INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA RIMOZIONE E LO SMALTIMENTO DI MANUFATTI CONTENENTI CEMENTO-
SEZIONE H: CONTATTI
17) di indicare di seguito quale referente operativo del progetto:
Cognome e nome __________________________________________
Telefono n._____________________ pec ____________________
Indirizzo di posta elettronica __________________________
IL SOTTOSCRITTO DICHIARA INOLTRE ai sensi del comma 2 dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000:
- di non aver riportato, nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda, condanne penali;
3Costo minimo ammissibile € 35.000
- che nei propri confronti e nei confronti dei soggetti indicati all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 non sussistono cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del medesimo D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
- di impegnarsi a consentire i controlli e gli accertamenti che la Regione riterrà opportuni, anche a seguito di controlli a campione, da eseguirsi anche tramite personale ARPAE;
- di impegnarsi a comunicare tempestivamente alla Regione Emilia-Romagna eventuali variazioni societarie, di sede, deliberazioni di liquidazione volontaria o coatta dell'impresa e ogni altro elemento contenuto nei documenti di ammissione a finanziamento;
- che i dati e le notizie forniti nella presente domanda e relativi allegati corrispondono a verità;
- di aver provveduto all’assolvimento dell’imposta di bollo di € 16,00 ai sensi del D.P.R. 642/1972 e s.m.i mediante apposizione e annullamento della marca da bollo/contrassegno il cui numero di serie identificativo e la data di emissione sono riportati nel presente modulo, impegnandosi a non utilizzarla per nessun altro atto e a conservarla in originale al fine di eventuali controlli da parte dell’amministrazione;
- di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti del Regolamento (UE) 2016/679 e del D.Lgs. n.196 del 30 giugno 2003, consapevole che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale questa dichiarazione viene resa.
L’informativa sarà resa disponibile on-line al momento della compilazione della domanda come riportato nell’art. 19 del presente bando.
complesso "Uffici di prossimità" - PON Governance e capa-cità istituzionale 2014-2020
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Premesso che:
- il corretto ed efficiente funzionamento dei servizi al cittadino resi da tutta la Pubblica Amministrazione costituisce un fattore di sviluppo economico e sociale, nonché un indicatore del grado di avanzamento democratico della comunità regionale, nella mi-sura in cui ciò garantisce tutela dei diritti dei cittadini, benessere ed opportunità economiche a tutto il sistema;
- la Commissione Europea ha più volte raccomandato al-lo Stato Membro Italia l’efficientamento del sistema giudiziario quale fattore di competitività per l’intero paese;
- la Regione, nel promuovere lo sviluppo economico, so-ciale e civile della propria comunità, ha interesse a favorire il miglior funzionamento dell’attività giurisdizionale in Emilia-Ro-magna, sostenendo quelle progettualità che si caratterizzano per innovatività dei modelli organizzativi, riproducibilità, sostenibi-lità e trasferibisostenibi-lità degli stessi, nonché prossimità ai cittadini ed ai territori;
Visti:
- La Legge Regionale 31 marzo 2005, n. 13 “Statuto della Re-gione Emilia-Romagna” che all’articolo 10 recita testualmente:
« La Regione: a) valorizza in modo equilibrato i propri territori, con particolare attenzione alle zone disagiate della montagna e della pianura, al fine di assicurare un'equa fruizione dei diritti e soddisfazione dei bisogni dei cittadini su tutto il territorio regio-nale; b) promuove uno sviluppo diffuso e l'efficienza dei servizi pubblici locali, esercitando e/o assicurando il ruolo pubblico di programmazione, indirizzo e controllo, per garantire la finalità sociale della loro missione e l'interesse generale nella loro ge-stione, al fine di adeguarli pienamente alle esigenze degli utenti e dell'intera comunità regionale»
- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante dispo-sizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo eu-ropeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo eueu-ropeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
- la Decisione della Commissione Europea del 23 febbra-io 2015 e s.m.i. (C (2015) 1343) con cui è stato adottato il PON
“Governance e capacità istituzionale” 2014-2020, la cui Autorità di gestione (di seguito AdG), ai sensi dell’articolo 123 del Rego-lamento (UE) n. 1303/2013, è individuata presso l’Agenzia per la coesione territoriale;
- che, in tale contesto, il Ministero della Giustizia, con deci-sione della Commisdeci-sione Europea del 23 febbraio 2015 (C (2015) 1343), è stato accreditato Organismo Intermedio per la gestione dei fondi strutturali europei del suddetto PON;
approvato il progetto regionale “JUSTICE-ER: Pratiche di giusti-zia e di comunità” finalizzato ad innovare i modelli organizzativi della Giustizia attraverso l’implementazione di una rete costituita da Regione, Atenei, Enti territoriali e Uffici giudiziari;
Considerato che:
- in qualità di Organismo Intermedio del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, al Ministero della Giusti-zia è richiesta anche un’attività di coordinamento e verifica riguardo alla Programmazione regionale 2014-2020 dei fon-di FSE e FESR in tema fon-di governance per la giustizia, al fine di migliorare la competitività territoriale uniformando le pro-gettualità sul territorio nazionale e non disperdere le risorse europee;
- con Decisione di esecuzione C(2018) 5196 del 31 lu-glio 2018 la Commissione Europea ha accettato la modifica al Programma Operativo, integrando nell’elenco dei potenziali be-neficiari dell’Azione 1.4.1 le Regioni;
- il Ministero della Giustizia, nell’ambito del PON Governan-ce e Capacità Istituzionale 2014-2020, asse 1, OT 11, ha avviato un progetto complesso denominato “Uffici di prossimità” fina-lizzato a:
1) offrire un servizio-giustizia più vicino al cittadino, ed in particolare alle fasce più fragili della popolazione, individuando dei punti di accesso facilitato sul territorio, supportati da un si-stema informativo gestionale centrale;
2) assicurare omogeneità su tutto il territorio nazionale rela-tivamente alle tipologie dei servizi offerti da questi Uffici ed alla loro organizzazione;
3) costruire una rete di “Uffici di Prossimità” sull’intero ter-ritorio nazionale avvalendosi del ruolo strategico delle regioni per il corretto dimensionamento e collocazione di tali presidi.
