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scorsizavano] scorzisavano T 3 19 sponsalitii] sponzali T 3 20 vestimenti] ornamenti T 3

C APITOLO SECONDO

16 scorsizavano] scorzisavano T 3 19 sponsalitii] sponzali T 3 20 vestimenti] ornamenti T 3

delle sue] della sua T3, dalle sue T2 | benediceva] benedicevano T3, benediva T2 22 à om. T3 Ve-

scovo allora] liora Vescovo T3 23 post Temidio interp. T3 | inimicissimi] nemicissimi T1T2 24

pensorono] presero T3 | zoè] cioè T3 25 sponsalitio] sposalizio T3 | sue1om. T3 26 post denari in-

terp. T2 | galie] gallere T3 27 la … venero] venero la notte T3 | dette] le T3 28 à l'hora] all’hora T3 |

dette om. T3 29 detti] li T3 | galie] gallere T3

CRONACA VENETA ATTRIBUITA AL PATRIARCA G. TIEPOLO

vano fina sopra il porto di Venetia, et facevano di gran danni instigati da Triestini.

In quel tempo era consueto à Venetia, che tutte le spose di quell'anno, in un zorno deputado à far li sponsalitii, andavano in chiesia de San Piero de Castello, et li portavano tutti li suoi vestimenti, et ornamenti, et li danari

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contadi delle sue dote, et in ditta chiesia per misier lo Vescovo si benedice- va, et si faceva certa cerimonia, che era uno bel spettaculo. Era all'hora Vescovo de Castello misier Lorenzo Temedio. Li Triestini inimicissimi di Venetiani pensorono di far uno rubamento, cioè assaltar incautamente ditto sponsalitio, et menar via le ditte spose, et tutte le sue robbe, delle sue dote,

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et li danari, et armorono secretamente do galie, et inteso il zorno che si fa- ceva tal solennità, in ascoso la notte vennero con ditte do galie à Venetia, et à Lio stettero scosi, fino all'hora della solennità delle ditte spose, le quale erano ridutte in chiesia de Castello. All'hora ditti Triestini vennero de longo

16 fina] fino δ | danni] danno ζ 20 li suoi] loro ζ 25 – 26 spose … dote] robbe de dote con

Cronica di Venezia di Giovanni Tiepolo fù de Agostin Patritio Veneto 49

26 ANNO DOMINI 934 [ Pietro Candiano II (934-938) ] aa. 934-938 CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

smontarono in terra, et assaltarono detta sollenità, non senza trucidation, et

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morte de infiniti, perchè se defesero al meglio, che i puoteno.

Li detti Triestini presero missier lo Vescovo, le spose, li sposi con tutte le robbe, et messele in galia andossene via. Intesa questa cosa per missier lo Dose, subito adunò li buoni Venetiani, et armò navilii grossi, et menudi, so- pra delli quali montò el sforzo delli buoni Venetiani, et fù alli 2 fevrer 934,

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et li andorono dietro, et li zonsero à Caurle, dove erano fermadi per partir la preda, non credendo che Venetiani si presto li podessero andar dietro, dove che li Venetiani li assaltorono, et preseli tutti, et recuperorono tutte le perso- ne, et tutta la presa, et missier lo Vescovo, et tutte le spose, et tornorono à Venetia con gran festa, et honor de Dio, et de Nostra Donna, che li haveva

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concessa la vittoria. Et allora ad honor del Signor Dio, et de Nostra Donna fù delliberado, che missier lo Dose, et la Signoria dovesse andar la vezilia della Nostra Donna che vien alli 2 de fevrer à Santa Maria Formosa, in la qual ghiesia se cantasse un solenne vespero, et così è stà osservado fino al presente zorno. Et perchè alcuni dicono che quelli della contrada de Santa

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30 post solennità add. delle ditte spose T2 31 de … perchè] che T3 | i puoteno] si puotero T3 32 presero] preseno T2 35 fevrer] febraro T2 36 fermadi] forsadi T3 37 credendo] credevano T2 38

li2om. T3 | recuperorono] recuperono T1 T2 38-39 persone] spose come T2 39 presa] preda T2 | spo-

se] persone T2 | et4om. T3 | tornorono] tornono T1 T2 40 Nostra Donna] Madona T3 | Donna] Do-

mina T2 41 – 42 che … Donna om. T2 41 Dio] Iddio T3 42 dovesse] dovesseno T1T2 43 vezilia]

vigilia T3 | de om. T2 44 se om. T3 | fino] sino T3

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con le galie, et smontorono in terra, et assaltorono ditta solennità, non sen-

