• Non ci sono risultati.

Stima delle presenze e dell’impatto economico del Lido di Venezia in

3.3 Biennale d’Arte e Biennale del Cinema a confronto

3.3.3 Stima delle presenze e dell’impatto economico del Lido di Venezia in

Il Lido di Venezia accogliendo la Mostra Cinematografica è diventato uno dei centri più importanti della Laguna e vanto per la Regione Veneto. Grazie ai nobili che in passato vi trascorrevano le proprie vacanze e agli ospiti illustri che si recano alla Mostra, il Lido rappresenta ancora oggi un mito di eleganza e fascino. Riguardo il Lido è stato esaminato l’andamento nel tempo del settore alberghiero anche durante il periodo del Festival per valutare anche un possibile impatto economico.

90

Grafico 30: Dinamica degli arrivi e presenze a Lido di Venezia negli anni 2012-2016

Fonte: Elaborazioni Comune di Venezia Settore Turismo su dati ISTAT e Regione Veneto – Sistema Statistico Regionale- Annuario 2016.

Anche il Lido presenta una crescita notevole negli arrivi tanto quanto nelle presenze, lo stesso fenomeno spiegato precedentemente per il Centro Storico si ripete anche per quanto riguarda il Lido.

Tabella 32: Sviluppo dei posti letto nelle strutture alberghiere e complementari a Lido di Venezia anni 2012-2016 Anno Posti letto strutt. albergh. Var% Posti letto strutt. compl. Var% Posti

letto tot. Var%

2012 3.008 816 3.824 2013 3.019 0,40% 759 -7% 3.778 - 1,20% 2014 3.030 0,40% 950 25,20% 3.980 5,30% 2015 3.031 0,00% 979 3,10% 4.010 0,80% 2016 3.078 1,60% 941 -3,90% 4.019 0,20%

Fonte: Elaborazioni Comune di Venezia Settore Turismo su dati ISTAT e Regione Veneto – Sistema Statistico Regionale-Annuario 2016.

Tabella 33: Offerta alberghiera per tipologia a Lido di Venezia 2016.

Tipologia di

alberghi Alberghi Letti Camere 5 stelle 1 378 189

4 stelle 12 1.360 684

3 stelle e RTA 17 1.087 505

1-2 stelle 6 253 130

TOTALE 36 3.078 1.508

Fonte: Elaborazioni Comune di Venezia Settore Turismo su dati ISTAT e Regione Veneto – Sistema Statistico Regionale-Annuario 2016.

0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00% 5,00% 6,00% 2012 2013 2014 2015 2016

Lido di Venezia

Presenze Arrivi

91

Tabella 34: Offerta complementare per tipologia a Lido di Venezia anno 2016

Tipi di struttura Strutture Letti Affittacamere 10 110 Unità abitative 54 230 B&B 24 110 Campeggi e villaggi turistici 1 169 Ostelli ecc. 1 158 Country House 1 9 Foresterie 0 0 residence 2 145 Agriturismi 1 10 TOTALE 94 941

Fonte: Elaborazioni Comune di Venezia Settore Turismo su dati ISTAT e Regione Veneto – Sistema Statistico Regionale-Annuario 2016.

Ciò che sorprende è sicuramente la crescita annuale dei posti letto nelle varie strutture ricettive, ma ancora di più il fatto che a Lido siano presenti un solo albergo a 5 stelle, che è l’Excelsior Hotel e solo 12 alberghi a 4 stelle. Si tratta senza dubbio di un’ottima situazione considerando l’importanza della spesa sul PIL turistico, ma bisogna essere a conoscenza del fatto che al Lido, dove pernottano poco più del 4% dei turisti tra italiani e stranieri, si è registrato un calo nel 2012 continuato fino al 2014, solo nel 2015 c’è stata una ripresa che ha portato una crescita nelle presenze, ma complessivamente, e ciò è stato confermato anche dal 2016, il trend è stato negativo1. Nonostante i vari arrivi per la Mostra, il trend non ha risollevato le sorti del Lido negli anni in cui i flussi hanno subito una crisi.

