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La selezione del campione e le imprese analizzate 103

3.   Metodologia e Design della Ricerca 80

3.5   La selezione del campione e le imprese analizzate 103

Definito il macro-contesto della ricerca, occorre ora delineare come si è giunti alla individuazione dei singoli casi di studio esaminati.

Considerato l´intento esplorativo della ricerca, lo scopo perseguito non è stato quello di garantire generalizzabilità ai risultati ottenuti, bensì quello di ottenere un quadro dettagliato e complessivo del complesso fenomeno analizzato.

Ciò, oltre ad aver determinato l´adozione del caso di studio come strategia generale di ricerca, si è riflesso chiaramente anche nella tecnica di selezione e campionamento dei casi, i quali, più che essere rappresentativi di tutta la popolazione delle PMI, dovevano essere significativi e informativi rispetto alle domande di ricerca qui considerate.

Tralasciate quindi le tecniche di campionamento probabilistico, tipiche delle indagini statistico-quantitative, si è optato per un campionamento non probabilistico.

Più in particolare, tra le possibili tecniche di selezionamento del campione (Kervin, 1999; Patton, 2002), si è deciso di impiegare la cosiddetta tecnica del purposive sampling che è tipica delle ricerche qualitative in cui è necessario lavorare su piccoli campioni, come appunto le ricerche con casi di studio. Il campionamento purposive consiste nel selezionare deliberatamente casi empirici mirati, che siano particolarmente significativi rispetto agli obiettivi della ricerca e che siano in grado di fornire in-depth insight sul fenomeno esplorato (Neuman, 2000). È chiaramente una selezione arbitraria che si adatta particolarmente a ricerche esplorative. Più che consentire la rappresentatività statistica, come si è detto, l´impiego di questa tecnica consente di concentrare gli sforzi su casi emblematici connotati da

information-richness (Patton, 2002).

Tra i possibili approcci di purposive sampling, infine, si è deciso di individuare heterogeneus cases: imprese che, pur operando nello stesso settore, manifestassero alcune differenze organizzative per consentire di esplorare tanto in profondità quanto in ampiezza la relazione tra Collaborazione e Capitale Intellettuale.

I criteri impiegati per determinare l´eterogeneità organizzativa delle imprese, cosi come suggerito da Patton, sono stati predeterminati e vengono riportati in Tabella 1018.

Criteri di eterogeneità organizzativa del campione Dimensione delle imprese (organico)

Tipologia di business (manifatturiero o servizi) Logica di business (su commessa o standard)

Tabella 10 - Criteri di eterogeneità del campione

Per garantire una buona varianza rispetto ai driver appena delineati, sono stati individuati ed analizzati in modo approfondito 6 casi di studio di PMI operanti nell’area di Vibo Valentia, tutte specializzate nella fornitura di impianti e strutture in acciaio per l’Oil & Gas tra cui: serbatoi pressurizzati, air-coolers, scambiatori di calore, torce e bruciatori di gas industriali, ecc.

18 La scelta di questi tre parametri consentirà di apprezzare se, e come, la relazione tra Collaborazione interorganizzativa e Capitale Intellettuale varia al variare del contesto organizzativo considerato. Il numero di dipendenti, a tal proposito, sembra un buon indicatore di dimensione strutturale dell´impresa. Esso consente di superare i vincoli di privacy e di riservatezza che alcune PMI potrebbero porre nel comunicare altri indicatori come il fatturato complessivo. Lo stadio della filiera presidiato consente di avere un´idea dell´orientamento generale dell´impresa. Imprese focalizzate sulla produzione avranno orientamento ai „beni“ e quindi presenteranno una realtà più manifatturiera, la quale a sua volta si rifletterà sul tipo di Capitale Intellettuale posseduto. Imprese specializzate nella Progettazione invece, operando come aziende di „servizi“ presenteranno diverse componenti di capitale intellettuale. Infine, il livello di integrazione dà un idea del grado di verticalizzazione e del capitale intellettuale di un´impresa, e consente di verificare come al variare di questo

La dimensione del campione, a differenza degli approcci statistici, non costituisce una variabile fondamentale per determinare la validità di uno studio. Come Patton (2002) spiega, “the validity and understanding that you will gain from your data will be more to do with

your data collection and analysis skills than with the size of your sample”.

Ciò non deve essere interpretato come sintomo di poco rigore metodologico per due ragioni fondamentali:

1. ricerche qualitative e ricerche quantitative, come si è visto, spesso perseguono ambizioni e scopi diversi. L´elemento importante è che ad un particolare scopo sia associato il metodo opportuno per ottenerlo.

2. la validità delle conclusioni, che nelle ricerche quantitative si ottiene mediante inferenza statistica su grandi campioni di dati, è altrettanto ottenibile nelle ricerche qualitative mediante l´esplorazione, l´analisi e l´esclusione di tutte le possibili alternative explanations che potrebbero causare il fenomeno indagato. In questo senso risulta cruciale, come sostenuto dal Pattton, la capacità analitica del ricercatore.

In virtù di tali considerazioni, si ritiene quindi che 6 casi di studio possano essere un numero adeguato per gli scopi e gli obiettivi del lavoro qui esposto.

Le sei imprese analizzate sono:

- METALSUD Lo Gatto S.A.S. - GAM Oil & Gas S.p.A. - PREVARIN D.I. - PR.I.CO S.r.l.

- TECHNO-PROJECT S.r.l. e FIRE-TECH ENGINEERING S.r.l. - EUROCONTROL S.r.l.

Senza scendere in descrizioni dettagliate delle singole realtà (che è rimandata alla sezione risultati), ci si limita qui a delineare le caratteristiche principali delle 6 aziende rispetto ai criteri di eterogeneità prestabiliti.

Azienda Dimensione Tipologia business Logica business

Metalsud Media Manifatturiera Commessa

GAM Media Manifatturiera Commessa

Prevarin Piccola Manifatturiera Commessa

PRICO Piccola Servizi Commessa

TechnoProject – Fire-Tech Piccola Servizi Commessa

Eurocontrol Media Servizi Servizi Standard

Tabella 11 - Il campione di aziende esaminato

La Tabella 12, invece, mostra i fattori che accomunano le 6 imprese. Fattori in comune

Settore industriale Impiantistica per Oil & Gas Nascita ed esperienza nel settore Anni 60’/70’

Trigger Scorporamento Nuovo Pignone

Localizzazione Vibo Valentia

Tabella 12 - Fattori contestuali comuni