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za trucidation, et morte de infiniti, perchè se diffesero al meglio che i puote. Li ditti Triestini presero misier lo Vescovo, le spose, et sposi con tutte le robbe, et messeli in galia, et andossene via. Intesa questa cosa per misier lo Dose, subito adunò li buoni Venetiani, et armò navilii grossi, et menudi so- pra li quali montò il sforzo de buoni Venetiani, et fù adi 2 fevrer 934, et li

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andorono driedo, et li azunsero à Caorle, dove erano fermadi per partir la preda, non credendo che Venetiani si presto li podessero andar driedo, dove li Venetiani li assaltorono, et preseli tutti, et recuperorono tutte le persone, et tutta la preda, et misier lo Vescovo, et tutte le spose, et tornorono à Vene- tia con gran festa, et honor de Dio, et de nostra Donna, che gli haveva con-

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cesso la vittoria. Et all'hora fù deliberado, che in honor del Signore Dio, et nostra Donna, misier lo Dose, et Signoria dovesse andar la vezilia della no- stra Donna, che vien alli 2 fevrer, à Santa Maria Formosa, in la qual chie- sia si cantasse uno solenne vespero, et così è stà osservado fino al presente

31 che om. ε ζ | puote] poteno ε ζ 35 de] delli ε ζ | fevrer] febraro ε ζ 36 driedo] dreto δ 37 li]

50 Edizione Critica

aa. 934-938 26. ANNO DOMINI 934 [ Pietro Candiano II (934-938) ] CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

Maria Formosa fono quelli che andorono, et recuperorono la detta preda, et che loro in remuneration domandorono questa grazia, che'l Dose, et la Si- gnoria dovesse andar à Santa Maria Formosa, lo è falso, perchè lo andar à Santa Maria Formosa fù instituido per esser successo la cosa il zorno della ditta sollenità, et trovandose allora la ghiesia de Santa Maria Formosa, sola

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ghiesia del nome della ditta gloriosa Verzene Maria, però fù ordenado de andar lì ad honor suo. Et de più fù ordenado che missier lo Dose donasse à detta ghiesia uno panno d'altar.

Oltra de ciò appresso lo andar de missier lo Dose à Santa Maria Formosa fù ordenà, che'l zorno de Nostra Donna per memoria de tal vittoria se faces-

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se una solenne festa de 12 Marie con un Anzolo per 12 delle contrade, le qual venissero à San Marco, alle qual contrade che toccava, se li davano li 12 petorali, et 12 corone zogelade della sorte, che sono nel santuario, nella qual se spendeva per contrada da 800 in 1000 ducati, et se domandava la Fe- sta delle Marie, la qual continuò da quel tempo, che fù del 936, sin all’anno

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46 andorono] andeno T1 T2 | recuperorono] recuperono T1 T2 47 domandorono] domandono T1

T2 | et om. T3 51 post sola add. la T3 52 lì om. T3 56 post contrade interp. T3 57 che … davano] se

li davano cioè a quelle che toccava T3 58 nel] al T1 T2 | nella] nelle T1; della T3

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zorno. Et perchè alcuni dicono, che quelli della contrà de Santa Maria

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Formosa furono quelli che andorono, et recuperorono ditta preda, et che loro in remuneration domandorono questa gratia, che'l Dose, et Signoria dovesse andar à Santa Maria Formosa, ma è falso. Lo andar à Santa Maria Formosa fù instituido per esser successo la cosa il zorno della ditta solenni- tà, et trovandose all'hora la chiesia di Santa Maria Formosa, sola chiesia

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del nome della ditta gloriosa Verzene Maria, però fù ordinado andar lì ad honor suo, et de più fù ordinado che misier lo Dose donasse à ditta chiesia uno panno d'altar.

Oltra di ciò appresso lo andar della Signoria à Santa Maria Formosa, fù ordinà che'l zorno di nostra Donna per memoria di tal vittoria se facesse

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una solenne festa di 12 Marie, con uno anzolo per 12 delle contrade, le qual venissero à San Marco, alle qual contrade che toccava, se li davano li 12 pettorali, et 12 corone zoielade della sorte che sono nel santuario, nella qual se spendeva per contrà da 800 in mille ducati, et si domandava la festa delle Marie, la qual continuò farsi da quel tempo, che fù 936, fino al 1379,

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45 della] del ζ 52 andar lì] andarli ζ 55 ordinà] ordenado ε ζ 57 li1] gli ε ζ 59 domandava] dimandava ε ζ

Cronica di Venezia di Giovanni Tiepolo fù de Agostin Patritio Veneto 51

26 ANNO DOMINI 934 [ Pietro Candiano II (934-938) ] aa. 934-938 CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

1379, che fù la guerra de Zenovesi, quando presero Chioza, et er detta guer- ra la fù desmessa, ne se fà più.

