento della relativa attività.

La prima facciata è dedicata al censimento faunistico della testuggine palustre americana Trachemys scripta, come riportato nel titolo. La compilazione iniziale richiede di indicare una precisazione del luogo e del settore analizzato, della data e dell’orario di inizio, di riportare il cognome degli operatori della squadra di censimento e di fornire delle note sulle condizioni ambientali di interesse.

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La prima facciata della scheda di censimento presenta un elenco puntato costituito da 8 elementi, da svolgere preferibilmente nell’ordine indicato. Per iniziare è richiesto di chiarire l’area da censire e stabilire la suddivisione dello spazio sotto il controllo di ciascun gruppo. Quindi viene chiesto di compiere un conteggio numerico a vista degli esemplari di testuggine palustre americana, possibilmente testimoniandone l’indagine con una serie di scatti fotografici. La suddivisione in categorie ricalca la spiegazione vista in aula e la successiva dimostrazione eseguita al parco urbano, senza avere però la possibilità di controllare il piastrone ventrale identificativo per T.s. scripta. Risulta valido e relativamente affidabile solo il conteggio di T.s. elegans, caratterizzata da una evidente macchia rossa laterale. In caso di individui melanici, esemplari ibridi o situazioni di impossibilità di determinazione si è chiesto ai ragazzi di non fornire interpretazioni ipotetiche e di non tenerne conto nei vari raggruppamenti.

La classificazione dimensionale sottopone un parametro difficile da valutare a vista, ma fornisce una prima stima approssimativa sul numero di esemplari sessualmente immaturi, classificati come piccoli, e di femmine sicuramente adulte e attive dal punto di vista riproduttivo. I limiti dimensionali, non riportati in cifre sul modulo, sono stati mostrati a livello visivo sul campo, offrendo agli studenti una metodologia empirica applicabile in seguito.

Ai ragazzi è stato chiesto di indicare le caratteristiche ambientali dei luoghi scelti dagli esemplari osservati, riportando implicitamente anche l’attività svolta dagli individui e la presenza di siti necessari per le varie esigenze della specie.

Ampio spazio era infine dedicato alla descrizione ambientale dell’area umida, provando a stimare la presenza di alcune specie vegetali acquatiche o ripariali e identificando mediante il supporto della chiave dicotomica digitale e della specifica applicazione le possibili specie vegetali più significative.

L’ultimo importante passaggio della prima attività di citizen science riguarda un’analisi chimica semplificata della qualità dell’acqua, realizzata attraverso l’utilizzo di appositi test multiparametrici. Per ridurre i costi e soprattutto per rendere più veloce e coinvolgente la misurazione, sono stati utilizzati dei test strips da confrontare con una scala cromatica (Fig. 2.12.a). Dopo aver raccolto un campione d’acqua dalla propria area di controllo e aver riempito un apposito barattolo, i ragazzi dovevano seguire una semplice procedura esecutiva. I test strips dovevano essere immersi nel liquido per 2-3 s, sgocciolati rapidamente e poi tenuti in posizione orizzontale per altri 60 s, consentendo il cambiamento di colore nello strumento. Sulla strisciolina plastificata si trovano degli spazi di analisi specifica per ciascun parametro dell’acqua, in grado di passare da una iniziale colorazione bianca ad una tonalità differente e generalmente ben evidente. Ogni valore doveva essere stabilito attraverso una decisione di gruppo,

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potendo usare anche numeri intermedi ai valori principali riportati nella scala graduata. Al termine dell’attività, il campione d’acqua non veniva svuotato, ma portato al laboratorio scolastico per un successivo confronto.

La seconda facciata è dedicata al censimento faunistico dello scoiattolo grigio nordamericano Sciurus carolinensis. Questa, somigliante nell’impostazione alla pagina precedente, è predisposta per realizzare un cavallettamento forestale semplificato, che utilizzi strumentazioni non specialistiche al fine di ottenere una descrizione sommaria della condizione arborea dell’area boschiva nella quale era stato posizionato l’hair tube. Durante l’uscita naturalistica viene compiuto un controllo della “trappola per pelo” e ne viene ricaricato l’interno con materiale alimentare. Se si riscontrano tracce di passaggio e soprattutto materiali biologici, questi devono essere raccolti per una successiva identificazione al microscopio che ne stabilisca con elevata sicurezza la provenienza.

L’area di studio è determinata da un quadrato di area 10x10 m2, disposto con i lati paralleli alle direzioni cardinali e centrato sull’albero nel quale in precedenza era stato posizionato l’hair tube. Dopo alcuni passaggi, lavorando in gruppo, studenti e docenti individuano i quattro vertici del quadrato, attraverso i quali far passare il nastro bianco-rosso che ne delimita i confini (Fig. 2.12.b). Ogni gruppo riceve in consegna la misurazione di almeno un albero, di cui deve compiere il rilevamento delle caratteristiche più evidenti. Il coordinatore dell’attività deve assicurarsi invece che venga rispettato un ordine di esecuzione, senza tralasciare nessun esemplare arboreo di dimensioni significative all’interno del plot.

Per essere maggiormente rapidi ed efficaci, gli alberi di circonferenza inferiore ai 20 cm non venivano misurati nel dettaglio, ma rientravano nelle note aggiuntive come specie riscontrate all’interno dell’area di studio. La misura veniva compiuta a 1,20 m di altezza, così come avviene solitamente durante le misurazioni professionali di cavallettamento forestale.

Infine sono state raccolte le misure della canopy, cioè della copertura della chioma arborea, valutando la percentuale di cielo visibile nei quattro vertici del plot e determinando così la complementare percentuale di copertura. Anche in questo caso non è stata utilizzata una strumentazione professionale, ma è bastato chiedere ai ragazzi di realizzare una foto verso il cielo, perfettamente verticale, includendo tutto il fogliame di origine arborea e arbustiva che raccoglie la radiazione luminosa prima che questa raggiunga il terreno. A partire dalle fotografie, poste una accanto all’altra avvicinando gli schermi degli smartphone, i citizen scientists hanno potuto ottenere quattro valori percentuali di canopy, da cui in seguito si è stabilito un valore medio della zona indagata.

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Fig. 2.12.a: Scheda di censimento faunistico relativa alla testuggine palustre americana e test strips utilizzati per l’analisi chimica dell’acqua campionata.

Fig. 2.12.b: Determinazione del plot 10x10 m2 nel quale viene svolto il cavallettamento forestale semplificato. Per la delimitazione dell’area si sono utilizzati la bussola, il telemetro laser, la cordella metrica e il nastro bianco-rosso.

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