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Le strade del vino e il Movimento Turismo del Vino

CAPITOLO II. IL MARKETING NEL SETTORE DEL VINO

2.6. INTERVENTI DI MARKETING INTEGRATO NEL SETTORE VITIVINICOLO

2.6.1 Le strade del vino e il Movimento Turismo del Vino

Tra i principali strumenti di promozione del territorio vi sono le note “Strade del Vino” e il “Movimento Turismo del Vino” che sfruttano l’utilizzo di più categorie

merceologiche (il vino e i prodotti tipici della zona) articolando l'offerta di aspetti materiali (fruibilità del vino) ed immateriali ( servizi, ospitalità e accoglimento del visitatore).

L'istituzione delle “Strade del Vino64” è regolata dalla legge quadro dello Stato (L. 27 Luglio 1999, n.268) che la definisce “percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole o associate aperte al pubblico” e dalla legge regionale di recepimento. L'applicazione della legge avviene attraverso la segnaletica e i decreti attuativi che riguardano gli standard minimi di qualità che i soggetti partecipanti alle Strade dl Vino sono chiamati a rispettare. Negli ultimi anni, il vino oltre ad essere piacere sensoriale, portatore della cultura del territorio di produzione, ha assunto la connotazione di attrattore turistico: un'opera d'arte da tavola attorno alla quale costruire itinerari per esplorare la cucina italiana e le attrattività paesaggistiche del luogo di produzione.

Su questo filone, nascono, le strade del vino, un efficiente strumento di collegamento per coniugare l'organizzazione e sviluppo del turismo del vino con le risorse culturali, naturalistiche delle aree rurali e l'intera offerta turistica-commerciale dei territori (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche), nonché, luoghi di produzione del vino (aziende, cantine, vigneti). Un sistema, quindi, integrato di accrescimento del turismo del vino che si snoda nei territori dove vi è una notevole produzione vitivinicola volta a rilanciare l'immagine e la qualità del vino italiano ma allo stesso tempo a sostenere le imprese vitivinicole nella promozione e valorizzazione del territorio e delle sue risorse naturali, artistiche ed architettoniche.

In Italia le strade del vino, attualmente, sono oltre 150 ed interessano 1.450 comuni, oltre 400 denominazioni di vino e 3.300 aziende agricole dal forte potenziale di sviluppo sia economico che organizzativo. Tra queste il 15% sono già ben organizzate, il 6% sono in fase di buona organizzazione, il 30% in corso di avviamento mentre le

restanti non sono ancora operative65.

In ogni regione del territorio nazionale, sono previsti diversi itinerari che si diramano tra le aree della Docg, Doc e Igt, le sigle di classificazione delle peculiari proprietà di ciascun vino, nonché delle vie del vino che segnalano la strada per raggiungere le località in cui è possibile degustare un calice di vino di buona qualità.

Dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, dal Piemonte alla Campania, dal Veneto alla Toscana, le strade del vino, grazie ad itinerari omogenei, permettono di immergersi nei principali centri, usi, tradizioni delle storia italiana e nei meravigliosi e suggestivi paesaggi delle sue terre alla scoperta di vigneti, cantine, prodotti tipici in aggiunta all'opportunità di partecipare alla vita di campagna e osservare da vicino le procedure di vinificazione delle aziende66.

Tra visite guidate e percorsi in cantina si trovano le più belle e principali strade del vino che vale la pena percorrere, almeno una volta:

• le sette strade del vino del Trentino: sette itinerari alla scoperta dei piaceri della tavola del Nord-Italia e dei suoi ottimi e rinomati vini quali: il Marzemino della Valloganino, il Teroldego della Piana Rotaliana, il Nosiola ottenuti da vitigni autoctoni e il Muller Thurgau della Val di Cembra, di cui il Trentino può considerarsi la patria di elezione, prodotto, invece, da un vitigno non autoctono che si è comunque acclimatato molto bene;

• la strada del Barda e Grandi Vini di Langa: i vini piemontesi sono tra quelli più noti e pregiati al mondo. Il Piemonte, infatti, è al primo posto per la qualità dei suoi vini: il Barolo, il Barbera d'Alba, il Nebbiolo e tanti altri;

• strada del vino Franciacorta: un vino, una terra, un unico nome che definisce l'eccellenza del territorio, del metodo di produzione e del vino; vale la pena ricordare che il Franciacorta è il re delle bollicine in Italia e primo vino rifermentato in bottiglia che ha ottenuto nel 1995 la Docg a riconoscimento della massima qualità e tipicità;

65 Rapporto annuale sul Turismo del Vino elaborato dall'Associazione Città del Vino e dal Censis. 66 Fonte: www.vinook.it

• alla scoperta del Brunello di Montalcino: un rosso a Docg prodotto in Toscana nel comune di Montalcino, terreno versatile in quanto con lo stesso vitigno Sangiovese si ottiene un rosso più giovane, ovvero il Rosso Montalcino (Doc); • Taurasi. Lungo la strada dei vini d'Irpinia: un vino Docg prodotto nella

provincia di Avellino e prodotto dal vitigno molto antico autoctono, originario della Grecia, Aglianico;

• Strada dei vini Castelli Nisseni: situati nella Piana di Riesi dove vengono prodotti i Nero d'Avola più eleganti della Sicilia e luoghi amati da Ghoete, uno dei più grandi letterati tedeschi.

