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Lo strumento didattico del lapbook nel contesto specifico dell’EDA

Nel documento Porte aperte all'istruzione (pagine 118-121)

“a mediazione sociale” per le classi ad abilità differenziate dell’EDA

6.2 Lo strumento didattico del lapbook nel contesto specifico dell’EDA

Un lapbook, conosciuto anche con i nomi di “libro-oggetto”, “libro ani-mato”, “dossier”, “mappa tridimensionale”, è una cartella di cartoncino or-ganizzata in modo da raccogliere, al suo interno, numerosi supporti per contenuti ed informazioni. Tali supporti, i template, sono ottenuti a partire da fogli bianchi e colorati di diversa forma e grammatura ritagliati e piegati in vari modi.

Nato in America una ventina di anni fa22, il lapbook si è diffuso in Europa

18 Citazione da I. Gamelli ripresa in F. Caon (a cura di), Insegnare italiano nella classe ad abilità differenziate, 33.

19 La C.M. 26 luglio 1990, n. 205, al capo VI afferma: L’educazione interculturale -si osserva- avvalora il significato di democrazia, considerato che la “diversità culturale” va pensata quale risorsa positiva per i complessi processi di crescita della società e delle persone. Pertanto l’obiettivo primario dell’educazione interculturale si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme. Essa comporta non solo l’accettazione ed il rispetto del diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione e di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento.

20 Sull’approccio MALP si veda il paragrafo 2.2 di A. Borri, nel presente lavoro.

21 Si veda C. Benazzoli, Il lapbook “Acqua, fonte di vita”, par. 7 di questa pubblicazione.

22 Le origini del lapbook pare siano da ricercare nell’ambito dell’educazione parentale sta-tunitense. Il termine lapbook è attribuito a Tammy Duby, madre homeschooler e scrittrice della Virginia. Si esplori, per approfondire, l’indirizzo http://momwithbackpack.blogspot.

com/2014/04/what-is-lapbook.html.

e in Italia soprattutto nella Scuola Primaria dove è impiegato nell’insegna-mento delle discipline, nei percorsi CLIL, nella didattica inclusiva di studenti con bisogni educativi speciali.

In quanto “libro a misura di grembo” e, nel contempo, “libro con falde apribili”23, il lapbook è caratterizzato da compattezza e portabilità. Le in-formazioni e i concetti che raccoglie e propone, in forma monotematica o pluridisciplinare, possono essere presentati:

• in cartoncini variamente sagomati, ripiegati a fisarmonica, a flip flap (ribal-tamento), …

• in piccoli opuscoli, detti minibook

• in dischi da girare

• in contenitori e/o buste entro cui riporre, ad esempio, immagini da associa-re ai concetti, parole-chiave, vocaboli da definiassocia-re, …

• su post-it, scritti o disegnati, da attaccare, staccare e spostare.

Nel lapbook, inoltre, possono essere inseriti mappe, cartine geografiche e/o storiche, fotografie, illustrazioni, disegni relativi al tema sviluppato.

Il lapbook non si configura come un libro lineare da leggere girando le pagine, né come una pura e semplice mappa concettuale (della quale, tut-tavia, mantiene l’impianto in quanto anch’esso è basato sul principio della rappresentazione grafica, tradotta in disposizione spaziale, delle relazioni tra più concetti), ma, piuttosto, come una sorta di ipertesto analogico, di libro da scoprire.

L’attrattiva di un lapbook e la sua validità didattica di supporto allo stu-dio, alla memorizzazione, all’esposizione orale dipendono molto dai con-tenuti e dalla loro organizzazione, aspetti che rendono ogni lapbook unico e originale. Non esistono lapbook “giusti” o “sbagliati”, ci possono essere, tuttavia, lapbook più o meno complessi, più o meno fruibili, più o meno efficaci.

Il lapbook sul tema dell’acqua presentato nel contributo seguente, così come quelli costruiti in alcune classi EDA SSPG24, ha quattro caratteristi-che fondamentali:

23 Le sorelle Gottardi, nell’analizzare il significato del termine lapbook, scrivono: «Lap significa

“grembo” ma anche “falda, lembo, balza, piega”; il verbo to lap significa “avvolgere, piegare, ripiegare, sovrapporre, sovrapporsi”. Il lap di lapbook è un misto di questi due significati, essendo il lapbook una cartelletta, un piano di lavoro facilmente consultabile tenendolo in grembo in quanto è costruito usando un supporto semi-rigido come base». G. Gottardi e G.G.