Proprio per questo motivo, in riferimento al Festival del Cinema di seguito è riportata un’analisi che mostra una correlazione positiva nel periodo della Mostra, con circa 1.100 arrivi in più al giorno, che per tutto il perido della mostra ammonta a circa 25.400 unità2.

1 Organizzazione di Gestione della Destinazione Venezia 2016-2018, Espressione della “OGD Venezia”, Dicembre 2017. P. 16.

92

Tabella 35: Stima dell’impatto sulle presenze turistiche-Anno 2010

Arrivi medi giornalieri periodo Mostra

Arrivi medi giornalieri nel resto del mese 12.467 11.377

Fonte: Gli eventi culturali e le presenze turistiche nel territorio comunale veneziano-Città di Venezia-2011.

Tuttavia, nonstante questa correlazione positiva nei giorni del Festival, anche al Lido l’evento non incide particolarmente sui flussi turistici che si riversano normalmente sull’isola. Difatti, la distribuzione dei flussi turistici a Lido segue un andamento stagionale che riguarda il turismo balneare e il turimo culturale. Una situazione interessante si presenta a settembre poiché il turismo balneare non registra un calo dei flussi turistici, calo che si registra invece per le città d’arte1.

Le unità turistiche in più che produce il Festival, più che motore di incremento turistico, rappresentano il traguardo per uno sviluppo economico. L’evento, che si svolge tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre non influisce sui flussi turistici più di quanto non faccia, invece, a livello economico. Durante il Festival, gli albergatori tendono ad aumentare i costi delle camere e dei servizi in modo vertiginoso, prezzi a cui solo chi appartiene ad una fascia di reddito molto alto, può accedere che in genere sono gli ospiti stessi della Mostra. Un valore aggiunto dato dall’evento è sicuramente l’aumento dei posti di lavori, incremento dato dall’aumento delle vendite e dei servizi stessi. Operatori sia pubblici che privati godono di questo vantaggio economico portato proprio dalla manifestazione. I ricavi generati dal Festival sono molto alti, basti considerare ad esempio il costo dei biglietti e quelli venduti. Nel 2017 il costo dei biglietti era compreso tra un minimo di 5 euro ed un massimo di 45 euro, il costo dipende dalle sale a cui si vule accedere e dalle riduzioni. I biglietti venduti sono stati circa 75.000, il 14% in più rispetto al 2016, con circa 170.000 presenze, 4.500 accreditati e 15% in più rispetto al 2016 per gli abbonamenti.

93

Grafico 31: Totale ricavo biglietti 2017. 45 euro * 75.000 biglietti

Fonte:Elaborazione www.labiennale.org.

Considerando le presenze attraverso il confronto tra l’edizione del 2008 e quella del 2017 si nota come in soli nove anni si è passati da 110.000 presenze a 170.000 presenze. Si tratta di numeri che hanno un importante impatto a livello economico. Le presenze in sala nel 2017 sono state circa 66.152 contro le 72.783 del 2018. Inoltre, il 2018 presenta l’anno dei record per quanto riguarda il numero degli accreditati, il 18% del totale risulta essere degli accreditati, in particolare in pocchissimo tempo sono stati fatti 1.100 online, soglia che definisce il successo dell’era digitale anche per il Festival. Il prezzo degli accrediti è tra i 50 euro e i 350 euro.1

