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6. L’INTEGRAZIONE DI 3DHOP IN EVT

6.1 La Nuova view 3DHOP

6.1.4 Strumenti e funzionalità del viewer 3D

Nell’ambito di questo progetto particolare importanza è stata rivolta alla possibilità di personalizzare gli elementi dell’interfaccia finale, pertanto, anche gli strumenti del viewer sono stati gestiti in maniera tale da permettere la loro totale configurazione da parte dell’editore. Inoltre, al fine di offrire uno strumento interoperabile e utile a diverse discipline, si sono sviluppate specifiche feature e integrati degli strumenti aggiuntivi.

Si presentano di seguito gli strumenti ritenuti più interessanti ai fini della visualizzazione del modello 3D della Croce di Ruthwell, per questo integrati nell’infrastruttura di EVT e mostrati nell’edizione digitale proposta.202

Figura 23: il tool compass con i riferimenti alle sezioni della Croce di Ruthwell.

La bussola aiuta l’utente a capire l’orientamento della vista corrente. I punti cardinali corrispondono alle sezioni (o meglio alle facciate) della Croce di Ruthwell e consentono all’utente di spostare la vista su quella determinata sezione. Al click su uno dei pulsanti si invoca la chiamata alla funzione

202 Per approfondimenti sugli strumenti base, gestiti attraverso le funzioni native del

framework 3DHOP si rimanda alla pagina di documentazione del sito dell’applicazione che

fornisce una breve descrizione per ognuno di essi. 3DHOP-Docs: http://vcg.isti.cnr.it/3dhop/docs.php.

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animateToTrackballPosition(),203 che avrà come parametro le

coordinate relative a quella determinata sezione. Questo meccanismo di navigazione, che può essere considerato una modalità di esplorazione guidata all’interno della scena 3D, risulta particolarmente valido nell’ambito della didattica.

Infatti, si potrebbero presentare all’utente percorsi di esplorazione predefiniti, che prevedano anche la sincronizzazione di tutti gli altri elementi dell’interfaccia (i testi descrittivi e i testi dell’edizione a diversi livelli). Tuttavia, la realizzazione di questo tool nell’interfaccia di EVT 2js risulta ancora fortemente connesso all’oggetto 3D della Croce di Ruthwell. Non si è ancora implementata la possibilità di configurazione di diversi parametri da parte dell’editore, ma essendo una funzionalità che arricchisce l’esperienza dell’utente, si prevede di farlo nel breve termine.

All’utente è fornita la possibilità di interagire con il modello 3D, oltre che con la manipolazione diretta, anche attraverso delle frecce appositamente definite. Le frecce consentono lo spostamento dell’oggetto 3D all’interno della viewer.

Figura 24: le frecce che consentono lo spostamento dell’oggetto 3D.

203 La funzione consente impostare una nuova posizione per la trackball e animare la vista dal punto di vista corrente ad uno predefinito;

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In aggiunta ai precedenti strumenti, pensati per lo spostamento dell’oggetto, un altro tool appositamente collocato all’interno del viewer ai fini di questo specifico progetto è la sfera per il controllo della luce.

Figura 25: il tool per il controllo interattivo dell’illuminazione.

3DHOP infatti, oltre alla possibilità di configurare lo stato di illuminazione di un’istanza nella scena 3D, offre appositi strumenti per consentire all’utente di controllare la direzione della luce.

La sfera fornisce all’utente la possibilità di manipolare la direzione della luce così da modificare l’illuminazione della scena 3D per far emergere ancora più dettagli dalla geometria.

Muovendo il mouse all’interno della sfera l’utente controlla l’interazione della luce con la geometria, che modifica la percezione della superficie dell’oggetto, risultando ancora più realistica.

Gli strumenti esaminati finora consentono di individuare dettagli relativi all’oggetto 3D stesso, al fine di ottenere informazioni aggiuntive, 3DHOP supporta un tipo di interazione basata su hotspot.

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Figura 26: il tool per la visualizzazione degli hotspot sul modello 3D.

Nel presente progetto si è integrata questa funzionalità, aggiungendo per l’editore la possibilità di configurare gli hotspot direttamente nel file di configurazione (vedi sottosezione 6.3.3). Al fine di consentire al viewer massima estensibilità, l’editore può configurare anche la forma, associando una mesh all’hotspot.204 Una volta configurati gli hotspot, all’utente è

fornita la possibilità di attivare l’apposito tool per visualizzare sul modello 3D tutte le aree di interesse opportunamente definite dall’editore.

204 Si sfrutta lo stesso meccanismo di specifica di un modello 3D quando si dichiara un’istanza. In situazioni più complesse può essere necessaria una geometria specifica, creata con appositi strumenti di modellazione 3D. Per approfondimenti si rimanda alla Sezione 6.3.1.

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Attualmente il viewer integrato in EVT 2js supporta solo la visualizzazione degli hotspot sul modello e la consultazione di alcune informazioni correlate gestite attraverso il click dell’utente su di esse.

In futuro sarà sviluppato anche un meccanismo di collegamento avanzato che consenta di collegare gli hotspot al testo dell’edizione. Infatti, per far sì che l’utente visualizzi in maniera sincronizzata e interattiva tutti gli elementi che compongono l’edizione, è necessario garantire la completa interconnessione tra il modello 3D e gli altri contenuti (i livelli di edizione dei testo, altri modelli 3D, le immagini etc).

Infine, si è sviluppata una funzionalità che consente il passaggio da un oggetto 3D all’altro proponendo quindi una modalità di esplorazione aggiuntiva. Questa feature si basa sul controllo della visibilità dei diversi modelli: 3DHOP consente la configurazione delle istanze dei modelli in modo da renderli visibili o invisibili al suo avvio.

Attraverso l’apposita funzione (setInstanceVisibility) si può modificare il loro stato di visibilità anche a runtime, in questo modo l’utente può passare da un modello all’altro (utilizzando il selettore).

Figura 27: la modalità di visualizzazione 3DHOP-testo consente di esplorare anche il modello della Croce di Bewcastle, dall’apposito selettore in alto a sinistra.

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Al momento questa funzionalità è in stato avanzato di sviluppo, sarà ultimata non appena il viewer consentirà di gestire il passaggio da una scena ad un’altra.205