Degna di nota è, anche, la Strada del Vino Colli Euganei, essa nasce dall'idea di creare una strada che colleghi le fattorie, le cantine, i bed & breakfast, gli agriturismi e le trattorie che fanno parte del progetto; la sua offerta include un servizio di assistenza nell'organizzazione di visite al territorio con degustazioni di vini Doc ed altri prodotti tipici eno-gastronomici del territorio. E' un'occasione, inoltre, per incontrare le persone che vivono quotidianamente il territorio e ne lavorano i frutti dai quali creano i prodotti Doc e le altre specialità della zona da offrire ai visitatori.

L'associazione offre la possibilità di creare itinerari su misura mediante le visite alle aziende, le degustazioni, i pranzi e le cene con diverse fasce di prezzo a seconda del target della clientela ed l'acquisto di prodotti tradizionali di qualità, tour eno- gastronomici.

Tra gli eventi legati alla Strada del Vino Colli Euganei, si menzionano la “Caccia al tesoro”, la “settimana del vino” e “Golosa Bike”. Si tratta di manifestazioni a cadenza annuale che si tengono, solitamente nel mese di Maggio durante le quali attraverso strade, percorsi ciclabili sentieri dei colli, visite guidate o ancora giri in bicicletta vengono presentati i prodotti tipici più rappresentativi del territorio euganeo e visitate alcune attrattive dell'area e strutture turistiche associate alla Strada del vino Colli Euganei.

no profit istituita nel 1993 a sostegno e promozione della cultura del vino, dell'incremento dei flussi turistici in tutte le aree vitivinicole d'Italia, della qualità dei servizi turistici delle cantine e dell'accrescimento dell'immagine e prospettive occupazionali-economiche dei territori del vino, ovvero dello sviluppo dell'intero settore enoturistico; essa prevede la presenza di un'associazione per ogni regione italiana ed include circa 1000 soci, fra le più prestigiose cantine d'Italia che sono state selezionate sulla base di specifici requisiti quali l'accoglienza enoturistica.

Il Movimento, infatti, mira a far conoscere da vicino la realtà delle cantine associate (prodotti ed attività) e ad offrire un esempio di come si può far impresa, rispettando le tradizioni, l'ambiante, l'agricoltura di qualità67.

Per realizzare i suddetti obiettivi, l'associazione si garantisce la partecipazione a fiere, quali il Vinitaly, a convention internazionali e stabilisce collaborazioni con università e centri di studi al fine di effettuare ricerche di settore; e ancora, stipula partnership con operatori del settore vitivinicolo, usufruisce degli strumenti della comunicazione e sviluppa un'attività di ufficio stampa grazie alla quale promuove gli eventi ed iniziative personali sui media nazionali.

A livello locale, si mettono in moto le organizzazioni autonome che predispongono programmi costruiti “ad hoc” per ogni realtà. Nel corso dell'anno, a livello nazionale, svariati gli eventi che il Movimento organizza e promuove nel territorio italiano: il più importante e famoso appuntamento è quello di “Cantine Aperte” che accoglie una moltitudine di appassionati ed enoturisti interessati al mondo e alla cultura del vino dei suoi luoghi di produzione.

Ad Agosto, nella festeggiata notte di San Lorenzo, apre le porte “Calici di Stelle”, un evento che si articola in numerosi appuntamenti nei centri storici e cantine d'Italia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia per offrire un connubio tra la cultura del buon bere e gli spettacoli, eventi, design ed arte. A settembre, “Benvenuta Vendemmia” propone un viaggio unico alla riscoperta delle campagne e del suo magico momento di festa

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caratterizzato dalla raccolta dell'uva. “San Martino in Catina”, nel mese di Novembre, organizza un incontro come brindisi al nuovo anno agricolo, degustando insieme ai produttori sia i vini pregiati che il vino novello. In ultimo, durante il periodo natalizio, “Natale in Cantina” offre ai visitatori la possibilità di brindare e pranzare con i vignaioli ed acquistare i loro prodotti.

In Veneto, l'associazione regionale rappresentativa del Movimento Turismo del Vino è

Veneto Style68, considerata l'anima del Movimento ed espressione della creatività che

caratterizza il “made in Italy” e che racconta le eccellenze del territorio veneto, tra i luoghi affascinanti e paradisi del welneess dei Colli Euganei e della laguna veneziana. Le 100 cantine aderenti al progetto si rendono disponibili nel mostrare ai turisti il meglio di se' senza far mancare un'accoglienza ed attenzione in regola d'arte; tra i tour classici è prevista anche l'ospitalità nella sede storica della “casa vinicola Zonin”, una delle più importanti aziende vinicole private italiane e tra le prime anche a livello internazionale. Inoltre, la presenza e partecipazione di personaggi importanti come Maria Camilla Bianchini d'Alberigo, ha dato al Veneto Style un'ulteriore connotazione: salotto culturale ed importante punto di riferimento internazionale.

Questo tipo di associazioni hanno dunque una doppia valenza: sono, infatti, un nuovo prodotto turistico e al contempo uno strumento di marketing di comunicazione, distribuzione dei prodotti enologici di un territorio, oltre che, di validi strumenti a supporto della commercializzazione dello stesso, in quanto combinano le strategie di marketing del prodotto a quelle dei servizi messi a disposizione dei soggetti che interagiscono sul territorio come produttori, operatori economici, turistici ed istituzionali, associazioni ed organizzazioni; per tale motivo diventa sempre più essenziale creare sinergie tra le imprese che devono offrire prodotti di qualità elevata e la partecipazione attiva degli organi istituzionali in attività di promozione e tutela del territorio.