1 www.nuovavenezia.gelocal.it

94

Conclusioni

Il settore turistico rappresenta per il Veneto una risorsa fondamentale a partire dall’Ottocento, secolo che vide la fine della Repubblica nella città di Venezia. E’ proprio da questi anni che la Serenissima rivoluziona il suo aspetto e la sua politica grazie alle quali è diventata oggi tra i luoghi più desiderati al mondo. Questo successo è stato poi consolidato dal Gran Tour quando i giovani aristocratici europei sceglievano Venezia come meta prediletta per i loro soggiorni. Affascinati non solo dalla bellezza della Laguna che offriva meravigliosi paesaggi durante le passeggiate tra le calli e gli antici edifici, ma anche dalla conoscenza della cultura che regna in città. Era l’epoca in cui dell’Italia era amato lo stile di vita dinamico e spensierato che meglio era rappresentato dai veneziani e da una città considerata la perla dell’Italia. Difatti, ancora oggi, seppur la regione presenta una variabilità turistica molto importante che interessa tutto il territorio veneto, la meta preferita rimane la Laguna che quotidianamente accoglie un numero elevato di turisti tanto che nel Centro Storico gli arrivi tendono ad essere addirittura sulla soglia del numero dei residenti. Eppure questo enorme successo, rappresenta una seria preoccupazione proprio per i veneziani, in particolare per i residenti che non vivono di turismo e che vedono la propria città affollata di turisti; non esiste una stagionalità a Venezia, i turisti arrivano da ogni parte del mondo ed in grande quantità, il paese oggi è meta di un turismo di massa che non accenna a diminuire, ma negli anni si prospetta una crescita costante. Il turismo ha prodotto nel tempo un aumento dei costi dei beni primari, portando così ad un aumento del costo stesso della vita. Molti dei residenti del Centro Storico hanno deciso di trasferirsi in terraferma, coloro che hanno attività commerciali decidono di fare da pendolari dalla terraferma, soprattutto da Mestre e Marghera, mentre altri decidono di cambiare attività non riuscendo a far fronte alle spese dettate ormai dal turismo. È questo ciò che preoccupa i veneziani: che la loro vita e il futuro della città dipenda da cosa è turisticamente rilevante e cosa non lo è; preoccupati che a lungo andare la città diventi priva di identità,

95

diventi un non-luogo. Si apre una discussione con due visioni contrapposte: da un alto c’è chi spinge affinchè il turismo continui su questa onda, dall’altro lato c’è chi crede che i numeri che produce il turismo debbano essere ridimensionati, i flussi dovrebbero essere controllati dalle vie di accesso alla città in modo da evitare un sovraffolamento per le strade. Un tentativo per risolvere la questione è stato messo a punto dal 28 aprile al 1 maggio dal Sindaco Luigi Brugnaro attraverso il programma “anti-invasioni”. Durante il week-end sono stati inseriti dei varchi nelle vie d’accesso per controllare i flussi turistici; le risposte sono state positive e non si esclude l’utilizzo dei tornelli anche nei giorni con il “bollino nero”. Non sono mancate perplessità da parte dei commercianti che criticano questa soluzione indicando Venezia come una città blindata, ma d’altro canto c’è chi crede che questa possa essere la soluzione ideale per evitare la calca tra le calli, la gestione dei flussi e la salvaguardia del patrimonio artistico. Altro grave problema che gli operatori turistici devono affrontare dipende dal turismo di massa e dall’ambiente stesso della Laguna che con il tempo rischiano di danneggiare il patrimonio artistico della città se non si inseriscono, nei programmi politici, seri provvedimenti per il restauro e la tutela. I finanziamenti stanziati dalla Regione per la manutenzione di chiese, musei e gli edifici dedicati al turismo non bastano per coprire le spese dei lavori, per cui le varie isituzioni sono alla ricerca di nuove soluzioni, certamente non solo economiche; difatti, il Comune abbraccia quelli che sono i principi di un turismo sostenibile capace di educare sia i residenti che i turisti ad un rispetto per l’ambiente e per le bellezze artistiche che la città possiede. La sostenibilità si propone come metodo di miglioramento della qualità della vita dell’uomo senza sfruttare le risorse di cui dispone, ma preservandone l’integrità culturale. Le varie iniziative vedono lo sviluppo di un Turismo Green capace di regolare la vita dei residenti e dei turisti mettendo a loro disposizione mezzi di trasporto innovativi il cui utilizzo porterà in futuro ad un miglioramento della qualità dell’aria, diminuendo il traffico e lo smog e tagliando i consumi energetici. La soluzione ideale per la gestione dei flussi sarebbe quella di riuscire a spalmare i turisti in modo uniforme per tutta la regione, non dimenticando la molteplicità del settore turistico veneto,

96

in questo modo si riuscirebbe a risolvere anche il problema del sovraffolamento nella città di Venezia che accoglie una media di circa 50.000 presenze giornaliere, quando il numero dei residenti ammonta a poco più della stessa cifra impostando una capacità di accoglienza turistica di 30.000 persone.

Il turista moderno ricerca nel viaggio un’esperienza nuova e unica capace di dare loro una diversa visione della realtà e una crescita personale e culturale. I nuovi viaggiatori, organizzando le vacanze secondo le proprie esigenze, tendono a scegliere in particolare le città d’arte e proprio in Italia il turismo culturale colleziona importanti numeri grazie anche al Veneto che, essendo la regione italiana turistica per eccellenza, li conferma. Tra le varie tipologie quello più importante è il turismo culturale e risulta essere questo il motivo per cui i centri storici diventano meta del turismo di massa. Proprio a questo si allaccia l’esame dei fenomeni culturali ed in particolare il legame tra gli eventi culturali ed i flussi turistici. Nell’alaborato è stata presa in considerazione Venezia e dato che risulta molto difficile dare una giusta analisi, soprattutto se consideriamo che la città raccoglie molti segmenti turistici, ma soprattutto è la sede di numerosi eventi che molto spesso si accavallano, si è deciso di fare un’analisi solo su due fenomeni: La Biennale d’Arte e la Mostra del Cinema. Ciò che fin da subito appare di fondamentale importanza è che la Biennale d’Arte e del Cinema rientrano nei grandi eventi per la capacità di accogliere un pubblico internazionale. Per la Laguna, ed in particolare per il Lido, gli eventi presi in considerazione sono stati strumento di uno sviluppo parallelo tra l’incremento turistico ed economico delle attività dedite a questo settore. Per quanto riguarda il Centro Storico si fa riferimento alla Biennale d’Arte poiché la manifestazione si svolge ai Giardini Napoleonici e si svolge, appunto, ogni due anni. L’evento ha da sempre accolto ospiti nazionali ed internazionali che vi soggiornavano affascinati dalla città, ed è proprio questo l’obiettivo di un evento: avere una valenza economica e sociale capace di produrre effetti che si protraggono nel tempo. La Biennale d’Arte arrivata alla LVII Edizione continua a generare effetti sul comparto turistico ed economico. L’analisi svolta per il Centro Storico ha dimostrato quali effetti produce l’evento culturale. È stato utilizzato t-test per valutare se la distanza

97

tra le media delle presenze turistiche nei mesi degli anni in cui si tiene la manifestazione e la media delle stesse presenze nei mesi degli anni in cui non si svolge l’evento, fosse statisticamente significativa o no. La risposta è negativa perché la distanza tra le due medie risulta non essere statisticamente significativa. In altre parole, è sicuramente vero che un evento tende a far ricadere la scelta su una destinazione piuttosto che su un’altra, ma bisogna differenziare quelle mete che sviluppano il proprio turismo su un evento culturale da quelle che, come Venezia, considerano l’evento un valore aggiunto. Risulta, quindi, che la Biennale d’Arte non sposta significativamente i flussi turistici facendo sì che gli arrivi e le presenze siano equivalenti nei diversi anni. Venezia viene scelta dai turisti di tutto il mondo perché rappresenta il mito del lusso e del romanticismo, risulta infatti che la maggior parte dei turisti sia composta da coppie o da turisti che vogliono vivere un’esperienza quasi mistica come solo Venezia può offrire loro.

Per quanto riguarda il Lido di Venezia e il Festival del Cinema accade la medesima cosa: l’evento, ad oggi, non incide particolarmente sul movimento turistico. Tuttavia, la storia dello sviluppo turistico è diversa rispetto a Venezia, proprio perché è stata la dimensione dell’evento a renderla una meta d’elitè. Inizialmente, infatti, il Lido era meta di un turismo balneare per i veneziani stessi e per le popolazioni vicine che amavano trascorrere le proprie vacanze presso le incantevoli spiagge dell’isola senza spostarsi di troppo. È a questo punto che all’inizio del 1900 un gruppo di imprenditori cosituì la CIGA (Compagnia Italiana Grandi Alberghi), avviando un opera di investimenti per cambiare radicalmente l’aspetto del Lido. Iniziarono la loro attività con la realizzazioni di piccole stazioni balneari fino alla costruzione dell’Excelsior Hotel, sede per i primi anni del Festival del Cinema. La loro iniziativa si fondava sull’idea di sfruttare la fama di cui già godeva il Centro Storico, facendo sì che l’evento e l’evoluzione dell’isola influissero la presenza dell’aristocrazia e dei ricchi signori dell’Europa e del mondo. Il Lido si presentava come luogo adatto a chi del lusso ne aveva fatto uno stile di vita: spazi dedicati allo sport, alla ricreazione dell’anima e della salute e soprattutto alberghi capaci di rispondere positivamente ad ogni loro esigenza. Con l’avvento del Festival del

98

Cinema ci fu la consacrazione del Lido a meta turistica d’elitè. La partecipazione di personaggi illustri, persone dello spettacolo che hanno soprattutto oggi il potere di influenzare le scelte di un numero elevato del pubblico, favorisce l’aumento del grado di attrazione della sede dell’evento. Per cui, sia per l’attrattività data da chi partecipa al festival e dall’immagine del luogo, da un’analisi risulta che neanche al Lido la Mostra influisce più di tanto sui flussi turistici. Tuttavia, a differenza delle Esposizioni Internazionali, il Festival ha un impatto molto forte sull’economia locale, in particolare di Lido. Difatti, durante il periodo in cui si svolge l’avento, le strategie di marketing che vengono messe in atto puntano ad un incremento economico, prodotto dai vari servizi ad esso dedicati. Anzitutto, vengono realizzati nuovi servizi e ne vengono aggiunti degli altri, dedicati agli ospiti dell’evento, che vedono, quindi, un aumento dei prezzi e una crescita del livello occupazionale. Le varie strutture ricettive quali in primis alberghi gonfiano smisuratamente i prezzi delle camere e dei loro servizi, prezzi accessibili solo ad un determinato segmento che rientra in una fascia di reddito molto elevata; un turista leisure durante il periodo del festival è molto difficile da trovare al Lido. Il Festival porta al Lido una ricchezza che altrimenti, come si evince da numeri e cifre analizzati nell’ultimo capitolo, probabilmente non riuscirebbe ad avere.

A questo proposito, da un’analisi finale sulla concentrazione di alberghi a Venezia, compreso in particolare il Lido, risulta che nel tempo i turisti preferiscono alloggiare nelle tipologie di strutture con 4 e 5 stelle, a discapito di quelle inferiori; questo “progresso” risuta dal fatto che i turisti che si recano a Venezia hanno un reddito alto, ed essendo la maggior parte straniera, vogliono comprare il prodotto Italia e il prodotto culturale che Venezia offre. Questo, infine, fa capire quanto le presenze turistiche durante i due eventi culturali siano una goccia in mezzo al mare e non influenzino particolarmente i flussi. Venezia con la sua Laguna considera gli eventi culturali come valori aggiunti ad un’attività turistica che le fornisce un primato nazionale.

99

Bibliografia

Annuario Venezia; Anni: 13-15-16.

A.P.T. della Provincia di Venezia - Ufficio Studi & Statistica, 12/13.

Articolo 1, L. 26 luglio 1973, n. 438. Nuovo ordinamento dell’Ente autonomo ‘La Biennale di Venezia’.

Assessorato allo Sviluppo del Turismo su dati APT.

Assaeroporti 2016.

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, VTP.

Battilani P., Vacanze di pochi, vacanze di tutti: l’evoluzione del turismo europeo, Bologna, Il Mulino, 2009.

Benvenuti G., Le Repubbliche Marinare. Amalfi, Pisa, Genova, Venezia, Roma, Newton & Compton editori s.r.l., 2001.

Brunetta G. P., Cinestoria della Biennale, Venezia, Marsilio Editori, 1996.

Capellini L., Cronache della Biennale : 1974-1978; Dialogo con Alberto Moravia, Milano, Electa, 1978.

100

Cinquantenario del Magistrato delle Acque di Venezia, 1907-1957, Venezia, Officine grafiche di Carlo Ferrari, 1957.

Ciset e Uic.

Confcommercio imprese per l’Italia, Cernobbio, 19 marzo 2016.

Da Canal M., Les estoires de Venise. Cronaca veneziana in lingua francese dalle origini al 1275, Firenze, A. Limentani, 1972.

Derrett R., Festivals, events and the destination, in Yeoman et al., Festival and Events management, London, Routledge, 2004.

Di Martino E., La Biennale di Venezia:1895-1995, cento anni di arte e cultura, Milano, Mondadori, 1995.

Di Martino E. e Oliva A. B., Venezia e il secolo della Biennale: dipinti, vetri e fotografie dalla collezione della Fondazione di Venezia, Torino, A. Allemandi, 2007.

Di Monte D., Santoro G., Venezia quartiere metropolitano, Venezia, Doc. COSES 1032.0, 2008.

Direzione turismo, Provincia di Firenze, novembre 2007.

Donaggio A., La Biennale di Venezia. Un secolo di storia, Firenze, Giunti, 1988.

EBT Venezia.

Enit, Ancora in aumento gli ospiti stranieri. “Ma non sarà solo turismo di massa”, 22 Giugno 2018.

101 Fondazione Musei Civici Venezia.

Fondazione Museo Storico Navale.

Getz D., Event tourism: Definition, evolution and research, in Tourism Management, Calgary, University of Calgary, 2007. Vol. 29, p. 403-428.

Giornale di Sicilia. 19 Aprile 2018.

Gli eventi culturali e le presenze turistiche nel territorio comunale veneziano-Città di Venezia-2011.

Grandinetti R. e Paola M., Città in festival: nuove esperienze di marketing territoriale, Milano, Franco Angeli Editore, 2009.

Intervista di Mario Serenelli, apparsa il 17 gennaio 2010 su «Repubblica.

Istat

Istituzione centro previsioni e segnalazioni mare.

Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Venezia.

IRVV, D.Lg. 22 gennaio 2004 n° 42.

La Biennale di Venezia: rivista trimestrale dell'Ente della Biennale di arte, cinema, teatro, musica, moda, Venezia, Alfieri, 1950.

102

La Relazione del Presidente del Consiglio e del Ministro di grazia e giustizia e dei culti a S. M. il Re intorno di plebiscito delle Provincie Venete.

Lamberti M. M., Le mostre internazionali di Venezia in Storia dell’arte italiana, VII, Torino, Einaudi, 1982.

Lane. F., Storia di Venezia, Torino, Einaudi, 2015.

Lido di Venezia, Hotel Excelsior, Giovanni Sardi, 1907-1908, su Archivi degli architetti, Sistema Archivistico Nazionale.

Luzzatto G., Storia economica di Venezia dall’XI al XVI secolo, Venezia, Marsilio