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Sintesi dei risultati economici

Nel documento Bilancio di esercizio (pagine 84-89)

GOVERNO E SUPPORTO

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEL PERSONALE IN SERVIZIO AL 31 DICEMBRE 2020

8. La gestione economica e patrimoniale dell’Agenzia

8.1 Sintesi dei risultati economici

8.1.1 Principali aggregati economici

L’analisi comparata delle principali grandezze economiche – approfondita nelle specifiche se-zioni e nei commenti di Nota Integrativa – evidenzia quanto segue:

Valori in euro/migliaia

Ricavi

I ricavi dell’anno segnano un incremento rispetto allo scorso esercizio attribuibile ai seguenti accadimenti.

Per quanto riguarda i ricavi istituzionali, il cui dettaglio è riportato nell’apposita sezione del Conto Economico, si registra:

•una minore assegnazione da Legge di Bilancio rispetto al 2019 (3.041 milioni di euro, asse-gnati a valere sui capitoli 3890 e 3891 nel 2020, contro 3.078 milioni di euro asseasse-gnati nel 2019);

•una riduzione delle decurtazioni complessive37(2,9 milioni di euro nel 2020 contro 49,5 mi-lioni di euro nel 2019);

•un aumento delle assegnazioni integrative (319,5 milioni di euro nel 2020 contro 180,6 mi-lioni di euro nel 2019) di seguito dettagliate:

– 157,2 milioni di euro in applicazione dell’art. 1, comma 7 del D.Lgs. n. 157/2015 per l’inte-grazione quota incentivante del personale riferita all’annualità 2018;

– 157,2 milioni di euro in applicazione dell’art. 1, comma 7 del D.Lgs. n. 157/2015 per l’inte-grazione quota incentivante del personale riferita all’annualità 2019;

– 2,9 milioni di euro per rinnovo C.C.N.L. area dirigenti (sottoscritto il 9/3/2020) per il trien-nio 2016-2018;

PRINCIPALI AGGREGATI ECONOMICI 2020 % 2019 %

Ricavi 3.840.723 100% 3.513.032 100%

Ricavi da assegnazioni per spese correnti 3.178.284 82,7% 2.905.976 82,8%

Ricavi da assegnazioni per quota incentivante 144.891 3,8% 144.891 4,1%

Ricavi da assegnazioni per investimenti 88.698 2,3% 92.895 2,6%

Proventi per servizi resi 44.487 1,2% 64.146 1,8%

Altri ricavi e proventi 384.362 10,0% 305.123 8,7%

Costi 3.092.346 100% 3.101.251 100%

Personale (compresa IRAP) 1.616.923 52,3% 1.824.105 58,8%

Servizi di intermediazione 237.850 7,7% 300.725 9,7%

Costi informatici 197.380 6,4% 181.728 5,9%

Ammortamenti 88.698 2,9% 92.895 3,0%

Accantonamenti a fondi rischi 58.839 1,9% 55.352 1,8%

Accantonamenti a fondi oneri 592.280 19,2% 252.149 8,1%

Altri costi operativi 300.376 9,6% 394.297 12,7%

Utile dell’esercizio 748.377 411.781

(37) La decurtazione 2020 di 2,9 milioni di euro, a valere sul capitolo 3891, è riferita alla riduzione delle risorse risultanti eccedentarie rispetto all’ammontare dei canoni da pagare, relativi agli immobili FIP e Patrimonio Uno. Nel 2019 la decurtazione era riferita alla copertura degli effetti finanziari c.d. Decreto Crescita in ossequio alle disposizioni di cui all’art. 50, comma 2, lettera o) del D.L. n. 34/2019 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.

– 2,3 milioni di euro per assegnazione fondi ex art. 16 ter, comma 1, D.L. n. 124/2019 per l’espletamento delle procedure concorsuali pubbliche per l’assunzione di nuovo personale in aggiunta alle assunzioni già autorizzate o consentite dalla normativa vigente.

Nell’esercizio 2019 erano state assegnate le seguenti risorse integrative:

•157,2 milioni di euro ai sensi dell’art. 3, comma 165 della Legge n. 350/2003 per il tratta-mento accessorio del personale relativo all’annualità 2017;

•15 milioni di euro da Legge di assestamento per l’anno 2019 n. 110 dell’1/10/2019;

•8,3 milioni di euro ai sensi dell’art. 1, comma 440 della Legge n. 145/2018 per indennità di vacanza contrattuale ed elemento perequativo salariale nelle more della definizione dei Contratti Collettivi Nazionali;

•124 mila euro per altre assegnazioni integrative.

