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Prima di entrare nel mondo del sistema simbolico, è doveroso fare una fermata simbolica dalla “genitrice” strutturale e contenitiva: la Sociologia, quale

studio scientifico della società e dei rapporti sociali […].1

In questo modo illustrerò, mediante una prima generalizzazione sulla definizione di sociologia, l’oggetto di studio specifico della stessa che, di riflesso, chiarirà il ruolo di propria competenza, poiché

.. definire la Sociologia significa precisare qual’é l’oggetto specifico, o il campo di

oggetti, attribuito da autori di diverso orientamento a questa scienza.2

O meglio, se comprendo il ruolo della scienza che studia la società ed i suoi fenomeni posso focalizzare, così facendo, l’attenzione su un settore specifico di interesse e, dunque, capirne e spiegarne le sue manifestazioni in un divenire senza tempo pur se fissato in un tempo preciso.

Da qui la necessità di definire che cos’è la sociologia:

E’ la scienza che studia, con propri metodi di indagine e tecniche di ricerca, empiriche (volte cioè a produrre direttamente i propri dati) e non empiriche, i fondamenti essenziali, i processi ricorrenti di strutturazione e destrutturazione, le manifestazioni tipiche della vita associata e le loro trasformazioni, i condizionamenti che i rapporti e le relazioni sociali esercitano sulla formazione e sull’azione degli individui e che gli individui esercitano su di loro, quali si ritrovano globalmente nella società e in ogni tipo di collettività, seppure di minor scala; mirando, come ogni altra scienza, a ricondurre la varietà degli eventi particolari ad un numero limitato di leggi o proposizioni generali collegate tra loro per mezzo di schemi esplicativi e teorie di

1 N. J. Smelser, op. cit., p. 18. 2 L. Gallino, op. cit., p. 616.

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vario raggio. Tuttavia la sociologia non si riduce esclusivamente allo studio di ciò che è storicamente invariante, ossia a-storico, come sono i fondamenti biologici della vita sociale […] o le basi sociali della comunicazione, ma abbraccia pure tutti quei fenomeni che sebbene siano costituiti ed evoluti nella storia – quali la famiglia, il lavoro, la politica, il dominio – si evolvono e mutano con tempi estremamente più lenti di quelli considerati dalla storiografia inclusa la cosiddetta storia di lunga durata.3

Oltre la generalizzazione sulla sociologia appena enunciata, è altrettanto sentita la necessità di circoscrivere le molteplici definizioni sulla sociologia. Siffatta esigenza scaturisce dalla vastità delle definizioni stesse sulla sociologia, che, talvolta, anziché far luce e chiarezza generano un turbine attorno ad essa creando ulteriore disorientamento. Luciano Gallino, a tal proposito, ha differenziato dieci definizioni base:

1) il divenire della società come totalità organica;

2) le relazioni ovvero le correlazioni esistenti tra fenomeni sociali che rientrano tradizionalmente in sfere diverse, come la politica, la religione, la stratificazione sociale, la conoscenza, ecc.;

3) i rapporti d’interdipendenza tra individui, parti, settori, funzioni della società, costituenti dei sistemi sociali;

4) le interdipendenze tra valori, norme, significati, simboli costituenti dei sistemi culturali;

5) i fattori e le modalità dell’azione sociale di soggetti individuali e collettivi; 6) la descrizione più o meno metodicamente orientata della realtà sociale quale si

rivela all’esperienza diretta dell’osservatore e del ricercatore;

7) le forme, i fenomeni essenziali, le manifestazioni immanenti (per quanto dinamiche) della sociabilità, della vita associata;

8) il linguaggio artificiale (lessico e grammatica) necessario per descrivere in modo rigoroso i fenomeni sociali, per collegarli tra loro in costruzioni fornite di senso, ed orientare la prassi individuale o collettiva;

9) gli aspetti, i processi, le strutture, comuni a tutte le classi di fenomeni sociali (politici, educativi, familiari, religiosi, ecc.);

10) la costituzione, il funzionamento, la composizione, l’influenza dei gruppi di ogni

tipo e dimensione nell’organizzazione sociale.4

3 Ivi, pp. 615-616. 4 Ivi, pp. 617-618.

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Precisato questo aspetto, nel nostro studio sarà l’orientamento interazionista a guidarci per osservare ed approfondire quanto Luciano Gallino ha sintetizzato con le definizioni di cui sopra. Infatti, tenendo presente che per Herbert Blumer

… gli esseri umani agiscono nei confronti delle cose sulla base dei significati che tali cose hanno per loro (tali cose possono essere oggetti fisici, idee, attività degli altri, situazioni, etc.);5

verremo così a considerare in particolare quelle

… interdipendenze tra valori, norme, significati, simboli costituenti dei sistemi

culturali … i rapporti d’interdipendenza tra individui, parti, settori, funzioni della società, costituenti dei sistemi sociali… i fattori e le modalità dell’azione sociale di soggetti individuali e collettivi […].6

Questa prospettiva ci fa entrare in un terreno di indagine tanto interessante e alquanto complesso: se la società è il prodotto derivante dall’azione del singolo e della collettività in continua interazione e da quest’ultima ne deriva la società stessa in base ai significati che il soggetto in compartecipazione attribuisce in fase interpretativa, ci troviamo di fronte ad un confine in cui è difficile, se non impossibile ed improbabile, rilevarne la linea che determina tale confine.