Gottardi (2016), Il mio primo lapbook (Trento: Erickson), 14.

24 Il lapbook è stato oggetto, da parte di chi scrive, di una sperimentazione biennale condotta negli anni scolastici 2017-2018 e 2018-2019. Tale sperimentazione ha interessato alcune classi ad abilità differenziate del percorso di Primo livello del Centro EDA di Rovereto all’interno delle quali sono stati costruiti ed impiegati i lapbook quali strumenti di scoperta del territorio e apprendimento di elementi di geografia e storia locale, di riflessione conclusiva afferente a tematiche specifiche, di approfondimento e studio di concetti disciplinari, di autovalutazione delle abilità raggiunte nelle competenze linguistiche ricettive, produttive e di interazione in lingua 2.

1. formato standard. I lapbook possono essere di grandezza e dimensioni di-verse e la scelta di una forma o di un’altra non è certo requisito sostanziale;

nei percorsi per adulti, si è optato, tuttavia, per un formato standard che rendesse più uniforme la pianificazione degli spazi, che garantisse ordine e sistematicità offrendo superfici riconducibili a misure precise e sempre uguali, che permettesse un’archiviazione più funzionale dei prodotti finiti.

Per la cartella-contenitore di ciascun lavoro si è utilizzato un cartoncino colorato di formato A3 200 g/mq ripiegato in quattro parti. Qualora si sia reso necessario disporre di un numero di facciate maggiore, all’interno del cartoncino ne è stato incollato un secondo, oppure è stato aggiunto un lembo;

2. template di tipo “flip flap”, orizzontali o verticali, a uno o più spazi, realizzati con cartoncini colorati di formato A4 200 g/mq o inferiore. Nonostante i template possano assumere varie forme, ci si è orientati prevalentemente verso quelli rettangolari o quadrati a ribaltamento in quanto ritenuti più sem-plici e funzionali. All’esterno dei template sono state riportate domande-sti-molo, parole-chiave, didascalie essenziali e/o sono state poste fotografie e immagini; all’interno sono stati incollati o scritti testi di spiegazione e appro-fondimento del tema. Ciò ha permesso di utilizzare il lapbook prima quale strumento di costruzione collettiva di conoscenza e di produzione scritta, successivamente quale ausilio allo studio, alla memorizzazione e all’espo-sizione. Ciascuno studente, infatti, ha avuto modo di avvalersi del proprio lapbook come traccia e supporto nel corso di esposizioni orali monologiche e ha potuto farlo senza accedere alla lettura dei testi di spiegazione e ap-profondimento, collocati all’interno dei flip flap;

3. testi semplificati e facilitati. In quanto costruiti in una classe composta prevalentemente da persone straniere di varie nazionalità e con una preparazione scolastica pregressa non solida, si è reso necessario da una parte operare delle scelte in merito ai contenuti proposti nei lapbook per renderli maggiormente fruibili, dall’altra facilitare e/o semplificare il linguaggio impiegato. In molti casi le didascalie e i testi sono stati co-struiti dagli studenti – in plenum o in piccoli gruppi – a partire dalle loro preconoscenze e conoscenze, dalle informazioni date nel corso delle lezioni, dalla lettura e interpretazione di testi continui e non continui (in un’operazione che si è configurata come una sorta di breve riscrittura).

In altri casi, invece, soprattutto in presenza di contenuti completamente

“nuovi” (ad esempio di carattere storico) o complessi, si è preferito fornire direttamente ai corsisti i testi scritti al computer e stampati, il corretto abbinamento dei quali alle immagini, alle domande-stimolo, alle paro-le-chiave corrispondenti ha costituito un interessante esercizio lessicale e di individuazione di relazioni;

4. presenza significativa di elementi iconici. Nell’ambito dell’apprendimento in lingua seconda poter usufruire di immagini da descrivere è quanto mai utile ed efficace. I lapbook realizzati in classe proprio per questo motivo sono stati corredati di fotografie, immagini, carte geografiche, disegni sulla base

dei quali descrivere, spiegare, esporre contenuti e temi, riflettere, collegare, formulare ipotesi, operare inferenze, ... 25.

6.3 Impiego del lapbook nella didattica e schede di progettazione

Nel documento Porte aperte all'istruzione (pagine 118-121)