San Marco
3.3 PRINCIPALI LINEAMENTI STRUTTURALI DELL’OFFSHORE ETNEO
3.3.1 SETTORE NORD
La porzione settentrionale dell’area studiata è caratterizzata dalla presenza della Valle di Fiumefreddo il cui bordo meridionale si presenta estremamente lineare. Nonostante non ci siano dirette evidenze della presenza di un lineamento tettonico in corrispondenza del fianco sud della valle, in quanto una tale scarpata produce numerose rifrazioni del segnale sismico si sospetta un controllo tettonico da parte di una struttura tettonica preesistente.
Nel settore più costiero della Dorsale di Fondachello, ad una profondità compresa tra 70 e 115 m, si individuano delle modeste scarpate piuttosto rettilinee alte 1-2 m ed orientate da NNO-SSE a NO-SE. Queste strutture si estendono per una lunghezza di qualche centinaio di m mostrando un particolare assetto in contropendenza (immersione verso NW) e si presentano spesso associate a caratteristici rilievi morfologici descritti nel paragrafo 3.2.2. Poco più a est ad una profondità di circa 150 m si osservano due discontinuità parallele tra loro ed orientate ENE-WSW che tagliano ortogonalmente una rottura di pendio dando origine ad una depressione larga circa 250 m e profonda 7-10 m.
La porzione sud-occidentale del Ridge di Riposto è bordata da un ben sviluppato sistema di faglie orientato circa NE-SO (fig.3.13); esso prosegue anche nel settore più costiero dove interessa il deposito sommerso del Chiancone ed il terrazzo deposizionale ad esso associato mostrando notevoli scarpate immergenti verso SE e disposte en-échelon. Questo sistema di faglie è costituito da due master fault. La più settentrionale è localizzata
a largo di Torre Archirafi e mostra un’orientazione NE-SO; essa produce notevoli scarpate ad alto angolo che bordano verso sud la Secca di Riposto e che si seguono per circa 3 km fino a profondità superiori ai 130 m, mostra; l’altezza delle scarpate varia tra 20 e 25 m lungo tutta l’estensione del lineamento mentre la pendenza si aggira attorno ai 25-30°. A questa faglia sono associati una serie di lineamenti strutturali minori (splay) che si sviluppano per qualche centinaio di m a partire dalla profondità di 40 m (in corrispondenza del ciglio del terrazzo deposizionale sommerso) fin quasi la linea di costa mostrando scarpate di 4-5 m orientate da E-O a NE-SO. Sempre alla stessa faglia sono associati due lineamenti strutturali estesi poco meno di un km che presentano una direzione circa E-O; in corrispondenza degli incroci tra questi lineamenti e la master fault, con angoli di 60-70°, si ritrovano le due porzioni più superficiali della secca (-66 a 2,3 km dalla costa e -94 m ad una distanza di 3,5 km da costa). Immagini Side Scan Sonar ad alta risoluzione acquisite a circa 120 m di profondità lungo la scarpata di questa faglia hanno messo in evidenza la presenza di una successione di testate di strato immergenti verso NO (fig. 3. 13).
Fig. 3.13 Sistema di faglie (linee continue nere, tratteggiate se presunte) che disloca il Ridge di Riposto (RR) ed il deposito sommerso del Chiancone (CH); CR= Canyon di Riposto. In basso un profilo topografico circa ortogonale alle scarpate, mentre il riquadro bianco si riferisce all’immagine Side Scan Sonar a destra dove si osserva una successione di strati evidenziata dal cerchio bianco.
Alcune centinaia di metri più a sud si individua un altro piccolo sistema di faglie con caratteristiche simili al precedente. Queste strutture convergono in un’unica faglia principale, la seconda master fault, che da origine ad una scarpata che si estende fino a profondità di oltre 200 m per oltre 3 km in direzione NE-SO; l’altezza della scarpata raggiunge valori massimi prossimi ai 30 m con pendenze intorno ai 20-25°. Osservazioni subacquee realizzate presso queste strutture hanno permesso di individuare alla base delle scarpate cospicui accumuli di elementi rocciosi sub-arrotondati con dimensioni molto variabili (diametri compresi tra pochi cm fino ad oltre 5 m).
Un profilo Sparker acquisto parallelamente a costa mette in evidenza le dislocazioni prodotte dalle terminazioni costiere di questi due sistemi di faglie (fig. 5.31).
Nella sua terminazione meridionale la scarpata si dispone quasi parallelamente a costa facendo perdere le proprie tracce morfologiche intorno ai -10 m a causa della rimobilizzazione del sedimento trasportato dal moto ondoso. Oltre i 200 m di profondità non si riesce più a seguire morfologicamente la scarpata a causa di un fondale piuttosto articolato costituito da nicchie d’erosione, strutture rilevate alquanto irregolari e blocchi isolati che si ritrovano abbondantemente su tutta la Secca di Riposto.
A largo della località Praiola si individuano altri due segmenti di questo complesso sistema di faglie che incidono vistosamente il ciglio del deposito subacqueo del Chiancone: quello più settentrionale da origine ad una scarpata orientata NNE-SSO che si sviluppa quasi parallelamente alla costa per circa 1,8 km a partire da -50 m fino a -90 m mostrando altezze superiori ai 20 m; un profilo sparker E-O mostra il rigetto della faglia stimabile in oltre 10m (fig. 5.31) .La seconda, posta poco più a sud, si sviluppa per circa 1,6 km in direzione NE-SO con scarpate lievemente minori, da 70 fino a 130 m di profondità. Analogamente a quanto osservato più a nord, queste due faglie potrebbero essere considerate le terminazioni occidentali di una notevole scarpata riconducibile ad terza master fault che come le precedenti borda la Secca di Riposto con la medesima orientazione; tale scarpata coincide con la porzione più superficiale di una vasta area della scarpata etnea soggetta a fenomenologie d’instabilità gravitativa, che verrà ampiamente trattata nel paragrafo 3.4. Nel suo insieme il sistema di faglie che disloca il Ridge di Riposto mostra una rotazione antioraria dei suoi elementi da circa E-O a NNO-SSE ed un rigetto cumulativo di circa 60-70 m estrapolato da un profilo morfologico N-S posizionato circa 1 km a est dalla linea di costa (fig. 3.13); a maggiori distanze dalla costa tale valore aumenta a causa della maggior altezza delle varie scarpate.