Allora cioè del 936 dapoi successo il caso de recuperar el Vescovo, et spose, detto Vescovo da dolor s'amalò, et morì, et fù fatto Vescovo missier Domenego Moro.

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In quel tempo, quelli de Capodistria, dubitando de Narentani, et altri, ve- nero spontaneamente à sottomettersi alla Ducal Signoria de Venetia, obbli- gandosi dar ogni anno 100 anfore de bon vin.

In tempo del detto Dose furono portade in questa terra alcune reliquie de San Nicodemo, et de San Saturnin, et collocade in ghiesia de Santa Maria

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Formosa.

Havendo dogado questo Dose anni 4 passò de questa vita, et honorevol- mente fù sepelido, lassando un suo fiol, che haveva nome missier Piero.

63 – 64 post et add. le T3 68 post obbligandosi add. di T3 69 questa] quella T3 72 de] da T3 72- 73 honorevolmente] honoratamente T3

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che fù la guerra de Zenoesi, quando presero Chioza, et per ditta guerra la fù desmessa, ne se fà più.

All'hora cioè del 936 dapoi successo il caso di recuperar el Vescovo, et spose, ditto Vescovo da dolor s'amalò, et morì, et fù fatto misier Domenego Moro.

65

In quel tempo quelli da Capo d' Istria dubitando de Narentani, et altri, vennero spontaneamente à sottomettersi alla Ducal Signoria di Venetia, ob- bligandosi dar ogni anno cento anfore de buon vin.

In tempo del ditto Dose furono portade in questa terra alcune reliquie de San Nicodemo, et de San Saturnino, et collocade in chiesia de Santa Maria

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Formosa.

Havendo adunque dogado, et governà anni 4 passò di questa vita, et ho- norevolmente fù sepelido. Lassò uno suo fiol, che fù misier Piero.

52 Edizione Critica

aa. 938-941 27. ANNO DOMINI 938 [ Pietro Partecipatio (938-941) ] CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

Anno Domini 938.

Morto missier Piero Candian Dose per li soliti che se ridussero insieme fù creado Dose,

missier Piero Partecipatio, over Badoer, che fù fiol del quondam missier Orso II Dose, il qual missier Piero fù quello che tornado ambassador da Co-

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stantinopoli in tempo de suo padre fù preso.

In tempo de questo Dose, essendo Re de Lombardia Berengario, fecero patti insieme, et ottenne dal detto Re de gran privilegii, et immunitade per poder traffegar, et comerchiar in Lombardia seguramente, et dall'hora in qua se traffega con gran vantazzo de Venetiani, perchè de tal privilegi se paga

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poca gabella.

Ancora nel suo tempo, che fù nel 940, con gran trionfo fù comenzà à bat- ter moneda Venetiana che per avanti non era stà battuta.

Ditto missier lo Dose non havè fioli, et habiando dogado anni 3 in circa, con gran sodisfation, et universal contento, passò da questa vita, et nel se-

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pulcro paterno honoratissimamente fù sepolto.

8 Re … gran] Berengario T3 10 vantazzo] avantazo T3 | privilegi] privileggio T2 11 gabella]

faballa T3 12 Ancora] Etiam T2 | nel2] del T3 13 stà] stada T3 14 havè] lasciò T3 15 sodisfation] sa-

tisfation T1 16 honoratissimamente] honoratamente T3 | sepolto] sepelido T3

CRONACA VENETA ATTRIBUITA AL PATRIARCA G. TIEPOLO

Anno Domini 938.

Morto misier Piero Candian Dose per li soliti, che se ridussero insieme fù creato Dose,

misier Piero Participatio, over Badoer, che fù fiol del quondam misier Orso II Dose, il qual misier Piero fù quello che tornando ambassador de

5

Costantinopoli in tempo di suo padre fù preso.

In tempo di questo Dose, essendo Re de Lombardia Bellengario, fecero patti insieme, et ottenne dal ditto Re di gran privilegii, et immunitade per poder traffegar, et comerchiar in Lombardia seguramente, et dall'hora in quà se traffega con grande avantazzo di Venetiani, perchè da tal privilegii

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si paga poca gabella.