I ricavi da assegnazioni per quota incentivante 2019 assegnata nel 2020 risultano in linea con quelli dello scorso esercizio. Anche nell’esercizio 2020 si è provveduto a riscontare circa 2 mi-lioni di euro destinandoli al potenziamento dell’Agenzia.

I ricavi da assegnazioni per investimenti rappresentano la liberazione a Conto Economico della quota di contributi di competenza dell’esercizio corrispondente alla quota di ammorta-mento effettuato nello stesso e vengono rilevati in applicazione dei principi contabili dell’O.I.C. n. 16 e n. 24. Il decremento è riconducibile alla riduzione complessiva degli am-mortamenti prevalentemente imputabile alla minore capitalizzazione, nell’anno 2020, delle immobilizzazioni immateriali.

I proventi per servizi resi, di cui agli articoli 64 e 70, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n.

300/1999 risultano sostanzialmente costituiti dai proventi realizzati sulla base di convenzioni stipulate con le Regioni per la gestione dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF, con diversi enti (INPS, INAIL, Unioncamere, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, etc.) per la ri-scossione dei tributi, contributi e diritti, tramite il sistema di versamento unificato (F24), non-ché con soggetti pubblici e privati, per l’accesso ai servizi telematici (accesso ai servizi integrati di verifica delle informazioni anagrafiche da parte delle compagnie energetiche e telefoniche). La voce accoglie, altresì, i proventi per l’attività tecnico estimativa che l’Agenzia svolge per le Pubbliche Amministrazioni e le imprese ad esse strumentali.

Tali proventi registrano una riduzione dovuta ai minori introiti derivanti dai rimborsi spese addebitati ai soggetti convenzionati per la gestione dell’IRAP per l’utilizzo del sistema di ver-samento unificato (F24) a causa del decremento della riscossione di tale imposta dovuto alle normative intervenute durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Gli altri ricavi e proventi registrano un incremento rispetto al 2019 (384,4 milioni di euro nel 2020, contro 305,1 milioni di euro nel 2019) dovuto, all’effetto combinato delle maggiori so-pravvenienze attive registrate nell’esercizio (365,2 milioni di euro nel 2020, contro 267 milioni di euro nel 2019) controbilanciato dai minori ricavi per rimborsi e recuperi diversi (19,2 milioni di euro nel 2020, contro 38,1 milioni di euro nel 2019).

Con riferimento alle sopravvenienze attive, le stesse si riferiscono per:

•279,1 milioni di euro a liberazione di fondi rischi risultanti eccedentari di cui:

– 274,5 milioni di euro alla liberazione del Fondo rischi cause e controversie in corso (relativi a contenzioso civile, amministrativo e del lavoro) per la definizione di controversie a favore dell’Agenzia o per l’aggiornamento di stime tecniche dei rischi;

– 4,5 milioni di euro per liberazione di somme accantonate per regolazioni contabili F23 an-nualità pregresse;

– 0,1 milioni euro per liberazione di somme accantonate a Fondo rischi diversi risultanti ec-cedentarie rispetto alle indennità da corrispondere alla proprietà in luogo dell’esecuzione dei lavori di ripristino per gli immobili FIP e Patrimonio Uno rilasciati nell’esercizio;

•79,7 milioni di euro per somme accantonate al Fondo oneri per premi incentivanti per il per-sonale delle aree e relative alla contrattazione dell’anno 2018; tali somme sono state liberate sia in applicazione dell’art. 9, comma 2-bis, del D.L. n. 78/2010 (come modificato dall’art. 1, comma 456 della L. n. 147/2013), per un importo pari a 60,1 milioni di euro, sia in quanto gli accantonamenti al fondo sono risultati superiori al limite posto dall’art. 23, comma 2, del D.Lgs. n. 75/2017, per un importo pari a 19,6 milioni di euro;

•3,8 milioni di euro per rettifiche di costi relativi ad annualità precedenti (di cui 3,1 milioni di euro riferiti alla chiusura degli ordini di acquisto di annualità precedenti in quanto, a seguito della ricognizione delle rispettive strutture competenti, gli accantonamenti effettuati negli anni precedenti sono risultati eccedenti rispetto alle relative fatture ricevute);

•1,7 milioni di euro per rimborso spese personale comandato relativo ad annualità precedenti;

•0,5 milioni di euro per ricavi e altri rimborsi riferiti a esercizi precedenti (di cui 185 mila euro relativi a perizie di stima comprensive di quelle riferite agli illeciti edilizi di cui al D.P.R. n.

380/2001);

•0,3 milioni di euro a restituzioni retributive effettuate dal personale dipendente riferite a competenze di annualità pregresse.

La riduzione dei rimborsi e recuperi diversi (19,2 milioni di euro nel 2020 contro 38,1 milioni di euro nel 2019) è dovuta ai seguenti fattori:

•minori rimborsi delle spese per notifica atti (8,6 milioni di euro nel 2020, contro 22 milioni di euro nel 2019);

•minori rimborsi e recuperi diversi (10,2 milioni di euro nel 2020, contro 15,4 milioni di euro nel 2019), riferiti principalmente al rimborso degli oneri accessori connessi alla determina-zione della “rendita presunta” ovvero delle spese sostenute dall’Agenzia delle Entrate per determinare la rendita catastale e riversate dai proprietari delle unità immobiliari interes-sate (2,1 milioni di euro nel 2020, contro 4,2 milioni di euro nel 2019), per effetto dell’esau-rimento del relativo processo avviato nelle annualità pregresse. Il decremento si riferisce altresì ai minori rimborsi spese per personale comandato, ai minori recuperi, da altre am-ministrazioni, dei costi sostenuti dall’Agenzia per servizi, utenze e oneri condominiali, re-lativi ad uffici condivisi con le stesse, minori rimborsi per spese di giudizio, risarcimenti da parte delle compagnie assicurative per infortuni del personale;

•minori penalità comminate a fornitori per inadempienze contrattuali (462 mila euro nel 2020, contro 697 mila euro nel 2019).

Costi

I costi dell’esercizio 2020 risultano complessivamente diminuiti rispetto all’esercizio precedente.

Tale decremento è dovuto ai minori costi del personale, agli altri costi operativi e per servizi di intermediazione, controbilanciato dall’aumento delle somme accantonate ai fondi oneri, ai maggiori costi informatici e ai maggiori accantonamenti a fondi rischi.

Nello specifico, con riferimento ai singoli aggregati, i costi del personale vengono di seguito analizzati nella componente riferita agli stipendi e ai compensi accessori e incentivanti.

La diminuzione del costo per emolumenti fissi è sostanzialmente attribuibile all’effetto della consistente riduzione del personale dipendente pari, nell’esercizio 2020, a circa 3.220 unità.

Al riguardo si rappresenta che, già dall’esercizio 2018, è in atto in Agenzia una sensibile di-minuzione annua del personale (circa 2.000 unità nel 2018 e circa 2.700 unità nel 2019) a fronte di assunzioni molto limitate, anche a causa dell’emergenza epidemiologica che ha im-pedito lo svolgimento di concorsi per l’assunzione di nuovo personale.

Relativamente ai compensi accessori (straordinari e altri costi) la riduzione va imputata prin-cipalmente al decremento dello straordinario in quanto a causa dell’emergenza epidemiolo-gica da COVID-19, dal mese di marzo 2020, tutte le attività lavorative del personale dipendente, fatte salve quelle indifferibili da svolgere in presenza, sono state svolte attra-verso prestazioni lavorative in forma agile. Per tali prestazioni non sono configurabili presta-zioni straordinarie da remunerare.

I costi per premi incentivanti risultano diminuiti per effetto delle dinamiche di corresponsione dei compensi incentivanti al personale nell’esercizio.

Gli oneri per servizi di intermediazione risultano complessivamente diminuiti rispetto al 2019.

Tale diminuzione è sostanzialmente riferita alla riduzione dei compensi dovuti agli interme-diari per l’accettazione dei modelli F23 e F24 prevalentemente ascrivibile alla contrazione dei versamenti derivante dai provvedimenti emergenziali, che hanno previsto la sospensione/pro-roga dei versamenti tributari/contributivi.

I costi informatici hanno evidenziato un incremento riconducibile, oltre che al graduale au-mento nella Gestione infrastrutture informatiche centrali per il Disaster Recovery, alle attività che sono state eseguite a causa dell’emergenza epidemiologica in corso; nonché ai maggiori costi per il progetto Tessera Sanitaria.

Gli ammortamenti evidenziano una variazione in diminuzione in linea con il saldo degli inve-stimenti ancora da ammortizzare. La voce è pari a quella registrata per i corrispondenti ricavi da assegnazione per investimenti.