Ciò sta a significare che i sistemi sociali - micro e macro - e che i soggetti individuali (che formano e tras-formano il sistema, e si formano e si tras-formano con esso) danno forma alla società. La società, pur nella sua peculiarità unica, si trova in uno stato di permanente costruzione derivante dal contatto e dallo scambio interattivo tra i soggetti impegnati costantemente nel processo interpretativo di quanto il senso ha indotto in loro interesse, determinando azioni in relazione al

5 H. Blumer, op. cit., p. 34. 6 L. Gallino, op. cit., pp. 615-616.

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significato […] derivato dall’interazione sociale che il singolo ha con i suoi simili o sorge da essa […]significati […] elaborati e trasformati in un processo interpretativo messo in atto da una persona nell’affrontare le cose […].7

Luciano Gallino stesso nel definire l’oggetto di studio della sociologia dei “sistemi culturali” (vedi punto 4) evidenzia che:

… I sistemi culturali sono costituiti da insiemi di elementi funzionalmente o significativamente interdipendenti, quali valori, norme, tecniche, ideali, credenze,

linguaggi, simboli […]. Pertanto nessun sistema culturale, sia esso semplice o

complesso, appare mai essere conterminale con un determinato sistema sociale […].8

Si apre così la possibilità di una costruzione perpetua non solo del sistema culturale e, di riflesso, della/e società ma, altresì, la possibilità della costruzione della realtà sociale che non sarà unica se non per il significato di esclusività che permarrà tale giusto per una durata temporale e per una permanenza spaziale sufficiente per la sua processualità.

Il processo che interviene nella costruzione della società agisce secondo il significato che sorge o che deriva dall’interazione sociale tra gli individui che agisce appunto

… tenendo conto, nel suo agire, delle azioni di altri cui si riferisce, siano queste pregresse o presenti o possibili.9

Cioè, ripetendo per l’ennesima volta il concetto ormai ribadito, il significato

è derivato dall’interazione sociale che il singolo ha con i suoi simili o sorge da

essa […].10

Per cui, il soggetto attribuisce il significato di tali azioni in relazione all’interazione contestualizzata ed altresì orientata alle dimensioni temporali passate e future.

7 H. Blumer, op. cit., p. 34. 8 L. Gallino, op. cit., pp. 615-616. 9 Ivi, p. 621.

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E’ come se il soggetto conferisse il significato di tali azioni in relazione ad un’operazione definita da Alfred Schütz come un “io schizofrenico”11, alludendo alla capacità dell’individuo di entrare ed

uscire - ed interagire - contemporaneamente con le diverse realtà, attuando operazioni mentali e pragmatiche tali da consentirgli passaggi simultanei.

Nella nostra analisi l’individuo schizofrenico è Salvatore Satta in qualità di io narrante adulto che elabora e trasforma in un processo interpretativo sia attraverso il ricordo di un io narrante personaggio bambino che ha - a sua volta, allora - elaborato e trasformato in un processo interpretativo con una veste di osservatore/partecipante in una realtà differente da quella che lo stesso autore ritroverà a distanza di 60 anni.

Ne deriva che la tesi volgerà verso

… l’analisi dei nessi significativi tra azione, osservazione e comprensione […].12

Pertanto

… interpretare e comprendere il senso dell’agire dell’altro (i soggetti individuali

e sociali presenti nell’opera) che ricomprende non solo l’analisi del soggetto

agente (l’io narrante e i suoi personaggi), ma anche l’analisi del soggetto osservatore13 (l’io narrante) 14 […]

seguiremo la teoria sull’interazione sociale di George Herbert Mead dove l’interazione è dialogo di significati15 che scaturiscono da azioni

interpretate ed intenzionali. Da queste azioni ne seguiranno ulteriori, scaturite dall’interazione sociale matrice dei significati medesimi attribuiti ad oggetti, fatti, persone, luoghi, azioni, etc. …

Semplificando quanto detto sopra: il dialogo dei significati, sorto attraverso il dialogo interattivo tra i soggetti, deporrà le basi per la costruzione della realtà e per la costruzione del simbolo.

11 ″Il riferimento ai vari livelli in gioco della nostra personalità – la cosidetta ipotesi dell’io schizofrenico –″

Cfr. Claudia Damari, Dinamiche del significato, ipotesi per il ritorno da Schütz a Weber, Le Lettere, Firenze, 2009, p. 134.

12 L. Gallino, op. cit., p. 621. 13 Ibidem.

14 Le parti tra parentesi sono mie. 15 N.J. Smelser, op. cit., p. 82.

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Da qui il passo dall’interazione sociale di Herbert Mead all’erede Herbert Blumer e l’interazionismo simbolico è breve.