3.4 Aspirazioni e scelte scolastiche
Prospetto 4.2 Studenti delle scuole secondarie che hanno dichiarato di essere “molto d’accordo” con le diverse affermazioni sulle relazioni tra vita scolastica e famiglia per principali paesi di cittadinanza Anno
(valori percentuali)
PAESE DI CITTADINANZA
La mia famiglia è soddisfatta di come vado a scuola
La mia famiglia ritiene che studiare serve per trovare un buon lavoro
In famiglia parlo spesso di quello che succede a scuola
I miei familiari mi chiedono come vado a scuola
Albania 20,8 86,0 29,9 66,5 Romania 24,7 83,7 31,6 61,1 Ucraina 24,9 75,1 25,9 55,4 Moldova 18,7 82,5 25,0 60,2 Cina 16,3 54,8 10,6 21,1 Filippine 20,8 77,4 15,2 35,7 India 36,7 79,9 26,7 50,5 Marocco 28,3 84,6 28,3 59,8 Ecuador 13,9 85,2 19,8 47,7 Perù 18,9 80,1 24,2 50,4 Altri paesi 28,2 81,6 28,3 56,6 Totale stranieri 24,4 80,9 26,9 55,5 Totale italiani 35,5 74,7 34,4 64,5
4.3 Le relazioni con gli amici
Le relazioni con i pari durante l’adolescenza diventano più intense e determinanti nello sviluppo della personalità e dell’identità. Spesso è a scuola che i giovani entrano in contato con i coetanei, ma, diversamente da quanto avviene nell’infanzia, la relazione si dilata e va oltre il tempo scolastico. L’amicizia diviene condivisione di esperienze, interessi e valori (Caneva, 2010 e Palmonari 2001). Nel caso dei ragazzi stranieri la costruzione dell’identità deve fare spesso i conti con la negoziazione tra due fronti: quello familiare (la cultura di origine) e quello dei pari (la cultura di accoglienza). Spesso, inoltre, i comportamenti dei ra- gazzi si iscrivono all’interno dei modelli migratori seguiti dalle diverse collettività straniere, alcune più inclini al contatto con la società di accoglienza, altre più chiuse, alcune con reti relazionali a maglie più larghe, altre con maglie strettissime.
L’indagine dà conto della complessità del quadro e delle peculiarità dei ragazzi stranieri. Come si è già visto nel Capitolo 3 i dati hanno consentito di approfondire innanzi tutto i legami che nascono all’interno della scuola con i compagni. La rilevazione ha poi consentito di approfondire il più ampio spettro delle amicizie al di fuori della scuola. In linea con quan- to già evidenziato rispetto ai rapporti che si instaurano a scuola, emerge in maniera netta che i ragazzi stranieri hanno una vita relazionale fuori dalla scuola meno ricca dei ragazzi italiani. Infatti, tra i ragazzi stranieri la quota di coloro che dichiarano di non frequentare amici e/o amiche nel tempo libero è quasi doppia rispetto a quella dei coetanei italiani (7,9 per cento contro il 4,2 per cento) (Figura 4.1). In particolare, le differenze più consistenti si osservano tra le ragazze: nel 9,5 per cento dei casi le giovani straniere non frequentano amici nel tempo libero, contro solo il 4,1 per cento delle italiane.
Osservando la figura 4.2 si possono individuare in fondo al grafico le collettività che frequentano di più solo coetanei stranieri (in particolare si tratta di stranieri della propria collettività). Per i cinesi la chiusura all’interno della propria comunità è particolarmente ac- centuata: oltre il 50 per cento dei ragazzi dichiara di frequentare al di fuori della scuola solo ragazzi stranieri. Per i filippini oltre il 40 per cento dei ragazzi ha solo rapporti inter-etnici.
4,2 6,4 4,1 9,5 4,2 7,9 Italiani
Maschi Femmine Totale
Stranieri
Figura 4.1 - Studenti delle scuole secondarie che dichiarano di non frequentare amici e/o amiche nel tempo libero (esclusi i compagni di scuola), per cittadinanza e sesso. Anno 2015 (valori percentuali)
Si può invece notare al vertice del grafico che ci sono collettività che frequentano in oltre il 40 per cento dei casi solo italiani: ucraini, albanesi e romeni.
Le ragazze mostrano una propensione più elevata a frequentare solo amici stranieri (24,5 per cento contro il 19,1 per cento dei maschi). E ciò è vero per quasi tutte le cittadi- nanze analizzate, con l’unica esclusione delle albanesi (Figura 4.3). Le differenze di genere risultano particolarmente significative fra i peruviani (34,1 per cento di femmine contro il 16 per cento dei maschi) e tra gli indiani (37,1 contro 23,5).
0 10 20 30 40 50 60 Cina Filippine India Perù Ecuador Totale stranieri Moldova Marocco Romania Albania Ucraina Italiani
Solo stranieri Italiani e stranieri Solo italiani
Figura 4.2 - Studenti delle scuole secondarie che frequentano amici italiani e/o stranieri per principali paesi di cittadinanza. Anno 2015 (valori percentuali)
Fonte: Istat, Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
0 10 20 30 40 50 60 Maschi Femmine
Figura 4.3 - Studenti delle scuole secondarie che frequentano solo amici stranieri per principali paesi di cittadinanza e sesso. Anno 2015 (valori percentuali)
La chiusura della collettività cinese rispetto alle relazioni esterne si evince anche dai dati relativi alla frequentazione di alcuni luoghi dove i ragazzi generalmente trascorrono il tempo libero.
In generale si può notare che per gli stranieri rispetto agli italiani si registra una fre- quentazione di fast-food e parchi divertimento molto più elevata. I ragazzi stranieri hanno dichiarato nel 22,6 per cento dei casi di frequentare più di una volta a settimana un fast- food; gli italiani lo fanno solo nel 12,8 per cento dei casi. Per i parchi divertimento la quota di frequentatori abituali (più di una volta a settimana) è del 22,6 per cento per gli stranieri e del 12,2 per cento per gli italiani. Le due collettività con la più elevata quota di assidui frequentatori di fast-food sono quella filippina (35,3 per cento) e quella indiana (34,0 per cento). Per i parchi divertimento sono i marocchini (28,2 per cento) e gli indiani (25,5 per cento) coloro che vi trascorrono più tempo. Anche in questo caso i cinesi fanno registrare una frequentazione meno abituale dei due luoghi che caratterizzano invece il tempo libero degli altri stranieri.
In generale i ragazzi cinesi frequentano in misura minore tutti i luoghi previsti nella batteria di domande loro proposta, tranne nel caso del luogo di lavoro di genitori e/o altre persone: in questo caso la percentuale riscontrata per i cinesi è superiore al 50 per cento, mentre per gli stranieri in generale e per gli italiani si attesta intorno al 22 per cento (Pro- spetto 4.3).
I ragazzi marocchini si contraddistinguono per una frequentazione più assidua di quasi tutti i luoghi di relazione individuati, tranne il caso dei luoghi di lavoro e la casa di amici per la quale però la percentuale rilevata è solo di poco inferiore alla media. Per i filippini la par- ticolarità che li caratterizza in maniera più evidente è la frequentazione di oratorio e luoghi di culto: la quota di assidui frequentatori è di circa 20 punti percentuali superiore alla media.
Prospetto 4.3 - Studenti stranieri delle scuole secondarie che dichiarano di frequentare una o più volte a settimana