- la Regione Emilia-Romagna, con nota Prot. PG/2019/112465 del 29/1/2019 ha formalizzato il proprio interesse a partecipare al progetto complesso promosso dal Ministero, riconoscendo che lo stesso si pone in linea di continuità con altre attività promos-se e finanziate dalla Regione a sostegno di azioni di innovazione organizzativa e di semplificazione nella fruizione dei servizi di giustizia da parte dei cittadini;
- a seguito di tale adesione la Regione Emilia-Romagna do-vrà:
1) sottoporre a candidatura del Ministero la scheda proget-to regionale;
2) individuare, attraverso apposita manifestazione di interes-se, i Comuni e le Unioni di Comuni su cui attivare gli uffici di Prossimità a partire dai criteri specificati nel progetto nazionale;
Preso atto che:
- - la quota di competenza della Regione Emilia-Romagna su tale progetto, laddove lo stesso fosse approvato, è stata in via presuntiva predeterminata nel progetto complesso “Uffici di prossimità” in euro 2.153.262,30 e sarà finanziata con risorse FSE, pertanto non vi saranno oneri a carico del bilancio della Regione;
generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna e che tale interesse è perseguibile attraverso una forte attivi-tà di coordinamento strategico ed operativo fra le istituzioni interessate;
Richiamate:
– la legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, ed in particolare l’art. 15 “Accordi tra Amministrazioni Pubbliche”, che prevede che le amministra-zioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di inte-resse comune;
– la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamen-to contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle leggi regionali 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;
– la legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 e s.m.i, “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
– il D.lgs. 23 giugno 2011, n.118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilan-cio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi”, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42 e ss.mm.ii.;
– la legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la pre-venzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione";
– il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii. ed in particolare l’art. 23 “Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi” e ss.mm.;
Richiamate, inoltre, le seguenti leggi regionali:
- 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regio-nale 2019);
- 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di previsione della Re-gione Emilia-Romagna 2019-2021”;
Vista la propria deliberazione n. 2301 del 27/12/2018 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompa-gnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;
Ritenuto pertanto:
- di approvare il “Patto per una giustizia più efficiente, inte-grata, digitale e vicina ai cittadini”, di cui allo schema riportato in allegato (Allegato 1), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
- di stabilire che il succitato Patto definisca un modello per il coordinamento e l’integrazione degli interventi alla scala regiona-le tra i rapporti tra il Ministero della Giustizia, la Corte d’Appello di Bologna, la Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna e la Regione Emilia-Romagna;
- che il “Patto per una giustizia più efficiente, integrata, digi-tale e vicina ai cittadini” avrà efficacia fino al 31/12/2022 e potrà essere rinnovato su esplicita conferma delle parti;
- n. 2416/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni orga-nizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.
Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.
ii., per quanto applicabile;
- n. 56/2016, n. 270/2016, n. 622/2016, n. 702/2016, n. 1107/2016 e n. 1059/2018;
- n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione piano trienna-le di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazio-ne degli obblighi di pubblicaziol'applicazio-ne previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corru-zione 2019-2021”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;
Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei con-trolli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Richiamata la determinazione n. 2186 del 17 febbraio 2017 con la quale è stato conferito l’incarico dirigenziale alla Dott.
ssa Caterina Brancaleoni in qualità di Responsabile del Servizio Coordinamento delle politiche europee, programmazione, coo-perazione, valutazione;
Richiamata altresì la determinazione n. 9819 del 25 giugno 2018, avente ad oggetto: “Rinnovo incarichi dirigenziali in sca-denza al 30/6/2018 nell’ambito della Direzione generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni”;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore al Bilancio, Riordino istituziona-le, Risorse umane e pari opportunità Emma Petitti
A voti unanimi e palesi delibera
Per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendo-no integralmente richiamate:
1) di approvare a tal fine lo schema di Patto, di cui all’Alle-gato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di sottoscrivere il “Patto per una giustizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini” con il Ministero della Giu-stizia, la Corte d’Appello di Bologna e la Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna e di demandare la sottoscrizione all’Assessore al Bilancio Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità Emma Petitti o suo delegato;
3) di apportare in sede di sottoscrizione del “Patto per una giustizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini” al testo eventuali modificazioni di carattere non sostanziale, con-cordate tra le parti;
5) di prendere atto che il presente atto non comporta ulterio-ri oneulterio-ri per il Bilancio regionale;
6) di dare mandato al Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni a porre in essere tutti gli adempimenti amministrativi di cui al punto 4), anche avvalendosi del Servizio
te in parte narrativa;
8) di provvedere alla pubblicazione del “Patto per una giu-stizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini” nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico ai fini della sua più ampia diffusione.
1 PATTO TRA
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA