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Il Lido di Venezia è una delle isole della Laguna, si estende per circa 12 Km ed è delimitata a nord dal Porto di San Niccolò e a sud da Malamocco. Il clima in cui si vive è differente da tutte le altre isole poiché diversa è la stessa isola, la vita è moderna e dinamica e si dice che vivere al Lido sia una vocazione1, diviene naturale per gli abitanti, soprattutto per i giovani che ne costituiscono la maggior parte, sentirsi importanti e speciali. Il Lido è raggiungibile dalla terraferma e dalle altre isole della Laguna mediante dei vaporetti e delle motozattere ed è inoltre presente l’aeroporto Giovanni Nicelli, un aeroporto turistico inaugurato nel 1935. Negli anni ’50 dell’Ottocento si avviò lo sviluppo turistico del Lido che inizialmente era meta per i bagni salsi e raccolse un numero considerevole di bagnanti tanto che si decise di avviare attività imprenditoriali volti alla loro accoglienza e a quella di possibili nuovi turisti. Grazie all’operato della società Bagni Lido furono realizzati ristoranti, teatri e ville sul Gran Viale2, tutte infrastrutture che diedero avvio allo sviluppo fisico del Lido; tuttavia fu il 1906 l’anno del successo, anno in cui alla società Bagni Lido subentrò la CIGA società costituita da imprenditori che, avendo compreso le potenzialità dell’isola, lavorarono per cambiare radicalmente l’aspetto del Lido: nel 1907 venne inaugurato l’Excelsior Palace Hotel che, insieme al Grand Hotel e all’Hotel des Bains, era simbolo di eleganza e di lusso. In poco tempo il Lido venne proclamato meta turistica preferita dall’élite straniera: il piano della CIGA era stato

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www.turismo.provincia.venezia.it 2

P. Battilani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti: l’evoluzione del turismo europeo, Bologna, Il Mulino, 2009.

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quello di sfruttare questa fama mondiale di Venezia per rendere il Lido esclusivamente meta dei soggiorni dell’alta società. La CIGA aveva il controllo della maggior parte delle strutture ricettive di Venezia e di tutti gli stabilimenti turistici del Lido, si puntava ad attirare l’attenzione dei ricchi di tutto il mondo attraverso la promozione della Laguna e delle strutture ricettive di lusso quali, ad esempio, sontuose ville destinate ai loro soggiorni. Le ville e le altre strutture erano distanti tra di loro e separate da giardini o piccoli parchi per evitare che altrimenti questi spazi venissero utilizzati per la costruzione dei quartieri residenziali che, al contrario, non rientravano nella pianificazione. L’importanza di tale progetto ebbe esiti positivi anche al comune che investì notevolmente nella realizzazione delle infrastrutture, nella creazione di viali alberati e negli scavi di canali utilizzati dalle navi turistiche per raggiungere ville e alberghi.

Negli anni ’30 del secolo scorso, con l’avvento del fascismo, il progetto subì una battuta di arresto che la CIGA tentò di risolvere con l’inaugurazione di nuove attrattive turistiche. Nel 1930 fu realizzato il campo da golf degli Alberoni e nel 1932 la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che ebbe come sede la terrazza dell’Excelsior. Queste nuove realizzazioni riuscirono ad attrarre nuovi turisti stranieri, ma per quanto riguarda quelli italiani preferivano recarsi verso altre mete che si stavano sviluppando proprio in quel periodo; ormai a Lido, intesa come meta balneare, si recavano solo coloro che preferivano spostarsi di poco.

Tabella 16: Arrivi nelle nuove destinazioni balneari

Destinazioni Tot. Arrivi

Rimini 40.000

Viareggio 36.000

Alassio 17.000

Lido di Venezia 17.000

Fonte: Elaborazione dei dati sul sito www.turismo.provincia.venezia.it

La tabella 16 riporta le città balneari che iniziarono il loro sviluppo nel secolo scorso, notevoli sono stati gli arrivi nella città di Rimini seguita da Viareggio e poi Alassio, quest’ultima con lo stesso numero di Lido di Venezia.

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Dopo qualche anno di incertezza, a partire dalla seconda metà del 1900, il movimento turistico riprese la sua attività. La prima fase che durò fino agli anni ’80 ebbe come protagonista lo sviluppo del turismo di massa che vide Venezia e di conseguenza anche il Lido nuovamente tra le mete più care ai turisti. Nel corso degli anni, la permanenza media dei turisti è passata dalle otto notti alle attuali due notti.

Grafico 17: Movimento turistico a Lido di Venezia

Fonte: Regione Veneto.

Ad oggi, il Lido si afferma come meta balneare e quartiere residenziale per l’alta società veneziana3. Si ricerca un turismo congressuale destinato ad un target medio- alto, utilizzando come centro congressi gli antichi palazzi dei ricchi signori. Tuttavia, questo tipo di turismo non è ancora sviluppato perché molte attività ricettive preferiscono essere operative solo nella stagione estiva favorendo un’alta stagionalità. Accanto al turismo congressuale, si cerca di sviluppare anche un turismo “Green” per favorire la rinascita economica e turistica del Lido e a tale proposito è stato fondato, recentemente, il Consorzio Venezia Nuova4. Aderire a questa iniziativa significa per le aziende, ma anche per i cittadini, avere dei comportamenti volti alla promozione di tale progetto e al buon esempio per chi visita la Laguna. Nel settore della ristorazione, i ristoratori preferiscono servire

3 Ivi P 256. 4

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Magistrato alle acque di Venezia per la realizzazione dei piani di salvaguardia della Laguna di Venezia.

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prodotti a KM 0 sfruttando gli orti e la pesca. Vengono sfruttate le energie di fonti rinnovabili e soprattutto si cerca di utilizzare come mezzo di trasporto la bicicletta o il car sharing valorizzando anche l’attività sportiva. “Dobbiamo sviluppare questa vocazione naturale del Lido mettendo a sistema l'ampia offerta ricettiva esistente e migliorandone sempre di più la qualità. Solo in questo modo riusciremo ad attrarre flussi turistici di livello alto creando quel circolo virtuoso in grado di restituire ricchezza all'economia del territorio”_Gian Michele Gambato, Presidente di Confindustria Venezia-Rovigo.

2.2 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: tra storia e