Gli accantonamenti al Fondo rischi per cause e controversie in corso sono relativi a conten-zioso civile, amministrativo, tributario e del lavoro. L’aumento degli accantonamenti pari a 5 milioni di euro (59 milioni di euro nel 2020, contro 54 milioni di euro nel 2019), deriva dalla valutazione tecnica delle passività potenziali stimate sulle controversie in essere di cui si è trattato in apposito paragrafo della presente Relazione sulla Gestione.

L’aumento complessivo della voce riferita agli accantonamenti per premi incentivanti è so-stanzialmente attribuibile ai maggiori accantonamenti a fronte delle risorse di cui all’art. 1, comma 7, del D.Lgs. n. 157/2015 e alla quota incentivante (in particolare, nell’esercizio sono state assegnate all’Agenzia le risorse di cui al citato art. 1, comma 7, sia per l’anno 2018 e che per l’anno 2019); ai maggiori accantonamenti riferiti alla parte fissa del Fondo Risorse Decentrate anno 2020 finanziati con le risorse proprie dell’Agenzia, ai sensi dell’art. 1, comma 492, della L. n. 205/2017, dell’art.1, comma 720, della L. n. 145/2018 e dell’art. 40 bis del D.L.

n. 162/2019; all’accantonamento delle risorse di cui all’art.1, comma 870, della Legge n.

178/202038, che consente il reimpiego, nell’ambito della contrattazione integrativa riferita al-l’esercizio 2021, delle risorse non utilizzate per remunerare il lavoro straordinario e per ero-gare i buoni pasto nel corso dell’esercizio 2020, pari a circa 29,6 milioni di euro.

Tale aumento è stato controbilanciato prevalentemente dai minori accantonamenti relativi alla retribuzione di risultato dei dirigenti e agli incentivi riferiti al personale che svolge le fun-zioni tecniche di cui all’articolo 113 del D.Lgs. n. 50/2016, nonché dai minori accantonamenti a fronte delle risorse derivanti dai ricavi realizzati dall’Agenzia per i servizi resi ai sensi degli artt. 64 e 70, comma 1, lett. b) e c), del D.Lgs. n. 300/1999.

(38) In considerazione del periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, le risorse destinate, nel rispetto dell’ar-ticolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a remunerare le prestazioni di lavoro straordinario del personale civile delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non utilizzate nel corso del 2020, nonché i risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio, previa certificazione da parte dei competenti organi di controllo, possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione integrativa, in deroga al citato articolo 23, comma 2, i trattamenti economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo.

La voce accantonamenti a Fondo oneri subisce un incremento di 150 milioni di euro riferiti all’adeguamento del fondo per eventuali somme da corrispondere, a titolo di contributo al-l’Agenzia delle entrate-Riscossione per il triennio 2020-2022 in base all’andamento dei pro-venti risultanti dal relativo bilancio annuale, in ossequio alle disposizioni di cui all’art. 1, commi 326, 327 e 328 della Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 così come modificato dall’art.

1, comma 1091 della Legge n. 178 del 30/12/2020. La voce accoglie altresì, l’accantonamento di 18,1 milioni di euro (18,1 milioni di euro nel 2019), da riversare all’entrata di Bilancio dello Stato nell’esercizio 2021, in applicazione delle disposizioni contenute nel comma 21-sexies dell’art. 6 del D.L. n. 78/2010 e s.m.i. nonché 1 milione di euro (5 milioni di euro nel 2019) a fronte dell’onere che potrà gravare sull’Agenzia per lo svolgimento delle analisi di vulnerabi-lità sismica degli immobili FIP, Patrimonio Uno e di proprietà.

Gli altri costi operativi evidenziano un decremento complessivo dovuto, prevalentemente, alla riduzione delle spese postali e notifica atti, dei servizi riguardanti il personale, delle so-pravvenienze passive derivanti dalla gestione ordinaria, dei canoni di locazione degli immo-bili, delle utenze.

Principali aggregati economici 2020

Personale (compresa IRAP) 52,3%

Ammortamenti 2,9%

Costi

informatici 6,4%

Servizi di

intermediazione 7,7%

Altri costi operativi 9,6%

Accantonamenti a fondi oneri 19,2%

Accantonamenti a fondi rischi 1,9%

Principali aggregati economici 2019

Personale (compresa IRAP) 58,8%

Ammortamenti 3,0%

Costi

informatici 5,9%

Servizi di

intermediazione 9,7%

Altri costi operativi 12,7%

Accantonamenti a fondi oneri 8,1%

Accantonamenti a fondi rischi 1,8%

8.1.2 Quadro di riclassificazione dei risultati economici

Valori in euro/migliaia

Nel documento Bilancio di esercizio (pagine 84-89)