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STRUMENTI A SUPPORTO NELLA STESURA DI UN BUSINESS PLAN

2.2 LA CREAZIONE DI UN BUSINESS PLAN

2.2.4 STRUMENTI A SUPPORTO NELLA STESURA DI UN BUSINESS PLAN

Come è già stato detto in precedenza, il business plan è un documento che permette di prendere le decisioni più corrette, di verificare la portata e le possibilità di successo futuro del progetto. Esso è costituito da una determinata struttura di redazione e da un formato ben preciso, ma al suo interno sono presenti, anche, i grafici che, a loro volta, sono elementi utili per trasformare difficili e complicate tabelle in immagini semplici e veloci da intuire. Una loro immediata comprensione, consente di interpretare subito la tematica esposta nel

34 LINEE GUIDA ALLA REDAZIONE DEL BUSINESS PLAN, a cura del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti

33 paragrafo. L’aspetto grafico non sarà da tutti apprezzato, bisogna perciò scegliere il giusto mix di numeri e grafici a seconda del soggetto a cui si andrà a presentare il progetto. Per tale motivo i grafici risultano essere elementi a sostegno e ad integrazione degli eventuali

prospetti e tabelle numeriche.

Per dare al business plan maggiore chiarezza e semplicità, è importante aggiungere la

numerazione progressiva di ogni pagina, il titolo del capitolo o paragrafo, così da permettere a chi implementa e scrive le parti del piano di avere dei punti di riferimento da cui ripartire nel caso si volesse attuare una modifica o un cambiamento di parti del documento.

Quest’ultimo aspetto è molto frequente dal momento che il business plan è dinamico e variabile nel tempo e queste sue caratteristiche nascono poiché si opera in un contesto di continuo cambiamento del mercato e dei modi ed usanze della gente.

Altra parte del piano già accennata nei paragrafi precedenti, sono gli allegati, ossia quella parte di lavoro che spesso si tende a tralasciare, ma che in realtà sono parte integrante e fondamentale per ottenere un lavoro efficace ed efficiente. Negli allegati il lettore può trovare elementi che confermano, giustificano e solidificano le ipotesi ed i risultati che sono stati introdotti nel piano. Ovviamente anche per questi lavori la quantità e la qualità possono essere variabili, ossia si può implementare aspetti o tematiche che sono ritenuti più

importanti per i soggetti ai quali si intende poi esporre il progetto e tralasciare altri

considerati non di primaria importanza. Gli allegati non devono tuttavia risultare pesanti o eccessivi, ma piuttosto devono essere fluidi e contenere le informazioni più rilevanti. Devono essere, inoltre, rilegati sulla parte finale del business plan o in un secondo fascicolo. Queste parti vanno così ad implementare e supportare il progetto di business.

Per costruire un progetto serio ed efficiente è necessario, in una fase precedente alla scrittura e redazione del business plan, far uso di strumenti quali l’analisi SWOT, il business model canvas, la mappa dell’empatia, l’ideazione, il pensiero visuale, gli scenari e lo

34 ANALISI SWOT

Prima di effettuare la stesura di un business plan sarebbe opportuno in primis attuare un’analisi sui punti di forza e debolezza, opportunità e rischi propri dell’impresa.

“This list of strategic factors can be used as a point of departure for the actual strategic plan within a small or medium sized enterprise. It is a flexible instrument. The greatest advantage is that it helps managers of small and medium sized enterprises survey the different

management areas, gain insight into the significance within the framework of the company, and accordingly initiate suitable actions.”35

L’analisi SWOT è uno strumento interessante per la sua semplicità e utile per pianificare gli obiettivi di miglioramento, ma come molti elementi a supporto delle più importanti

decisioni, anch’esso ha dei limiti circa le discussioni troppo vaghe a cui porta, ossia è aperto e non presenta dei limiti o vincoli circa gli aspetti da analizzare. Proprio per questo motivo deve essere combinato ad altri strumenti di verifica e deve esser utilizzato tenendo presente tali aspetti. “Nasce negli anni’50 come tecnica di supporto alla definizione di strategie

aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività, ma negli anni’80viene utilizzata anche come supporto alle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo”36.

L’acronimo SWOT sta per:

- Strengths, ossia punti di forza, cioè tutti quei fattori interni all’azienda sui quali si ha un certo controllo ed una determinata influenza e sono quegli elementi che favoriscono in maniera maggiore, lo sviluppo dell’organizzazione;

- Weaknesses, cioè punti di debolezza anch’essi interni all’azienda, ma componenti da superare ed eliminare poiché creano un ostacolo all’attività;

35 G. HOUBEN, K. LENIE, K. VANHOOF, A knowledge-based SWOT-analysis system as an instrument for strategic

planning in small and medium sized enterprises, Decision Support Systems, Elsevier, Volume 26, Iusse 2, August 1999, pages.125-135.

36 CERIANI ANDREA, GIAVERI PATRIZIA, I ruoli della qualità nella scuola. Linee guida per il miglioramento

35 - Opportunities, opportunità, sono tutti quegli aspetti che non si possono controllare, ma che bisogna essere in grado di cogliere e sfruttare a proprio favore, potendo questi ultimi

conferire dei vantaggi futuri;

- Threats, minacce, sono quei rischi esterni e non facili da controllare, ma che sono da tenere sotto osservazione, eliminarli, oppure modificare la propria strategia in modo da non

scontrarsi con essi.

L’efficacia di questo strumento d’analisi e supporto alle decisioni, dipende molto dalla capacita dei soggetti di osservare tutti i fattori considerati e di attuare correttamente il loro posizionamento nella tabella SWOT. La tabella può essere così facilmente composta e rappresentata:

FIGURA 2, Fattori dell’analisi SWOT, CERIANI ANDREA, GIAVERI PATRIZIA, I ruoli della qualità nella scuola. Linee guida per il miglioramento continuo, FrancoAngeli, Milano, 2005, pag.102.

Altro aspetto rilevante “è che all’analisi SWOT partecipino tutti coloro che hanno la capacità di esprimere un giudizio motivato e valido. Che poi debba trattarsi di persone di assoluta fiducia dell’impresa, la cui riservatezza è provata e comprovata”.37 Non devono perciò fuoriuscire notizie.

L’analisi aiuta perciò a capire quali sono i punti da considerare priorità e quali da tenere sotto osservazione o sfruttare per definire in maniera esatta gli obiettivi futuri e le scelte decisionali, con lo scopo di ottenere dei miglioramenti derivanti dallo sfruttamento dei punti di forza e dal contenimento dei punti di debolezza, non tralasciando le possibili opportunità e minacce presenti nell’ambiente.

36 Per non prolungarci più del dovuto su tale argomento, è opportuno ora andare a esplicitare quanto affermato con alcuni esempi relativi ai componenti della matrice SWOT.

PUNTI DI FORZA PUNTI DI