Ancora nel suo tempo, che fù nel 940, fù con gran trionfo comenzà à bat- ter moneda venetiana, che per avanti non era stà battuda.

Ditto misier lo Dose non hebbe fioli, et havendo dogado anni 3 in circa, con gran satisfattion, et universal contento, passò di questa vita, et honora-

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tissimamente nel sepulcro paterno fù sepelido.

5 tornando] tornado δ 7 Bellengario] Berengario ε ζ 9 post seguramente interp. ε ζ 10 gran-

Cronica di Venezia di Giovanni Tiepolo fù de Agostin Patritio Veneto 53

28.ANNO DOMINI 941 [ Pietro Candiano III (941-958) ] aa. 941-958 CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

Anno Domini 941.

Habiando piaciuto à Nostro Signor chiamar à se il Dose Partecipatio, li soliti à far tal elettion creorono Dose,

missier Piero Candian III, over Sanudo, che fù fiol del quondam missier Piero Sanudo II Dose, et fù quello, che in vita de suo padre andò mbassador

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à Costantinopoli, il qual Dose haveva 3 fioli, cioè missier Vidal, missier Pie- ro, et missier Zuanne.

In tempo de questo Dose, Narentati non cessavano, non ostante li accordi fatti, de far gran dani in Colfo, per la qual cosa lui fece far una grossa armada de 33 nave, et fece Capitanii de quella missier Orso Partecipatio,

10

cioè Badoer, et missier Piero Bossolo, li quali andorono, et hebbero vittoria, et fù ancora fatto pace con questo, che Narentani pagassero tutti li danni fat- ti à Venetiani.

In suo tempo essendo discordia grande col Patriarcha de Aquileia, lui se pacificò col detto Patriarcha.

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4 over Sanudo om. T3 | del] de T3 | missier2om. T1 T2 5 post Piero add. Candian overo T3 8 li]

gli T3 11 li om. T3 12 ancora] anco T3

CRONACA VENETA ATTRIBUITA AL PATRIARCA G. TIEPOLO

Anno Domini 941.

Habbiando piaciudo al nostro Signor Dio chiamar à si misier Piero Par- ticipatio, over Badoer, li soliti à far tal ellettion creorono Dose,

misier Piero Candian III, over Sanudo, che fù fiol del quondam misier Piero Sanudo II Dose, et fù quello, che in vita di suo padre andò ambassa-

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dor all'Imperador de Costantinopoli, il qual Dose haveva tre fioli, cioè mi- sier Vidal, misier Piero, et misier Zuanne.

In tempo di questo Dose, Narentani non cessavano, non ostanti li accordi fatti di far gran danni in Colfo, per la qual cosa lui fece far una grossa armada de 33 nave, et fece Capitanii di quella misier Orso Participatio,

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cioè Badoer, et misier Piero Rossolo, li quali andorono, et hebbero vittoria. Et fù fatto pace con questo, che Narentani pagassero tutti li danni fatti à Venetiani.

In suo tempo essendo discordia co'l Patriarca di Aquileia, lui se pacificò con ditto Patriarca

54 Edizione Critica

aa. 941-958 28.ANNO DOMINI 941 [ Pietro Candiano III (941-958) ]

.CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

Nell'anno 945 missier Domenego Moro essendo Vescovo de Venetiani fabricò la ghiesia de San Zuanne Batista detto in Bragora, et in quella vi messe alcune reliquie.

In suo tempo ancora, cioè nel 946 morì il Vescovo de Venetia, et fù fatto Vescovo missier Domenego David.

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Questo Dose de volontà del popolo tolse per compagno nel governar el Dogado, suo fiol mezan nominado missier Piero, el qual era maridado, et haveva fioli. Detto fiol del Dose essendo stà alcuni anni in Dogado con det- to suo padre, con el favor de alcuni suoi seguaci se pensò de romagnir solo al governo, et de far morir suo padre, donde scoperta la cosa, et intesa da

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suo padre, gli dispiacque molto, et molto più al popolo che amava suo padre grandemente, de modo che lo ritenero, et per amor che suo padre facesse quel che lui potè per non lasciarlo condur à morte, il popolo le donò la vita, ma volse che'l fusse bandido de Venetia, el quale andò à star à Ravenna do- ve trovò Guidon, et chi disse che'l trovò Alberto fiol del Re Berengario, con

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el qual fece grande amicitia, et fecelo inimicissimo de Venetiani, et massime

17 Zuanne] Giovanni T3 19 nel] del T3 21 nel] à T3, al T2 | el] del T2 27 che2] de T3 27-28 fa-

cesse quel om. T1T2 29 de] da T3 30 che'l] che li T3 | del Re] de T2 31–33 massime…che om. T2

CRONACA VENETA ATTRIBUITA AL PATRIARCA G. TIEPOLO

In tempo di questo Dose, cioè del 945 essendo Vescovo de Venetiani mi- sier Domenego Moro, lui fabricò la chiesia di San Zuanne Battista, ditto in Bragora, et in ditta chiesia messe alcune reliquie.

In suo tempo ancora, cioè nel 946 morì el Vescovo di Venetia, et fù fatto Vescovo misier Domenego Davit.

20

Questo Dose de voluntà del populo tolse per compagno de governar el Dogado, suo fiol mezan nominado misier Piero, il quale era maridado, et haveva fioli. Ditto fiol del Dose essendo stà alcuni anni in Dogado insieme con suo padre, con el favor di alcuni suoi seguaci, se pensò de romanir solo al governo, et de far morir suo padre, donde scoperta la cosa, et intesa da

25

suo padre, gli dispiacque molto, et molto più al populo, che amava suo pa- dre grandemente, di modo che lo ritennero, et ancor che suo padre facesse quello che lui potè per non lassar condannar à morte, il populo lo condannò à morte pur furono tante le preghiere del padre che'l populo li donò la vita, ma volsero che'l fosse bandito di Venetia, il quale andò à star à Ravenna,

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dove trovò Guidon, et chi dise che'l trovò Alberto fiol del Re Berengario, con lo qual fece grande amicitia, et fecelo inimicissimo de Venetiani, et

16 – 20 In … Davit] In tempo di questo Dose, cioè del 945, morì il Vescovo de Venetia, et

fù fatto Vescovo misier Domenego David, suo precessore fabricò la chiesia de San Zuanne Bat- tista, ditto in Bragora, et in ditta chiesia messe alcune reliquie ζ 16 Venetiani] Venetia ε ζ 24 de] di voler ε ζ 27 grandemente] tanto ζ 28 – 29 lo … populo om. δ 29 li] gli ε ζ 31 post Re add. de ζ

Cronica di Venezia di Giovanni Tiepolo fù de Agostin Patritio Veneto 55

28.ANNO DOMINI 941 [ Pietro Candiano III (941-958) ] aa. 941-958 CRONICA DI VENEZIA DI GIOVANNI TIEPOLO

de suo padre, col mezo del qual Alberto faceva de grandi insulti, et danni à Venetiani, et prese 6 nave de Venetiani, et che el popolo se lamentava con suo padre, che se lui lassava che'l fosse morto non l'haveria fatto simil dan- ni. Nondimeno erano tanti li buoni portamenti de suo padre, che loro tolle-

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ravano ogni cosa, il qual padre tanto fece, che pacificò detto suo fiol, si che non solamente el non faceva piu danni, ma el restituì assai à Venetiani, tut- tavia suo padre se messe tanto affanno, che si amalò, et de lì à puochi zorni morì, havendo dogado anni 17, et à San Zaccaria nel sepolcro paterno fù se- pelido. Lassò alla sua morte de 3 fioli, che haveva quando fù fatto Dose, 2

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solamente, cioè missier Vidal, et missier Piero che era fuora, et missier Zuanne morì in vita de suo padre dell'anno 952.

34 che'l] che T2 34-35 post danni non interp. T3 36 padre2] Dose T3 37 si om. T3 | non1… non2]

solamente non li T3 | post più add. altri T3 38 puochi] pocchi T3 42 de] del T3

CRONACA VENETA ATTRIBUITA AL PATRIARCA G. TIEPOLO

massime di suo padre, co'l mezo del qual Alberto faceva de grandi insulti, et danni à Venetiani, et prese sie nave de Venetiani, et el populo se lamentava con suo padre, che se lui lassava, che'l fosse morto non l'haveria fatto simil

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danni. Nondimeno erano tanti li buoni portamenti di suo padre, che loro to- leravano ogni cosa. Il qual suo padre tanto fece che pacificò ditto suo fiol, si che non solamente el non faceva più danni, ma restituì assai à Venetiani. Tuttavia suo padre si messe tanto affanno che si amalò, et di lì à pochi zorni el morì, havendo dogado anni 17, et à San Zaccaria nel sepulcro paterno fù

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sepelido. Lassò alla sua morte de tre fioli che haveva quando fù fatto Dose,